Telaio lettori digitali

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

... se vuoi ti passo gli appunti di meccanica delle vibrazioni del politecnico.
Domani vado a vedere dalla ex moglie se ritrovo un vecchio manuale sulle vibrazioni. Se non salta fuori nulla, ne approfitto (se hai già tutto scannerizzato, non voglio darti lavoro)
Grazie Mauro
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gluca
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Messaggio da gluca »

No ... appunti rigorosamente presi a mano + fotocopie + forse un libro ... considera che io sono a TO. Se interessa vedo quello che ho, ormai sono 10 anni fa.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

No ... appunti rigorosamente presi a mano + fotocopie + forse un libro ... considera che io sono a TO. Se interessa vedo quello che ho, ormai sono 10 anni fa.[/right][/i]
... un altro torinese? Ottimo. Questo semplifica tutto. Se sei d'accordo, questa sera cerco il mio manualetto (mi sembra fosse di una vecchia collana Schaum, quindi sintetico e 'capibile'). Se non salta fuori, dovresti dirmi tu se il livello delle dispense è capibile da un non ingegnere. Tieni presente che sono almeno 20 anni che non uso integrali e quanto altro... solo somme, sottrazioni e qualche moltiplicazione :D
Ci sentiamo domani
Mauro
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ieri sera ho aperto il DV585 per una occhiata preliminare.
Interessante.
I progettisti Pioneer non ritengono che esista correlazione fra qualità del suono e meccanica, o -piu' probabilmente, se ritengono che esista-, la qualita' sonora non era nei loro obiettivi.
Si tratta di due ''U'' in lamierino di acciaio da 0,6mm (ad occhio, perchè non avevo il calibro), una fa' da fondo, laterali e retro, l' altra coperchio e laterali. Sul fondo alcune imbutiture fanno da sede per viti di fissaggio, contribuendo ad un minimo di irrigidimento. Il frontale è in plastica metallizzata. Le schede ed il gruppo di lettura sono fissate rigidamente al fondo del telaio. I piedini sono degli inserti quadri in gomma di meno di 5 mm di spessore e larghi meno di 1 cm.
Tutto quello che può vibrare... vibra; compreso il vassoio porta CD.
Non riesco a vedere come sono realizzate le sospensioni dell' ottica.

Diciamo che se esiste una correlazione fra realizzazione meccanica e percezione sonora (...se... tutti la sentono, ma esisterà un documento con misure - o è immisurabile-? ) qualunque cosa si faccia non potrà che andare meglio: punte in su, in giu, mattone, granito, sfere, pietra filosofale.
Dal punto di vista del package, il telaio naturalmente è un capolavoro di compromesso fra economia, estetica e funzionalità. Onore ai progettisti ed ai costruttori Tailandesi.
Mauro
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gluca
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Messaggio da gluca »

La dura legge dell'economia di larga scala...

Hai dato un occhiata al (bel) lettore di MrJAM?

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Messaggio da MBaudino »

Hai dato un occhiata al (bel) lettore di MrJAM?
Si.... mi mancano:
- attrezzatura meccanica
- capacità di usarla
- idee precise su cosa fare
E' un bellissimo lavoro ma lontano dalle mie possibilità realizzative. Meglio iniziare a modificare qualche cosa di già fatto e funzionante.
Ti scrivo in pvt perchè non sono riuscito a trovare il libro sulle vibrazioni.
Ciao
Mauro
gionni
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Messaggio da gionni »

Realizzando un telaio 'ideale' per la carrozzeria esterna, posso sperare di arrivare a questa situazione, ma difficilmente penso sia possibile di intervenire sulla meccanica di lettura se non con qualche contrappesino qui' e la' e qualche placchetta smorzante. Se possibile, si può pensare di sospendere il sistema di lettura, ma dipenderà da come è realizzato lo specifico lettore.
Spinoso e simpatico il tuo discorso, ti racconto due o tre cose...Se il sistema di ascolto è sufficentemente trasparente gli interventi sulla meccanica li senti eccome, il problema è sempre quello di dividere i miglioramenti soggettivi da quelli assoluti.

Banalmente, se metti le punte il basso tipicamente si asciuga, in alcuni contesti può essere un bene, in altri un male, ma è un passo avanti oggettivamente positivo, in quanto questa precisione maggiore del basso, deriva da un numero minore di errori sicuramente, poichè lo stesso tipo di passo lo ottieni con anti jitter e reclocking.

Alcuni hanno trovato vantaggi togliendo i coperchi(?!); smorzare appesantendo la struttura... uhm, bisognerebbe poter misurare ciò che si fa.

