CHF n.85 - KRYPTON 300
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tra qualche giorno dovrei ascoltarlo presso la Siaudio. porterò con me due audio-amici e il mio triodino (2a3) per un confronto. Chiappetta mi ha anche offerto un ascolto presso casa mia, speriamo che mantenga quanto promesso telefonicamente. in linea di massima l'appuntamento è nella mattinata di sabato 25 febbraio. se c'è qualcuno interessato, magari potrebbe aggregarsi. saluti a tutti. paride
La vita è troppo breve per limitarsi a un impianto hi - fi da poco
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Non saprei cosa commentare a questa affermazione, che non mi sembra relativa specificatamente all'amplificatore in questione.Ciao Piergiorgio,
non mi riferivo a novità lato "elettrico" ma all'esposizione di un concetto, mi quoto da solo: "Nessuno si è chiesto perché, dinamicamente, l'impedenza di un altoparlante varia? Ovvero la richiesta transiente di corrente può essere più elevata rispetto a quella misurabile con sweep o rumore MLS"
Se pensi sia da approfondire, potresti aprire un 3D apposito, magari portando qualche esempio o misura (ti riferivi al Klippel?).
Io non potro' parteciparvi perchè le mie competenze sugli altoparlanti sono a zero (sono moderatore della sezione solo perchè non c'era nessun altro..), ma leggero' sicuramente con interesse i dotti scambi di pareri che avrete la bontà di condividere.
Immagino, dalla faccina, che intendevi il contrario, cioè che è aumentato il 'rumore'. Va considerato che è anche aumentata la frequentazione e non tutti hanno voglia o capacità di fare interventi 'pesanti'.E' aumentato un bel pò il rapporto S/N in questo forum rispetto a qualche mese fa![]()
Originariamente inviato da rusval - 22/02/2006 : 19:54:38
Sta anche a te aumentare il 'segnale', per portare il rapporto S/N a valori accettabili.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Ciao Piergiorgio,
infatti quel concetto è applicabile a qualsiasi amplificatore, anzi, per essere precisi, all'interfaccia amplificatore - diffusore. E non dipende dalle non linearità dei parametri (Klippel) ma dal semplice fatto che (lo esprimo maccheronicamente) l'altoparlante ha la sua inerzia e l'amplificatore non riesce ad erogare subito la corrente richiesta (oppure che distorce la tensione sul transiente d'attacco, credo che le due cose siano collegate). E scommetto (anche se potrei sbagliarmi di grosso) che la cosa è collegata, anzi, forse ne è diretta espressione, al problema del first cycle. Per questo avevo chiesto l'intervento di Mauro. Invece leggo il altro 3D che la sua presenza in rete è limitatissima. Non fatico a credergli.
Altra cosa. Credo che in questo 3D sia stato fra i pochi a fare un intervento costruttivo, magari tecnicamente sballato, ma perlomeno costruttivo, indi il mio contributo all'S/N l'ho dato. Quello che non mi piace, come tu lo confermi, è che se non si vuole affrontare un argomento pesante, allora perché parlare male (ribadisco che del monotriodo, ma anche del push pull o del checavoloneso non me ne può fregar di meno) dell'articolo quando o non lo si è letto, oppure quando non si sono capiti i concetti, oppure quando non si ha voglia di affrontare un argomento pesante? Senza spirito polemico, Piergiorgio, mi sembra di aver fatto considerazioni basate sul buon senso. Sempre nella speranza che qualcuno le colga. Ultima cosa. Forse un giorno CHF non ci sarà più. Poi di autocostruzione leggeremo sulla carta igienica. In giro continuo a vedere e/o a ricevere le stesse identiche domande sul software di misura Speaker Workshop. Claudio Negro ha scritto una monografia a 3 puntate su CHF. Capisci?
Scusa la lamentosità, ripetere 100 volte la stessa cosa (non mi riferisco a questo contesto) e non vedere discussi concetti nuovi e interessanti (ora mi riferisco al contesto) ti mette un pò di sconforto: se anche questo forum non mi stimola (e prima lo faceva eccome)...
Ciao,
Valerio
infatti quel concetto è applicabile a qualsiasi amplificatore, anzi, per essere precisi, all'interfaccia amplificatore - diffusore. E non dipende dalle non linearità dei parametri (Klippel) ma dal semplice fatto che (lo esprimo maccheronicamente) l'altoparlante ha la sua inerzia e l'amplificatore non riesce ad erogare subito la corrente richiesta (oppure che distorce la tensione sul transiente d'attacco, credo che le due cose siano collegate). E scommetto (anche se potrei sbagliarmi di grosso) che la cosa è collegata, anzi, forse ne è diretta espressione, al problema del first cycle. Per questo avevo chiesto l'intervento di Mauro. Invece leggo il altro 3D che la sua presenza in rete è limitatissima. Non fatico a credergli.
