--- antefatto---
Piccolo excursus
storico, soprattutto ad uso dei neoiscritti.
Audiofaidate è nato originariamente come costola di un progetto editoriale ben preciso e in gran parte già abbozzato nelle prime discussioni e documenti. Il progetto pensato voleva essere uno sprone alla comprensione tecnica e alla sperimentazione per mezzo di una collaborazione quanto più estesa possibile.
Si voleva (o almeno volevo) coalizzare un certo gruppetto di persone attorno ad un progetto comune, in modo da effettuare un percorso di apprendimento condiviso pur nella difficoltà della sperimentazione e dell’ascolto a distanza.
Se un certo numero di persone avesse contribuito ad un unico progetto e lo avesse realizzato, si sarebbe condivisa una piattaforma comune che avrebbe fatto al contempo da riferimento unico e da palestra di sperimentazione delle diverse idee e migliorie.
Fin dall’inizio, lo sviluppo abbozzato comprendeva
Primo (con la 6EM7, sviluppato e documentato nella sezione progetti),
Secondo (un PP di EL84 parzialmente ricalcato da audiog nel forum) e
Terzo (un SE di 6as7G di qualità, mai realizzato).
Cominciando con Primo mi sono reso conto che quanto auspicavo e speravo non si sarebbe realizzato. Già durante le prime discussioni c’era chi voleva un progetto più potente, chi più costoso, chi non monovia, chi più facile chi meno classico etc etc.. E la cosa si è persa per strada tra innumerevoli altri progetti, discussioni, guerre di religione.
-------- fine antefatto -----
E veniamo ad oggi. Periodicamente si presenta qualche novizio che vorrebbe realizzare un proprio progetto venendo guidato tra le innumerevoli e disorientanti possibilità. Vuoi replicando un progetto collaudato, vuoi con velleità maggiori, che non corrispondono alla preparazione e all’esperienza. Queste persone, se un forum come il nostro ha un senso, vanno aiutate. Nei limiti ovviamente della disponibilità di tempo degli ‘esperti’ e della volontà di applicarsi dei ‘neofiti’.
A quanto pare, però, non è che si stia dando molto incoraggiamento, la storia pare ripetersi..
Se non vogliamo rivedere un film già passato su questi schermi, bisogna cambiare approccio, soprattutto bisogna sforzarsi di stare sul punto e lasciare a chi partecipa (cioè a chi mette i propri soldi in questo progetto) la conduzione delle discussioni e le scelte tra le possibili diverse alternative illustrate e descritte (possibilmente bene). Propongo inoltre che per ogni aspetto, per ogni ‘bivio’ possibile ci sia un sondaggio tra gli aderenti al progetto per ‘fare la conta’ di quale sia la soluzione preferita e quale vada quindi seguita. Ovviamente gli ‘esperti’ che vorranno impegnarsi a seguire, spiegare, consigliare potranno fare ‘campagna elettorale’ per la propria soluzione, ma la decisione deve essere nelle mani degli allievi-clienti..
(Nota per chi potrebbe equivocare: Clienti nel senso latino di
clientes, coloro che liberi di nascita, vivevano inun regime di subalternità nei confronti di autorevoli membri dell'aristocrazia.

)
Deve essere ben presente che non si tratta di un lavoro semplice e breve. Valutare le caratteristiche sonore delle varie alternative richiede tempo, molto tempo. La comparazione con prodotti di riferimento richiede appunto la disponibilità di detti prodotti. La discussione e la sperimentazione porteranno via altro tempo che si dilaterà a causa dei vari impegni delle diverse persone coinvolte.
E’ chiaro quindi che in mancanza di un gruppetto numericamente consistente e determinato non se ne potrà uscire. Tanto varebbe non cominciare neppure. Potrebbe comunque essere proposto un progetto eminentemente pratico, dal nome ovvio de "La pappafatta".
Non sarebbe imho male neppure quelllo...
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Piergiorgio