L'ingener Romagnoli, quando gli chiesi perchè le sue meccaniche fossero così leggere, che so rispetto ad una VRDS, mi fece giustamente notare cheil suo problema era che non riusciva a toglire ancora peso ( usa Avional e colle) e che smorzare una struutura leggera e rigidissima è ben più facile di una pesante ed elastica.

Intetrvenire sulla parte della lettore ottico, presuppone poi una perfetta ritaratura delle sue proprie sospensioni.

Roberto


Originally posted by nullo - 28/04/2006 :  21:22:21

Mi permetto di fare un'osservazione: secondo me, l'effetto rilevabile dall'inserimento di punte sotto la meccanica CD è il medesimo effetto ascoltabile anche con gli altri componenti del sistema hifi, sottoposti alle medesime condizioni, ovvero inserendo sotto le punte.
Non penso quindi che il lettore rilevi meglio e sbagli meno con le punte.
E' sempre un fatto di risonanze meccaniche. Ovvero con le punte si accoppia meccanicamente formando un tutt'uno con la superficie d'appoggio; con inserti elastici al posto delle punte, si disaccoppia dalla sup. d'appoggio e la risonanza (ascoltabile, suono più caldo ed eufonico) è data dall'insieme cedevolezza degli elastomeri e massa dell'elettronica sospesa.

Io ho tolto del tutto il coperchio del mio convertitore con indubbi vantaggi. Inoltre al tuo posto incollerei sotto, del multistrato da 3 / 4 cm. o marmo 2 cm., per tutta la superficie inferiore e poi accorderei, mettendo sotto la lastra, punte in metallo o pezzi di gomma a seconda dei tuoi gusti o secondo l'impostazione timbrica del resto dell'impianto.

Giovanni
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Messaggio da riccardo »

Non so chi di voi ricorda il telaio del philips 304. La prima serie, quella a 14 bit.
Era un lettore decisamente pesante. La ragione del peso era tuttavia assai singolare e molto importante. Tutta la base dello chassis era composta da un lingotto di alluminio (tipo alluminio) scavato ad alveoli piuttosto pronunciati, e mi pare non tutti uguali tra loro. C'è da dire che la meccanica, metallica..la cdm 1, non risuonava moltissimo....:-)
RR

Inoltre al tuo posto incollerei sotto, del multistrato da 3 / 4 cm. o marmo 2 cm., per tutta la superficie inferiore e poi accorderei, mettendo sotto la lastra, punte in metallo o pezzi di gomma a seconda dei tuoi gusti o secondo l'impostazione timbrica del resto dell'impianto.

Giovanni


Originally posted by gionni - 06/05/2006 : 22:11:14
Saluti

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Messaggio da MBaudino »

... Tutta la base dello chassis era composta da un lingotto di alluminio (tipo alluminio) scavato ad alveoli piuttosto pronunciati, e mi pare non tutti uguali tra loro. C'è da dire che la meccanica, metallica..la cdm 1, non risuonava moltissimo....:-)
.
Penso che gli alveoli non fossero tutti uguali per distribuire le frequenze di risonanza. Hai una foto???

Con poco tempo a disposizione ho fatto qualche misura preliminare delle vibrazioni del telaio del DV585.
Risultati poco incoraggianti, per il momento :( :
- dei miei due accelerometri uno ha bassa sensibilità (10 mV/G) e l' altro -a maggiore sensibilità, 100 mV/G) è purtroppo annegato in un cuscino di gomma, con conseguente ingombro eccessivo.
- le vibrazioni proprie del lettore si perdono nel rumore di fondo che arriva al piano di appoggio che ho utilizzato ( piano in gres su telaio di acciaio- di suo risuona, vibra e trasmette tutto ciò che gli arriva dal pavimento)
- inducendo vibrazioni al piano di granito ( mid woofer appoggiato sopra) si vedono risonanze proprie del telaio, ma con troppi segnali derivanti dal piano di appoggio e dal wooferino.
Provo a studiarmi una base smorzata su cui fare le prove.
Buona domenica
Mauro
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Messaggio da riccardo »

mettilo sul pavimento, se riesci.
La foto no, ho solo la memoria..mi pare che pure il SOny CDP 195 (potrei sbagliare la sigla, ma era uno dei tre primi cdp prodotti da SOny, nel ...1982/83, avesse uno chassis particolare...


