Alimentatore a batterie
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Per 'dovere' le farò, ma credo di ottenerne ben poche info. Se non saranno -108 saranno -98 o -88 dB di rumore ben distribuito: poco, molto poco. La resistenza interna delle batterie varierà al solito leggermente con la frequenza, alta rispetto ad un buon alimentatore a s.s. ma bassa rispetto a quello che serve in un SE (un quarto di ohm per batteria o giu' di lì); un condensatore in parallelo aiuterebbe la misura a ben figurare. I numeri quindi non saranno troppo peggio o troppo meglio di un alimentatore ben dimensionato.
Per lo meno in base alle descrizione di chi ha provato le batterie, le differenze al suono appaiono invece decisamente sensibili. Suggestione o qualche cosa sfugge alle misure piu' banali. Propendo per la seconda ipotesi anche se non penso (pur non avendone elementi concreti a supporto) che sia solo merito dell' assenza dei radiodisburbi a 0,2-30 MHz da commutazione piu' o meno soft.
[OT on]
Una domanda non banale per 2F, sperando che legga. Perchè -parlando di alimentazione dei filamenti- dici di temere di piu' la corrente che la tensione? Presumo quindi che tu alimenti in dc i filamenti del tuo finale; giusto? (se non vedi la domanda, te la giro nel 3d specifico) [OT off]
Mauro
Per lo meno in base alle descrizione di chi ha provato le batterie, le differenze al suono appaiono invece decisamente sensibili. Suggestione o qualche cosa sfugge alle misure piu' banali. Propendo per la seconda ipotesi anche se non penso (pur non avendone elementi concreti a supporto) che sia solo merito dell' assenza dei radiodisburbi a 0,2-30 MHz da commutazione piu' o meno soft.
[OT on]
Una domanda non banale per 2F, sperando che legga. Perchè -parlando di alimentazione dei filamenti- dici di temere di piu' la corrente che la tensione? Presumo quindi che tu alimenti in dc i filamenti del tuo finale; giusto? (se non vedi la domanda, te la giro nel 3d specifico) [OT off]
Mauro
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Che non sarebbe male pensare di rapporto un pelo meno spinto, nonostante i tuoi 0,07mv: è pur sempre un trasformatore.Il supercascode (CHF 79) guadagna troppo per questa applicazione in cui è necessariamente previsto uno stepup avvolto.
Super-cascode a parte, se cerchi qualcosa tipo un SE allora mi pare ci voglia proprio un cascode, magari proprio di tubi da RF (come le 5842 o le vili 6922): ma ti ritroveresti (come per il SE) con un'impedenza d'uscita alta (ancor più di quel che sembrerebbe, visto il requisito del TVC), a meno di non bufferare con un cathode follower il cascode stesso (ti ricorda niente?), o di reazionare un poco (il cascode ti da facilmente più guadagno di quello che ti serve, da poter sacrificare).
Ovviamente puoi provare a fare due calcoletti di un cascode con tubi meno transconduttanzosi, tipo molti con µ circa 20.
Perché, le tue EC8010 chi le produce, oggi?Niente valvole vintage
Apparentemente senza una troppo esplicita cognizione di causa.Io faccio diversamente.

Io non so nemmeno se l'ing. Lorenzo Russo utilizzi il pre AGI o una sua propria realizzazione, ma mi pare di intuire (per quel che serve e vale) che forse la RIAA debba essere attiva e non splittata.mi pare che la caratteristica principale dell' AGI fosse proprio il bilanciamento degli stadi (mi pare fin dopo la Riaa).
Rinuncio: per me un TVC ha una sola collocazione possibile: in ingresso ad un pre o ad un integrato linea, giammai tra uno step up e la rete RIAA.Quella prevista è l' unica posizione adatta per il TVC
Potrebbe forse convenire un cathode follower a valle dello stesso TVC quale adattatore di impedenza? Come ho detto, rinuncio (a capire, e ad interloquire visto che non capisco).
Dunque, o bufferi pure il front end, o forse non esiste ancora "il triodo che vuoi tu". No?resistenza troppo alta comunque per il TVC
Io ho preso la tua descrizioneLuca perchè devo uscire a condensatore? Uscirò a trasformatore
per una descrizione pedissequa della topologia del pre: dopo "ed un buffer", che io intendo sinonimo di "cathode follower", non leggo "trasformatore" (che pare ci sia).Il ''cosa'' è un semplice stadio phono.
Come l' ho descrtto prima: uno stepup MC 40x (presumibilmente il Sac Thailand), un primo stadio di amplificazione (quello di cui sto parlando), un controllo di volume a trasformatore, un secondo stadio di amplificazione, la Riaa LCR ed un buffer
Originariamente inviato da MBaudino - 05/08/2008 : 12:38:40
Qualsiasi autonoma "cosa" che abbia una sensibilità di circa 200mv, ed un'accettazione non inferiore ai 5-10v?E soprattutto cosa è lo stadio linea?
Perché concepisco i pre phono come unità stand-alone, senza controlli di volume di sorta.Perchè ci deve essere uno stadio linea?
Perdona l'OT allora (anche se mi era parso che un invito ai suggerimenti sul circuito l'avessi dato tu, esplicitamente).Comunque non intendevo parlare del prephono
Appunto: ed il sempre troppo citato Diego Nardi sosteneva (a parole, senza ulteriori spiegazioni) che le pile zinco-carbone "suonino" molto meglio delle "alcaline", e queste ultime meglio delle "nichel-cadmio".gli accumulatori sono piuttosto rumorosi e difficilmente caricabili in serie numerose.
E chissà cosa potrebbero dire al riguardo i vari Jeff Rowland, Ciro Marzio, o il "nostro" Fabio Ferrara.
OH! (© by gluca) Il tono mio è quello della battuta, ma le mie obiezioni sono solo manifestazioni di ignoranza. Non ti seguo, ti vedo convinto ma non so di cosa e perché.

