Alcuni dubbi sul suono e la sua riproduzione

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nullo
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Messaggio da nullo »

…....coerenza sia nello spazio che nel tempo di esistenza ….. sequenza ecc.

Boh, parole che si leggono da qualche tempo, ma hanno alcun senso compiuto? Mi sarebbe tanto piaciuto approfondire cerando di mettere ordine in quel poco che ho creduto di intendere. Così ho messo insieme queste poche domande, cercando di sintetizzare al massimo, tanto per capire come vi ponete di fronte al problema voi.

Cosa determina in tempo di esistenza di un suono ( poniamolo puro ed impulsivo per una semplificazione che mi pare necessaria, almeno all'inizio)? Il suo livello e la capacità riflessione e di assorbimento dell'ambiente e silenziosità di quest'ultimo (rapporto segnale rumore), possono andare bene come elementi per cominciare?

Cosa succede al primo suono, quando ne genero un altro in contemporanea a pari livello e pari frequenza? Quali alterazioni si manifestano nella percezione dei vari parametri? Aumenta il livello?... sì, va bene, aumenterà la durata, una volta che è cessato l'impulso, ma questo implicherà qualcosa in riproduzione, se l'ambiente è riverberante immagino... per cui, come ci regoliamo col volume, se non vogliamo cambiarne la durata... oppure?... quale strada prendiamo in alternativa?

Seguono ovviamente domande del tipo...

Cosa succede invece, se i suoni generati hanno livelli molto diversi, ma frequenza uguale? Come li distinguo, se non riconoscendoli come generati in uno spazio specifico inserito in uno spazio più grande?

Cosa succede se i suoni generati sono molti ed hanno livelli e frequenze molto diversi tra loro? Idem?

Ahi, qui cominciano altre note e più dolenti ancora..

Cosa determina di la percezione dello spazio in cui avviene la generazione di detto suono, se non lo posso vedere ( parlo ovviamente del caso specifico della riproduzione)? Le eco registrate nello spazio di prima generazione, va bene, ma la mia posizione nello spazio di ascolto non conta? Sì, cosa ne devo dedurre?.. altro?

In fondo non è un problema da poco considerare che il nostro sistema O/C, deve lavorare su suoni che arrivano normalmente a due distinti organi, nello spazio di prima generazione. Nel nostro caso, però, siamo nello spazio di riproduzione, per cui, come li convogliamo, senza far si che i due distinti segnali non interagiscano in maniera deleteria tra loro prima di generare l'opportuno stimolo? Perché se interagiscono tra loro e con l'ambiente, cambia il risultato all'atto della percezione, vero?

Ovviamente il near field non può essere una soluzione

Lo scritto, vuol riferirsi anche a ciò che ha detto DR Paolo nella discussione sull'invarianza e citata da Luca in questa pagina:



La musica, per l'uomo che ne è fruitore, non è un "campo sonoro" indistinto, ma una storia temporale di istanti di stimolazione neurale, elaborati dal cervello: l'istante n+1 dipende strettamente dall'istante n precedente, e così via e ad ogni istante è associato il proprio rapporto "segnale/rumore" che è strettamente correlato ad esso e solo ad esso.
Originariamente inviato da drpaolo - 31/07/2009 : 00:49:41
C'è da intendersi, su cosa sia il "rumore", quando tentiamo di riprodurre questa sequenza, quanto aggiungiamo o togliamo, non è rumore?

Ogni prolungamento del suono oltre l'istante dovuto, non diventa rumore, che copre in parte il suono che dovrebbe presentarsi al nostro sistema O/C nell'istante successivo, snaturandone la percezione?

Idem se lo accorciamo, non si evincerebbero particolari che altrimenti non potremmo/dovremmo sentire per via del mascheramento.


Ciao, Roberto

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Messaggio da sinuko »

Ciao Roberto,
inizio con una cose che mi risultano poco chiare nelle tue “semplificazioni necessarie”:
quando parli di suono “puro e impulsivo” non capisco cosa intendi. Se per puro intendi composto da una sola frequenza allora non può essere impulsivo, insomma durata e larghezza spettrale sono legate. Così come impulsivo dovremo necessariamente fissare la durata.
Quindi prima di andare avanti avrei bisogno di chiarire questo punto, altrimenti mi perdo prima di partire.
Ciao Paolo
Ciao Paolo
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Messaggio da audiofanatic »

…....coerenza sia nello spazio che nel tempo di esistenza ….. sequenza ecc.

Boh, parole che si leggono da qualche tempo, ma hanno alcun senso compiuto?
NI, sono neologismi e tentativi di dare un'aurea di scienza e mistero a cose che fanno parte del bagaglio culturale e genetico dell'uomo... è come parlare di sfumature, code, retrogusto, abboccatura, legatura ecc ecc per il vino. Sono caratteristiche organolettiche, ben distinte da quelle fisico-chimiche, e quindi oltremodo variabili da soggetto a soggetto. Non hanno senso perchè non possono definire nulla di preciso, hanno senso per cercare di definire delle sensazioni e per litigare sui forum.
Mi sarebbe tanto piaciuto approfondire cerando di mettere ordine in quel poco che ho creduto di intendere. Così ho messo insieme queste poche domande, cercando di sintetizzare al massimo, tanto per capire come vi ponete di fronte al problema voi.

