CHF n.85 - KRYPTON 300

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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gluca
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Messaggio da gluca »

:?:

Ho dei dubbi. Molti a dire il vero.

Ogni tanto vado a vedermi gli schemi dei vecchi Altec/RCA/WE dato che loro hanno inventato tutto questo ambaradan e sono gli ultimi che hanno investito serious money sui tubi. Nel frattempo la materia si è forse un pò dimenticata (?).

Non ricordo nessun SE in classe A1->A2. Tutti schemi simmetrici (guarda un pò?!) con stadi di uscita guidati da CF (caricati con induttanze) o con interstadi. Ci sarà pure un motivo?! A dire il vero c'è qualche amp SE con le 205D della WE e qualche stadio SE in altri.

Ma cosa succede al driver quando passa da un carico ad impedenza mooolto alta del finale in A1 ad un carico sui 1k che può essere la tipica griglia in A2? Ne vale la pena stressare così il driver per recuperare potenza o forse si fanno meno danni diminuendo il carico del trafo out?

Ci sarebbe da vedere qualche risultato non audiofilo ma numerico sull'argomento.

Non sarebbe più utile usare valvole che girano sempre in A2 (811A, 812A, 809, etc...) ed evitare che il driver si becchi questa botta ogni volta la griglia dello stadio successivo diventa positiva? In fondo costano pure meno delle 300B.

Su uno deglii ultimi numeri che ho comprato di CHF (qualche mese fa) c'era un articolo sulle 845 e 211 in A2 ... istruttivo ma mi ha lasciato dei dubbi. Credo sia l'ultimo numero di CHF comprato da me.

Ho questi dubbi ed altri ... eppure tutti dicono che l'Ongaku sia il miglior amp mai costruito.

Gianluca
PS Mario ... non traviarmi ... mi sto facendo con dubbi quotidiani un SE (il primo) ... la perfezione non è di questo mondo... prima o poi ci metterò uno stadio driver in classe A2 (e basta) come nelle idee originali.

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
titano
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Messaggio da titano »

Naturalmente. Mi riferivo allo schema linkato da PG, che mi sembra
ottenga 16-18 w anche utilizzando un carico da 2,5K (oltre alla A2).
Parlando solo di Rc, a parità di altre condizioni, mi sembra positivo
rinunciare a parte della potenza a fronte della possibilità di
ridurre l' intermodulazione e la resistenza in uscita dell' ampli....

Guarda l' unica esperienza che ho fatto in A2 riguarda le EL84:
arrivavano ad assorbire 10 mA di griglia, circa 1/4 -1/5 della
corrente anodica. Immagino che una 300B con 60 mA (o con 90 come nel
link, se ho capito bene) possa assorbire ( ver Vak >= Vgk)
decisamente di piu'. Il driver dovrebbe fornire la corrente
ovviamente senza distorcere; nel caso della EL84 (poveretta) dopo
aver provato un parallelo di ECC82 alla fine ho usato un mos di
potenza ( tipo superdrive di tubelab)
Come tubo audio la 300B non è nata per funzionare in griglia positiva. Sinceramente non so dire quanto la si possa sfruttarla in quella regione senza avere aumenti di distorsione inaccettabili. Bisognerebbe fare qualche prova al banco.
Certo è che quasi sicuramente il collo di bottiglia diverrebbe lo stadio pilota.

L'idea del mos è ottima, sono fatti appositamente per fornire corrente. Non a caso gli stadi in mufollower ibrido che ho provato (Pimm) sembrano inesauribili come erogazione di corrente. (L'impedenza d'uscita aiuta non poco in questo caso a gestire anche carichi improponibili)

Riguardo al carico anodico, con 6Db di controreazione diminuisci resistenza d'uscita e distorsione di un fattore 2 senza variazioni del rendimento anodico. Cosa che non avviene agendo sul carico, dove passando con un 300B da un carico di 2.5K a 5K non ottieni il dimezzamento del DF, a fronte di perdite del rendimento anodico anche di 5/7 punti percentuali.