Accenderesti una raddrizzatrice in continua?Mettereste un LCLC dopo le batterie?
Originariamente inviato da MBaudino - 05/08/2008 : 20:36:27
Torniamo alle batterie: così vi leggo e non scrivo più OT.
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Ciao, Luca
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No, la cognizione di causa non era esplicita e quindi, se mi consenti, non è elemento di discussione.Apparentemente senza una troppo esplicita cognizione di causa.....
Torniamo alle batterie: così vi leggo e non scrivo più OT.
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Ciao, Luca
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 06/08/2008 : 00:03:09
Il 3d riguarda solo l' alimentazione a batteria ed ho richiesto pareri sul solo stadio descritto, nelle due forme ipotizzate. Nessun obbligo a darli, ma non ritengo utile vagare per l' alternativa dell' alternativa dell'alternativa.
Assolutamente lecito che Nardi preferisca le zinco-carbone, le lascio tutte a lui. Non ricordo se freferiva quelle con mercurio o quelle Hg-free; purtroppo queste ultime piu' ecologiche ma affette da un suono meno 'liquido'

Non ho la minima idea di cosa abbiano da dire Marzio o il nostro Ferrara; presumo che entrambi sappiano che le batterie 'simili' non sono tutte uguali e che quindi sappiano scegliere. Nel caso di Ferrara ne sono certo.
Relativamente al cathode follower prima del TVC non è conveniente e tendenzialmente fornisce un' impedenza dannosamente bassa per il tvc che costringe a compensare, peggiorandone per altro anche la distorsione. Lo srpp possiede le caratteristiche richieste, senza bisogno di inventare nessun triodo, ma complica di molto l' alimentazione. Il ccs (con presa sul mos) presenta gli stessi svantaggi dell' inseguitore catodico, è imho antiestetico ma almeno è vantaggioso. Vedrò.
Relativamente alla posizione del TVC lo si può mettere dove si preferisce; il mio ho scelto di metterlo preliminarmente dove lavora meglio in termini di distorsione, ovvero nel tratto con maggiore linearità della permeabilità per una cinquantina di dB scarsi (come la Riaa per altro) . Il TVC S&B andrebbe meglio da questo punto di vista ad un livello elettrico di 12 dB superiore. In entrambe i casi si tratta di un criterio (mio) che definisce i punti di partenza, poi è necessario ovviamente la verifica. Probabilmente non hai avuto modo di provare i due TVC o ne hai tratto legittimamente conseguenze diverse.
Il cascode nelle varie forme ed il differenziale sono ottimi circuiti, ma appunto hanno alta impedenza di uscita e richiedono uno stadio inseguitore in piu'. Prima che tu me lo ricordi, rammento benissimo che Nardi considera il follower come unico stadio parte integrante del cascode; lascio a lui tale convinzione.
La mia 190 del 1999 non è piu' prodotta, come la 8010: mi sembra difficile classificare entrambe come vintage, termine forse piu' adatto alla lancia Appia ed alla 10Y; per quanto il termine non abbia precisi riferimenti temporali ritengo preferibile appellare entrambe come 'vecchie signore'. Per la 8010/8020 i casi della vita hanno decretato la fine produttiva senza che venisse sostituita da giovinette piu grintose, ma da bacherozzi poco conduttivi.
Relativamente al trafo 40x non posso escludere che tu abbia ragione, ma non ho elementi per darti torto o ragione. Immagino che tu abbia esperienza specifica.
In attesa di certezze, a settembre lo ordinerò alla Silk; se non sarà soddisfacente, provederò diversamente.
Sarebbe interessante saperne di piu' sullo stadio di ingresso in corrente del pre phono di Paolo, che sarebbe la morte sua di una MC a basso livello (volendolo fare s.s.). Purtroppo, nonostante i miei 'stimoli' sul suo giraLP non si è lasciato molto andare sull' argomento.
