Sono uno zozzo maschilista, Berlusconi (per certi versi) mi fa un baffo...
...talmente zozzo che di Chiara Lico, mezzobusto TG2 del desinare, spesso io non ascolto le parole, perso nei suoi occhi magnifici (beh, non si vede altro alla TV... anzi no, pure quei capelli da Medusa ammaliano!).
Stavolta però voglio guardare le parole di Chiara Lico, anche se da poco passate, e tenerle ben impresse in mente, più del suo azzurro bordato di nero, e "ribaltarle", per usare un termine regionale pedemontano che a qualcuno sta pure antipatico, e "ribaltarle" a voi, sperando possano colpirvi in maniera non effimera, sperando possano diffondersi (un poco) di più attraverso voi.
Dubbi e timori sugli amministratori romani e laziali del PDL nell'occorrenza del "piano casa": ovvero, della silenziosa ed inumana ferocia del "mattone" nell'ex-belpaese.
Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
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Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
Ultima modifica di Luc1gnol0 il 08 nov 2010, 17:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa" di 'sta "ceppa" d
In tema di mezzobusto la Cannavò potrebbe raccontare di nevicate sporadiche sulla riviera romagnola al 15 di Agosto... senza destare, nel pubblico maschile, il benchè minimo dubbio.....
http://www.youtube.com/watch?v=QnsfQUZlDgw
Mai visto così tanto meteo come negli ultimi tempi.....
Bunga! Bunga!
Ciao.
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa" di 'sta "ceppa" d
PirataNero ha scritto:senza destare, nel pubblico maschile, il benchè minimo dubbio
Premesso che la menzionata Rosaria mi piace molto e da sempre, premesso che mi è evidente l'appiglio offertoti e la battuta tua (da bravo romagnolo), però alla fine faccio ancora una qualche "difference" (oltre che sessista sono classista!) tra una giornalista professionista che scrive libri coi suoi begl'occhi, ed una venticinquenne che ha per curriculum quattro legnetti in croce: letterina, wags di Cassano - che coraggio! -, wags di Panucci, meteorina di Emilio Fede, e che ha come keyword SEO "tette culo figa calendario" (e comunque, limitatamente agli occhi, la Cannavò "prende la paga", in questo caso).
Diciamo che, come da primigenia problematica prolusione, stavolta volevo *proprio* sottolineare le parole, rispetto alle virgole che s'ergono dai mascolini lombi quando la grazia riempie quell'odierno domestico "focolare".
Ultima modifica di Luc1gnol0 il 08 nov 2010, 22:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
Senza fare polemiche inutili.
Mi sembra facile sparare a zero contro Alemanno e la Polverini senza guardare bene cosa ha combinato la lunghissima giunta Rutelli.
Senza paura d'esser smentito, anche la giunta Veltroni è stata al 70% la coda della giunta Rutelli.
Per anni le radio romane hanno pubblicizzato il "nuovo" centro commerciale come il più grande d'europa.
(vado a memoria)
Prima quello di parco leonardo, poi quello di Roma Est, poi quello Porta di Roma, poi Eur Roma 2.
Avete letto bene: 4 centri commerciali enormi cresciuti in meno di 10 anni intorno Roma.
Intorno a questi centri commerciali, in barba alle leggi urbanistiche, sono stati costruiti quartieri enormi.
Se vi capita, andate a vedere quelle case, cercate di capire con che materiali sono state costruite, andate a cercare le vie di accesso e i parcheggi.
Parco Leonardo, addirittura, è stato costruito su zona paludosa, adiacente al bacino di espansione del tevere, e in prossimità dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. Ah, Parco Leonardo non prende il nome dall'aeroporto ma dal figlio del costruttore.
Lo so, in questo periodo è impopolare parlare male delle giunte di Sinistra e bene delle giunte di destra.
Non voglio parlare bene delle giunte attuali, non lo so non mi interessa.
So per certo che dello scempio che hanno compiuto le giunte di CS non ne ha parlato nessuno.