Provo a studiarmi una base smorzata su cui fare le prove.
Buona domenica
Mauro


Originally posted by MBaudino - 07/05/2006 : 10:42:02
Saluti

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Riccardo
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Messaggio da MBaudino »

http://freerider.dyndns.org/

è uscita la seconda versione del kit per il Pioneer. Werner aveva sospeso la vendita della 1° versione in attesa di quella nuova. L' ho ordinata, vi farò sapere.
Mauro
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Messaggio da gluca »

Ma poi le prove sui telai??

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Messaggio da MBaudino »

Ma poi le prove sui telai??
Aspettavo due cose. La prima era il kit di Werner che non risultava piu' disponibile.E questo è risolto con la nuova versione.
La seconda (che non ho ancora risolto) e' trovare del nido d' ape in alluminio: se in settembre non trovo nulla,impregnerò con epossidica un nido d'ape di cartone (che schifezza....). Piombo, resine e altri gadget li ho trovate piu' facilmente.
Al momento rimane fra le cose da fare.
Mauro
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Messaggio da gluca »

aziende aeronautiche ... alenia a torino ... magari nella monnezza attorno ai loro stabilimenti trovi del nodo d'ape in al

ciao

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Messaggio da nullo »

..mio zio, uno strano tipo che, sono ormai convinto, sia di origini extraterrestri, costruiva le barchette dei catamarani in un sandwich di carbonio ( o fibra di vetro) con in mezzo una schiuma ( poiluretano o similare all'apparenza), il tutto impregnato con resine, il risultato era rigidissimo e molto leggero, se ti interessa chiedo lumi... altrimenti ne ho un altro ( zio) falegname, a cui posso chiedere il nido d'ape in cartone.. ma è decisamente meno stuzzicante.

Ciao, Roberto
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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Messaggio da gluca »

per quei materiali (carbono, airex, nomex etc...) servirebbe autoclave o pompa del vuoto + sacco per sfruttarli appieno ...

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Messaggio da MBaudino »

..altrimenti ne ho un altro ( zio) falegname, a cui posso chiedere il nido d'ape in cartone.. ma è decisamente meno stuzzicante.
L' unico nido d'ape di alluminio che avrei potenzialmente trovato è troppo grosso. Sono troppi anni che sono fuori dal 'giro' dei materiali speciali.
Anche se a dirla non è high-tech, non scarterei l' idea del nido in cartone,in quanto molto leggero e smorzante. Pensavo di irrigidirlo con epossidica, impregnando sottovuoto o meglio con applicazioni successive prediluendo la resina in solvente e poi strippandolo a caldo/sotto vuoto. Tengo buona la proposta, se non ti crea troppo disturbo.
A proposito:ho sballato questa sera il tw di heil. Hai fatto un imballo assolutamente fantastico, a prova di qualunque corriere, compresi quelli indiani su elefante... :D
Buona notte Mauro
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Messaggio da nullo »

ho sballato questa sera il tw di heil. Hai fatto un imballo assolutamente fantastico, a prova di qualunque corriere, compresi quelli indiani su elefante...
:) :) :) :) , mi hanno fregato per l'ultima volta, al gioco duro si risponde da duri.... :D

Chiederò ad entrambi gli zii.

Ciao, Roberto
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Messaggio da nullo »

Contattato lo zio extraterrestre:

usava l'Airex, ha ancora qualche ritaglio, messi insieme potrebbero bastare...

Mi diceva che se non servono prestazioni estreme anche la lavorazione non sotto vuoto, potrebbe andare più che bene.

Consigliava un paio di pressori ( composti da lastre piane) sul sandwich, magari aiutati da morsetti per ottenere un migliore penetrazione della resina.

Per isolare i pressori durante la lavorazione, un normale domopack ( meglio ancora il mylar), può servire allo scopo, così da non dover far uso di distaccanti.

Ciao, Roberto
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Messaggio da MBaudino »

....usava l'Airex,....


Consigliava un paio di pressori ......un normale domopack


Originariamente inviato da nullo - 08/08/2006 :  23:27:22

Airex?? Ho trovato una schiuma flessibile della ALcan (e non penso sia questo), un produttore di basette per circuiti stampati (e penso sia questo) e qualche centinaio di altri airex.
Hai qualche maggiore info???? :p
Ho trovato una macchinetta taglia aste per fare il ''similnido d'ape', proverò nella seconda parte di agosto a tagliare i tubetti. Incollarli sulla piastra inferiore è facile; non vedo un modo semplice per incollargli sopra la piastra superiore (a meno di usare una epossidica in gel che abbia anche lenta polimerizzazione).
Buona l' idea del domopack... estrapolando dall' idea forse la carta da forno (molto piu' rigida) potrebbe consentire un migliore aspetto superficiale. Forse.

Intanto grazie
Mauro
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