Tornando definitivamente OT, le NiMH sembrerebbero avere solo svantaggi rispetto alle NiCd. Nell' applicazione specifica la densità di energia (vero vantaggio delle NiMH) non è importante. Il peggior effetto memoria delle NiCd(che poi non è effetto memoria) sembrerebbe compensato dal maggior numero di ricariche possibili. Nelle NiMH i 1000 cicli sembrerebbero fantasia, come forse i 500; le stime prudenziali darebbero per le NiMH non oltre 300 cicli di ricarica, a causa dell' assottigliamento dell' elettrolita oltre che per il riscaldamento . Info attendibili in proposito? 300 cicli vogliono dire un anno circa, due al max.
Mauro
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Hai dato un'occhiata ai cinemag?Relativamente al trafo 40x non posso escludere che tu abbia ragione, ma non ho elementi per darti torto o ragione. Immagino che tu abbia esperienza specifica.
In attesa di certezze, a settembre lo ordinerò alla Silk; se non sarà soddisfacente, provederò diversamente.
Originally posted by MBaudino - 06/08/2008 : 01:18:00
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Non ho la minima idea di cosa abbiano da dire Marzio o il nostro Ferrara; presumo che entrambi sappiano che le batterie 'simili' non sono tutte uguali e che quindi sappiano scegliere. Nel caso di Ferrara ne sono certo.
Mauro
Originally posted by MBaudino - 06/08/2008 : 01:18:00
Caro Mauro,
io ho scelto le batterie al gel. Le ragioni sono molteplici.
Comunque sia non è importante quello che scelgo io, perché è molto semplice farsi un'idea delle differenze a livello sonico (e per gli altri "livelli prestazionali", carica e scarica comrpesi) investendo solamente qualche decina di euro in un ampli sperimentale.
Pigliati uno di questi e realizzaci un ampli.
Poi lo alimenti a batteria per valutare le differenze.
Visto che sei un chimico divertiti, ed inizia con una piombo/liquido da 6V, poi una piombo/AGM, poi una piombo/GEL, poi una piombo/AGM in versione con valvola VRLA, poi una piombo/calcio, una Piombo-Antimonio, ed infine la versione ibrida Piombo-Antimonio/piombo-calcio.
Poi prova tutte le tipologie delle varie AA – AAA – C e D non ricaricabili (1,5V x 4 = 6V).
Poi tutte le tipologie delle delle varie AA – AAA – C e D ricaricabili (1,2V x 5 = 6V).
Poi inizia senza indugio la danza delle litio:
Li-V2O5 – 2 elementi in serie da 3V
Li-MnO2 – 2 elementi in serie da 3V
Li-SO2 - 2 elementi in serie da 3V
Li-(CF) x – 2 elementi in serie da 3V
Li-I2 - 2 elementi in serie da 3V
Li-Ag2CrO4 - 2 elementi in serie da 3V
Li-CuO – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-CuS – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-PbCuS – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-FeS – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-FeS2 – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-Bi2Pb2O5 – 4 elementi in serie da 1,5V
Li-Bi2O3 - – 4 elementi in serie da 1,5V
Infine passa alle sperimentali (sei un chimico, no? :p ):
Vanadio Redox –
Poli-Solfuro Bromuro
Ni-NaCl
Nichel-Zinco
Zn-Br
Alluminio-Aria
ferro-nichel
Vedi anche se è il caso di considerare uno SMES.
Auguri!



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Grazie Fabio, raccolta preziosa.
Ti sei dimenticato le celle a combustibile. Il mio amichetto dell' università adesso ci insegna e si occupa proprio di celle ad idrogeno. A sttembre lo contatto (non per le celle a combustibile) per avere info su rumore e impedenza. Visto che abito all' ultimo piano, con qualche pannello solare produc idrogeno e ci alimento le celle...
In attesa di contattare a settembre qualcuno con le idee chiare sulle batterie, ho cazzeggiato con misure di rumore ed impedenza.
Tanto tanto, le misure di rumore non mi dicono.
La prima figura è un confronto fra il rumore di una alcalina Ikea (perfettamente coincidente con il rumore di fondo del sistema di misura, non riportato) e quello di una ricaricabile Energizer Advanced (dura 4 volte di piu' nella vostra digitale... figa!!!).