Solo Report ci ha fatto una trasmissione sopra.
La ciliegina.
Dopo 15 anni, circa, di giunte di CS è stato approvato il piano regolatore l'ultimo giorno della giunta, a giochi fatti, a costruzioni avviate e terminate. La cosa più grave è che il piano regolatore è stato approvato a porte chiuse.
Ripeto, senza polemica.
A Roma c'era un proverbio: "Ciò che non hanno fatto i Barbari lo hanno fatto i Barberini".
Oggi si dice: "Ciò che non hanno fatto i Barberini lo ha fatto Ciccio".
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
luckya ha scritto:Senza fare polemiche inutili.
Mi sembra facile sparare a zero contro Alemanno e la Polverini senza guardare bene cosa ha combinato la lunghissima giunta Rutelli.
La polemica a volte è inutile, a volte no.
Alcuni fatti però non hai contestato, se lo vuoi fare ora, sarebbe bene: sono veri o non sono veri i milioni di metri cubi e le centinaia di demolizioni operate dall'Ufficio antiabusivismo tra il 2003 ed il 2008? E' vero o non è vero che Alemanno l'ha semplicemente soppresso? E' vero o non è vero che la Polverini ha fatto lo stesso, nel modo in cui l'ha fatto? Ad oggi (23:12 del 8/11/2010), consultando il sito della Regione Lazio, non ho trovato notizie in merito successive all'insediamento del precedente staff (05/03/2009).
Quindi un'altra cosa puoi far sapere, se la Polverini ha ricostituito l'ufficio antiabusivismo, una volta defenestrato il vecchio staff.
Non sei il primo cittadino romano che sento lanciare strali acidi ed amari contro "Ciccio" Rutelli e "JFK" Veltroni, novelli Barberini: non sei il primo dei romani che sento dire "meno male che ce ne siamo liberati". Molto probabilimente molte buone ragioni militano a favore di tale giudizio da parte di tanta gente.
Ma come dice Saviano stasera, la macchina del fango lavora per farci dire: siete tutti uguali, siamo tutti uguali, non cambia niente, non cambiano niente.
Non è vero. Se qualcuno fa qualcosa, qualcosa è stata fatta. Nel male e nel bene.
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
Mi scuso per il tono acceso con cui ho scritto il precedente post.Luc1gnol0 ha scritto:
Alcuni fatti però non hai contestato, se lo vuoi fare ora, sarebbe bene: sono veri o non sono veri i milioni di metri cubi e le centinaia di demolizioni operate dall'Ufficio antiabusivismo tra il 2003 ed il 2008? E' vero o non è vero che Alemanno l'ha semplicemente soppresso? E' vero o non è vero che la Polverini ha fatto lo stesso, nel modo in cui l'ha fatto? Ad oggi (23:12 del 8/11/2010), consultando il sito della Regione Lazio, non ho trovato notizie in merito successive all'insediamento del precedente staff (05/03/2009).
Quindi un'altra cosa puoi far sapere, se la Polverini ha ricostituito l'ufficio antiabusivismo, una volta defenestrato il vecchio staff.
Non sono solo "deluso" ma mi sento privato del sogno del "buon governo" che quella parte politica proponeva in opposizione al malgoverno democristiano. Si parliamo di roba di 20 anni fa. Neanche molti se pensiamo che molti dei guai che viviamo oggi derivano da uno stato che non ha saputo ammodernare alcuni suoi organi nel dopoguerra.
Non mi sono ancora informato su Polverini e Alemanno. Non credo che siano migliori dei precedenti: a Roma, da sempre, dicono che i veri sindaci sono alcuni palazzinari e con loro bisogna fare i conti.
Io non credo che l'abusivismo non ci sia stato con le giunte precedenti e non credo che con queste giunte le cose miglioreranno.
Ci sarebbe da parlare delle ville "fantasma" costruite nel parco dell'appia antica, ma non ho le competenze necessarie e bisognerebbe fare delle ipotesi bruttine in un paese democratico, visto che i terreni privati nell'area parco appartengono sicuramente alle famiglie più potenti di Roma.