Cosa determina in tempo di esistenza di un suono ( poniamolo puro ed impulsivo per una semplificazione che mi pare necessaria, almeno all'inizio)? Il suo livello e la capacità riflessione e di assorbimento dell'ambiente e silenziosità di quest'ultimo (rapporto segnale rumore), possono andare bene come elementi per cominciare?
NI, ci sono suoni la cui intensità genera acufeni e quindi "durano" nella testa ben più che nella realtà... (realtà=perturbazione fisicamente misurabile)
Cosa succede al primo suono, quando ne genero un altro in contemporanea a pari livello e pari frequenza? Quali alterazioni si manifestano nella percezione dei vari parametri? Aumenta il livello?... sì, va bene, aumenterà la durata, una volta che è cessato l'impulso, ma questo implicherà qualcosa in riproduzione, se l'ambiente è riverberante immagino... per cui, come ci regoliamo col volume, se non vogliamo cambiarne la durata... oppure?... quale strada prendiamo in alternativa?
Cosa succede? dipende da soggetto a soggetto, hai mai visto i film di Dario Argento?
le due vittime designate sono nella penombra, a un certo punto una fa all'altra... "hai sentito?" e l'altra "no, cosa?" ...il machete arriva dopo un secondo, ovviamente

Seguono ovviamente domande del tipo...

Cosa succede invece, se i suoni generati hanno livelli molto diversi, ma frequenza uguale? Come li distinguo, se non riconoscendoli come generati in uno spazio specifico inserito in uno spazio più grande?
Ma perchè li devi distinguere? mica sei Fourier...
Cosa succede se i suoni generati sono molti ed hanno livelli e frequenze molto diversi tra loro? Idem?
Idem
Ahi, qui cominciano altre note e più dolenti ancora..

Cosa determina di la percezione dello spazio in cui avviene la generazione di detto suono, se non lo posso vedere ( parlo ovviamente del caso specifico della riproduzione)? Le eco registrate nello spazio di prima generazione, va bene, ma la mia posizione nello spazio di ascolto non conta? Sì, cosa ne devo dedurre?.. altro?
Mah... non saprei, credo che si debba parlare nuovamente di bagaglio culturale e genetico... prendi per esempio i suoni di sintesi... nella teoria del "suono di seconda generazione" siamo nella condizione ideale, perchè sono suoni senza "ambiente di prima generazione", MA... ma come mai i suoni di sintesi vengono, DEVONO, essere "conditi" con una certa dose di "eco-riverbero" per apparire "naturali"?
In fondo non è un problema da poco considerare che il nostro sistema O/C, deve lavorare su suoni che arrivano normalmente a due distinti organi, nello spazio di prima generazione. Nel nostro caso, però, siamo nello spazio di riproduzione, per cui, come li convogliamo, senza far si che i due distinti segnali non interagiscano in maniera deleteria tra loro prima di generare l'opportuno stimolo? Perché se interagiscono tra loro e con l'ambiente, cambia il risultato all'atto della percezione, vero?
ma visto che si mena il torrone con l'attenzione differenziale, non è che PER CASO il cervello se ne frega altamente del "secondo ambiente" (a meno che non si superi una certa soglia)?
Ovviamente il near field non può essere una soluzione
beh, magari per la ragione di cui sopra l'ambiente viene ancora più "escluso"

C'è da intendersi, su cosa sia il "rumore", quando tentiamo di riprodurre questa sequenza, quanto aggiungiamo o togliamo, non è rumore?


Ogni prolungamento del suono oltre l'istante dovuto, non diventa rumore, che copre in parte il suono che dovrebbe presentarsi al nostro sistema O/C nell'istante successivo, snaturandone la percezione?

Idem se lo accorciamo, non si evincerebbero particolari che altrimenti non potremmo/dovremmo sentire per via del mascheramento.

e come la metti con la risonanza stocastica? rumore che aiuta la comprensione?
http://www.cnr.it/istituti/Istituto_Ris ... 045&id=978
Ciao, Roberto

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Originariamente inviato da nullo - 02/08/2009 : 11:27:31
ciao
Filippo
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Messaggio da Luc1gnol0 »

NI, sono neologismi e tentativi di dare un'aurea di scienza e mistero a cose che fanno parte del bagaglio culturale e genetico dell'uomo... è come parlare di sfumature, code, retrogusto, abboccatura, legatura ecc ecc per il vino. Sono caratteristiche organolettiche, ben distinte da quelle fisico-chimiche, e quindi oltremodo variabili da soggetto a soggetto. Non hanno senso perchè non possono definire nulla di preciso, hanno senso per cercare di definire delle sensazioni e per litigare sui forum.
Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20
Mai lette tante insulse buffonate in una singola tua frase, già alla luce della recentissima piccola "bibliografia" (in senso lato, erano accenni non sviluppati) degli studi di audiologia (come si traduce "audiology" in italiano?) e neuroscienza che attesta invece un valore costitutivo alla struttura di "stream" degli stimoli acustici complessi (come discorsi, musica, etc.)

modificato da STAFF

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Ciao, Luca

P.S.: non sai nemmeno che significhi "organolettiche": lo sono anche forma, colore, dimensione, condizione o stato (della materia)... tutta roba mistica.