Quest' altro è il confronto Energizer verso una vecchissima ricaricabile di 4 anni fa, non marchiata, da 2.2 A/h (Figlia di N.N.). Una Vivanco, stessa età, stessa corrente, è perfettamente sovrapponibile.

Segue confronto fra figlia di N.N. con un pacco 14,4 V di un avvitatore Einhell, strausato.

Tutte le ricaricabili(tutte NiMH) sono state caricate prima dell' uso e lasciate raffreddare. Le singole misure sono una media di 200 spettri FFT.
A parte che l' Einhell sono 10 batterie in serie, sembra effettivamente piu' rumoroso; il rumore delle altre batterie è uguale o migliore al rumore di fondo della scheda audio. Visibili solo qualche armonica dei 50 Hz piu' la schifezza in banda alta della scheda audio.
Piu' interessanti invece le misure di impedenza delle batterie, al variare della <s>sorgente</s> frequenza (EDIT). Alla prossima.
Fabio, perchè le batterie al gel? Quali sono le serie di ragioni? Mi sono già state suggerite e ritengono siano una ottima scelta, soprattutto per miei motivi sentimentali (ci ho lavorato collateralmente un paio di anni).
Mauro
Ti sei dimenticato le celle a combustibile. Il mio amichetto dell' università adesso ci insegna e si occupa proprio di celle ad idrogeno. A sttembre lo contatto (non per le celle a combustibile) per avere info su rumore e impedenza. Visto che abito all' ultimo piano, con qualche pannello solare produc idrogeno e ci alimento le celle...

In attesa di contattare a settembre qualcuno con le idee chiare sulle batterie, ho cazzeggiato con misure di rumore ed impedenza.
Tanto tanto, le misure di rumore non mi dicono.
La prima figura è un confronto fra il rumore di una alcalina Ikea (perfettamente coincidente con il rumore di fondo del sistema di misura, non riportato) e quello di una ricaricabile Energizer Advanced (dura 4 volte di piu' nella vostra digitale... figa!!!).

Quest' altro è il confronto Energizer verso una vecchissima ricaricabile di 4 anni fa, non marchiata, da 2.2 A/h (Figlia di N.N.). Una Vivanco, stessa età, stessa corrente, è perfettamente sovrapponibile.

Segue confronto fra figlia di N.N. con un pacco 14,4 V di un avvitatore Einhell, strausato.

Tutte le ricaricabili(tutte NiMH) sono state caricate prima dell' uso e lasciate raffreddare. Le singole misure sono una media di 200 spettri FFT.
A parte che l' Einhell sono 10 batterie in serie, sembra effettivamente piu' rumoroso; il rumore delle altre batterie è uguale o migliore al rumore di fondo della scheda audio. Visibili solo qualche armonica dei 50 Hz piu' la schifezza in banda alta della scheda audio.
Piu' interessanti invece le misure di impedenza delle batterie, al variare della <s>sorgente</s> frequenza (EDIT). Alla prossima.
Fabio, perchè le batterie al gel? Quali sono le serie di ragioni? Mi sono già state suggerite e ritengono siano una ottima scelta, soprattutto per miei motivi sentimentali (ci ho lavorato collateralmente un paio di anni).
Mauro
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Comunque alla fin fine rimangono due gruppi di batterie facilmente ed economicamente reperibili.
Le sigillate al piombo (suggerite da Valerio e Fabio) e le NiMH (che preferirei). All' interno di questa suddivisione, poi esistono figli e figliastri, direi principalmente in termini di impedenza degli elettrodi.
Il rumore non sembra essere importante, anche se devo ancora provare le sigillate al Piombo. Domani passo in ditta e me ne porto una decina a casa.
Nel mio caso specifico neppure l' impedenza dovrebbe essere un gran problema, trattandosi di un solo stadio in classe A e pure a basso asorbimento.
Simpatico l' integrato che Fabio mi ha segnalato, ma presumo che sia in classe B, con consumo variabile d 5mA a 1,5 A. Ne consegue che la batteria deve avere caratteristiche diverse da quella che serve a me (consumo teoricamente stabile a 20 o 30 mA; piu' la piccola differenza fra la teoria e la pratica).
Quindi le prove ad orecchio non mi paiono utili, come in moltri altri casi.
O no..?
Mauro
Le sigillate al piombo (suggerite da Valerio e Fabio) e le NiMH (che preferirei). All' interno di questa suddivisione, poi esistono figli e figliastri, direi principalmente in termini di impedenza degli elettrodi.
Il rumore non sembra essere importante, anche se devo ancora provare le sigillate al Piombo. Domani passo in ditta e me ne porto una decina a casa.
Nel mio caso specifico neppure l' impedenza dovrebbe essere un gran problema, trattandosi di un solo stadio in classe A e pure a basso asorbimento.
Simpatico l' integrato che Fabio mi ha segnalato, ma presumo che sia in classe B, con consumo variabile d 5mA a 1,5 A. Ne consegue che la batteria deve avere caratteristiche diverse da quella che serve a me (consumo teoricamente stabile a 20 o 30 mA; piu' la piccola differenza fra la teoria e la pratica).
Quindi le prove ad orecchio non mi paiono utili, come in moltri altri casi.
O no..?
Mauro
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Fabio, perchè le batterie al gel? Quali sono le serie di ragioni? Mi sono già state suggerite e ritengono siano una ottima scelta, soprattutto per miei motivi sentimentali (ci ho lavorato collateralmente un paio di anni).
Mauro
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 18:50:10
Le mie ragioni sono:
1)Hanno una bassissima resistenza interna
2)Resistono molto bene ai maltrattamenti, e possono durare moltissimo nell'uso audio (non subiscono certo gli stress da avviamento).
3)"Gioco in casa" e quindi posso contare sui consigli di veri professionisti.
(non come quel "pagliaccetto rumito" del forum che sai, che pensa di saper tutto e di poter "liquidare" tutto e tutti, ma alla fine invece la verità è che non sa nulla di nulla lui.
E se sapesse qualcosa (e così non sembra) non riuscirebbe a cavarci alcuno risultato decente.
Quindi non gli resta che scriversi addosso ed offendere il prossimo. Questa è una delle tante dimostrazioni che null'altro sa fare. Altrimenti spenderebbe suo tempo diversamente.)