Non ricordo in che città risiedi.Luc1gnol0 ha scritto: Non sei il primo cittadino romano che sento lanciare strali acidi ed amari contro "Ciccio" Rutelli e "JFK" Veltroni, novelli Barberini: non sei il primo dei romani che sento dire "meno male che ce ne siamo liberati". Molto probabilimente molte buone ragioni militano a favore di tale giudizio da parte di tanta gente.
SE non sei di Roma, spero che un giorno avremo la fortuna di incontrarci e ti farò vedere cosa e dove.
Ho un amico architetto, milanesissimo, che a voce non credeva alle mie parole.
Poi è venuto a vedere di persona ed ancora mi ringrazia per avergli aperto gli occhi.
Perdona la franchezza.Ma come dice Saviano stasera, la macchina del fango lavora per farci dire: siete tutti uguali, siamo tutti uguali, non cambia niente, non cambiano niente.
Io non ho bisogno di Saviano per sapere chi sono, come vivo e cosa voglio dalla vita
Non so bene cosa vorrei dai valori e dalla morale, so però cosa vorrei dal mio paese: strade, treni, linee elettriche, internet ad alta velocità.
Per quelli che sono i miei standard, in Italia siamo molto molto arretrati su questo tipo di infrastrutture.
Sono d'accordissimo e, soprattutto, sono convinto che il voto valga ancora molto e, per questo, mi accendo quando qualcuno non si rende conto della potenza che ha nell'urna elettorale.Non è vero. Se qualcuno fa qualcosa, qualcosa è stata fatta. Nel male e nel bene.
Quali risultati ho raggiunto io con il mio voto?
Ad esempio ho punito la parte che ha tradito la promessa per un italia migliore. Molti di loro non stanno più in parlamento e, quelli rimasti, iniziano a fare i conti con i più giovani che stanno emergendo.
HO fiducia in quelli giovani? La fiducia, una volta che se ne è andata, non torna più ma ho ancora la speranza che io possa cambiare idea
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
luckya, non ne facevo una questione di toni accesi.
Se vuoi anche per il fatto che la verità non esiste, esistono tante verità, a volte inconciliabili, e l'inconciliabilità, la necessitata non adamantinità delle cose può condurre anche a toni accesi.
Inconciliabili come per esempio l'ipocrisia dei politici e le loro azioni.
Non so dire quanto sia (stato) "duro e puro" l'ufficio antiabusivismo del Comune prima, e della Regione poi.
E' senz'altro verosimile supporre che l'identità di colore politico da cui promanava abbia potuto anche qui creare un qualche contrasto tra l'ipocrisia e le azioni.
Ma non era l'appartenenza che volevo sottolineare richiamando gli occhi azzurri o verdi (non l'ho mai capito) di Chiara Lico.
Quanto piuttosto l'assenza: prima c'era, prima ha fatto, l'ufficio antiabusivismo, ora non più, senza rimpiazzo per quello che avversari politici chiamavano "lo sceriffo" (connotazione positiva e negativa).
Anche se il colore "politico" è simile, puoi dare un'occhiata (ci vuole un quarto d'ora) ad una puntata di Report che parla (in parte) di quel che dico io e di quel che dici tu. La puoi trovare qui, e forse attraverso di essa capire un po' di più il mio punto di vista, quel che ho cercato di esprimere con l'incipit "Dubbi e timori".
Quel che sottolineavo invece circa la "macchina del fango" è proprio l'effetto suo (voluto) di togliere speranza e voglia di fare: se tutto va come deve andare, non abbiamo niente da fare.
Un ragazzo suicidandosi scrisse, più o meno: non mi ritiro dalla corsa perché ho paura di perderla. Mi ritiro perché la corsa non arriva da nessuna parte. La macchina del fango, intesa alla Saviano, questo vuole dire: ritiratevi.