Certo è piu complesso il TU. Però oltre alla maggiore linearità hai
anche vantaggi nella riduzione della Rout; aumentare comunque il
fattore di smorzamento prima di applicare NBF (anche locale) mi
sembra cosa non da poco.
Sono d'accordo. Anche perchè diminuire la resistenza d'uscita dello stadio di potenza di solito è una cosa vantaggiosa se si introduce controreazione di loop. Hai presente gli scritti di Crowhurst? Però se già devo recuperare efficienza anodica e spingermi in A2, dover pure aumentare lo swing di tensione per avere abbastanza guadagno ad anello potrebbe essere un grosso problema. Non trovi?
Non voglio dire che non si possa fare sia chiaro, ma preferisco mettere prima sul tavolo tutti i dubbi di solito, non riesco a farne a meno :D
Qua' non concordo del tutto. Se per FB locale intendi un CR fra
uscita del TU ed il catodo della finale in A1, perchè questo
dovrebbe mettere in crisi il driver? Se la griglia non richiede
corrente ( o richiede pochissimi mA) il driver deve fornire solo
maggior tensione oltre a qualche mA in piu' per caricare le varie
capacità.
Mi sbaglierò...ma con la solita 300B introdurre 6Db di controreazione significa dover pilotare la valvola con uno swing di tensione 2 volte maggiore.
Se polarizzo a -70V mi serve uno swing di 140Vpp...se me ne servono 280Vpp, dici che è proprio cosi ininfluente per il driver? Certo, il carico visto dal driver è stabile e non deve erogare corrente (su questo non ne sono poi cosi sicuro...con la 300B) ma lo swing non mi pare uno scherzo da gestire.
Non ho molta esperienza e quindi ritengo che tu abbia ragione;
qualche simulazione e qualche prova mi hanno dato l' impressione che
sia meglio far assorbire dal carico un massimo del 20/25% della
corrente catodica del driver della pilota ( dal che è derivato l' uso
del mos); ma ti ripeto ... non ho casistica
A questo proposito sarei curioso di provare come driver una EL84 a triodo col solito mufollower ibrido...come ti suona?


Per Mario
L'amplificatore asimmetrico, forse è il caso di ricordarlo, non deve funzionare con potenze alte.
Mah, diciamo che tra le tante magagne che ha, l'SE ha anche il limite della massima potenza ottenibile visto che si resta relegati in classe A.
Questo però non credo significhi limitare volontariamente il già esiguo rendimento anodico come scelta ideologica. Ci vuole equilibrio, la classe A2 può funzionare maledettamente bene, cosi come la crontroreazione non è l'origine di tutti i mali.
Dovremmo tutti smettere di pensare ai feticci per cercare di capire come perseguire gli obbiettivi che ci interessano.
Che poi sia un SE, un PP, un sistema mono, un tubo sotto vuoto e un pezzo di silicio poco dovrebbe importare.

Marco
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

Caro Marco. Provare, sperimentare soluzioni diverse, è un vero divertimento.
Se l'obiettivo che ci prefiggiamo è ricercare strade poco praticate e alternative, allora va bene tutto. I feticci non esistono.
Mi considero aperto a qualunque novità (si veda il discorso sulla d-nfb)
Se l'obiettivo è un ascolto domestico di alta qualità, la strada è molto più stretta soprattutto se si vuole usare un'amplificatore asimmetrico.
E' giusto partire da zero senza pregiudizi. Sarebbe però una perdita di tempo colossale trascurare completamente le esperienze fatte da altri.
Hiraga e soci hanno dato, non a caso, un'impronta particolare all'alta fedeltà.
Non è che uno deve bersi aprioristicamente le loro esperienze.
Ritengo semplicemente che deve sempre rimanere il sospetto che a fronte di miglioramenti che un determinato componente può portare, il prezzo da pagare (in termini di qualità dell'ascolto) spesso risulta superiore al vantaggio ottenuto.
Siamo sicuri che un mosfet, un transistor qualunque un operazionale, sia intinsecamente trasparente , lineare?Se così fosse, saremmo MOLTO più avanti nell'alta fedeltà domestica. Così NON E'. Rassegnamoci. Se questo ritorno dei tubi a vuoto è così massiccio, se si torna addirittura ai monotriodi, qualcosa è andato storto nella modelizzazione e quindi nella costruzione di un amplificatore realmente fedele e musicale. Francamente penso che non sia neanche chiaro quali siano i parametri che veramente contano all'ascolto. IL percorso di molti costruttori evoluti (ing. compresi) è l'ottimizzazione esasperata di alcune caratteristiche considerate cruciali. Mi ripeto: i risultati ottenuti non danno ragione a questo approccio.