Altra cosa. Credo che in questo 3D sia stato fra i pochi a fare un intervento costruttivo, magari tecnicamente sballato, ma perlomeno costruttivo, indi il mio contributo all'S/N l'ho dato. Quello che non mi piace, come tu lo confermi, è che se non si vuole affrontare un argomento pesante, allora perché parlare male (ribadisco che del monotriodo, ma anche del push pull o del checavoloneso non me ne può fregar di meno) dell'articolo quando o non lo si è letto, oppure quando non si sono capiti i concetti, oppure quando non si ha voglia di affrontare un argomento pesante? Senza spirito polemico, Piergiorgio, mi sembra di aver fatto considerazioni basate sul buon senso. Sempre nella speranza che qualcuno le colga. Ultima cosa. Forse un giorno CHF non ci sarà più. Poi di autocostruzione leggeremo sulla carta igienica. In giro continuo a vedere e/o a ricevere le stesse identiche domande sul software di misura Speaker Workshop. Claudio Negro ha scritto una monografia a 3 puntate su CHF. Capisci?
Scusa la lamentosità, ripetere 100 volte la stessa cosa (non mi riferisco a questo contesto) e non vedere discussi concetti nuovi e interessanti (ora mi riferisco al contesto) ti mette un pò di sconforto: se anche questo forum non mi stimola (e prima lo faceva eccome)...
Ciao,
Valerio
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Circa il problema dell'interfacciamento ampli-diffusori c'è un 3D a cui ha partecipato Mauro in questo forum.Ultima cosa. Forse un giorno CHF non ci sarà più. Poi di autocostruzione leggeremo sulla carta igienica. (...) Scusa la lamentosità, ripetere 100 volte la stessa cosa (non mi riferisco a questo contesto) e non vedere discussi concetti nuovi e interessanti (ora mi riferisco al contesto) ti mette un pò di sconforto: se anche questo forum non mi stimola (e prima lo faceva eccome)...
Originariamente inviato da rusval - 23/02/2006 : 12:12:16
Per quanto riguarda CHF, sarò il primo a dolermi se e quando chiuderà ma in tutta onestà bisogna riconoscere che si tratta di un declino annunciato e largamente prevedibile. Il mezzo in se non nobilita. Una rivista non è più autorevole solo perchè fatta di carta piuttosto che di byte. Non vorrei dilungarmi troppo in questo OT, mi piacerebbe riprendere con la tua opinione nei 3D dedicati a CHf nella sezione varie.
Ritornando al Krypton 300B, attenderò senza grosse illusioni il prossimo (o i prossimi? Quanto lunga la si vorrà fare?) numero per capire come il circuito proposto risolva le problematiche enunciate.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
Piergiorgio
Ciao Piergiorgio,
infatti quel concetto è applicabile a qualsiasi amplificatore, anzi, per essere precisi, all'interfaccia amplificatore - diffusore. E non dipende dalle non linearità dei parametri (Klippel) ma dal semplice fatto che (lo esprimo maccheronicamente) l'altoparlante ha la sua inerzia e l'amplificatore non riesce ad erogare subito la corrente richiesta (oppure che distorce la tensione sul transiente d'attacco, credo che le due cose siano collegate). E scommetto (anche se potrei sbagliarmi di grosso) che la cosa è collegata, anzi, forse ne è diretta espressione, al problema del first cycle. Per questo avevo chiesto l'intervento di Mauro. Invece leggo il altro 3D che la sua presenza in rete è limitatissima. Non fatico a credergli.
Altra cosa. Credo che in questo 3D sia stato fra i pochi a fare un intervento costruttivo, magari tecnicamente sballato, ma perlomeno costruttivo, indi il mio contributo all'S/N l'ho dato. Quello che non mi piace, come tu lo confermi, è che se non si vuole affrontare un argomento pesante, allora perché parlare male (ribadisco che del monotriodo, ma anche del push pull o del checavoloneso non me ne può fregar di meno) dell'articolo quando o non lo si è letto, oppure quando non si sono capiti i concetti, oppure quando non si ha voglia di affrontare un argomento pesante? Senza spirito polemico, Piergiorgio, mi sembra di aver fatto considerazioni basate sul buon senso. Sempre nella speranza che qualcuno le colga. Ultima cosa. Forse un giorno CHF non ci sarà più. Poi di autocostruzione leggeremo sulla carta igienica. In giro continuo a vedere e/o a ricevere le stesse identiche domande sul software di misura Speaker Workshop. Claudio Negro ha scritto una monografia a 3 puntate su CHF. Capisci?
Scusa la lamentosità, ripetere 100 volte la stessa cosa (non mi riferisco a questo contesto) e non vedere discussi concetti nuovi e interessanti (ora mi riferisco al contesto) ti mette un pò di sconforto: se anche questo forum non mi stimola (e prima lo faceva eccome)...