4)"Gioco in casa" e me le "ottimizzano" per i miei scopi. Basta far presente l'uso, e loro ritoccano, nel limite del possibile, alcuni parametri.
5)Alla prova dei fatti suonano meglio delle altre.

Le Nimh invece hanno una resistenza interna altina, ancor peggio le Li-ion. Meglio invece le Nicd.
Quindi occhio che le devi mettere in serie.
; )
saluti,
Fabio.
P.S. L'ampi IC è un classe AB.
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Avevo compreso il tuo approccio. E' solo che mi piace verificare personalmente questi aspetti o avere 'dei numeri'. Deformazione professionale. Proverò la resistenza interna delle Piombo al gel ( typ per gruppi di continuità elettronici ) e delle piombo tubolari ( per accumulo energia ), off course con griglie in piombo-calcio.
Poi ne riparliamo.
Ciao Mauro
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o avere 'dei numeri'.
Ciao Mauro
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 20:51:00
Vedi un po' QUI
; )
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Grazie. Purtroppo si trovano in rete pochi dati utili. O sono vecchi o sono relativi a sistemi stranissimi.
Nel tuo link i dati sono relative a misure fatte dal 1998 al 2004 (mi pare) e quindi sicuramente superati. Per questo imho la soluzione migliore è procurarsi delle batterie 'reali' (cioè effettivamente disponibili sul mercato hobbistico) e misurarsele. Oltretutto è cosa di pochi minuti.
Penso che la Rint in dc sia un problema abbastanza marginale per il mio caso (pre ad assorbimento costante): supponiamo che la Ia sia di 26 mA, siamo al 10% della corrente nominale delle batterie ( le prove del tuo link ad esempio sono fatte al 100%, 200%, 300% della corrente nominale), e quindi abbiamo due situazioni di prova molto diverse.
Nel mio caso ipotizzo invece piu' interessante l' andamento della Rint al variare della frequenza. Anche se poi ci sarà un condensatore a dare una mano.
Tutto cio' per dirti che non ritengo le prove 'sperimentali' ed i numeri traslabili da un contesto all' altro. I numeri inquadrano e basta, e questo non è poco.
Oltre a questo, una piccola remora verso le piombo acido al gel (che hanno Rint sicuramente non bassa rispetto alle Pb Acido da avviamento o da accumulo) è il numero effettivo di cicli di carica scarica.
Insomma, per quel che mi riguarda è ancora tutto da capire. Probabilmente le NiCd sarebbero quelle ottimali, ma ormai non si trovano piu' su ebay; per contro 200 batterie NiMH AA da 2600 mA/h costano 28-30 euro su ebay: la durata della carica durante l' esercizio è tutta da capire, ma in 3 ore si assorbirebbe solo il 30% dell' energia accumulata ( da capire ovviamente la variazione di tensione conseguente).
Insomma, un pezzo per volta ne verrò a capo. I suppose.
Adesso ho un paio di giorni da destinare a pubblic relation e lavoro. Poi ti dico i risultati dei miei confronti Alcaline/NiMH/Pb gel (ho però il dubbio che le Pb che ho in ditta siano un poco solfatate dall' inutilizzo).
Nella tua applicazione la tensione è stabilizzata dopo le batterie? (presumo di no)
Supponendo nel mio caso 200 batterie in serie con 0,4 ohm, fanno 80 ohm: come vedresti uno stabilizzatore non controreazionato? Ci starebbe anche uno stabilizzatore shunt , ma aumenterebbe i consumi.
Un ultima cosa: ho visto che nel caso di elementi in serie, la carcassa metallica ha la tendenza a captare ronzio (principalmente a 250-750 Hz). Tu cosa fai (schermi, te ne freghi, non hai il problema)?
Mauro
Nel tuo link i dati sono relative a misure fatte dal 1998 al 2004 (mi pare) e quindi sicuramente superati. Per questo imho la soluzione migliore è procurarsi delle batterie 'reali' (cioè effettivamente disponibili sul mercato hobbistico) e misurarsele. Oltretutto è cosa di pochi minuti.
Penso che la Rint in dc sia un problema abbastanza marginale per il mio caso (pre ad assorbimento costante): supponiamo che la Ia sia di 26 mA, siamo al 10% della corrente nominale delle batterie ( le prove del tuo link ad esempio sono fatte al 100%, 200%, 300% della corrente nominale), e quindi abbiamo due situazioni di prova molto diverse.
Nel mio caso ipotizzo invece piu' interessante l' andamento della Rint al variare della frequenza. Anche se poi ci sarà un condensatore a dare una mano.
Tutto cio' per dirti che non ritengo le prove 'sperimentali' ed i numeri traslabili da un contesto all' altro. I numeri inquadrano e basta, e questo non è poco.
Oltre a questo, una piccola remora verso le piombo acido al gel (che hanno Rint sicuramente non bassa rispetto alle Pb Acido da avviamento o da accumulo) è il numero effettivo di cicli di carica scarica.
Insomma, per quel che mi riguarda è ancora tutto da capire. Probabilmente le NiCd sarebbero quelle ottimali, ma ormai non si trovano piu' su ebay; per contro 200 batterie NiMH AA da 2600 mA/h costano 28-30 euro su ebay: la durata della carica durante l' esercizio è tutta da capire, ma in 3 ore si assorbirebbe solo il 30% dell' energia accumulata ( da capire ovviamente la variazione di tensione conseguente).
Insomma, un pezzo per volta ne verrò a capo. I suppose.