P.s. la potenza è IL vero feticcio. Storicamente è stato il peggiore. Che poi ci voglia sempre equilibrio (anche perchè in ogni cosa umana la coperta è sempre troppo corta), sono , come si vede, d'accordo.


Mario Straneo
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Messaggio da titano »

Caro Mr. Vintage…hihihihih


Non è che uno deve bersi aprioristicamente le loro esperienze.
Ritengo semplicemente che deve sempre rimanere il sospetto che a fronte di miglioramenti che un determinato componente può portare, il prezzo da pagare (in termini di qualità dell'ascolto) spesso risulta superiore al vantaggio ottenuto.
Se ti riferisci alle circuizioni ibride, trovo che l'ostracismo dettato dalla passione per il vintage sia ormai da lasciare ai nostalgici. E tu sei troppo pragmatico per fare il nostalgico.
So che sei aperto alle sperimentazioni, ti sei convertito al push pull dopo anni di SE.
Ti resta da fare l'ultimo passo e testare alcune soluzioni ibride che a mio personale giudizio, rendono la vita (e l'ascolto) molto più semplice.

Siamo sicuri che un mosfet, un transistor qualunque un operazionale, sia intinsecamente trasparente , lineare?Se così fosse, saremmo MOLTO più avanti nell'alta fedeltà domestica.


Un mosfet messo dove? Con che compito? In che circuito? Polarizzato come? Idem per opamp e Bjt. Non ha senso parlare di componenti in generale, credo sia sempre meglio contestualizzare.
E poi le valvole ti sembrano lineari? Veramente? E poi siamo sicuri che il massimo della linearità sia quello che serve in ogni occasione? L'esperienza del D-NFB dovrebbe avere la sua valenza a tal proposito.
Non che in linea generale sia contrario ad avere componenti lineari sia chiaro, ma non tutti i tubi sono lineari. E quelli che lo sono molto hanno spesso altri problemi, come scarse dissipazioni anodiche, difficoltà di pilotaggio ecc.

Così NON E'. Rassegnamoci. Se questo ritorno dei tubi a vuoto è così massiccio, se si torna addirittura ai monotriodi, qualcosa è andato storto nella modelizzazione e quindi nella costruzione di un amplificatore realmente fedele e musicale. Francamente penso che non sia neanche chiaro quali siano i parametri che veramente contano all'ascolto. IL percorso di molti costruttori evoluti (ing. compresi) è l'ottimizzazione esasperata di alcune caratteristiche considerate cruciali. Mi ripeto: i risultati ottenuti non danno ragione a questo approccio.
Permettimi...secondo la tua opinione non danno ragione a questo approccio. Il monotriodo è una moda. Se cosi non fosse, allo stato attuale delle cose, dovremmo considerare gli amplificatori in classe D e T, gainclone e simili, come la nuova era che ha spazzato via i monotriodi.
Secondo me quello che conta sono i risultati, indipendentemente dalla tecnologia che si utilizza. Il problema se proprio vuoi è l'efficienza di una data tecnologia rispetto alle altre. Quanta fatica devo fare per far suonare un dato circuito?

P.s. la potenza è IL vero feticcio. Storicamente è stato il peggiore. Che poi ci voglia sempre equilibrio (anche perchè in ogni cosa umana la coperta è sempre troppo corta), sono , come si vede, d'accordo.

Hihihi...scusa ma ne sei davvero convinto? L'alta efficienza non ha forse i suoi problemi? Concedimi almeno la questione “dimensioni”, il più delle volte improponibili per una casa a dimensione d'uomo...
Se cosi non fosse, forse anche tu ascolteresti in stereo…
:D :D :D