Tu non hai bisogno di Saviano, no, ma non voleva dirti cosa volere. Solo avvertirti che è attraverso una equiparazione orizzontale di ipocrisia ed azioni che passa, inizia, l'effetto voluto dalla macchina del fango.
Non è vero che fare una cosa giusta per le ragioni sbagliate sia sbagliato: la cosa giusta resta, le ragioni sbagliate passano.
Ci si può dolere delle poche cose giuste e delle molte ragioni sbagliate, ma è una questione diversa.
Se "macchina del fango" come espressione crea qualche problema, pensa a Star Trek (Next Generation) ed ai Borg: "resistance is futile" (o, se preferisci la traduzione italiana, "voi sarete assimilati").
No: non si devono combattere (solo) le battaglie che possono essere vinte, si devono combattere quelle che (per noi) vanno combattute (anche se si sbaglia, anche se a volte si cade, anche se spesso si è incoerenti).
Forse è quello che tu, in limine, chiami "speranza", o forse un po' v'assomiglia.
Se vuoi anche per il fatto che la verità non esiste, esistono tante verità, a volte inconciliabili, e l'inconciliabilità, la necessitata non adamantinità delle cose può condurre anche a toni accesi.
Inconciliabili come per esempio l'ipocrisia dei politici e le loro azioni.
Non so dire quanto sia (stato) "duro e puro" l'ufficio antiabusivismo del Comune prima, e della Regione poi.
E' senz'altro verosimile supporre che l'identità di colore politico da cui promanava abbia potuto anche qui creare un qualche contrasto tra l'ipocrisia e le azioni.
Ma non era l'appartenenza che volevo sottolineare richiamando gli occhi azzurri o verdi (non l'ho mai capito) di Chiara Lico.
Quanto piuttosto l'assenza: prima c'era, prima ha fatto, l'ufficio antiabusivismo, ora non più, senza rimpiazzo per quello che avversari politici chiamavano "lo sceriffo" (connotazione positiva e negativa).
Anche se il colore "politico" è simile, puoi dare un'occhiata (ci vuole un quarto d'ora) ad una puntata di Report che parla (in parte) di quel che dico io e di quel che dici tu. La puoi trovare qui, e forse attraverso di essa capire un po' di più il mio punto di vista, quel che ho cercato di esprimere con l'incipit "Dubbi e timori".
Quel che sottolineavo invece circa la "macchina del fango" è proprio l'effetto suo (voluto) di togliere speranza e voglia di fare: se tutto va come deve andare, non abbiamo niente da fare.
Un ragazzo suicidandosi scrisse, più o meno: non mi ritiro dalla corsa perché ho paura di perderla. Mi ritiro perché la corsa non arriva da nessuna parte. La macchina del fango, intesa alla Saviano, questo vuole dire: ritiratevi.
Tu non hai bisogno di Saviano, no, ma non voleva dirti cosa volere. Solo avvertirti che è attraverso una equiparazione orizzontale di ipocrisia ed azioni che passa, inizia, l'effetto voluto dalla macchina del fango.
Non è vero che fare una cosa giusta per le ragioni sbagliate sia sbagliato: la cosa giusta resta, le ragioni sbagliate passano.
Ci si può dolere delle poche cose giuste e delle molte ragioni sbagliate, ma è una questione diversa.
Se "macchina del fango" come espressione crea qualche problema, pensa a Star Trek (Next Generation) ed ai Borg: "resistance is futile" (o, se preferisci la traduzione italiana, "voi sarete assimilati").
No: non si devono combattere (solo) le battaglie che possono essere vinte, si devono combattere quelle che (per noi) vanno combattute (anche se si sbaglia, anche se a volte si cade, anche se spesso si è incoerenti).
Forse è quello che tu, in limine, chiami "speranza", o forse un po' v'assomiglia.
Ultima modifica di Luc1gnol0 il 10 nov 2010, 14:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
I toni accesi sono quelli che ho visto io nel mio post.Luc1gnol0 ha scritto:luckya, non ne facevo una questione di toni accesi.
