P.S.: per quanto riguarda l'impedenza di uscita, come sai IMO/IME dal punto di vista della qualita` percepita all'ascolto avere una Zout di qualche ohm e` tuttaltro che un difetto... anzi, e` cosa piu` che desiderabile! ; )
BTW: il my_ref funziona perche` l'impedenza di uscita del LM318 che "pilota" il ponte e` molto minore delle resistenze del ponte stesso e quindi questo resta sempre sostanzialmente bilanciato. Se sostituisci il 318 con uno stadio a tubi che ha impedenza di uscita molto piu` alta il ponte si sbilancia e non funziona piu` nulla (o almeno non come si vorrebbe).
Inoltre, poiche` l'impedenza di uscita dello stadio "driver" non e` ne precisamente determinabile a priori ne costante (cambia da tubo a tubo, con l'invecchiamento, il punto di lavoro, etc), diventa piuttosto difficile (se non impossibile) mantenere un corretto bilanciamento dinamico del ponte semplicemente aumentando la resistenza del "ramo a massa" a meno di non aumentare notevolmente il valore di tutte le resistenze del ponte stesso (cosa che pero` ha "effetti collaterali" indesiderabili).
L'unica soluzione IMHO e` di pilotare entrambi i rami ("ingressi") del ponte in modo bilanciato (differenziale) con impedenze quanto piu` possibile uguali tra loro, ad esempio utilizzando un "LTP" (differenziale) a tubi in cui ciascun anodo va` a collegarsi ad un "ingresso" del ponte.
Come ti dicevo, io avevo fatto diverse prove (simulate) ed ero arrivato a diverse soluzioni che, almeno "sulla carta", sembravano funzionare piuttosto bene. Pero` poi ho lasciato perdere... perche`, trattandosi di un circuito che usa NFB globale, inevitabilmente si perdono buona parte dei (se non tutti i) vantaggi dati dall'uso dei tubi.
A quel punto, IMVHO tanto vale lasciar perdere i tubi ed usare solo SS, magari lavorando invece su "trucchi" circuitali piu` o meno semplici o complessi che permettano di "controllare" in maniera ottimale tutte le possibili condizioni "singolari" (sovrapilotaggio, sovraccarico, etc) prevenendone ed evitandone gli effetti collaterali (e.g. fenomeni di "blocking" e simili).
Ad es. questo si puo` fare attenuando adeguatamente (e progressivamente) il segnale di ingresso a monte del loop di NFB (una sorta di AGC) e/o riducendo progressivamente il guadagno "interno" al loop e/o il NFB ogni qual volta ci si avvicina ai limiti del sistema e si rischia di uscire dalla zona lineare.
Il tutto per cercare di ottenere una funzione di trasferimento che,
in qualsiasi condizione, quando si allontana dalla linearita` lo fa` nella maniera piu` "morbida" e "continua" possibile. Ed "ovviamente" senza innescare transienti che perdurano anche dopo che e` cessata la condizione che li ha provocati.
IMVHO l'obbiettivo da ricercare e` sempre quello di ottenere una funzione di trasferimento che:
- sia per quanto possibile invariante rispetto al tempo ed alla "storia" precedente del segnale;
- in tutti i suoi punti ed in qualsiasi condizione presenti sempre e solo non-linearita` di ordine piu` basso possibile. Meno sono le derivate =/= 0 e meglio e`...

Tornando ai tubi, IMHO e` molto piu` interessante lavorare sull'idea di usare il "buffer" di Mauro e/o di altre soluzioni piu` o meno simili in cui il NFB e` impiegato solo dove necessario intorno al chip mentre il "driver" a tubi, messo nella condizione di controllare la funzione di trasferimento complessiva del sistema, lavora "ad anello aperto" (senza NFB).
Come mi pare ti dissi tempo fa` in altra sede (o era nell'altro thread?) e sempre nell'ottica di quanto dicevo pocanzi, l'idea e` quella di far si` che sia sempre il circuito a tubi a gestire tutte le possibili condizioni di sovraccarico e/o sovrapilotaggio, etc garantendo che invece il circuito a SS (con relativo/i loop di NFB) rimanga sempre e comunque bene all'interno dei suoi limiti e della sua zona di funzionamento lineare (qualunque cosa succeda al segnale di ingresso e/o al carico, dal circuito aperto al corto-circuito).
Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»