Marco
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

Marco. Sei un provocatore :D :D :D . Un povero vecchio audiofilo rimane scosso a leggerti.
Una premessa. Può fare sorridere ma il Vintage NON mi piace.
Cominciamo dalla fine.
La monofonia ( anche in un ottica di efficienza complessiva) è una scelta. Le pareti in casa sono state studiate con mia moglie pensando alla monofonia. (in origine dovevo portarmi l'autograph).
La stereofonia NON mi manca. E' una delle poche certezze.
L'alta efficienza ha i suoi problemi. Se è per questo li ho anch'io, li ha mia moglie. Non per questo mi suicido oppure mi separo. Ti posso assicurare che I vantaggi dell'alta efficienza, sono superiori agli enormi problemi che essa crea. L'unico modo per convincersi E' CONVIVERCI a lungo. (anche qui sarebbe da contestualizzare.... birbante ;) ).
La potenza e' solo un dato quantitativo spacciato per qualitativo. E, in un ascolto domestico come il mio, sicuramente un dato non molto rilevante (con pochi watt rischi qualche denuncia non solo dai condomini ma anche dai vicini di strada)
I risultati: e' qui il problema. La loro percezione è terribilmente soggettiva. E' un dato di fatto che si è andati indietro su molti fronti.

Che certi circuiti rendano la vita più semplice e l'ascolto pure, sono d'accordo. Che li rendano migliori NO. Non l'ho ancora percepito.
Chi vivrà vedrà :D :D :D

Mario Straneo
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Messaggio da MBaudino »

Le soluzioni di Gary Pimm usate per il pilotaggio della finale (o come alternativa ad una induttanza in un parafeed) sono attraenti, almeno dal mio punto di vista. Naturalmente le tensioni di alimentazione aumentano notevolmente, ma questo è un problema comune a tutti gli accoppiamenti diretti.

Titano, che impressioni di ascolto ne hai avuto? Sulla carta (per quello che so simulare) sono ovviamente perfette, ma nella pratica?

La coperta è sempre molto corta in un SE, probabilmente è anche questo il suo fascino. Chi ha un interesse 'tecnico' per le elettroniche probabilmente (rispetto al PP) si diverte di piu' a studiare i vari compromessi ed a ottimizzare i dettagli secondo i suoi convincimenti ed esperienze. Che noia sarebbe se esistesse già lo schema perfetto ( o lì vicino) ... poi nel tempo libero mi toccherebbe anche ascoltare la musica :p .. o probabilmente passerei alle HF.
Probabilmente se si riuscisse a costruire un TU ideale (o quasi) una 845, in A1 ben lontana da Vgk=0, con un impedenza di carico molto alta, fornirebbe 6-8w privi di problemi, a bassa distorsione, con bassa Rout ....
Nella pratica bilanciare un carico anodico piu' alto del normale, un poco di CR sul catodo della finale, un driver che debba fornire poca o 'abbastanza' potenza, la scelta di dispositivi 'sufficientemente' lineari e potenti, un TU adeguato ecc. sono elementi che mescolati fra loro e le possibili soluzioni forniscono qualche migliaio (o miliardo?) di permutazioni (poi ci sono i diffusori, poi la sorgente ecc).
Personalmente, senza pregiudizi , aspetto di vedere che cosa avra' di magico e risolutivo il monotriodo del nuovo millennio. :) :?: :o
Ciao
Mauro
titano
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Messaggio da titano »

Scusate per il ritardo e per la risposta incompleta, riprenderemo il discorso tra un paio di giorni spero.

Avevo solo un pensiero da esporre...Mario, non è che le tue scelte siano legate al fatto che ascolti in mono?
Non voglio dire che il mono è inferiore allo stereo, ma credo che alcune delle tue posizioni potrebbero essere legate anche alla scelta di ascoltare un solo canale. Ci sono alcuni parametri che inevitabilmente si perdono nell'ascolto monofonico, come l'immagine "olografica" (qualunque cosa essa sia). Ora, uno dei problemi che si ha nell'ascolto stereofonico è la capacità da parte dei due canali di mantenere il guadagno in frequenza stabile, sia in senso assoluto che relativamente all'altro canale. Le polarizzazioni "standard" dei tubi a vuoto sono sempre seguite da inevitabili fluttuazioni della polarizzazione che varia il punto di lavoro e quindi il guadagno globale.
Le reti di retroazione hanno come effetto secondario, per modo di dire, il fatto di stabilizzare il guadagno delle componenti appartenenti al loop.

Questi parametri probabilmente sono meno importanti della timbrica in monofonico. E probabilmente il tuo sistema di riproduzione si sposa bene con certi tipi di timbrica.
Mi piacerebbe sentire che ne pensi.