Ciao,
Valerio
Originally posted by rusval - 23/02/2006 : 12:12:16
ti quoto al 100
quell'articolo introduce un tema veramente interessante e importantissimo
e lo fa proprio nella parte descrittiva che poco è piaciuta (stando ai commenti), quindi a prescindere dall'amplificatore presentato
tanti anni fa le direzioni venivano indicate da Aloia, ma negli ultimi anni le cosine più interessanti le ha scritte proprio il Chiappa
il quale sarà criticabilissimo per mille cose (come tutti del resto, nessuno escluso, potete fare i nomi che vi pare).
per esempio quando ci fu quella polemica sui phono... bhè... non è che avesse proprio ragione

nonostante tutto è al momento uno dei più interessanti da leggere (specie quando si toglierà quel vizio schifoso di scrivere: "rimandiamo queste spiegazioni ad un articolo dedicato a parte in futuro", cosa che tutti sanno non avverrà mai)
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Non ho mai visto direzioni indicate dal Chiappetta; soprattutto non ho mai visto una proposta concreta fare seguito alle belle frasi.tanti anni fa le direzioni venivano indicate da Aloia, ma negli ultimi anni le cosine più interessanti le ha scritte proprio il Chiappa
Di interessante (ma non certamente nuovo) nell' articolo ho anche trovato la scelta di aumentare il carico della finale. Non ho nessuna conoscenza tecnica per approfondire l' interfacciamento finale-diffusore, ma se si sceglie ( a torto o ragione) il pilotaggio in tensione, almeno che si abbassi l'impedenza di uscita del generatore . Forse il carico sarà ancora troppo basso, forse la Rdc del TU troppo alta...
Secondo me ha ragione Piergiorgio: vediamo nel numero successivo come si traducono i propositi.
Personalmente ritengo CHF un riferimento di estremo interesse e mi auguro che viva a lungo, superando qualche momento di difficolta; personalmente preferirei forse piu' Aloia e piu' Nardi, meno Chiappetta e meno Marzio (per fortuna non piu' presente), ma è una questione di gusti.
Mauro
Ritornando al Krypton 300B, attenderò senza grosse illusioni il prossimo (o i prossimi? Quanto lunga la si vorrà fare?) numero per capire come il circuito proposto risolva le problematiche enunciate.
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Piergiorgio
Originally posted by plovati - 23/02/2006 : 13:55:22
non c'è niente da attendere, se non per l'eventuale interesse nel leggere l'articolo, magari foriero di altri input (sperem)
l'ampli è già stato schematizzato e parla da solo:
2 stadi (si fa per dire ovviamente, vista la "complessità" del primo stadio) accoppiati in continua.
il primo stadio è il ben noto Gomes, noto già dai tempi dell'Audiophile nei primi anni 90 e ripreso anche su Tubecad di recente.
il progettista ha fatto ricorso a questa soluzione per avere tanto swing e bassa impedenza, con lo scopo di driverare la 300B in A2.
questo si poteva ottenere in diversi modi, sicuramente con soluzioni molto più pure ed esoteriche, ma lui l'ampli lo deve vendere e quella è una soluzione semplice, perchè realizzata con valvolini non costosi e facilmente reperibili in quantità.
in definitiva tutto il discorso si riduce al fatto che l'ampli, essendo in grado di fornire più potenza, sarà migliore di altri 300B, perchè in grado di fornire quegli spunti dinamici necessari per una riproduzione adeguata
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Ciao Piergiorgio
Comunque il concetto è nuovo e potrebbe spiegare molte cose. Notare che diverse persone, anche negli anni pasati, sono arrivate alle stesse conclusioni ma per strade diverse. Se un indizio non fa prova, 3o 4 fanno almeno un dubbio concreto. Ma sa un pò di teoria non interessa è un peccato, ma è una scelta insindacabile.
Ciao,
Valerio
Se ho capito il topic, allora ci partecipai anch'io, prima nella sezione diffusori, poi nella sezione elettroniche, in cui Mauro fece una bella sintesi sul problema del first cycle. Mi devo scusare, purtroppo partecipo "a periodi", probabilmente questo è causa di incomprensione.Circa il problema dell'interfacciamento ampli-diffusori c'è un 3D a cui ha partecipato Mauro in questo forum.
Comunque il concetto è nuovo e potrebbe spiegare molte cose. Notare che diverse persone, anche negli anni pasati, sono arrivate alle stesse conclusioni ma per strade diverse. Se un indizio non fa prova, 3o 4 fanno almeno un dubbio concreto. Ma sa un pò di teoria non interessa è un peccato, ma è una scelta insindacabile.
Ciao,
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Spero che non si riduca soltanto a questo, date le premesse miracolistiche con le quali è stato presentato l'amplificatore. Driver robusti per la 300B, 6C33 etc in grado di pilotare le finali ampiamente in classe A2 ne sono stati presentati svariati da decine di anni, anche sullo stesso CHF, con valvole altrettanto (a proposito cosa usa il Gomes : 12AX7? 12AT7? senza grid stopper) banali 6V6, EL84, EL34.in definitiva tutto il discorso si riduce al fatto che l'ampli, essendo in grado di fornire più potenza, sarà migliore di altri 300B, perchè in grado di fornire quegli spunti dinamici necessari per una riproduzione adeguata
Sarebbe certamente più interessante vedere misure che dimostrino la superiorità del gomes rispetto ad esempio un SRPP seguito da un White Cathode Follower oppure da una cascata 12AX7+EL84 a triodo oppure ECC88+SRPP di 6SN7 tanto per nominare alcune delle soluzioni alternative che hanno proposto negli anni per pilotare la 300B in classe A2. Oppure spiegare come e perchè la soluzione del Loftin White con alimentazione separata, discussa in lungo e in largo su diyaudio.com a seguito della proposta di Polisois sia migliore della tradizionale soluzione di 70 anni fa.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Non ho mai visto direzioni indicate dal Chiappetta; soprattutto non ho mai visto una proposta concreta fare seguito alle belle frasi.