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Ciao, Luca

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Messaggio da Luc1gnol0 »

e come la metti con la risonanza stocastica? rumore che aiuta la comprensione?
http://www.cnr.it/istituti/Istituto_Ris ... 5&id=978[i]
Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20
[/i]
Delle due l'una: o non hai mai sofferto di tinnito, nemmeno all'uscita di un concerto o di un disco-pub, oppure non capisci una beneamata mazza, se non vedi che ciò che citi al limite va nel senso di dare ragione, e non torto, all'impostazione cara a Roberto.

Per evidenti motivi ti auguro la prima alternativa, ringraziami del pensiero gentile.

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Ciao, Luca

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Messaggio da dueeffe »


--- --- ---
Ciao, Luca


Originally posted by Luc1gnol0 - 03/08/2009 :  21:46:06



Hi, man,
non iniziamo a confondere, eh.
C'è differenza eccome...
Visto che dueeffe reagisce male (come del resto fai anche tu) solo dopo averle lette le buffonate, e quando esse raggiungono livelli bestiali.
E, se questo accade spesso, non è certo colpa di dueeffe.

saluti, man...

FF


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(Al Capone)
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Messaggio da dueeffe »

non è che PER CASO il cervello se ne frega altamente del "secondo ambiente" (a meno che non si superi una certa soglia)?



Originally posted by audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20



Non è, per caso, che vi siete bevuti il cervello tutto di un botto?

Il secondo ambiente, per tua norma e conoscenza, è il contenitore del secondo "evento".
Perchè una volta che hai messo una coppia di altoparlanti, collegati ad un ampli ed una sorgente, in una stanza, ed una volta premuto il "tastino" play, non fai altro che "creare un evento".
In un luogo ed in un tempo ben preciso.

Hai mai visto un evento senza luogo?
Ovvero hai mai visto una persona ignorare qualsiasi particolare di un luogo sino a cancellarlo completamente, a non percepire che esista?
Senza contare che dovrebbe cancellare anche il tempo...

Che siete, dei Mandrake?
...o semplicemente il mago Otelma?

Ecco, vedi (dear Lucignolo)...dueeffe ricomincia...
:twisted:


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Messaggio da nullo »

…....coerenza sia nello spazio che nel tempo di esistenza ….. sequenza ecc.
Boh, parole che si leggono da qualche tempo, ma hanno alcun senso compiuto?



NI, sono neologismi e tentativi di dare un'aurea di scienza e mistero a cose che fanno parte del bagaglio culturale e genetico dell'uomo... è come parlare di sfumature, code, retrogusto, abboccatura, legatura ecc ecc per il vino. Sono caratteristiche organolettiche, ben distinte da quelle fisico-chimiche, e quindi oltremodo variabili da soggetto a soggetto. Non hanno senso perché non possono definire nulla di preciso, hanno senso per cercare di definire delle sensazioni e per litigare sui forum.
Mi sarebbe tanto piaciuto approfondire cerando di mettere ordine in quel poco che ho creduto di intendere. Così ho messo insieme queste poche domande, cercando di sintetizzare al massimo, tanto per capire come vi ponete di fronte al problema voi. Cosa determina in tempo di esistenza di un suono ( poniamolo puro ed impulsivo per una semplificazione che mi pare necessaria, almeno all'inizio)? Il suo livello e la capacità riflessione e di assorbimento dell'ambiente e silenziosità di quest'ultimo (rapporto segnale rumore), possono andare bene come elementi per cominciare?


NI, ci sono suoni la cui intensità genera acufeni e quindi "durano" nella testa ben più che nella realtà... (realtà=perturbazione fisicamente misurabile)





Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20


Filippo, sai che non mi interessa litigare... e neanche la guerra preventiva.

Non puoi tenere sempre questo tipo di atteggiamento, non stiamo parlando di “realtà misurabile” o meno, ma di come possano rispondere meccanismi fisiologici, rispetto agli stimoli. Certo che sì, siamo nel soggettivo, e allora? Inoltre non possiamo parlare di come si dona al vino un particolare sapore, che poi ti piaccia o meno, cosa cambia? Sempre in quel modo avrai condizionato il suo sapore.

Ma non cominciare una manfrina di risposte soppesando parola per parola, sei un maestro in tal senso, io invece sto scrivendo di getto, e me ne impippo altamente della scherma dialettica.