Marco
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Messaggio da mariovalvola »

Non escludo che tu abbia ragione. Tendenzialmente, in mono sei molto più concentrato sulla timbrica (anche per questo motivo in stereofonia puoi fare qualche compromesso su questo versante). in incisioni monofoniche fatte bene, una sorta di tridimensionalità (o di rilievo) esiste comunque.
Ascoltando incisioni in stereo con l'impianto mono (utilizzo la 102 che era nata anche per questo) certi parametri te li perdi. La presunta tridimensionalità che è in realtà un finta e irreale bidimensionalità non ce l'hai nè a casa nè dal vivo.
Certamente in mono eviti mille problemi: uguaglianza dei tubi, uguaglianza degli altoparlanti, ragionevole identità di comportamento dei diffusori nell'ambiente. Quando mi rompevo le corna con la stereofonia (mi ricordo ancora il maledettissimo Adagio e fuga in do minore di Mozart K.546 che usavo per vedere se era tutto umanamente a posto.....non lo era mai) neanche con la musica più semplice non ne venivi a capo. Per tagliare la testa al toro e per farmi capire bene, quanti sono i fortunati che hanno un impianto corretto timbricamente, non dinamicamente compresso e correttamente posizionato per superare il famoso test della chesky che ti fa sentire la voce che proviene più a destra del diffusore destro e più a sinistra del diffusore di sinistra? ( non parliamo dei pochi casi dove avviene ma devi stare impalato con il classico bastone nel c---o).

Tornando alla tua domanda, francamente non mi sono mai posto il problema in questi termini. Ci dovrò ragionare.

Mi rendo conto che da quando ho cominciato ad ascoltare in mono (1990-1991) non ho più sentito l'esigenza di tornare indietro. Anche quando lo potevo ancora fare.




Mario Straneo
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Messaggio da mauropenasa »

hey, quasi mi perdevo questa sana diatriba sulle tecnologie tra titano e mariovalvola.... :)

Aprofitto di questo bel OT per dare il mio "appoggio" a titano, dato che condivido praticamente tutta la sua linea "filosofica" sulla tecnologia.

Mario, permettimi, con tutta l' umilta possibile ed immaginabile, di darti del "qualunquista tecnologico". Non si può, semplicemente, mettere tutto in un cesto, BJT, OPAMP, e quant' altro, specie se il cesto è quello degli scarti....

Le ragioni della scollatura tra audiofili e tecnologia, a parte aspetti psicologici vari che non sono di nostra compentenza, sono da ricercare nel approccio sbagliato (forse talvolta arrogante) dei progettisti nei confronti del problema.
Questo non è un problema tecnologico, ma mentale. Aggiungerei anche che se il marketing audiofilo è legato storicamente a sistemi "old style" , di certo non aiuta i volenterosi di implementazioni tecnologiche.

Sul piano tecnico, non esiste semplicemente storia. Le valvole, tutte ed in modo incontrovertibile, non hanno una linearità vagamente confrontabile con elementi moderni al silicio. Per favore, non mettiamo sul piatto aspetti ridicoli. Diciamo chiaramente che è apprezzato il suono edulcorato dei tubi, e facciamo prima....

Riguardo al fatto di ascoltare in mono, liberi tutti, ma su un piano tecnico le cose cambiano in modo enorme. Alcuni elementi li ha esposti titano, ma ce ne sono migliaia di altri....
Di certo un sistema stereo necessita di una precisione molto maggiore, in tutte le sezioni....

ciao


Mauro
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Messaggio da Olimpia »

Sul piano tecnico, non esiste semplicemente storia. Le valvole, tutte ed in modo incontrovertibile, non hanno una linearità vagamente confrontabile con elementi moderni al silicio. Per favore, non mettiamo sul piatto aspetti ridicoli. Diciamo chiaramente che è apprezzato il suono edulcorato dei tubi, e facciamo prima....

ciao
Mauro
Visto che sembri proprio molto convinto delle superiore linearità dello stato solido rispetto ai tubi mi piacerebbe vedere delle belle misure che confermino quanto tu affermi.
Naturalmente sto parlando di misure di linearità sui dispositivi attivi, verificati nudi e crudi.
Io, se vuoi, posso descriverti delle misure che ho fatto io, da cui risulta che tra triodo, transistor e mosfet il più lineare é senza dubbio il triodo.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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Messaggio da riccardo »

Scusate, ma mi intrometto perchè mi viene da ridere, e lo faccio prima che a qualcuno di voi venga in mente di smettere di ridere...
ve lo voglio chiedere, ma che discorsi sono?
Quali misure? Mi pare prestino, parlando di una trappola a tubi nemmeno identificata, a confronto di una trappola al silicio altrettanto incognita...