Di interessante (ma non certamente nuovo) nell' articolo ho anche trovato la scelta di aumentare il carico della finale. Non ho nessuna conoscenza tecnica per approfondire l' interfacciamento finale-diffusore, ma se si sceglie ( a torto o ragione) il pilotaggio in tensione, almeno che si abbassi l'impedenza di uscita del generatore . Forse il carico sarà ancora troppo basso, forse la Rdc del TU troppo alta...
Secondo me ha ragione Piergiorgio: vediamo nel numero successivo come si traducono i propositi.
Personalmente ritengo CHF un riferimento di estremo interesse e mi auguro che viva a lungo, superando qualche momento di difficolta; personalmente preferirei forse piu' Aloia e piu' Nardi, meno Chiappetta e meno Marzio (per fortuna non piu' presente), ma è una questione di gusti.
Mauro
Originally posted by MBaudino - 23/02/2006 : 16:11:49
ci credo che non le hai mai viste, io lo sapevo già... che non le avevi viste
in questo stesso thread si è già visto... che non le avevi/avevate viste, nonostante vi fossero state indicate, oltre che nell'articolo di CHF, anche da più di un post.
forse questo dipende dal fatto che, come dici, non hai nessuna conoscenza tecnica (e mi chiedo con che risorse tu possa affrontare la costruzione di apparecchiature).
però questa ipotesi non mi sembra esaustiva, perchè vedi, al pari tuo, anche io non seppi tradurre in formule alcune esperienze d'ascolto capitatemi, ma ugualmente ne presi atto e pragmaticamente ne fesi tesoro.
mi riferisco proprio alle tematiche in oggetto (proposte, per la prima volta in Italia, proprio dal Chiappa), ascoltando un Lowther PM2A pilotato da finalino con 2A3 (costruito in maniera impeccabile con ferri Tango) al confronto con un finale 845... quest'ultimo, contro ogni logica, suonava meglio.
quando non capisco tendo ad inascarirmi e, nel tentativo di circoscrivere la questione, feci un esperimento che ai presenti sembrò balzano... misi sotto un finalozzo a stato solido (non la solita fuffa commerciale, ma roba fatta a mano con una topologia che occhieggia il valvolare)
tu hai già intuito come andò... lo stato solido da 25W in A1 dava la paga al 2A3 e le prendeva dall'845 da 25W in A1
a quel punto fu facile per me capire: la potenza e la corrente contano assai assai !
non che non lo si sapesse già, su Audioreview e Suono iniziarono a scrivere di MOL secoli fa (per non risalire ulteriormente ad Aloia ai tempi Steg), ma in questo caso è diverso.
in questo caso le considerazioni precipue sono proprio quelle introdotte dal Chiappa.
e visto che siamo ritornati a lui, menzionerò un'altra chicca che snocciolò su CHF tempo fa, in concomitanza se non erro con la presentazione dei suoi OTL, mi riferisco alle considerazioni fra dispositivi attivi di potenza singoli o parallelati.
anche questo non è certo un tema sconosciuto a chi ascolta e fa dei confronti fra apparecchi (non a caso, negli anni 90 la progettazione audio esoterica è retrocessa di oltre mezzo secolo per ripescare il SE... Uber Alles).
ma sta di fatto che nel nostro paese solo il Chiappa s'è preso la briga di scriverne, circostanziando i fenomeni che limitano la qualità dei dispositivi in parallelo
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<<ci credo che non le hai mai viste, io lo sapevo già... che non le avevi viste
in questo stesso thread si è già visto... che non le avevi/avevate viste, nonostante vi fossero state indicate, oltre che nell'articolo di CHF, anche da più di un post.>>
Ok, vedremo in cosa si concretizza la differenza fra una cinquecento e una macchina sportiva (se ricordo bene l' esempio fatto dall' autore), vedremo la corrente che il driver potrà fornire in A2 alla finale, vedremo tutto quanto. Non ho nulla contro Chiappetta ( a parte il <rapporto traformatorico> e la <corrente alternativa>, ma ognuno ha i suoi vezzi). Mi sono comprato anche qualche numero di Audio Review per leggere quello che diceva sui SRPP. Purtroppo anche su AR ha iniziato e mai finito. Oltre alle belle frasi, mi piacerebbe vedere da lui qualche numero. Non ci perderò il sonno, ma aspetto con piacere il prossimo numero di CHF. Posso comunque tifare per Aloia, Nardi, la Juventus e la mona?
<<forse questo dipende dal fatto che, come dici, non hai nessuna conoscenza tecnica >>
concordo su questo
<<(e mi chiedo con che risorse tu possa affrontare la costruzione di apparecchiature)>>
Trascurando l' arroganza della tua frase che deriva forse da un contratto a termine in SI, la domanda ha un suo senso.
Quali risorse? Prima di tutto una forte curiosità per gli argomeni tecnici in generale, amore per l' elettronica, passione, rispetto verso tutti quelli hanno qualche cosa da dire, un sacco di nottate di studio - certamente poco proficuo-, letture ecc.