Cerca per una volta di collaborare positivamente, non cambierà nulla per te, il TUO approccio, rimarrà, appunto, il TUO approccio.

Seguono ovviamente domande del tipo... Cosa succede invece, se i suoni generati hanno livelli molto diversi, ma frequenza uguale? Come li distinguo, se non riconoscendoli come generati in uno spazio specifico inserito in uno spazio più grande?


Ma perchè li devi distinguere? mica sei Fourier...
Cosa succede se i suoni generati sono molti ed hanno livelli e frequenze molto diversi tra loro? Idem?


Idem



Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20


Perché li devo distinguere? Ma dico, se davanti a me ho ho due cantori o due strumentisti, ed avessi il piacere di capire chi dei due avesse emesso la nota più alta come livello e chi quella più bassa?

Quando i miei interlocutori sono nella stanza con me, so benissimo se uno si trova a destra o sinistra, chi è più avanti e chi indietro, chi è in piedi e chi è seduto, e questo a prescindere dal livello emesso.

Ahi, qui cominciano altre note e più dolenti ancora.. Cosa determina di la percezione dello spazio in cui avviene la generazione di detto suono, se non lo posso vedere ( parlo ovviamente del caso specifico della riproduzione)? Le eco registrate nello spazio di prima generazione, va bene, ma la mia posizione nello spazio di ascolto non conta? Sì, cosa ne devo dedurre?.. altro?



Mah... non saprei, credo che si debba parlare nuovamente di bagaglio culturale e genetico... prendi per esempio i suoni di sintesi... nella teoria del "suono di seconda generazione" siamo nella condizione ideale, perchè sono suoni senza "ambiente di prima generazione", MA... ma come mai i suoni di sintesi vengono, DEVONO, essere "conditi" con una certa dose di "eco-riverbero" per apparire "naturali"?



Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20


Parto dal fondo... Perché noi viviamo in un ambiente riverberante di solito?

Non importa, quello che è importante, è dare una risposta alla domanda, come possiamo mettere d'accordo le DUE ( due? ) emissioni dei diffusori, il loro posizionamento in ambiente, il mio posizionamento in ambiente, col pregresso registrato?

In fondo non è un problema da poco considerare che il nostro sistema O/C, deve lavorare su suoni che arrivano normalmente a due distinti organi, nello spazio di prima generazione. Nel nostro caso, però, siamo nello spazio di riproduzione, per cui, come li convogliamo, senza far si che i due distinti segnali non interagiscano in maniera deleteria tra loro prima di generare l'opportuno stimolo? Perché se interagiscono tra loro e con l'ambiente, cambia il risultato all'atto della percezione, vero?


ma visto che si mena il torrone con l'attenzione differenziale, non è che PER CASO il cervello se ne frega altamente del "secondo ambiente" (a meno che non si superi una certa soglia)?


Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20


Quale soglia? Tempo, livello, entrambi, altro.....e cosa succede se abbasso “quella soglia/quelle soglie” in maniera drammatica?

In ogni caso conosco più persone che se ne fregano altamente e molte che ne non se ne fregano assolutamente, quindi? Che fare?... misuro qualcosa e CE NE freghiamo perché a qualcuno non interessa?.. o posso (possiamo se ne esiste qualcun altro) chiedermi qualche perché, così come succede di solito delle cose che possono incuriosire, senza che si debba disotterrare l'ascia di guerra e fare duelli all'ultimo sangue?
Ovviamente il near field non può essere una soluzione


beh, magari per la ragione di cui sopra l'ambiente viene ancora più "escluso"


Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20



No, più probabilmente perché ho i padiglioni, e se ascolto da vicino e poi più vicino ancora, il suono mi si arrampica sopra la testa.

C'è da intendersi, su cosa sia il "rumore", quando tentiamo di riprodurre questa sequenza, quanto aggiungiamo o togliamo, non è rumore? Ogni prolungamento del suono oltre l'istante dovuto, non diventa rumore, che copre in parte il suono che dovrebbe presentarsi al nostro sistema O/C nell'istante successivo, snaturandone la percezione? Idem se lo accorciamo, non si evincerebbero particolari che altrimenti non potremmo/dovremmo sentire per via del mascheramento.

Ciao, Roberto "Those are my principles, and if you don't like them... well, I have others." - Groucho Marx)
Originariamente inviato da nullo - 02/08/2009 : 11:27:31


e come la metti con la risonanza stocastica? rumore che aiuta la comprensione?

http://www.cnr.it/istituti/Istituto_Ris ... 045&id=978




ciao Filippo


Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20

Scusa Filippo, dice: <<(tramite l’aggiunta di rumore ad hoc)>>, non a ca**o.

Se parliamo in tre in contemporanea, ci capiamo meglio?

******

Paolo, non perderti con la storia del suono puro, cerca di capire lo spirito con cui ho cercato di sintetizzare, puoi usare un campanello, una tromba o quel che vuoi, decidi il tempo di durata dell'impulso sonoro, poi, una volta terminato, ascolta quanto succede.