Adesso ho un paio di giorni da destinare a pubblic relation e lavoro. Poi ti dico i risultati dei miei confronti Alcaline/NiMH/Pb gel (ho però il dubbio che le Pb che ho in ditta siano un poco solfatate dall' inutilizzo).
Nella tua applicazione la tensione è stabilizzata dopo le batterie? (presumo di no)
Supponendo nel mio caso 200 batterie in serie con 0,4 ohm, fanno 80 ohm: come vedresti uno stabilizzatore non controreazionato? Ci starebbe anche uno stabilizzatore shunt , ma aumenterebbe i consumi.
Un ultima cosa: ho visto che nel caso di elementi in serie, la carcassa metallica ha la tendenza a captare ronzio (principalmente a 250-750 Hz). Tu cosa fai (schermi, te ne freghi, non hai il problema)?
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Oltre a questo, una piccola remora verso le piombo acido al gel (che hanno Rint sicuramente non bassa rispetto alle Pb Acido da avviamento o da accumulo) è il numero effettivo di cicli di carica scarica.
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 22:47:17
Da quel che mi risulta le gel sono più o meno agli stessi livelli delle Pb acido.
Semmai sono le AGM che paiono da questo punto di vista quelle con la Rint più bassa in assoluto.
Ed infatti quelle che mi hanno "assestato" sembrano essere delle AGM un pelino particolari, con Rint leggermente più bassa e curva di scarica ottimizzata sul carico del Single Ended.
Nella tua applicazione la tensione è stabilizzata dopo le batterie? (presumo di no)
Supponendo nel mio caso 200 batterie in serie con 0,4 ohm, fanno 80 ohm: come vedresti uno stabilizzatore non controreazionato? Ci starebbe anche uno stabilizzatore shunt , ma aumenterebbe i consumi.
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 22:47:17
Non stabilizzo nulla.
Uso un condensatore polipropilene e basta.
Lo toglierei volentieri ma odio i BUM allo spegnimento dell'apparato.

