Rettificatrice particolare
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Per raddrizzare la tensione dei filamenti, usa delle 6C33 connesse a diodo. Ogni anodo delle 6C33C lavora bene a 500-600 mA, ma probabilmente anche di piu'. In un raddrizzatore full wawe o in un ponte vanno benissimo. Mi sembra un' ottima soluzione.
Ottima scelta delle 6SN7, le hai trovate perfettamente selezionate, come volevi.
Mauro
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E io che cerco di scoraggiarloPer raddrizzare la tensione dei filamenti, usa delle 6C33 connesse a diodo. Ogni anodo delle 6C33C lavora bene a 500-600 mA, ma probabilmente anche di piu'. In un raddrizzatore full wawe o in un ponte vanno benissimo. Mi sembra un' ottima soluzione.
Originally posted by MBaudino - 29/01/2008 : 18:05:29

Ciao!
Giaime Ugliano
Giaime Ugliano
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Scoraggiarlo? Impossibile, come nei 3d sui condensatori e sulla 6SN7.
Naturalmente ci sarebbe il problema di come alimentare i filamenti delle raddrizzatrici dei filamenti (qualunque valvole siano).
Indispensabile un alimentatore separato, per non portare in giro troppi amper in ac. Magari si potrebbe alimentare anche i filamenti delle 367 o le 6C33 in dc: potrebbe essere una buona idea.....
L' amico Orione ha una lunga serie di upgrade possibili, ognuno dei quali non potrà che influenzare drammaticamente il nero infrastrumentale e la dinamica percepita.
Mauro
PS: MPenasa... perdonaci
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Cioè??Per raddrizzare la tensione dei filamenti, usa delle 6C33 connesse a diodo. Ogni anodo delle 6C33C lavora bene a 500-600 mA, ma probabilmente anche di piu'. In un raddrizzatore full wawe o in un ponte vanno benissimo. Mi sembra un' ottima soluzione.
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Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 29/01/2008 : 18:05:29
Scusa l'ignoranza, posta qualche schema di collegamento...
Salvatore
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E io che cerco di scoraggiarloPer raddrizzare la tensione dei filamenti, usa delle 6C33 connesse a diodo. Ogni anodo delle 6C33C lavora bene a 500-600 mA, ma probabilmente anche di piu'. In un raddrizzatore full wawe o in un ponte vanno benissimo. Mi sembra un' ottima soluzione.
Originally posted by MBaudino - 29/01/2008 : 18:05:29
![]()
Ciao!
Giaime Ugliano
Originariamente inviato da Giaime - 29/01/2008 : 18:19:53
Grazie per lo scoraggiamento!!!
Salvatore
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Fai parte della scuola MINIMALISTA?!![]()
Scoraggiarlo? Impossibile, come nei 3d sui condensatori e sulla 6SN7.
Naturalmente ci sarebbe il problema di come alimentare i filamenti delle raddrizzatrici dei filamenti (qualunque valvole siano).
Indispensabile un alimentatore separato, per non portare in giro troppi amper in ac. Magari si potrebbe alimentare anche i filamenti delle 367 o le 6C33 in dc: potrebbe essere una buona idea.....
L' amico Orione ha una lunga serie di upgrade possibili, ognuno dei quali non potrà che influenzare drammaticamente il nero infrastrumentale e la dinamica percepita.
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PS: MPenasa... perdonaci
Originariamente inviato da MBaudino - 29/01/2008 : 18:32:53
Ho capito, pensi che stia esagerando con gli upgrade?
Temi che possano influenzare il suono negativamente??? IO lo facevo solo a fin di bene...
Salvatore
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Naturalmente ci sarebbe il problema di come alimentare i filamenti delle raddrizzatrici dei filamenti (qualunque valvole siano).
Originally posted by MBaudino - 29/01/2008 : 18:32:53
Il "serpente che si mangia la coda", altrimenti detto ouroboros....
La soluzione è altrove.
Alimentare tutto a batterie.
Esoterismo allo stato puro...

Il tutto con larghissimo uso di 'sta "roba" qui:
http://www.extremeaudio.de/index.php?ma ... ts_id=1848

Se vuoi essere felice per un giorno, bevi.
Se vuoi essere felice per una settimana, cambia lavoro.
Se vuoi essere felice per un mese, sposati.
Se vuoi essere felice per tutta la vita, ascolta solo amplificatori a valvole.
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
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Lord Orione, qualche mia considerazione priva di valore tecnico.
Imho:
- Broskie non è l' ultimo dei p**la.