... che sia di breve durata, che di lunga durata, succede la stessa cosa? Poi varia il livello, ecc. ecc.

Ciao, Roberto

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Messaggio da hobbit »

C'è da intendersi, su cosa sia il "rumore", quando tentiamo di riprodurre questa sequenza, quanto aggiungiamo o togliamo, non è rumore? Ogni prolungamento del suono oltre l'istante dovuto, non diventa rumore, che copre in parte il suono che dovrebbe presentarsi al nostro sistema O/C nell'istante successivo, snaturandone la percezione? Idem se lo accorciamo, non si evincerebbero particolari che altrimenti non potremmo/dovremmo sentire per via del mascheramento.

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e come la metti con la risonanza stocastica? rumore che aiuta la comprensione?

http://www.cnr.it/istituti/Istituto_Ris ... 045&id=978




ciao Filippo


Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20

Scusa Filippo, dice: <<(tramite l’aggiunta di rumore ad hoc)>>, non a ca**o.

Se parliamo in tre in contemporanea, ci capiamo meglio?

******

Paolo, non perderti con la storia del suono puro, cerca di capire lo spirito con cui ho cercato di sintetizzare, puoi usare un campanello, una tromba o quel che vuoi, decidi il tempo di durata dell'impulso sonoro, poi, una volta terminato, ascolta quanto succede.

... che sia di breve durata, che di lunga durata, succede la stessa cosa? Poi varia il livello, ecc. ecc.

Ciao, Roberto

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Originally posted by nullo - 04/08/2009 :  00:18:33
La Risonanza Stocastica tratta di un fenomeno che riguarda i sistemi a soglia. Ovvero il rumore di fondo "fornisce" l'energia perché il sistema possa funzionare, mentre il piccolo (rispetto al livello del rumore) segnale deterministico dovrebbe sincronizzare il sistema.
E' da anni che si studia questo fenomeno, modellizzato per la prima volta per spigare le glaciazioni e a quanto mi risulta non è chiaro se i sistemi neurologici possano esserne modellizzati.
Comunque sia la situazione è opposta a quella dei sistemi audio, ovvero livello del rumore devastante (tanto da sbatacchiare ben bene il sistema) e segnale piccolissimo.


Ciao,

Francesco

Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Comunque sia la situazione è opposta a quella dei sistemi audio, ovvero livello del rumore devastante (tanto da sbatacchiare ben bene il sistema) e segnale piccolissimo.
Originariamente inviato da hobbit - 04/08/2009 :  00:44:02
Attenzione, Francesco, non sovrapporre aspetti solo apparentemente contraddittori, ma con ogni probabilità scorrelati: nei metodi di indagine a risonanza stocastica il segnale può essere debole ovvero non osservabile (diversamente), tant'è che nel (trattamento del) tinnitus si parte da una situazione in cui il segnale (acufene) appare essere molto più elevato del relativo tappeto di rumore.

E comunque la questione appare molto marginale, rispetto al tema: è suggestivo il paper indicato da Filippo (ancorché non deponga a suo "favore"), ma si è pure abbastanza lontanti dall'intravedere inferenze con i fenomeni in discorso, soprattutto da parte di "absolute beginners".

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Ciao, Luca

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Messaggio da Luc1gnol0 »

OT
come del resto fai anche tu
Originariamente inviato da dueeffe - 03/08/2009 :  22:57:33
Come noti per te stesso, c'è più di una differenza, visto che continui a rivolgerti a me con "man" (quand'è che si passa al fischio, come per gli animali?).

"...Goodbye stranger, it's been nice
Hope you find your paradise
Tried to see your point of view
Hope your dreams will all come true
Goodbye Mary, Goodbye Jane
Will we ever meet again
Feel no sorrow, feel no shame
Come tomorrow, feel no pain..."

(Supertramp, Goodbye Stranger, 1979)

/OT

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Messaggio da sinuko »

Bene Roberto,
se avrò bisogno nel proseguo della discussione farò intervenire la relazione banda-durata, per il momento lascio stare e passo oltre.
Cosa succede al primo suono, quando ne genero un altro in contemporanea a pari livello e pari frequenza?
Aumenta il livello , e su questo ti sei già risposto.
Aumenterà la durata? Secondo me no, ossia se consideri il tempo di riverbero la somma dei due suoni avrà lo stesso tipo di decadimento del singolo suono tot dB/sec (abbiamo supposto che i due suoni sono dello stesso tipo quindi stesse frequenze e quindi stesso tempo di riverbero).

Sei d’accordo o no?
Ciao Paolo
Ciao Paolo
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

...che differenza c'è tra te e Fabrizio Calabrese o dueeffe, nelle loro peggiori esibizioni? ...
Vi sto leggendo con molto interesse... e mi rendo conto di essere capitato in un luogo che mi ricorda qualcosa... ma al momento non saprei definirla... Mi permetto due domande, tanto per capire meglio.