Un ultima cosa: ho visto che nel caso di elementi in serie, la carcassa metallica ha la tendenza a captare ronzio (principalmente a 250-750 Hz). Tu cosa fai (schermi, te ne freghi, non hai il problema)?
Mauro
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 22:47:17
Non ho il problema, ma schermo comunque.

salutoni,
Fabio.
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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
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Solamente per maggior chiarezza del perchè usuro i testicoli sull' argomento , ti do un primo risultato. Ottenuto un poco alla vigliacca, tanto per capire dove andrà a parare la questione.
La batteria Energizer Avdanced da 2500 mA/h ha inizialmente una Rint di 88 mohm, valore molto inferiore a quello indicato nel tuo link come tipico per le NiMH (Vvuoto 1.39433 V, V a 594,3 mA di 1,30611 V).
Questo valore di Rint aumenterà nel corso del ciclo di scarica (scarica che però sarà modesta, diciamo solo il 30% della scarica) e con l' invecchiamento; ma passare a 88 mohm dai 778 mohm del link vuol dire essere di fronte ad una tecnologia completamente diversa. E' per questo che ritengo necessario che i numeri siano concretamente riferiti a oggetti fisici.
Nessuna polemica, spero sia chiaro. Anzi apprezzo e ti ringrazio per i suggerimenti.
Mauro
La batteria Energizer Avdanced da 2500 mA/h ha inizialmente una Rint di 88 mohm, valore molto inferiore a quello indicato nel tuo link come tipico per le NiMH (Vvuoto 1.39433 V, V a 594,3 mA di 1,30611 V).
Questo valore di Rint aumenterà nel corso del ciclo di scarica (scarica che però sarà modesta, diciamo solo il 30% della scarica) e con l' invecchiamento; ma passare a 88 mohm dai 778 mohm del link vuol dire essere di fronte ad una tecnologia completamente diversa. E' per questo che ritengo necessario che i numeri siano concretamente riferiti a oggetti fisici.
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Mauro
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Solamente per maggior chiarezza del perchè usuro i testicoli sull' argomento , ti do un primo risultato. Ottenuto un poco alla vigliacca, tanto per capire dove andrà a parare la questione.
La batteria Energizer Avdanced da 2500 mA/h ha inizialmente una Rint di 88 mohm, valore molto inferiore a quello indicato nel tuo link come tipico per le NiMH (Vvuoto 1.39433 V, V a 594,3 mA di 1,30611 V).
Questo valore di Rint aumenterà nel corso del ciclo di scarica (scarica che però sarà modesta, diciamo solo il 30% della scarica) e con l' invecchiamento; ma passare a 88 mohm dai 778 mohm del link vuol dire essere di fronte ad una tecnologia completamente diversa. E' per questo che ritengo necessario che i numeri siano concretamente riferiti a oggetti fisici.
Nessuna polemica, spero sia chiaro. Anzi apprezzo e ti ringrazio per i suggerimenti.
Mauro
Originally posted by MBaudino - 09/08/2008 : 23:31:54
Chiaro che devi testare quello che vai ad usare.

Il link l'ho indicato solamente perchè è uno dei pochi che tratta di queste cose.
Non l'ho considerato minimamente per i miei scopi, giacchè ho preferito affidarmi a chi lavora giornalmente alla progettazione di ogni sorta di batteria, visto che ho questa possibilità.
Ed ho fatto bene, perchè il risultato raggiunto mi sembra ottimale.
Nella customizzazione per l'Ultimate Xtreme hanno aggiunto un alloy al solito piombo/calcio. Questo ha ottimizzato la batteria verso le mie esigenze.
In effetti rispetto alle serie standard AGM e GEL ho potuto notare alcuni vantaggi durante l'uso.
Indubbiamente in quella ditta sanno quello che fanno (o se preferisci, conoscono il c***o di cui parlano