Queste sono le risorse generali. Quelli piu' pratiche, l' essermi egregiamente mantenuto gli studi negli anni 70 facendo il riparatore radio, costruendo un discreto numero di lineari ed altri aggeggi da rivendere a CB e radioamatori.
Basta tutto questo? Non basta certamente per scrivere su Audio Eng. o riviste specifiche, non basta certo per intervenire in un convegno. Non basta neppure per scrivere su CHF, ovviamente.
Tutto questo può bastare per un forum di appassionati? Forse no, forse si. Non mi metto certo a discutere con Penasa ed altri, non saprei da dove partire; anzi, faccio spesso fatica a capire di cosa parlano. Mi è capitato di scrivere un certo numero di stronzate, ma il piu' delle volte penso che i miei interventi fossero 'bastanti'.
Basta comunque per non apprezzare moltissimo il trend di CHF; d' altronde lo compro, lo pago, lo leggo: bisogna essere Fellini per apprezzare o meno un film? Bisogna essere Tomba per capire che Rocca ha sciato tranquillo o se Del Piero è in forma o no?
Con queste poche 'risorse' posso <<affrontare la costruzione di apparecchiature>>: penso di sì, ma a te che te ne frega. Non li devo vendere, non mi voglio spacciare per guru o grande progettista. Per fortuna faccio un altro mestiere e questa per me è una passione, come le donne,l' arco o lo sci.
Solo una domanda. Hai un nome, se non un cognome?
in questo stesso thread si è già visto... che non le avevi/avevate viste, nonostante vi fossero state indicate, oltre che nell'articolo di CHF, anche da più di un post.>>
Ok, vedremo in cosa si concretizza la differenza fra una cinquecento e una macchina sportiva (se ricordo bene l' esempio fatto dall' autore), vedremo la corrente che il driver potrà fornire in A2 alla finale, vedremo tutto quanto. Non ho nulla contro Chiappetta ( a parte il <rapporto traformatorico> e la <corrente alternativa>, ma ognuno ha i suoi vezzi). Mi sono comprato anche qualche numero di Audio Review per leggere quello che diceva sui SRPP. Purtroppo anche su AR ha iniziato e mai finito. Oltre alle belle frasi, mi piacerebbe vedere da lui qualche numero. Non ci perderò il sonno, ma aspetto con piacere il prossimo numero di CHF. Posso comunque tifare per Aloia, Nardi, la Juventus e la mona?
<<forse questo dipende dal fatto che, come dici, non hai nessuna conoscenza tecnica >>
concordo su questo
<<(e mi chiedo con che risorse tu possa affrontare la costruzione di apparecchiature)>>
Trascurando l' arroganza della tua frase che deriva forse da un contratto a termine in SI, la domanda ha un suo senso.
Quali risorse? Prima di tutto una forte curiosità per gli argomeni tecnici in generale, amore per l' elettronica, passione, rispetto verso tutti quelli hanno qualche cosa da dire, un sacco di nottate di studio - certamente poco proficuo-, letture ecc.
Queste sono le risorse generali. Quelli piu' pratiche, l' essermi egregiamente mantenuto gli studi negli anni 70 facendo il riparatore radio, costruendo un discreto numero di lineari ed altri aggeggi da rivendere a CB e radioamatori.
Basta tutto questo? Non basta certamente per scrivere su Audio Eng. o riviste specifiche, non basta certo per intervenire in un convegno. Non basta neppure per scrivere su CHF, ovviamente.
Tutto questo può bastare per un forum di appassionati? Forse no, forse si. Non mi metto certo a discutere con Penasa ed altri, non saprei da dove partire; anzi, faccio spesso fatica a capire di cosa parlano. Mi è capitato di scrivere un certo numero di stronzate, ma il piu' delle volte penso che i miei interventi fossero 'bastanti'.
Basta comunque per non apprezzare moltissimo il trend di CHF; d' altronde lo compro, lo pago, lo leggo: bisogna essere Fellini per apprezzare o meno un film? Bisogna essere Tomba per capire che Rocca ha sciato tranquillo o se Del Piero è in forma o no?
Con queste poche 'risorse' posso <<affrontare la costruzione di apparecchiature>>: penso di sì, ma a te che te ne frega. Non li devo vendere, non mi voglio spacciare per guru o grande progettista. Per fortuna faccio un altro mestiere e questa per me è una passione, come le donne,l' arco o lo sci.
Solo una domanda. Hai un nome, se non un cognome?
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Ciao,
visti tutti i discorsi etremamente interessanti tecnicamante parlando... cosa possiamo fare di concreto per finalizzare tutti i discorsi... magari seguendo la via tracciata da Penasa??
Visto che abbiamo gente molto esperta di qua e di là dal trasformatore di uscita!!
Mrttg
visti tutti i discorsi etremamente interessanti tecnicamante parlando... cosa possiamo fare di concreto per finalizzare tutti i discorsi... magari seguendo la via tracciata da Penasa??
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Tiziano
http://mrttg.net/blog
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Allora, argomento Krypton 300B.
Sembra molto somigliante a questo schema di Thorsten Loetsch :
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... post538668
che tira fuori 18W da una singola 300B prima del clipping.