1)- In occasione di una delle ultime edizioni del Bottom Audio mi risulta (dalle foto postate) che più di una prova d'ascolto si sia svolta in spazi con pareti di pietra e soffitti a volta... Andava tutto bene...???

2)- Mi sono scaricato i dati di un numero di altoparlanti monovia (ma non ho trovato quelli dei Coral Beta 8) ed ho tirato fuori dal mio soppalco una piccola collezione personale (vari Fostex, Visaton in alnico, ecc...) e mi riprometto di provarli con attenzione. Ma davvero in molti considerate questi oggettini come qualcosa di veramente "Top"...???

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da dueeffe »


Vi sto leggendo con molto interesse... e mi rendo conto di essere capitato in un luogo che mi ricorda qualcosa... ma al momento non saprei definirla... Mi permetto due domande, tanto per capire meglio.

1)- In occasione di una delle ultime edizioni del Bottom Audio mi risulta (dalle foto postate) che più di una prova d'ascolto si sia svolta in spazi con pareti di pietra e soffitti a volta... Andava tutto bene...???

2)- Mi sono scaricato i dati di un numero di altoparlanti monovia (ma non ho trovato quelli dei Coral Beta 8) ed ho tirato fuori dal mio soppalco una piccola collezione personale (vari Fostex, Visaton in alnico, ecc...) e mi riprometto di provarli con attenzione. Ma davvero in molti considerate questi oggettini come qualcosa di veramente "Top"...???

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese



Originally posted by Fabrizio Calabrese - 04/08/2009 :  10:19:16



Ciao Fabrizio.
con tutta la calma possibile (nell'altro 3D in effetti si è esagerato):

Perchè lanci queste provocazioni OT?
Se ti rispondo, il 3D devia nell'OT più sfrenato e ti da modo di far il tuo "solito" polverone.
Quindi non ti rispondo.
Non ce la fai proprio a discutere delle argomentazioni In topic?
Non ci capisci nulla?
E se non ci capisci nulla, perchè intervieni?
Se invece pensi di capirci, perchè non articoli, anzichè cercare sempre lo "scontro" OT?

FF


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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
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Messaggio da audiofanatic »

NI, sono neologismi e tentativi di dare un'aurea di scienza e mistero a cose che fanno parte del bagaglio culturale e genetico dell'uomo... è come parlare di sfumature, code, retrogusto, abboccatura, legatura ecc ecc per il vino. Sono caratteristiche organolettiche, ben distinte da quelle fisico-chimiche, e quindi oltremodo variabili da soggetto a soggetto. Non hanno senso perchè non possono definire nulla di preciso, hanno senso per cercare di definire delle sensazioni e per litigare sui forum.
Originariamente inviato da audiofanatic - 03/08/2009 :  20:39:20
Mai lette tante insulse buffonate in una singola tua frase, già alla luce della recentissima piccola "bibliografia" (in senso lato, erano accenni non sviluppati) degli studi di audiologia (come si traduce "audiology" in italiano?) e neuroscienza che attesta invece un valore costitutivo alla struttura di "stream" degli stimoli acustici complessi (come discorsi, musica, etc.):

--- --- ---
Ciao, Luca

P.S.: non sai nemmeno che significhi "organolettiche": lo sono anche forma, colore, dimensione, condizione o stato (della materia)... tutta roba mistica.

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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 03/08/2009 :  21:46:06
Complimenti...

SunTzu, valutazione, punti da 18 a 25

se serviva un tuo (e non solo tuo) ritratto e un modo di valutarti al di fuori delle tue posizioni cerchiobottiste e falso buoniste.

Tu hai poco (o nullo...) senso dell'umorismo, e non sei in grado di capire cosa si spinge nel campo della provocazione.

Il mio intervento è stato di pura provocazione, perchè ritengo ridicolo da parte di un moderatore di AFDT far rientrare dalla finestra un 3D temporamenamente bloccato.

E a dimostrare che su certi argomenti basta una cosa minima per scatenare l'insulto, e a sostegno della mia opinione circa l'opportunità di discutere di certe cose in presenza di PUBBLICO INCIVILE.

E tu e tutti gli altri ci siete cascati come delle pere (ammetto che il non aver messo faccine stupide è stata una mossa strategica)

Filippo

PS tanto per completare il quadretto, e poichè a certe situazioni è necessario a volte dare una smossa perchè succeda qualcosa... fra il pubblico c'è anche tale moss, gli faccio presente che le querele nei suoi confronti datano gennaio 2008 e gennaio 2009. Il fascicolo è depositato in procura da ottobre 2008 e, per dirla all'americana, "tutto quello che ha detto (e che dirà) sarà usato contro di lui".
Pregasi l'interessato di prendere molto sul serio ciò che dico e, al contempo, le indagini della Polizia Postale e l'operato della Procura.
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

... Il mio intervento è stato di pura provocazione, perchè ritengo ridicolo da parte di un moderatore di AFDT far rientrare dalla finestra un 3D temporamenamente bloccato.