Insomma, è uno dei tanti particolari (da me voluti) di cui può benefiziare l'Ultimate Xtreme.
; )
salutoni,
Fabio.
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Naturalmente, avere 'buoni rapporti' nel mondo professionale aiuta.
Comunque nel post predente ho preso il dato dalla colonna sbagliata. Sorry.
La Rint misurata alla vigliacca della Energizer è 148 mohm e non 88 ( 88 era all' incirca il delta V per I 594 mA).
La Rint , sempre misurata solo in Dc ed imprecisamente, della vecchia batteria figlia di NN è di 290 mohm; non male per avere quattro anni ed essere rimasta scarica per almeno gli ultimi due).
Mauro
Comunque nel post predente ho preso il dato dalla colonna sbagliata. Sorry.
La Rint misurata alla vigliacca della Energizer è 148 mohm e non 88 ( 88 era all' incirca il delta V per I 594 mA).
La Rint , sempre misurata solo in Dc ed imprecisamente, della vecchia batteria figlia di NN è di 290 mohm; non male per avere quattro anni ed essere rimasta scarica per almeno gli ultimi due).
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Le misure di resistenza interna del post precedente sono state fatte in continua, facendo scorrere una corrente nota (circa 500 mA) e misurando la variazione di tensione del generatore.Il dato può essere utile nel caso in cui il carico vari, per verificare la variazione di Vg (supponendo, cosa non vera, che la Rg sia costante al variare del carico e della scarica).
Tale dato è comunque utile, nel caso di uno stadio pre (classe A per forza, 20-30 mA assorbiti costanti).
Sotto riporto le misure di impedenza di uscita in AF delle batterie, da 5 a 48000 Hz circa.
Se il comportamento alle msiure di rumore era sostanzialmente simile per le varie ricaricabili e per l' alcalina, con questa misura la situazione inizia a differenziarsi.
BatteriA VIVANCO 2200 mAh size AA
4 anni di vita, scarica da 2 anni
impedenza: capacitativa fino a 4700 Hz
modulo 230 mohm
file
Alcalina Ikea size AA
capacitativa fino a 13 Khz
modulo 120 mohm a 5Hz a scendere fino a 80 mohm a 20 Khz
modulo e fase tormentati
Batteria figlia di NN 2200 mAh size AA
4 anni di vita, scarica da 2 anni
capacitativa fino a 2700 Hz
modulo 170 mohm
Batteria Energizer 2500 mAh size AA
capacitativa fino a 700 Hz
modulo 70 mohm
In termini di basso valore del modulo dell' impedenza e del suo andamento, la ricaricabile Energizer surclassa le altre.
Resta da capire il passaggio dell' impedenza da capacitativa a induttiva a soli 700 Hz. Si tratta di nH , comunque è strano: a 20 Khz l' induttanza sale a 70 nH, chè non è poco (il doppio delle altre ricaricabili e dell' alcalina Ikea).
Questo è il confronto ricaricabile Energizer verso alcalina Ikea

Appena trovo due batterie sane provo la Piombo-acido gelificato.
Mauro
Tale dato è comunque utile, nel caso di uno stadio pre (classe A per forza, 20-30 mA assorbiti costanti).
Sotto riporto le misure di impedenza di uscita in AF delle batterie, da 5 a 48000 Hz circa.
Se il comportamento alle msiure di rumore era sostanzialmente simile per le varie ricaricabili e per l' alcalina, con questa misura la situazione inizia a differenziarsi.
BatteriA VIVANCO 2200 mAh size AA
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modulo 120 mohm a 5Hz a scendere fino a 80 mohm a 20 Khz
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capacitativa fino a 2700 Hz
modulo 170 mohm
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capacitativa fino a 700 Hz
modulo 70 mohm
In termini di basso valore del modulo dell' impedenza e del suo andamento, la ricaricabile Energizer surclassa le altre.
Resta da capire il passaggio dell' impedenza da capacitativa a induttiva a soli 700 Hz. Si tratta di nH , comunque è strano: a 20 Khz l' induttanza sale a 70 nH, chè non è poco (il doppio delle altre ricaricabili e dell' alcalina Ikea).
Questo è il confronto ricaricabile Energizer verso alcalina Ikea

Appena trovo due batterie sane provo la Piombo-acido gelificato.
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Ok, Valerio e Fabio hanno ragione a preferire le piombo acido.
In termini di rumore, impedenza e limitata autoscarica stravincono il confronto con le NiMH. Sono perdenti in termini di peso e volume; da capire la facilità della ricarica ed il costo ( si sente lo stridio di unghie sugli specchi?).
Questo è il rumore. Poichè la Pb è a 6V, contro l' 1.4 della ricaricabile, direi che siamo lì.

In termini di impedenza di uscita poi non c'è storia e la Pb sigillata vince per no contest. Non darei particolare valore alla fase; la R è così bassa che il sistema di misura prende farfalle; inutile allestire un sistema piu' idoneo: le migliori performances delle Pb sono evidenti.

La Parte 1 del discorso direi che è chiusa. Grazie a tutti per i contributi.
Mauro
In termini di rumore, impedenza e limitata autoscarica stravincono il confronto con le NiMH. Sono perdenti in termini di peso e volume; da capire la facilità della ricarica ed il costo ( si sente lo stridio di unghie sugli specchi?).
Questo è il rumore. Poichè la Pb è a 6V, contro l' 1.4 della ricaricabile, direi che siamo lì.

In termini di impedenza di uscita poi non c'è storia e la Pb sigillata vince per no contest. Non darei particolare valore alla fase; la R è così bassa che il sistema di misura prende farfalle; inutile allestire un sistema piu' idoneo: le migliori performances delle Pb sono evidenti.

La Parte 1 del discorso direi che è chiusa. Grazie a tutti per i contributi.
Mauro
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