Sarò un pò polemico ma non ti proccupare, concordiamo molto più di quello che può sembrare.
Lasciamo da parte Saviano che, né io né te, possiamo certificare la sua affidabilità e la completezza delle informazioni che ci fornisce.
Una mezza verità può rendere parziale il giudizio di chi l'ascolta e, per questo, condizionare al pari della propaganda.
Anzi, mi permetto di far osservare che le mezze verità fanno parte della propaganda.
Saviano, quando parla delle sue ricerche, dice mezze verità o dice le cose come stanno?
Racconta i fatti o racconta una parte dei fatti?
Io credo che esista la legge che rende leciti o meno alcuni comportamenti.
Schematizzo al massimo.
Se la legge permette alcuni comportamenti, allora questi comportamenti sono leciti. Se la legge non lo permette, allora questi comportamenti sono illeciti.
Se un comportamento permesso dalla legge non ci piace o potrebbe creare dei "casini", ciò che va cambiata è la legge.
Per cambiare la legge è necessario che ci sia una maggioranza in parlamento che possa votare la legge che noi riteniamo giusta.
Il parlamento lo si forma con le elezioni.
Fino a qui mi sembra di non aver detto nulla di speciale
Parliamo delle leggi ad personam.
Il governo Berlusconi ha approvato delle leggi che facevano comodo alle aziende del Cavaliere, al Cavaliere stesso ed ai suoi amici.
Ma non è stato il governo Berlusconi ad approvare quelle leggi.
E' stato il parlamento.
Un'altro parlamento non le avrebbe approvate.
Quello che molti di noi si augurano è che la maggioranza degli elettori possano capire questo semplice meccanismo e, il prima possibile, eleggere un parlamento che faccia il bene comune.
Personalmente temo l'alternativa a questa maggioranza perchè parte dei suoi leader sono stati amministratori della mia città e so bene come si comportano.
Come si comportano?
Faccio l'esempio più lampante che è quello dell'edilizia.
E' il più lampante perchè i palazzi stanno lì e tutti possono vederli.
L'edilizia è sottoposta ai vincoli del piano regolatore.
Se la sinistra voleva veramente tutelare l'abusivismo, avrebbero approvato il piano regolatore nei primi tre mesi di giunta rutelli, la giunta si sarebbe dovuta confrontare con la cittadinanza e, in base alla dalettica democratica, avrebbe potuto efficacemente decidere cosa è e cosa non è abusivo.
Invece, hanno derogato volta per volta il vecchissimo piano regolatore secondo una logica valida al momento della singola deroga e poi, a giochi fatti, hanno congelato ciò che hanno derogato in precedenza.
Le deroghe non sono mai state discusse con i cittadini.
In silenzio hanno modificato i regolamenti per permettere la costruzione di ciò che interessava alla giunta in modo da rendere legale ciò che fino al giorno prima sarebbe stato un abuso edilizio.
Cosa è abusivo?
Penso che tutti voi sappiate che ogni comune ha il suo regolamento edilizio.
Se vuoi fare una tettoia nel tuo giardino devi consultare il regolamento edilizio che ti dice se puoi farla e quali scartoffie produrre per farla.
Un mio vicino ha costruito una casetta porta-attrezzi di 4 mq in un giardino di 200 mq. Dopo 3 settimane i vigili erano nel suo giardino a controllare se quella costruizione fosse regolare o meno.
Se, per i piccoli, c'è questa legge così dura, come è stato possibile costruire un quartieri intorno a centri commerciali enormi, adiacenti a delle autostrade, in terreni paludosi?
Lo sceriffo ha chiuso un occhio?
No, semplicemente il comune ha fatto una deroga ai regolamenti, al piano regolatore e tutto è diventato legale.
Che senso ha fare uno sceriffo se quella giunta ha modificato i regolamenti per venire incontro alle speculazioni a cui era interessata?
Fatta la legge trovato l'inganno.
