2) d'altra parte il condensatore ultrapath ad alta tensione vede una variazione della tensione applicata ai sui capi con il segnale che è una frazione Vk/Vb+ di quella che sostiene in condizioni statiche, mentre il condensatore di catodo supporta tutto lo swing del segnale applicato in griglia. I due punti 1) e 2) sono contrastanti, cosa prevale dipende molto dall'applicazione e dalle caratteristiche del tubo di uscita.
Originally posted by plovati - 10/07/2006 : 17:34:57
Mmmm... non mi è chiaro. Il condensatore di catodo, tecnicamente dovrebbe avere capacità tale da NON variare la sua carica durante il ciclo completo dell'onda all'ingresso (assumiamo il funzionamento perfettamente lineare). Ossia quando applico la semionda positiva alla griglia, il condensatore di catodo si carica (del meno possibile) rispetto al suo valore di carica in condizioni statiche, e alla semionda negativa dovrebbe scaricare quel poco che ha accumulato, ossia in media la tensione di catodo è costante. Ovviamente si pone il problema degli swing asimmetrici di griglia, e in tal caso incontriamo la costante di tempo creata da Ck e Rk che deve scaricare a massa le variazioni di tensione di catodo create dall'asimmetricità della forma d'onda in griglia.
Ecco che un condensatore il più piccolo possibile abbrevia questa costante di tempo e migliora l'overdrive recovery, a fronte però di uno spostamento in avanti del punto di -3dB in basso dello stadio.
Nel caso dell'Ultrapath,
il problema secondo me è assumere se il nodo della B+ è a massa dal punto di vista AC oppure no. Secondo Spice si, in realtà ovviamente no poichè (a parte l'ESR e l'induttanza dell'ultimo cap di filtro) è chiaro che, come le misure di Gluca hanno testimoniato, sull'alta tensione della B+ si trova anche un segnale audio, che non sempre è coerente col segnale che sta amplificando la valvola (vedi appunto le misure di Gluca che hanno rilevato una differenza nei fronti dell'onda quadra).
Certo è vero anche che nel caso del SE tradizionale anche il nodo di massa del catodo non sarà perfettamente a massa, ma a naso penso che la resistenza offerta dal pezzo di filo che collega il gruppo Ck/Rk allo star ground sia molto minore che l'eventuale resistenza "interna" della B+ (che appunto risponde alle variazioni di corrente nel TU con variazioni di tensione di alimentazione, V = I*R).
A me sembra che lo swing di tensione che il condensatore ultrapath sostiene si possa spiegare: pensiamo di applicare una semionda positiva in griglia. Il nodo del catodo come già detto ha un innalzamento di tensione rispetto a massa, mentre il nodo della B+ a cui si allaccia il condensatore ultrapath ha un decremento di tensione, dovuto alla maggior richiesta di corrente da parte del tubo (poichè pilotato verso la saturazione). Quindi da un punto di vista AC c'è corrente che scorre nel condensatore, e qui c'è un punto importante. Se sto capendo come funzionano le cose, mentre il C di catodo deve semplicemente caricarsi o scaricarsi su una resistenza, il condensatore ultrapath è soggetto ad una corrente proporzionale col segnale da amplificare.
Ma anche nel C di catodo dovrebbe passare corrente! Non lo so, io la vedo così: non è soggetto al passaggio della corrente alternata del segnale, che passa nella R di catodo, si limita a mantenere il più costante possibile la tensione di catodo (annullando quindi la retroazione della R di catodo, che lavora proprio spostando in su e in giù il punto operativo).
Se tutti i pensieri sparsi che ho formulato fin qui hanno un barlume di verosimiglianza, allora il prossimo problema che vorrei analizzare sarebbe il dimensionamento preciso di questo condensatore di ultrapath.
A naso, quello che succede dal punto di vista del catodo della valvola, è che ha davanti a se due reti parallelate, un bivio con due cammini: da un lato la resistenza di catodo, che è tale per tutte le frequenze (per cui sarà la strada che i segnali a bassissima frequenza sceglieranno, ossia quando la reattanza del C di Ultrapath diventa più grande della R di catodo). L'altro cammino è quello rappresentato dal C di ultrapath in serie con... ecco, in serie con chi?
Boh! C'è il nodo della B+, le cui dinamiche non mi sono ancora chiare. Se assumiamo che l'ultimo condensatore di filtro si stia scaricando (per la richiesta di corrente della valvola), la corrente del C di ultrapath va a ricaricarlo, effettivamente contribuisce a manterere stabile la tensione di alimentazione, abbassando quella che possiamo chiamare la R interna della B+, o meglio ancora, ci fa apparire l'ultimo condensatore di filtro più grosso di quello che è.
Però una parte di corrente potrà andare anche nel TU e poi nella valvola e poi di nuovo nel nodo di catodo... mah.
Tutti queste ipotesi ovviamente sono "in generale", poi le varie costanti di tempo andranno a definire in che frequenze questi effetti si fanno sentire.
Dov'è che sbaglio?
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org