La "trappola" denominata My_Ref che è da noi stessi pubblicata, ha un unico scopo, fortemente voluto.

Dimostrare che qui non è il caso di propalare le "solite fregnacce", e perdonatemi se ho l'ardire di scriverlo.

L'unico ambito di lavoro, al di fuori della perversa psicologia, giusta o meno, che abita al centro dei padiglioni auricolari, è IL CIRCUITO.
Tanto maggiore è la cultura tecnica, tanto minore è il pregiudizio, tanto più è assente l'ignoranza che ne deriva, tanto più sarà possibile costruire un aggeggio idoneo, e, quindi ascoltare, riproducendoli, suoni PLAUSIBILMENTE naturali, corretti....
Non c'è altro. No?
Personalmente, mi ritengo fortunato in quanto sono ancora qui che aspetto, speranzoso e curioso, che qualcuno di voi posti un progetto a VALVOLE, attuale, moderno, colto, prestante, in grado di farsi apprezzare per cosa vuol dire una corretta e moderna progettualità svincolata dal "con che" ma centrata su un suono che possa essere ritenuto, dai più, come centrato sulla propria epoca, e coerente.
La memoria storica e la soggettività spinta non aiutano. Ognuno sente e esprime ciò che vuole, a parole, e fa bene a farlo.
Un progetto,realizzabile, e realizzato, concreto, è una cosa diversa. Lo si potrebbe ascoltare , toccare.
Invece di mettersi a fare stè discussioni, tirate fuori un qualcosa che suoni tale, simile, associabile al MyReF e al Minibax messi insieme sinergicamente (eh, Marco?), e penso che noi, tutti d'accordo, lo pubblicheremo all'istante in un batter di ciglia.
Ma che non appartenga al mondo del mito, o della memoria, o al limbo di una gradevole e giusta soggettività totalizzante.
Che sia una cosa che suoni come le cose gradevoli che appartengono a QUESTO momento storico, e alle possibilità che ci sono ORA offerte.
E scusatemi.


Sul piano tecnico, non esiste semplicemente storia. Le valvole, tutte ed in modo incontrovertibile, non hanno una linearità vagamente confrontabile con elementi moderni al silicio. Per favore, non mettiamo sul piatto aspetti ridicoli. Diciamo chiaramente che è apprezzato il suono edulcorato dei tubi, e facciamo prima....

ciao
Mauro
Visto che sembri proprio molto convinto delle superiore linearità dello stato solido rispetto ai tubi mi piacerebbe vedere delle belle misure che confermino quanto tu affermi.
Naturalmente sto parlando di misure di linearità sui dispositivi attivi, verificati nudi e crudi.
Io, se vuoi, posso descriverti delle misure che ho fatto io, da cui risulta che tra triodo, transistor e mosfet il più lineare é senza dubbio il triodo.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri


Originally posted by Olimpia - 15/03/2006 :  12:37:38
Saluti

R.R.
Riccardo
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Messaggio da plovati »

Stiamo andando OT. Meglio aprire un thread dedicato "valvole e stato solido".

_________
Piergiorgio
_________
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Messaggio da mauropenasa »

Mi associo a Piergiorgio e Riccardo, anche perchè al OT ho contribuito io.... :)

Aggiungo che condivido molto di quello che ha scritto Riccardo, pur restando fuori dal discorso My_ref, che non nasce come "sfida" ma come "mia soluzione al problema".
Esistono molte "soluzioni al problema" di altri progettisti. La cosa importante è mettersi in gioco, non ragionare per "grandi sistemi".

ciao

Mauro
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Messaggio da mariovalvola »

Scusate un secondo. Ammettiamo anche la superiorità del lo stato solido. Se così fosse perchè sono così inascoltabili? I progettisti sono forse così cialtroni? Mi piacerebbe sapere che esperienze avete avuto di ascolto di tubi per mettere nello stesso calderone vintage e amplificatori con triodi a riscaldamento diretto pensati con criteri moderni. (evviva il qualunquismo)
Commercialmente di valido NON c'è, praticamente, nulla.
Un amplificatore push-pull di triodi a riscaldamento diretto non ha niente del suono vintage (dipende cosa si vuole ottenere).