_________
Piergiorgio
Sembra molto somigliante a questo schema di Thorsten Loetsch :
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... post538668
che tira fuori 18W da una singola 300B prima del clipping.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Questo "celodurismo" con i triodi a riscaldamento diretto, mi sembra un poco sterile.
Un ascolto , con tutti i margini di soggettività che esso comporta, che risposte darà?
Per me tutta la casa editrice è pronta a una grande promozione:
Avete letto l'articolo di Andrea Della Sala sulle WE300B ? su fedeltà del suono
Le ha testate , confrontandole con le Cetron su un amplificatore estremamente critico come il Beltaine. Non ponendosi assolutamente certi problemi ( ma secondo il colto recensore quella stupida el34 l'hanno messa per dare movimento all'insieme telaio tubi trasformatori oppure ha una funzione specifica?..... a proposito è prevista da klimo la possibilità di bilanciare l'insieme oppure l'equilibrio è casuale?) e' andato tranquillo a fare confronti concentratissimo con le sue belle orecchiette a percepire le differenze tra le valvole o tra due diverse correnti circolanti nel nucleo del trasformatore d'uscita? (senza traferro) . Pensate quanta disinformazione si fa con questi articoli. Non voglio dire che le WE non vadano bene. ANZI.
Sono prodotti molto seri.
Mario Straneo
Un ascolto , con tutti i margini di soggettività che esso comporta, che risposte darà?
Per me tutta la casa editrice è pronta a una grande promozione:
Avete letto l'articolo di Andrea Della Sala sulle WE300B ? su fedeltà del suono
Le ha testate , confrontandole con le Cetron su un amplificatore estremamente critico come il Beltaine. Non ponendosi assolutamente certi problemi ( ma secondo il colto recensore quella stupida el34 l'hanno messa per dare movimento all'insieme telaio tubi trasformatori oppure ha una funzione specifica?..... a proposito è prevista da klimo la possibilità di bilanciare l'insieme oppure l'equilibrio è casuale?) e' andato tranquillo a fare confronti concentratissimo con le sue belle orecchiette a percepire le differenze tra le valvole o tra due diverse correnti circolanti nel nucleo del trasformatore d'uscita? (senza traferro) . Pensate quanta disinformazione si fa con questi articoli. Non voglio dire che le WE non vadano bene. ANZI.
Sono prodotti molto seri.
Mario Straneo
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Purtroppo sul Beltaine il bias della 300B e della EL34 sono automatici, con la classica resistenza sul catodo e quindi non si può regolare in nessun modo lo sbilanciamento.... a proposito è prevista da klimo la possibilità di bilanciare l'insieme oppure l'equilibrio è casuale?) e' andato tranquillo a fare confronti concentratissimo con le sue belle orecchiette a percepire le differenze tra le valvole o tra due diverse correnti circolanti nel nucleo del trasformatore d'uscita? (senza traferro).
Mario Straneo
Ho personalmente misurato differenze di corrente tra i due primari di 35mA!!!
Ed il cliente era tutto soddisfatto del suono...
Non ti dico la distorsione di IIa armonica come si faceva sentire, ma forse é proprio quello che vogliono gli audiofili.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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Ricordo di aver spesso visto citato il risultato di un panel di ascoltoni degli anni 70, organizzato da una rivista USA (sono in ufficio e non ho gli estremi). Erano stati confrontati vari PP al top; si scopri in seguito che il vincitore (Leak?) aveva le finali fortemente sbilanciate e quindi parecchia 2° armonica ( e forse meno bassi).Non ti dico la distorsione di IIa armonica come si faceva sentire, ma forse é proprio quello che vogliono gli audiofili.![]()
Si tratta di leggenda o realtà?
Ciao a tutti
Mauro
PS: per PLovati. Dalla descrizione di Chiappetta il monotriodo del terzo millennio dovrebbe avere un carico anodico molto superiore al solito ( ottima cosa), perdendo quindi potenza ma migliorando come distorsione. Recupera in parte la potenza pilotando in A2, altra ottima cosa. Penso che vada solo leggermente in A2, in quanto mi pare che le driver siano triodi piccini. L' attesa si fa spasmodica

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Mah. Ottima cosa dici, secondo me invece dipende. L'amplificatore non è solo lo stadio d'uscita. Il fatto di rendere più lineare lo stadio di potenza non significa certo riuscire ad ottenere prestazioni globali migliori.PS: per PLovati. Dalla descrizione di Chiappetta il monotriodo del terzo millennio dovrebbe avere un carico anodico molto superiore al solito ( ottima cosa), perdendo quindi potenza ma migliorando come distorsione.
Pensando anche al pilotaggio in griglia positiva può anche succedere che il driver distorca più dello stadio di uscita, soprattutto se si usano tubi che richiedono per essere pilotati swing di tensione importanti. Da tener presente poi anche la difficoltà aggiuntiva nella costruzione del trasformatore d'uscita, che vorrei ricordarlo è sempre percorso da corrente DC. Dipende, di nuovo, da quanto i miglioramenti nella linearità dello stadio sono inficiati dalle prestazioni del "ferro" e del driver.