E a dimostrare che su certi argomenti basta una cosa minima per scatenare l'insulto, e a sostegno della mia opinione circa l'opportunità di discutere di certe cose in presenza di PUBBLICO INCIVILE.
Metà della replica a Dueeffe è qui sopra...

Quanto a me, ci terrei a precisare che il Fabrizio Calabrese esperto di trombe et similia ha salutato a suo tempo, e non è più ritornato da queste parti.

Chi scrive è un sincero curioso, che in tanti anni di passione per l'Hi-Fi ne ha viste e sentite di tutti i colori, ma sentir dire che un cono da 15" "non può suonare", mentre il contrario sarebbe vero di un monovia da 8 cm. di diametro con un BL pari alla metà della resistenza in DC... Beh...!

Per questo, ho spiegato, vi leggo con interesse: se è vero quello che dice Dueeffe (e che non mi sembra poi tanto diverso da quanto sostengono molti altri...): ebbene c'è da riscrivere quasi tutto lo scibile in materia... Senza insulti o contumelie... Semplice presa d'atto che la conoscenza umana ha fatto un grandioso passo in avanti.

Quanto ai soffitti a volta: anche qui c'è innovazione, non tanto nella scelta dei luoghi, quanto nella correlazione tra quanto fisicamente prospettabile, nel caso concreto, e quanto percepito e raccontato. Ancora una volta le concezioni teoriche di Dueeffe potrebbero essere vere... Con conseguenze simili a quelle citate nel paragrafo sopra.

In questo mi sento di dire che il richiamo ai massimi sistemi da parte di chi ha aperto il thread è stato ampiamente raccolto: dunque non siamo affatto OT... Ma per favore... non lasciamo sospese questioni di tale importanza...!!!

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: Ripropongo le mie due domande (senza riscriverle).

P.P.S.: Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale: diciamoglielo tutti.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

OT
di fuori delle tue posizioni cerchiobottiste e falso buoniste.

Honi soit qui mal y pense, messer Filippo.
in presenza di PUBBLICO INCIVILE.
Originariamente inviato da audiofanatic - 04/08/2009 :  11:33:04

Meglio interloquire con un pubblico (sost.) incivile (agg.) ma schietto, che con un pubblico (agg.) incivile (sost.) che saltabecchi senza soluzione tra una posizione e la sua negazione: come già detto, tra te ed il dueeffe (o il Fabrizio Calabrese) nessuna differenza.

/OT

Ora, per cortesia, tieni fede al tuo ruolo istituzionale, smetti di inquinare il S/N ratio di questo thread, rilassati e mettiti a massa: non sei mica stocastico, tu.

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Ciao, Luca

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Messaggio da nullo »

... Il mio intervento è stato di pura provocazione, perchè ritengo ridicolo da parte di un moderatore di AFDT far rientrare dalla finestra un 3D temporamenamente bloccato.

E a dimostrare che su certi argomenti basta una cosa minima per scatenare l'insulto, e a sostegno della mia opinione circa l'opportunità di discutere di certe cose in presenza di PUBBLICO INCIVILE.
Metà della replica a Dueeffe è qui sopra...

Quanto a me, ci terrei a precisare che il Fabrizio Calabrese esperto di trombe et similia ha salutato a suo tempo, e non è più ritornato da queste parti.



In questo mi sento di dire che il richiamo ai massimi sistemi da parte di chi ha aperto il thread è stato ampiamente raccolto: dunque non siamo affatto OT... Ma per favore... non lasciamo sospese questioni di tale importanza...!!!

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: Ripropongo le mie due domande (senza riscriverle).




Originariamente inviato da Fabrizio Calabrese - 04/08/2009 :  12:58:30


Fabrizio, te lo chiedo per favore, non cominciare di nuovo.

Qui non si è parlato di altoparlanti, ma di suoni, stai facendo una polemica inutile, tra l'altro io ascolto con dei 15", non sono stato al Bottom, e non mi interessa fare valutazioni del lavoro di nessuno.

Le rivalità. possono trovar sfogo da un'altra parte, gioca a calcetto o ping pong.

Puoi ovviamente intervenire, ma non per ingenerare una inutile gazzarra.

Puoi utilmente dire se un livello più alto, genera una eco più lunga di un segnale uguale ma di livello più basso, Paolo ha chiesto questo e tu sei un esperto, dunque una volta tanto dai una risposta in tema e che non sia una inutile provocazione.

Di larga banda si può parlare in un 3ad apposito se ti va, aprilo.



Ciao, Roberto

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Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Messaggio da dueeffe »


Metà della replica a Dueeffe è qui sopra...

Quanto a me, ci terrei a precisare che il Fabrizio Calabrese esperto di trombe et similia ha salutato a suo tempo, e non è più ritornato da queste parti.

Chi scrive è un sincero curioso, che in tanti anni di passione per l'Hi-Fi ne ha viste e sentite di tutti i colori, ma sentir dire che un cono da 15" "non può suonare", mentre il contrario sarebbe vero di un monovia da 8 cm. di diametro con un BL pari alla metà della resistenza in DC... Beh...!