E' lapalissiano che se si vuole ottenere il massimo possibile il costo (non il prezzo) richiesto è altissimo. Le valvole "gioiello" come le chiama Piergiorgio, costano. I trasformatori decenti costano gli altoparlanti adeguati costano. Tutti questi componenti non sono disponibili normalmente . Il problema è solo questo. da più di 50 anni si cerca di fare un qualcosa che funzioni quasi altrettanto bene costando sempre molto meno.
Comunque non ho intenzione di fare proselitismo. La polemica non m'interessa. Se si è sfiorato il qualunquismo, lo abbiamo sfiorato entrambi :) :) :)

Vedremo quando realizzerò il My_ref. (mi pare che anche Piergiorgio , anche se sostenitore totale del progetto my-ref, non sempre e non incondizionatamente lo considera superiore ai suoi progetti a vuoto.).
Alla fine, signori, conta l'ascolto della musica. E' il resto la vera aria fritta.
Ottima cosa gli strumenti per evitare "illusioni auricolari" e per non avvitarci su noi stessi. ) . Per andare oltre c'è solo l'ascolto. (lasciamo perdere presunte eufonie).
Risulta evidente che tutto questo passa attraverso le mie orecchie. ( mi dispiace il circuito viene dopo ...) La cosa è inevitabile.
Per rendere l'idea pensiamo a un tipico vino ligure: il pigato.
Andate a comprarvelo in una qualunque enoteca ligure, comprate i migliori , quelli fatti con i migliori criteri da enologi qualificati. Provate, se avete fortuna un pigato artigianale fatto per essere bevuto dalla persona che lo vinifica. La vinificazione sarà più grossolana, meno scientifica, più variabile. Potendoli assaggiare entrambi, vedremo dove le preferenze andranno. Purtroppo la scelta passa attraverso i nostri sensi. Il circuito per trasformare quell uva in vino è importante. Ma le strade più certe, controllate, scientifiche, anche qui , appiattiscono la qualità verso il basso.

Spero che non si sia indispettito nessuno. L'esempio è generico ma non completamente fuori luogo.

Mario Straneo
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Messaggio da riccardo »

Scusate un secondo. Ammettiamo anche la superiorità del lo stato solido.
Aspetta un momento, Mario.
Ammettiamo semplicemente la superiorità delle cose fatte bene, secondo le possibilità offerte dagli strumenti e dalla tecnologia di oggi...
Siamo qua per questo, il forum esiste solo per questo, come credo possano testimoniare i nostri colleghi, e i molti iscritti.
;)

Saluti

R.R.
Riccardo
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Messaggio da mauropenasa »

Mario, posto solo perchè credo di doverti dei distinguo che altrimenti rischiano di (lo hanno già fatto) deviare il discorso su cose che non mi interessano, come gli aspetti soggettivi o la difesa ad oltranza delle topologie.

Io ho solo voluto ribadire che non è il caso di sbandierare aspetti tecnici a pura difesa di soluzioni topologiche quando proprio questi elementi sono "la parte dolente" di quella topologia.
Il mio concetto di "qualunquismo topologico" questo voleva ribadire.
Io non ho nessuna difficoltà a ribadire che esitano sistemi a valvole di buon ascolto, o forse anche più "intriganti" di altre topologie.
Se vuoi, posso ribadire con la stessa tranquillità anche che la maggior parte delle produzioni commerciali non sono al altezza del loro costo, e quindi non possono competere con sistemi ben accordati.

Il nodo del problema è semplice:
- Vogliamo restare su un piano soggettivo, benissimo, ma per favore, ribadiamolo come pregiudiziale di partenza, non mischiamo le carte. Con il giusto preambolo possiamo discutere amabilmente di tutto quel che è soggettivo, come il vino e il cibo, ma anche di audio, non mi scandalizzo.
- si vuole entrare nel merito tecnico ? Sgombriamo il campo dal nozionismo e ragioniamo solo su elementi oggettivi e scientifici.

Ma questo è solo il mio modo di ragionare, e al limite non mi scandalizzo manco se altri amano mischiare questi livelli.