Se proprio vogliamo mettere in difficoltà il driver a quel punto forse sarebbe più ragionevole pensare ad usare una qualche forma di feedback locale, col vantaggio di migliorare oltre alla distorsione pure il fattore di smorzamento. Gli stadi asimmetrici sono...asimmetrici. La capacità di gestire i carichi è peggiore rispetto ad altre topologie. Avere un buon fattore di smorzamento secondo me è importante soprattutto per questo tipo di stadi d'uscita, altrimenti si rischia di ritrovarsi col carico che comanda lo stadio d'uscita e non viceversa.
Ci sono doppi triodi noval che dissipano oltre 4W e sopportano correnti anodiche di oltre 15mA (6350, 5687, 6414 ecc).Recupera in parte la potenza pilotando in A2, altra ottima cosa. Penso che vada solo leggermente in A2, in quanto mi pare che le driver siano triodi piccini. L' attesa si fa spasmodica![]()
Inoltre lo stadio di pilotaggio un cathode follower con carico attivo il quale permette, a causa dell'elevata impedenza in ac del pozzo di corrente, di lasciare l'inseguitore catodico di lavorare senza risentire del carico in parallelo della resistenza catodica e di fornire uno swing ti corrente in uscita quasi pari a quello anodico del pilota.
Piuttosto sarei curioso di sapere come ha fatto ad ottenere un'alimentazione ad impedenza quasi nulla senza regolatori...a me risulta che bastano dieci/venti centimetri di cavo di sezione inadeguata e mal posizionato per far aumentare l'induttanza al punto da influire sulle frequnze audio...mah, probabilmente il groviglio di cavi nel telaio è stato pensato ad hoc

Marco
Marco
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Nessuna filosofia da difendere, solo qualche impressione giusto per ingannare il tempo in attesa del grande evento.
ottenga 16-18 w anche utilizzando un carico da 2,5K (oltre alla A2).
Parlando solo di Rc, a parità di altre condizioni, mi sembra positivo
rinunciare a parte della potenza a fronte della possibilità di
ridurre l' intermodulazione e la resistenza in uscita dell' ampli.
arrivavano ad assorbire 10 mA di griglia, circa 1/4 -1/5 della
corrente anodica. Immagino che una 300B con 60 mA (o con 90 come nel
link, se ho capito bene) possa assorbire ( ver Vak >= Vgk)
decisamente di piu'. Il driver dovrebbe fornire la corrente
ovviamente senza distorcere; nel caso della EL84 (poveretta) dopo
aver provato un parallelo di ECC82 alla fine ho usato un mos di
potenza ( tipo superdrive di tubelab)
anche vantaggi nella riduzione della Rout; aumentare comunque il
fattore di smorzamento prima di applicare NBF (anche locale) mi
sembra cosa non da poco.
uscita del TU ed il catodo della finale in A1, perchè questo
dovrebbe mettere in crisi il driver? Se la griglia non richiede
corrente ( o richiede pochissimi mA) il driver deve fornire solo
maggior tensione oltre a qualche mA in piu' per caricare le varie
capacità. Senza arrivare alla EL34 a triodo come driver si possono
trovare delle soluzioni meno esose 'energeticamente' , oltre
ovviamente al trasformatore interstadio. Se proprio vogliamo mettere
veramente in crisi il driver si potrebbe pensare ad un TU sul catodo
della finale, ma non ho esperienza (anche se è una tipologia che
voglio provare assolutamente). Concordo pienamente sull' utilità di
avere un alto valore del fattore di smorzamento, al quale concorrono
ovviamente il rapporto di trasformazione, la resistenza degli
avvolgimenti, la NBF locale sulla finale ed eventualmente quella
globale.
qualche simulazione e qualche prova mi hanno dato l' impressione che
sia meglio far assorbire dal carico un massimo del 20/25% della
corrente catodica del driver della pilota ( dal che è derivato l' uso
del mos); ma ti ripeto ... non ho casistica
Mauro
Naturalmente. Mi riferivo allo schema linkato da PG, che mi sembra
Mah. Ottima cosa dici, secondo me invece dipende. L'amplificatore non
è solo lo stadio d'uscita. Il fatto di rendere più lineare lo stadio
di potenza non significa certo riuscire ad ottenere prestazioni
globali migliori.
ottenga 16-18 w anche utilizzando un carico da 2,5K (oltre alla A2).
Parlando solo di Rc, a parità di altre condizioni, mi sembra positivo
rinunciare a parte della potenza a fronte della possibilità di
ridurre l' intermodulazione e la resistenza in uscita dell' ampli.
Guarda l' unica esperienza che ho fatto in A2 riguarda le EL84:
Pensando anche al pilotaggio in griglia positiva può anche succedere
che il driver distorca più dello stadio di uscita, soprattutto se si
usano tubi che richiedono per essere pilotati swing di tensione
importanti.
arrivavano ad assorbire 10 mA di griglia, circa 1/4 -1/5 della
corrente anodica. Immagino che una 300B con 60 mA (o con 90 come nel
link, se ho capito bene) possa assorbire ( ver Vak >= Vgk)
decisamente di piu'. Il driver dovrebbe fornire la corrente
ovviamente senza distorcere; nel caso della EL84 (poveretta) dopo
aver provato un parallelo di ECC82 alla fine ho usato un mos di
potenza ( tipo superdrive di tubelab)
Certo è piu complesso il TU. Però oltre alla maggiore linearità hai
Da tener presente poi anche la difficoltà aggiuntiva nella
costruzione del trasformatore d'uscita, che vorrei ricordarlo è
sempre percorso da corrente DC. Dipende, di nuovo, da quanto i
miglioramenti nella linearità dello stadio sono inficiati dalle
prestazioni del "ferro" e del driver.
anche vantaggi nella riduzione della Rout; aumentare comunque il
fattore di smorzamento prima di applicare NBF (anche locale) mi
sembra cosa non da poco.