Per questo, ho spiegato, vi leggo con interesse: se è vero quello che dice Dueeffe (e che non mi sembra poi tanto diverso da quanto sostengono molti altri...): ebbene c'è da riscrivere quasi tutto lo scibile in materia... Senza insulti o contumelie... Semplice presa d'atto che la conoscenza umana ha fatto un grandioso passo in avanti.

Quanto ai soffitti a volta: anche qui c'è innovazione, non tanto nella scelta dei luoghi, quanto nella correlazione tra quanto fisicamente prospettabile, nel caso concreto, e quanto percepito e raccontato. Ancora una volta le concezioni teoriche di Dueeffe potrebbero essere vere... Con conseguenze simili a quelle citate nel paragrafo sopra.

In questo mi sento di dire che il richiamo ai massimi sistemi da parte di chi ha aperto il thread è stato ampiamente raccolto: dunque non siamo affatto OT... Ma per favore... non lasciamo sospese questioni di tale importanza...!!!

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: Ripropongo le mie due domande (senza riscriverle).

P.P.S.: Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale: diciamoglielo tutti.


Originally posted by Fabrizio Calabrese - 04/08/2009 : 12:58:30



Le tue risposte, citando Filippo, non sono "valide".

La verità è che Filippo, se voleva comportarsi veramente da indefesso moderatore, doveva scrivere semplicemente: "non mi pare opportuno riaprire una discussione chiusa, specie da parte di un altro moderatore."
Punto.

Tutto il resto è semplice delirio, compreso il presunto "colpo di scena", come goffo tentativo di dire: "ci siete cascati".

Per il resto, si, Fabrizio.
Ci sarebbe da riscrivere tutto.
Ma non certo per i motivi che indichi tu.
(e le tue, permettimi, non sono domande da “osservatore” che vuol conoscere ciò che è da riscrivere, perché sono degli OT, “ad personam”, per giunta…
OT di cui si intuiscono facilmente natura e scopi)

Come al solito, hai preso "fischi per fiaschi", in modo approssimativo...ed a casaccio.

Per parlare di ciò che è accaduto del Bottom, bisognava esserci.
Così come per parlare di un diffusore (preferirei che si parli di un intero sistema...ma tant'è...) bisogna averlo ascoltato.

Se ti può far piacere (anche se non serve a nulla, e non c'entra nulla col discorso), ti posso dire che l'unico ambiente ingestibile del Bottom è l'auditorium, ex Chiesa di San Francesco (sconsacrata, come diverse altre, cosicché siano rimaste “solamente” altre dieci chiese, all’interno del centro storico di Monterubbiano, a disposizione dell’arcipretura per scopi liturgici. Che poi all’arcipretura siano rimaste quelle più grandi e quelle con gli organi a canne ( Callido e Tamburini), beh, questo è un altro discorso).

BTW, l’auditorium è questo:
Immagine

Enorme (non era certo una “chiesetta” di campagna) ed ingestibile…

Per tua conoscenza, durante il Bottom Audio 2008, dopo alcune prove, nessuno ha installato il suo impianto in quel luogo.
Per quel che concerne invece il Bottom Audio 2009, ho deciso di usarlo io, l’auditorium.
Certamente non per scelta.
Solamente per fare il buon ospite, e lasciare gli ambienti più adatti a chi aveva fatto molti chilometri per partecipare all’evento.

Le tue supposizioni e le tue conclusioni (come al solito “pressappochiste”), quindi, sono totalmente fuori luogo, e del tutto errate.

Detto questo, ti invito, ancora una volta, a rientrare in topic.

Nullo voleva sapere di sequenze e rumore.
Non di ciò che faccio io al Bottom.

Il fatto che tu insista, con questo fare “leggeretto”, ad immischiare nei vari 3D attacchi più o meno evidenti, non ti “onora” per nulla (e dimostra perfettamente la descrizione che ho fatto nell’altro 3D, per quanto “forte” voglia esser stata).

Perciò, se sei capace, inizia a discutere di ciò che chiede Nullo, in questo 3D.
Se non sei capace o non vuoi, o nemmeno hai capito di ciò che si tratta, prova almeno a non cercare l’OT sistematico.
Se, invece, vuoi parlare d’altro, apri un tuo 3D.

Saluti,

FF



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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 04/08/2009 :  13:47:35
Non sono moderatore di questa sezione, comunque guarda che il mio ruolo istituzionale prevederebbe la chiusura del 3D per insulti vari.. :D

Filippo

PS, per pura curiosità, quale sarebbero i miei saltabeccamenti? non è chiara la mia posizione? e guarda che pur non essendo d'accordo e trovando svariati punti di contrasto sia con l'uno che con l'altro, anche Dueffe e Calabrese mi sembrano abbastanza "solidi" nella loro posizione agli antipodi, al punto che vi è scontro aperto
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