Chiariti gli elementi di fraintendimento, un breve preambolo sul origine del mio "pensiero":
Non mi sognerei mai di prendere la difesa dei sistemi SS o dei progettisti mondiali, avranno le loro ragioni se non riescono (a quanto pare..) a costruire dei buoni ampli per gli audiofili.
Da parte mia mi limito a porre all' attenzione degli astanti che i limiti dei progettisti non sono necessariamente dei limiti della tecnologia.
Per conto mio un progettista deve conoscere gli obbiettivi, prima di studiare un circuito. Io mi concentro sui problemi audio, non su quelli dei dispositivi.
Non si può certo dire altrettanto del "pensiero audiofilo" comune.

Riguardo My_ref, dico sempre che non è una "sfida", anche se su un piano di Q/Prezzo potrebbe benissimo esserlo. (il costo è sempre un problema, non un dettaglio. I vantaggi di alcune selezioni od affinamenti valgono anche per lo stato solido in egual misura che per le valvole....).

Sono felice che non tutti gridino al miracolo quando provano uno dei miei ampli, i gusti sono gusti. Diciamo che il mio lavoretto nasce a ragion veduta, e tutti gli obbiettivi teorici che mi sono posto sono stati centrati.
A dimostrazione di ciò ho pure prodotto una serie di documentazione tecnica in cui si trovano le descrizioni di questi obbiettivi. Io no ragiono per "sentito dire" o "sentimento", cerco un obbiettivo scientifico e lo raggiungo, fine.

Se il mio obiettivo fosse edulcorare il suono con armoniche pari o IMD da back_EMF del 1% lo raggiungo tranquillamente con un chips amp, ma non mi interessa. A me non interessa "stupire" la gente, solo dimostrare alcune teorie che mi intrigano.

A proposito di vino:

Mi permetto di dirti, Mario, che sei fuori strada, ma di molto.
Il vino non passa dal microfono di incisione e migliaia di OPAMP professionali che ne fanno il mixing, cosi come un elaboratore digitale.
Nel nostro caso è come se tu comprassi il vino industriale (inciso musicale) e pretendessi di farlo diventare "del contadino" cambiando la bottiglia, il bicchiere e la temperatura di assaggio....

Per essere in ambito artigianale dovresti almeno riprenderti con le tue elettroniche l' evento sonoro....

ciao



Mauro
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Messaggio da Olimpia »

Scusate, ma mi intrometto perchè mi viene da ridere, e lo faccio prima che a qualcuno di voi venga in mente di smettere di ridere...
ve lo voglio chiedere, ma che discorsi sono?
Quali misure?
Saluti

R.R.
E' stato categoricamente affermato che i tubi non sono affatto lineari, io ho chiesto delle misure che provino questa affermazione.
Non si é parlato di circuiti ma di dispositivi attivi, non vedo dove sia lo scandalo e/o la comicità in questa cosa.
Io ho personalmente provato un triodo, un mosfet ed un transistor in un semplice circuito privo di controreazione per verificare quale fosse il più lineare e posso garantirti che il triodo ha vinto alla grande.
Ovviamente se parliamo di circuiti controreazionati la cosa cambia, ma ciò non toglie che il dispositivo attivo più lineare in assoluto é senza ombra di dubbio il triodo DHT.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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Messaggio da plovati »

per evitare continui OT, Federico ha aperto un 3D dedicato:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=705

si potrebbero spostare lì gli ultimi interventi?

_________
Piergiorgio
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Piergiorgio
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Messaggio da plovati »

E' uscita la seconda parte:
http://www.costruirehifi.net/sommario.htm
Quante saranno?

PS
Letto oggi il nuovo numero, semper più simile ad un brutto sito web, con molta parte dei contenuti riciclati da altri tratti (in alcuni casi pari pari) dalla rete.

Riguardo il Krypton 300 la nuova puntata aggiunge qualche elemento: i grid stopper, una alimentazione fissa per la parte superiore del Gomes, l'accenno che i trasformatori di uscita sono fatti (per quello che si puo' intuire) dalla Hammond, le ECC99 come driver.
Bisognera attendere ancora per l'alimentatore, che è la vera parte che fa la differenza, oppure comprere il kit...
_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
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Messaggio da gluca »

... ma tutto cio non mi sembra una prima mondiale...

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
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