Qua' non concordo del tutto. Se per FB locale intendi un CR fra
Se proprio vogliamo mettere in difficoltà il driver a quel punto
forse sarebbe più ragionevole pensare ad usare una qualche forma di
feedback locale, col vantaggio di migliorare oltre alla distorsione
pure il fattore di smorzamento.
uscita del TU ed il catodo della finale in A1, perchè questo
dovrebbe mettere in crisi il driver? Se la griglia non richiede
corrente ( o richiede pochissimi mA) il driver deve fornire solo
maggior tensione oltre a qualche mA in piu' per caricare le varie
capacità. Senza arrivare alla EL34 a triodo come driver si possono
trovare delle soluzioni meno esose 'energeticamente' , oltre
ovviamente al trasformatore interstadio. Se proprio vogliamo mettere
veramente in crisi il driver si potrebbe pensare ad un TU sul catodo
della finale, ma non ho esperienza (anche se è una tipologia che
voglio provare assolutamente). Concordo pienamente sull' utilità di
avere un alto valore del fattore di smorzamento, al quale concorrono
ovviamente il rapporto di trasformazione, la resistenza degli
avvolgimenti, la NBF locale sulla finale ed eventualmente quella
globale.
Non ho molta esperienza e quindi ritengo che tu abbia ragione;Ci sono doppi triodi noval che dissipano oltre 4W e sopportano
correnti anodiche di oltre 15mA (6350, 5687, 6414 ecc).
Inoltre lo stadio di pilotaggio un cathode follower con carico attivo
il quale permette, a causa dell'elevata impedenza in ac del pozzo di
corrente, di lasciare l'inseguitore catodico di lavorare senza
risentire del carico in parallelo della resistenza catodica e di
fornire uno swing ti corrente in uscita quasi pari a quello anodico
del pilota.
qualche simulazione e qualche prova mi hanno dato l' impressione che
sia meglio far assorbire dal carico un massimo del 20/25% della
corrente catodica del driver della pilota ( dal che è derivato l' uso
del mos); ma ti ripeto ... non ho casistica
In attesa dell' alba del nuovo millennio, vi auguro buon pomeriggioPiuttosto sarei curioso di sapere .....
Mauro
- mariovalvola
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Mi rendo conto che farò arrabbiare qualche ING. me ne scuso in anticipo.
E' doveroso e giusto , come dice MBaudino, sacrificare la potenza a favore della resistenza d'uscita alzando il carico. Con altri equilibrismi, hai una visione netta dei vantaggi ma si paga sempre una contropartita dai contorni non sempre ben definiti. L'amplificatore asimmetrico, forse è il caso di ricordarlo, non deve funzionare con potenze alte. E' francamente contro natura l'abbinamento a diffusori ordinari. Tutti i tentativi per evitare questa perenne contraddizione si infrangono all'ascolto. La classe A2, mi pare ,pertanto, un problema marginale.
Consiglierei a tutti gli appassionati dell'alta potenza con single-ended abbinati a diffusori ordinari, una bella esperienza con un classicissimo zaika-legend abbinato a diffusori più propensi a funzionare con amplificatori asimmetrici.
Sicuramente si troveranno difetti a non finire. Rimane , a mio parere, un ascolto godibilissimo e musicale. In sintesi bisogna rassegnarsi. L'amplificatore asimmetrico è un inno all'imperfezione. (mi piace sempre proprio per questo) E' meglio rassegnarsi. Scusate ancora
Mario Straneo
E' doveroso e giusto , come dice MBaudino, sacrificare la potenza a favore della resistenza d'uscita alzando il carico. Con altri equilibrismi, hai una visione netta dei vantaggi ma si paga sempre una contropartita dai contorni non sempre ben definiti. L'amplificatore asimmetrico, forse è il caso di ricordarlo, non deve funzionare con potenze alte. E' francamente contro natura l'abbinamento a diffusori ordinari. Tutti i tentativi per evitare questa perenne contraddizione si infrangono all'ascolto. La classe A2, mi pare ,pertanto, un problema marginale.
Consiglierei a tutti gli appassionati dell'alta potenza con single-ended abbinati a diffusori ordinari, una bella esperienza con un classicissimo zaika-legend abbinato a diffusori più propensi a funzionare con amplificatori asimmetrici.
Sicuramente si troveranno difetti a non finire. Rimane , a mio parere, un ascolto godibilissimo e musicale. In sintesi bisogna rassegnarsi. L'amplificatore asimmetrico è un inno all'imperfezione. (mi piace sempre proprio per questo) E' meglio rassegnarsi. Scusate ancora
Mario Straneo
Mario
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