Grazie Nick...mi sono letto questo link che mi pare molto interessante:
http://www.webalice.it/jlc891/CONSID%7e1.PDF
Bisognerebbe pensare alle "Mosquito II" con componenti più efficienti e magari più Hi-End....
Devo dire che quando le ho viste la tentazione di realizzarle è stata molto forte !!! Passando magari a coni un pò più generosi.....senza strafare!!!
L'articolo su audiofanatic è stupendo...
Una domanda da super-principiante : cosa indica il Vas sui datasheet dei coni e come si usa nella pratica?!?! :p
Cosa potrei usare per calcolare un caricamento "tipo Mosquito" con coni diversi?!?
Ciaooo
Alberto
Originariamente inviato da ajejebrazorf - 04/05/2006 : 22:23:03
il testo di Nardi è, ma lo dice lui stesso di non essere un esperto, una raccolta di "scoperte dell'acqua calda"
La disquisizione tra sensibilità e efficienza la si risolve rilevando, molto semplicemente, che l'efficienza dell'altoparlante è funzione del BxL, cioè di quanto filo della bobina (F) è immeso nel flusso (B), mentre un amplificatore erogherà più potenza al diminuire del carico...
Ne consegue che...
se faccio un altoparlante con alto BxL (mantenendo fisso il magnete) dovrò avvolgere tanto filo (e se il traferro è fisso sarà di diametro minore) e la Re sarà alta, quindi l'ampli erogherà meno potenza, ma l'altoparlante suona più forte perchè più efficiente
Se tengo la bobina corta il BxL si abbassa, l'altoparlante è meno efficiente ma la Re sarà minore e l'ampli gli fornisce più potenza e la situazione si riequilibra
Questo parlando del singolo altoparlante, e non considerando il fatto che tutto si ripercuote sul Qe e quindi su Qt...
In pratica un altoparlante più efficiente (alto BxL) finisce per avere un Qt inferiore, quindi l'efficienza reale più alta la si può vedere solo al di sopra dei 2-300Hz, mentre al di sotto cala..
Immaginate la risposta in frequenza imperniata circa a 200Hz
se l'efficienza sale, il Qt scende, la risposta al di sotto dei 200 cala e sopra sale
se l'efficienza diminuisce, il Qt aumenta, la risposta al di sotto dei 200 sale e sopra scende
Ora, come già ho detto, al di sopra dei 200Hz non è difficile avere efficienza, immaginate i Lowther, BxL altissimo, bassi inesistenti
Il problema dell'efficienza di solito è in basso, e non è problema da poco
Per raggiungere dei risultati decenti bisogna sfruttare tutti gli artifici possibili, compreso l'ambiente, vedi per esempio le Klipschorn, se le togli dagli angoli diventano grossi citofoni...
Quindi, alla fine di tutto, bisognerebbe cominciare a dividere tra sistemi a radiazione diretta e caricati in vario modo o quantomeno in grado di sfruttare il pavimento oppure una parete per un restringimento dell'angolo di radiazione perlomeno a un semispazio, vedere quindi se è il caso di riservare lo stesso trattamento alle vie superiori, con altoparlanti a tromba delle quali si sceglierà anche l'indice di direttività ecc... ecc..
Il caso del progetto di Giussani rientra proprio nel caso dello sfruttamento del pavimento per incrementare di 6dB (teorici) l'efficienza del basso. La distanza minima dal pavimento consente anche una notevole regolarità di emissione per mancanza di cancellazioni per riflessione. Se si parte da un woofer già discretamente efficiente si arriva senza problemi sopra ai 96-97 dB, cosa che aiuta a ricreare la giusta risposta in ambiente calante come da classica curva B&K, e quindi non avendo bisogno esattamente di 96-97 dB anche in alto, risulta poi facile realizzare la parte medioalta con altoparlanti a radiazione diretta che esibiscano una sensibilità anche un po' inferiore, nel caso di Giussani si è usato un tweeter leggermente caricato, ma nel caso non sarebbe da disdegnare un tweeter normale con Re inferiore e sfruttarne la maggiore sensibilità, dato che le ripercussioni sul modulo saranno comunque minime
Ridurre tutto alla resistenza della bobina e alla corrente erogata dall'ampli (e senza tenere conto dell'influenza degli sfasamenti sulla retta di carico, e non la reattività del carico del singolo altoparlante, ma quello del sistema) mi pare riduttivo
Filippo