mhmm, Larry, solo 2 cose:
1. Premetto che io prediligo i toroidali, ma anche perchè non mi interessa modificarili...

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Sento parlare molto della storia della saturazione, nei commerciali.
Bene, dato che si presume che la saturazione di flusso si approssimi nelle vicinanze dei dati di targa massimi, del trafo, io non ho ben capito quale sia la "tragedia" se il trafo si siede oltre quel livello... (sempre nell' ottica che siamo e rimaniamo a 50Hz, gestiamo alimentatori capacitivi ecc....)
2. Diodi e rumore. Noi non abbiamo mai avuto scambi, nel forum, quindi ritengo giusto ribadire che le mie posizioni "anti guru" e spesso critiche nei confronti di teorie poco credibili, che girano nel mondo audio, mi portano spesso a fare interventi molto simili ai tuoi.
Detto questo, credo sia corretto nei confronti di molti che leggono questi interventi, spesso senza una preparazione tecnica adeguata, limitare "l' ampiezza del concetto", perchè si rischia di generare un filone "anti guru" meno credibile delle stesse teorie contrastate.
Nel caso dei diodi, non facciamo "un fascio" con relativa "sentenza". Per i non esperti, si deve ribadire chiaramente:
a. L' energia elettromagnetica emessa da un "dipolo" (antenna o elemento radiante, formato da un qualsiasi percorso in conduttore, con efficienza di emissione proporzionale al suo sviluppo geometrico e relativa lunghezza d' onda...) non ha nessun collegamento diretto con la tensione presente su di esso, ma esclusivamente con la corrente che scorre in esso.
Questo concetto fa si che l' energia RF si misuri sempre con sonde RF, non con analisi in tensione. Una sonda in tensione non rileva MAI l' energia elettromagnetica...
b. Le correnti di carica dei diodi, anche nel nostro circuito a 50Hz, sono ( o possono essere) a carattere impulsivo, a causa delle caratteristiche capacitive usate ordinariamente a questi scopi. Gli elementi parassiti che citavo in altri interventi, limitano molto il DI/DT, (e conseguente lunghezza d' onda dell' energia elettromagnetica emessa), ma il problema diodi sta nella loro caratteristica non lineare in zona di commutazione. In quel punto, la DI/DT subisce un cambio repentino, oltre ad una serie di dinamiche di "rindondanza" prima di stabilizzare la condizione. In questa fase si genera RF ad ampli spettro (armoniche multiple, In banda AM si possono sentire solo le armoniche più attenuate...).
A questo punto si inseriscono sui diodi reti snubber per "inbrigliare energeticamente" queste armoniche entro un ambito di risonanza a frequenza non critica dal punto di vista RF...
Questo però non elimina il problema, lo attenua e lo "shifta" in frequenza, perchè l' energia generata rimane inalterata....
Ora, non diciamo che i rettificatori sono trasmettitori, che un trafo sia un' antenna (ps: un trafo è cablato, un cablaggio è un dipolo, anche se è intrecciato....) ecc...
Ma neanchè che i rettificatori non generano energia elettromagnetica. Si tratta solo di accordarsi su quello che vogliamo considerare "trascurabile" o meno....
ciao
Mauro