JLH 30W Mosfet HiFi amp

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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plovati
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Messaggio da plovati »

Pare che ci sia fermento in rete circa un amplificatore a mosfet per alta fedeltà di sicuro successo.
Cosa meglio di un John Linsley Hood, ormai più noto come JLH ?
Oltre al celeberrimo 10W in classe A, ha progettato diversi amplificatori di grande successo negli anni, utilizzando via via tutte i componenti messi a disposizione dallo sviluppo tecnologico: valvole, transistor, fet, mosfet, igbt.

Tra questi, un amplificatore in classe AB pubblicato su Hi-Fi News Jan/Feb/Mar 1980
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/HFN1-80.gif

aggiornato poco dopo (Dec 1980) mediante l’impiego di MOSFET al posto degli originali Darlingtons, ottenendo un incremento delle prestazioni generali.
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/HFN12-80.gif

Immagine

Non trovo lo schema dell’alimentatore proposto, ma dovrebbe essere simile a quenato utilizzato per il 15W in classe AB
Immagine

O in una sua variante stabilizzata, utilizzata da JLH in un ampli in classe AB da 20-30W
Immagine

Oppure anche utilizzando un moltiplicatore di capacità, simile a quello del 10W in classe A

Tra tutti gli amplificatori da lui stesso progettati, JLH indicava quest’ultimo progetto come quello che avrebbe scelto a colpo sicuro come unico amplificatore, se avesse dovuto cominciare da zero.
Sia per la versatilità (30W, nessun riscaldamento esagerato, insensibilità alle condizioni di polarizzazione) che per il suono.

In un articolo più recente su Electronics+Wireless World, in una serie dove ripercoreva in maniera critica la sua carriera di progettista audio, JLH indicava questo schema aggiornato con l’alimentazione duale e l’accoppiamento in continua, come il vero amplificatore definitivo.
Un’idea di cosa avesse in mente è facilmente estrapolabile dai suoi stessi articoli, per esempio una cosa del genere:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/EW9-96a.gif

Immagine


Sarebbe bello interessante e utile per tutti una riedizione di questo circuito, aggiornato secondo le stesse indicazioni del progettista e completato di un bel PCB. Tra i tanti statosolidisti insoddisfatti, qualcuno vuole prendersi in carico questo progetto? Il Bottom 2009 e altre manifestazioni audio faidate attendono di ospitare questa riedizione con tutti gli onori.


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Piergiorgio
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Piergiorgio
gapi
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Messaggio da gapi »

Salve, con me sfonda una porta aperta, tre mesi fa ho terminato il JLH originale 1969, e devo dire che quello che genera in termini di qualità sonora non l'avevo ancora ascoltato: consiglio a tutti di provare a costruirlo, non è impegnativo e con qualche decina di euro si potrà ascoltare ottima musica.
Ora prima di metterlo a dimora in un bel mobile ero intenzionato a fare
una prova con i mosfet IRF540 come finali.
Qualcuno ha già provato e se sì, ne vale la pena?
Attualmente ho montato 4 TIP 3055 (2 parallelo) in modo di poter fare a meno di dissipatori mostruosi, valori di Alimentazionel 31 V, corrente 1 Ampere, potenza effettiva 6-7 W, quelli che bastano in una stanza.
Saluti

Gianfranco
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

Purtroppo un problema io lo vedo nella scelta dei mosfet di potenza, i 2SK134 e compagno sono obsoleti e di difficile reperibilità. E' l'ennesimo caso (l'altro è l'ampli RedCircuits di cui abbiamo già discusso) dove c'è chi tenta di fare il passaggio "indolore" da mosfet laterali "vecchio stile" ai nuovi mosfet a celle verticali. Ricordo, perchè repetita iuvant, che questi ultimi rispetto ai primi hanno:

- un coefficiente termico completamente diverso, non sono stabili a basse polarizzazioni e necessitano di una compensazione termica;

- hanno la tensione di threshold mediamente più alta di almeno 1V;

- hanno capacità parassite di entità almeno doppia, in questo caso anche tripla.