- Munaretto ha fatto delle scelte estetico- filologiche. Domenica c'è stata una riunione sediziosa a Torino. Almeno alcuni dei presenti sono rimasti entusiasti (chi già non lo era) dei valvoloni di GLuca. Se Munaretto ha usato una 211 in un pre (come molti altri) lo ha fatto in base a considerazioni tecniche, ma immagino soprattutto 'emotive' : non volendo usare lo s.s., le 211 hanno tecnicamente un loro perchè. Scelta la 211, Munaretto si è mosso conseguentemente, un poco per stupire e stupirsi, un poco per filologia, un poco per ragioni tecniche. La 211 è una valvola DHT, e quindi al filamento arriva anche il segnale. Il filamento è anche catodo, a differenza delle 6SN7. Quindi l' alimentazione in continua può avere un discreto vantaggio in uno stadio a basso livello; per coerenza filologica (tutto DHT) Munaretto ha raddrizzato la tensione per i filamenti con valvole anni 20 per caricabatterie. Non credo che questo possa avere una qualche vantaggio tecnico nel caso di alimentatore per filamenti di una valvola a riscaldamento diretto (come la 211), ma è l' ultimo dei problemi nel caso di una valvola a riscaldamento indiretto come la 6SN7. Inoltre, l' elevata corrente ac dei filamenti della maxiraddrizzatrice ti creerà sicuramente complicazioni. Un senso (forse) potrebbe avercelo l' alimentazione a batterie, magari anche dell' anodica. Forse (ma non credo).
- se vuoi buone prestazioni strumentali, fai tutto a s.s.
- se vuoi fare bene, usa s.s per raddrizzare l' alimentazione dei filamenti delle 6SN7; filtri a iosa ed eventualmente moltiplichi la C o stabilizzi e/o generi delle rampe di riscaldamento
- se ritieni che le valvole vadano potenzialmente meglio dal punto di vista sonoro ( ed è un opinione, non una certezza), noterai che nessun seguace delle scuole HiEnd usa progetti di Broskie, il quale è la versione USA di Aloia (giusto per fare un esempio, non perchè esistano rapporti o siano possibili confronti). Traslando all' Italia, chi utilizza progetti o spunti di Aloia non cazzeggia con componenti ultraeso o con pippe estreme. O lo fa con moderazione. Quindi farsi Pippe oltremisura su progetti di Aloia o Broskie mi sembra un controsenso: curare i dettagli è una cosa diversa dall' esasperare le problematiche di scelta.
- leggendo il ns forum o altri, vedrai che non è possibile fare delle graduatorie.A parte progetti o componenti sballati, esistono infinite risposte, ognuna delle quali verrà immancabilmente descritta come incrementativa della qualità sonora. Insomma, ti dovrai fare le tue prove, sulla base del tuo contesto, del tuo budget, dell' applicazione specifica e dei tuoi gusti: esistesse un qualcosa che va meglio di un altra (in assoluto) presumibilmente la seconda sarebbe morta e sepolta da tempo.
- IMHO, esiste anche un equilibrio estetico e funzionale. Non puoi alimentare i filamenti di due valvoline tipo 6SN7 con 4 enormi valvole e 20 Kh di ferro/rame. Sempre imho, se manca equilibrio nelle scelte, qualche cosa non è quadrato nella fase di progetto.
Detto questo, se proprio vuoi raddrizzare a valvole la corrente dei filamenti, prendi spunto da vari progetti (tipo quelli di Euterpe) che usano come raddrizzatrici gli scarti delle selezioni delle 211. In questi casi a cui ti ho accennato, le 211 a diodo sono usate per l' anodica, ma il principio non cambia. La 6C33C è sufficientemente robusta per i filamenti delle 6SN7 (che potresti anche alimentare in serie). Non ho schemi o link da passarti e ritengo poco interessante l' argomento; ma fai tu, partendo dalle curve anodiche delle 6C33C.
Mauro
Imho:
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- se vuoi fare bene, usa s.s per raddrizzare l' alimentazione dei filamenti delle 6SN7; filtri a iosa ed eventualmente moltiplichi la C o stabilizzi e/o generi delle rampe di riscaldamento
- se ritieni che le valvole vadano potenzialmente meglio dal punto di vista sonoro ( ed è un opinione, non una certezza), noterai che nessun seguace delle scuole HiEnd usa progetti di Broskie, il quale è la versione USA di Aloia (giusto per fare un esempio, non perchè esistano rapporti o siano possibili confronti). Traslando all' Italia, chi utilizza progetti o spunti di Aloia non cazzeggia con componenti ultraeso o con pippe estreme. O lo fa con moderazione. Quindi farsi Pippe oltremisura su progetti di Aloia o Broskie mi sembra un controsenso: curare i dettagli è una cosa diversa dall' esasperare le problematiche di scelta.