Questi mostri sono stati costruiti quando c'era uno sceriffo antiabusivismo proprio perchè chi ha istituito lo sceriffo ha potuto modificare a suo piacimento i regolamenti.
Lo sceriffo non poteva far altro che notificare la legalità delle nuove costruzioni in base alle variazioni approvate dalla giunta.
E' o non è conflitto di interesso questo?
Questo non è fango, questi sono metri cubi di costruzioni che hanno circondano la mia città e che sono dei mostri edilizi.
Riscrivo diversamente la mia premessa.
Ti ringrazio per avermi dato un modo per farmi una opinione sulle politiche future di Polverini ed Alemanno.
Per questo volevo fornire uno strumento in più per valutare la parte politica che si oppone a Polverini ed Alemanno, proprio perchè, spesso, le mezze verità sono molto più pericolose del fango.
I leader dell'opposizione hanno utilizzato lo stesso strumento che ha usato Berlusconi per aggirare il suo conflitto di interessi.
Questo lo sappiamo noi di Roma che ci viviamo e vediamo come sono andate le cose.
Avrei piacere che le verità, per quanto parziali e soggettive, venissero completate anche con questi fatti.
Poi, mi fa piacere che molte persone trovino in Saviano, Travaglio, Benigni delle speranze.
La speranza, però, è anche saper imparare a vedere le travi negli occhi propri e non solo negli occhi del vicino (occhio, che non ho citato la parola pagluzza).
E' inutile dire che Berlusconi getta fango quando le porcate fatte "dall'altra parte" non vengono poste all'attenzione di tutto il pubblico.
Concludo qui la mia impopolarissima arringa
Non ho parlato dei nuovi mercati generali di Roma (non ho sottomano documenti certi su chi sono i proprietari dei terreni dove sorgono i nuovi mercati, fatevi una idea vostra) altrimenti ce ne sarebbero di domande da farsi.
- Luc1gnol0
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Re: Polverini, Alemanno ed il "piano casa"...
luckya ha scritto:Concludo qui la mia impopolarissima arringa
Non è, per quel che mi riguarda, impopolare. Non sono d'accordo su varie cose, ma non ho molta voglia di affrontarle.
Anche perché, come ti ho detto, conosco altri romani che hanno vissuto quelle esperienze, traendone spunti simili.
Forse non è vero che "vox populi, vox dei", ma di sicuro non si può metterla in barzelletta ("mangiate merda, miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate").
Vorrei anche che si riflettesse con meno enfasi sulla contrapposizione est-ovest, destra-sinistra: Bismarck diceva che le leggi sono come le salsicce, se vi piacciono, non guardate mai come sono fatte.
In generale, non è possibile nella storia umana distinguere il bene dal male: quel che possiamo sperare e volere, come specie, è che l'erratico procedere sia, presi due istanti di tempo tra loro convenientemente lontani, tendenzialmente "migliorativo", che si sia andati avanti sulla strada del cd. "bene comune".
Tra l'antica Repubblica Romana del I-II sec a.c. ed il Comune di Alemanno o Rutelli sembra non ci sia una sostanziale differenza circa la politica clientelare e rapace: si compravano i "voti" prima (anche se il prezzo può essere formalmente diverso, o anche relativamente intangibile dal posto in paradiso alla giustizia sulla terra), e si "rientrava dell'investimento" dopo (la speculazione edilizia è ai primi postl per remunerazione da sempre).
Nondimeno voglio sperare sia a tutti chiaro che differente (in meglio) è molto altro di quel che resta: questo per dire che un momento di grazia ed uno di peccato non si sommano algebricamente, ma procedono parallelamente.
Ho capito che hai voluto raccontarci come Sparta non rida, se pur Atene pianga.
Io ribadisco solo: preso atto di quello che dici, ok, attenzione pure a non farsi "intimidire" da tutte le geremiadi e querimonie, al punto dello stare poi zitti e fermi (o del "Tout va très bien, Madame la Marquise").
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Ciao, Luca
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