Se il primo punto per questo particolare circuito ha poca importanza, a causa del loop interno tra i mosfet finali e i bjt piloti (che tende a stabilizzare la corrente a riposo nei mosfet), per il secondo problema bisognerà sicuramente modificare la tensione di Zener dei diodi di protezione e probabilmente alterare alcuni valori di resistenza nei dintorni dei finali. Il terzo punto invece è una bella incognita, prevede un nuovo studio complessivo sulla stabilità dell'amplificatore... vale la pena metterci le mani e sconvolgere il progetto originale (alzi la mano chi si sente a livello di JLH)?

Secondo me no, questi amplificatori o vengono costruiti "filologicamente", o non valgono la pena.

Una possibile sostituzione si potrebbe pensare con i 2SK1058 e compagno, che almeno sono laterali e molto simile ai 2SK134... anche qui però rimane il problema della reperibilità e dei falsi.
Ora prima di metterlo a dimora in un bel mobile ero intenzionato a fare una prova con i mosfet IRF540 come finali.

Originariamente inviato da gapi - 12/11/2008 :  15:24:58
Sei conscio del fatto (parliamo del JLH da 10W, quello tradizionale) che non puoi sostituire i bjt coi mosfet così, staccando l'uno e inserendo l'altro?

C'è bisogno di modificare lo schema, non è più lo stesso amplificatore, il funzionamento cambia in modo piuttosto marcato... non so se hai idea di come funziona lo stadio d'uscita del JLH, prova a dare un'occhiata qui:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlhoutput.pdf

Tutto funziona grazie alla corrente di base del bjt basso, che è anche la corrente di emettitore del bjt pilota, usando i mosfet la corrente del bjt pilota dove va a finire, poveretta? :)

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plovati
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Messaggio da plovati »

La gente trova ancora le PX4 degli anni '40(o prima?) e non si trovano due MOSFET degli anni '80?

Un po' (Lucignolo NB, ho messo l'apostrofo) di iniziativa: ravanate nei mercatini, smontate gli ampli rottamati Jap, sondate le abissali profondità della rete, girate i negozi residui di radioriparazioni, organizzate un groupbuy ..

http://www.rangeraudio.com/stock2.htm

Altrimenti non lamentatevi quando tutti faranno progetti a valvole eh!

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Messaggio da Giaime »

Per carità, anzi: da qualche parte ho un sacchettino di 2SK1058 messo via in attesa di tempi migliori.

Però purtroppo l'autocostruttore un po' improvvisato cerca i mosfet su ebay e rimane fregato da dei falsi cinesi... risultato: non costruisce più niente a stato solido.

Il che è peggio: pensa invece al successo che ha avuto il my_ref, è in parte dovuto anche alla reperibilità proprio del dispositivo di potenza, e dei dispositivi attivi in genere. O le valvole, oramai le 12AX7 te le vende anche il giornalaio.

Ciao!
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Messaggio da ValerioV »

una domanda :D
ma nei kit che provengono dalla cina, cioè i cloni di famosi ampli audio,
che transistor utilizzano ? :?:
certo che se sono "tarocchi", addio qualità audio... :(
già che ci siamo, attenzione agli elettrolitici "emergenti" :D
http://en.wikipedia.org/wiki/Capacitor_plague

L'unica cosa che cambia dopo la laurea in ingegneria e' l'opinione sul coopyright...
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Messaggio da Giaime »

una domanda :D
ma nei kit che provengono dalla cina, cioè i cloni di famosi ampli audio,
che transistor utilizzano ? :?:
certo che se sono "tarocchi", addio qualità audio... :(
Originariamente inviato da ValerioV - 14/11/2008 :  18:19:35
Si, sono falsi che io sappia, sebbene funzionanti in quel dato circuito (chiaramente i kit vengono testati in fase di progetto), ovviamente il problema più grosso non è la qualità audio quanto l'affidabilità... i transistor falsi hanno limiti ben inferiori a quelli originali :)

Ciao!
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