- leggendo il ns forum o altri, vedrai che non è possibile fare delle graduatorie.A parte progetti o componenti sballati, esistono infinite risposte, ognuna delle quali verrà immancabilmente descritta come incrementativa della qualità sonora. Insomma, ti dovrai fare le tue prove, sulla base del tuo contesto, del tuo budget, dell' applicazione specifica e dei tuoi gusti: esistesse un qualcosa che va meglio di un altra (in assoluto) presumibilmente la seconda sarebbe morta e sepolta da tempo.
- IMHO, esiste anche un equilibrio estetico e funzionale. Non puoi alimentare i filamenti di due valvoline tipo 6SN7 con 4 enormi valvole e 20 Kh di ferro/rame. Sempre imho, se manca equilibrio nelle scelte, qualche cosa non è quadrato nella fase di progetto.
Detto questo, se proprio vuoi raddrizzare a valvole la corrente dei filamenti, prendi spunto da vari progetti (tipo quelli di Euterpe) che usano come raddrizzatrici gli scarti delle selezioni delle 211. In questi casi a cui ti ho accennato, le 211 a diodo sono usate per l' anodica, ma il principio non cambia. La 6C33C è sufficientemente robusta per i filamenti delle 6SN7 (che potresti anche alimentare in serie). Non ho schemi o link da passarti e ritengo poco interessante l' argomento; ma fai tu, partendo dalle curve anodiche delle 6C33C.
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- se vuoi buone prestazioni strumentali, fai tutto a s.s.
- se vuoi fare bene, usa s.s per raddrizzare l' alimentazione dei filamenti delle 6SN7; filtri a iosa ed eventualmente moltiplichi la C o stabilizzi e/o generi delle rampe di riscaldamento
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- leggendo il ns forum o altri, vedrai che non è possibile fare delle graduatorie.A parte progetti o componenti sballati, esistono infinite risposte, ognuna delle quali verrà immancabilmente descritta come incrementativa della qualità sonora. Insomma, ti dovrai fare le tue prove, sulla base del tuo contesto, del tuo budget, dell' applicazione specifica e dei tuoi gusti: esistesse un qualcosa che va meglio di un altra (in assoluto) presumibilmente la seconda sarebbe morta e sepolta da tempo.
- IMHO, esiste anche un equilibrio estetico e funzionale. Non puoi alimentare i filamenti di due valvoline tipo 6SN7 con 4 enormi valvole e 20 Kh di ferro/rame. Sempre imho, se manca equilibrio nelle scelte, qualche cosa non è quadrato nella fase di progetto.
Detto questo, se proprio vuoi raddrizzare a valvole la corrente dei filamenti, prendi spunto da vari progetti (tipo quelli di Euterpe) che usano come raddrizzatrici gli scarti delle selezioni delle 211. In questi casi a cui ti ho accennato, le 211 a diodo sono usate per l' anodica, ma il principio non cambia. La 6C33C è sufficientemente robusta per i filamenti delle 6SN7 (che potresti anche alimentare in serie). Non ho schemi o link da passarti e ritengo poco interessante l' argomento; ma fai tu, partendo dalle curve anodiche delle 6C33C.
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 30/01/2008 : 15:38:33
Super giù, ho capito cosa vuoi dire...
Cè tutto un discorso, una filosofia, ecc...
Un'ultima cosa, cosa vuoi dire con s.s.? A stato solido?
"filtri a iosa ed eventualmente moltiplichi la C o stabilizzi e/o generi delle rampe di riscaldamento", cioè? Non ho capito..
DHT, che significa?
Cmq, forse hai ragione tu, non ha senso raddrizzare a valvola delle valvoline, è esagerato!
Salvatore
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Ciao;
<filtri a iosa> nel senso di non lesinare sul filtraggio della tensione dei filamenti. Con PSU Designer II puoi fare tutte le simulazioni del caso, variando induttanze, condensatori, numero di stadi ecc.
<moltiplicatori di Capacità>: un circuitino a stato solido (s.s.) che ti moltiplica '' l' efficacia'' della capacità di un condensatore, quasi come avesse un valore multiplo di quello reale. Frequentemente usato da Nardi su CHF. Non stabilizza, ma migliora il livellamento e forse anche il filtraggio.
< rampa> nel caso di alimentazioni stabilizzate IN TENSIONE per i filamenti ( stabilizzazione: alcuni la preferiscono, altri la detestano) a volte si usa un piccolo gadget (un elettrolitico ed un transistor) messi nel circuito, con lo scopo di far crescere lentamente la tensione applicata ai filamenti (diciamo in 20-60 secondi). Lo scopo è quello di evitare stress alla valvola; la resistenza a freddo di un filament è molto inferiore a quella a caldo. Il risultato è una botta di corrente all' accensione, che non fa bene alla valvola. Secondo alcuni (es. MarioValvola), alcune valvole NOS hanno il filamento molto delicato ed usare una rampa di accensione è un sistema per allungarne la vita. Nel caso di valvole costose ( o perchè rare o perchè selezionate correttamente) direi che è un utile accorgimento. Alcuni scelgono di alimentare a corrente costante i filamenti.
DHT. direct heating triode. Triodo con catodo a riscaldamento diretto, ovvero il catodo è costituito dal filamento stesso. Nella 6SN7 , a riscaldamento indiretto, il catodo è separato dal filamento, che è usato come semplice riscaldatore. E' per questo motivo che non mi farei troppe paturnie su come raddrizzare la corrente di filamento.
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<filtri a iosa> nel senso di non lesinare sul filtraggio della tensione dei filamenti. Con PSU Designer II puoi fare tutte le simulazioni del caso, variando induttanze, condensatori, numero di stadi ecc.
<moltiplicatori di Capacità>: un circuitino a stato solido (s.s.) che ti moltiplica '' l' efficacia'' della capacità di un condensatore, quasi come avesse un valore multiplo di quello reale. Frequentemente usato da Nardi su CHF. Non stabilizza, ma migliora il livellamento e forse anche il filtraggio.
< rampa> nel caso di alimentazioni stabilizzate IN TENSIONE per i filamenti ( stabilizzazione: alcuni la preferiscono, altri la detestano) a volte si usa un piccolo gadget (un elettrolitico ed un transistor) messi nel circuito, con lo scopo di far crescere lentamente la tensione applicata ai filamenti (diciamo in 20-60 secondi). Lo scopo è quello di evitare stress alla valvola; la resistenza a freddo di un filament è molto inferiore a quella a caldo. Il risultato è una botta di corrente all' accensione, che non fa bene alla valvola. Secondo alcuni (es. MarioValvola), alcune valvole NOS hanno il filamento molto delicato ed usare una rampa di accensione è un sistema per allungarne la vita. Nel caso di valvole costose ( o perchè rare o perchè selezionate correttamente) direi che è un utile accorgimento. Alcuni scelgono di alimentare a corrente costante i filamenti.
DHT. direct heating triode. Triodo con catodo a riscaldamento diretto, ovvero il catodo è costituito dal filamento stesso. Nella 6SN7 , a riscaldamento indiretto, il catodo è separato dal filamento, che è usato come semplice riscaldatore. E' per questo motivo che non mi farei troppe paturnie su come raddrizzare la corrente di filamento.
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< rampa> nel caso di alimentazioni stabilizzate IN TENSIONE per i filamenti ( stabilizzazione: alcuni la preferiscono, altri la detestano) a volte si usa un piccolo gadget (un elettrolitico ed un transistor) messi nel circuito, con lo scopo di far crescere lentamente la tensione applicata ai filamenti (diciamo in 20-60 secondi). Lo scopo è quello di evitare stress alla valvola; la resistenza a freddo di un filament è molto inferiore a quella a caldo. Il risultato è una botta di corrente all' accensione, che non fa bene alla valvola. Secondo alcuni (es. MarioValvola), alcune valvole NOS hanno il filamento molto delicato ed usare una rampa di accensione è un sistema per allungarne la vita. Nel caso di valvole costose ( o perchè rare o perchè selezionate correttamente) direi che è un utile accorgimento. Alcuni scelgono di alimentare a corrente costante i filamenti.
DHT. direct heating triode. Triodo con catodo a riscaldamento diretto, ovvero il catodo è costituito dal filamento stesso. Nella 6SN7 , a riscaldamento indiretto, il catodo è separato dal filamento, che è usato come semplice riscaldatore. E' per questo motivo che non mi farei troppe paturnie su come raddrizzare la corrente di filamento.
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Originariamente inviato da MBaudino - 30/01/2008 : 17:19:39
Ho capito su per giù.
Ma la rampa, dove tu dici che è costiuito da un transistor più un condensatore, sarebbe il 7812 più un poly da 100nf come antidisturbo?
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Ho presente sia la soluzione di Ansaloni (Q. di CHF) che cose analoghe in rete.può non avere senso anche per le valvolone![]()
, l' esoterismo per alcuni può anche essere un alimentetore ad alta frequenza a stato solido.....
Saluti, Stefano
Originally posted by Dragone - 30/01/2008 : 17:09:03
Non ho idee e meno ancora esperienze in merito. Annoto solo che:
- alcuni sostengono come assolutamente indispensabile che un TU sia lineare fino a 100 Khz
- altri sostengono come assolutamente indispensabile l' uso di supertweere fino a 100 KHz
- altri introducono nuove costanti alle Riaa
- altri sostengono come assolutamente indispensabile un ottimo filtraggio della rete elettrica , non solo dai 100K in su ma anche sotto
- altri mettono oscillatori di notevole potenza ( a 50 o 100 KHz) dentro ad un ampli
- altri si preoccupano di come si comporta in RF un condensatore usato in BF
- chi scherma alla disperata e chi se ne fotte
Sarebbe interessante un bel dibattito fra gli opposti pensieri, di tipo non fuffologo. Imparerei qualche cosa.
Personalmente io preferisco le more. Sempre.
Mauro
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<filtri a iosa> nel senso di non lesinare sul filtraggio della tensione dei filamenti. Con PSU Designer II puoi fare tutte le simulazioni del caso, variando induttanze, condensatori, numero di stadi ecc.
<moltiplicatori di Capacità>: un circuitino a stato solido (s.s.) che ti moltiplica '' l' efficacia'' della capacità di un condensatore, quasi come avesse un valore multiplo di quello reale. Frequentemente usato da Nardi su CHF. Non stabilizza, ma migliora il livellamento e forse anche il filtraggio.
< rampa> nel caso di alimentazioni stabilizzate IN TENSIONE per i filamenti ( stabilizzazione: alcuni la preferiscono, altri la detestano) a volte si usa un piccolo gadget (un elettrolitico ed un transistor) messi nel circuito, con lo scopo di far crescere lentamente la tensione applicata ai filamenti (diciamo in 20-60 secondi). Lo scopo è quello di evitare stress alla valvola; la resistenza a freddo di un filament è molto inferiore a quella a caldo. Il risultato è una botta di corrente all' accensione, che non fa bene alla valvola. Secondo alcuni (es. MarioValvola), alcune valvole NOS hanno il filamento molto delicato ed usare una rampa di accensione è un sistema per allungarne la vita. Nel caso di valvole costose ( o perchè rare o perchè selezionate correttamente) direi che è un utile accorgimento. Alcuni scelgono di alimentare a corrente costante i filamenti.
DHT. direct heating triode. Triodo con catodo a riscaldamento diretto, ovvero il catodo è costituito dal filamento stesso. Nella 6SN7 , a riscaldamento indiretto, il catodo è separato dal filamento, che è usato come semplice riscaldatore. E' per questo motivo che non mi farei troppe paturnie su come raddrizzare la corrente di filamento.
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Originariamente inviato da MBaudino - 30/01/2008 : 17:19:39
Fammi capire sta cosa,
la rampa è costituita dal 7812 più un poly da 100nf come antidisturbo? Oppure è un'altra cosa?
Salvatore
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Non c'entra niente il 7812, se uno dice transistor + elettrolitico non vuol dire regolatore integrato + condensatore plasticoFammi capire sta cosa,
la rampa è costituita dal 7812 più un poly da 100nf come antidisturbo? Oppure è un'altra cosa?
Salvatore
Originally posted by lord_orione - 30/01/2008 : 17:41:23

Il funzionamento di una rampa in un regolatore lineare di tensione è semplice. Di solito questi circuiti consistono in un riferimento di tensione (ad es. un diodo Zener), un amplificatore differenziale, e un elemento attivo di regolazione (il transistor posto sulla linea di alimentazione). L'amplificatore differenziale tiene sotto occhio l'eventuale differenza tra il riferimento di tensione e la tensione d'uscita (opportunamente scalata per renderla comparabile col riferimento di tensione), e corregge l'operato dell'elemento attivo di regolazione per cercare di annullare la differenza tra il valore effettivo della tensione d'uscita e il valore "voluto"

In questo circuito un effetto "rampa" si può ottenere ad es. impedendo che all'accensione il riferimento di tensione schizzi subito al suo valore nominale, ma invece segua una rampa crescente: l'amplificatore differenziale cercherà quindi di riprodurre all'uscita una versione eventualmente amplificata della tensione sul riferimento, che variando a rampa, farà variare a rampa pure l'uscita.
Puoi dare uno sguardo alla AN-1148 di National che tratta proprio del funzionamento dei regolatori di tensione integrati. Poi c'è anche il Linear & Switching Regulator Handbook di Onsemi (che puoi trovare qui) che è un'ottima guida introduttiva. Chiaramente bisognerebbe avere perlomeno le basi dei semplici circuiti a transistor...
Ciao!
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