Vorrei provare a fare un amplificatore differenziale con due 6SN7.
Dalle letture fatte mi pare di aver capito che:
1) se utilizzo un solo ingresso (es quello del triodo di sx) dall'altro triodo ottengo l'uscita invertita?
2) la riduzione del rumore si ottiene solo prelevando l'uscita dai due anodi (cioe' in configurazione differenziale) oppure anche se la prelevo solo da uno dei due anodi (configurazione single ended) ?
gabriele
Ampli differenziale
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Se hai due triodi accoppiati di catodo avrai l'uscita invertita all'anodo del triodo in cui entri, mentre avrai l'uscita in fase all'anodo del triodo di cui poni la griglia a massa. Questo perché in generale la configurazione a catodo comune è invertente. Guardati qualche libro di elettronica, è simile a quello che accade per bjt o fet quando hai le configurazione ad emettitore comune o souce comune. Nello stesso libro (quelli di scuola usati vanno benissimo) guardati anche la configurazione differenziale, che poi è all'origine, di molti stadi di ingresso negli stati solidi, di molti invertitori nei valvolari e degli operazionali.
La riduzione del rumore dato che i due dispositivi (bjt, fet, valvole che siano) lavorano in opposizione e reagiscono in opposizione ad un disturbo comune ce l'hai anche se prendi l'uscita singola.
Spero di non essermi intrecciato troppo con l'italiano.
Ciao,
Francesco
La riduzione del rumore dato che i due dispositivi (bjt, fet, valvole che siano) lavorano in opposizione e reagiscono in opposizione ad un disturbo comune ce l'hai anche se prendi l'uscita singola.
Spero di non essermi intrecciato troppo con l'italiano.
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Francesco
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Occhio che la riduzione del rumore di modo comune ce l'hai se anche il segnale d'ingresso è "bilanciato": in tal caso anche prendendo l'uscita da un solo anodo dei due, hai un segnale proporzionale alla differenza dei segnali sulle griglie (cfr. Seely, pg 117) .
Se metti a massa una delle due griglie, entrambe le uscite si limitano a darti, amplificata, la tensione alla griglia non a massa, senza nessun effetto di "differenza" e quindi di reiezione dei disturbi di modo comune.
Per quanto riguarda la reiezione ai disturbi dell'alimentazione, ancora una volta usando una sola "uscita" (prendendo il segnale da un solo anodo, senza fare - ulteriormente - la differenza tra il segnale ai due anodi) la PSRR è teoricamente zero, praticamente è minima. In pratica i disturbi dell'alimentazione ti arrivano pari pari come sono, alla tua uscita, senza nessun fattore di riduzione* (come avviene nel catodo comune "tradizionale").
Facendo la differenza tra le due uscite ovviamente la PSRR è infinita, facendo tutte le ipotesi possibili sulla assoluta uguaglianza dei due rami del differenziale (cosa impossibile in pratica).
Ovviamente le "belle cose" del differenziale "vero" (amplificatore con ingresso e uscita entrambi differenziali, e niente specchi di corrente a complicare le cose) sono tanto belle quanto più i due rami del differenziale sono identici: alla minima differenza inizia a diminuire la reiezione ai disturbi di modo comune, e anche la PSRR (intesa rispetto ad un'uscita che sia la differenza dei segnali ai due anodi) diminuisce.
* Sto facendo l'ipotesi di una "coda" a corrente costante, sotto, tra i catodi e massa. Se ci fosse un resistore lì, con il ritorno ad un'alimentazione negativa, se questa è di tensione sufficientemente elevata, la resistenza sarà di valore elevato e gli "scostamenti" dal caso teorico di CCS sotto sono piccoli.
Gli ingegneri mi correggano se ho detto qualche cavolata
Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Se metti a massa una delle due griglie, entrambe le uscite si limitano a darti, amplificata, la tensione alla griglia non a massa, senza nessun effetto di "differenza" e quindi di reiezione dei disturbi di modo comune.
Per quanto riguarda la reiezione ai disturbi dell'alimentazione, ancora una volta usando una sola "uscita" (prendendo il segnale da un solo anodo, senza fare - ulteriormente - la differenza tra il segnale ai due anodi) la PSRR è teoricamente zero, praticamente è minima. In pratica i disturbi dell'alimentazione ti arrivano pari pari come sono, alla tua uscita, senza nessun fattore di riduzione* (come avviene nel catodo comune "tradizionale").
Facendo la differenza tra le due uscite ovviamente la PSRR è infinita, facendo tutte le ipotesi possibili sulla assoluta uguaglianza dei due rami del differenziale (cosa impossibile in pratica).
Ovviamente le "belle cose" del differenziale "vero" (amplificatore con ingresso e uscita entrambi differenziali, e niente specchi di corrente a complicare le cose) sono tanto belle quanto più i due rami del differenziale sono identici: alla minima differenza inizia a diminuire la reiezione ai disturbi di modo comune, e anche la PSRR (intesa rispetto ad un'uscita che sia la differenza dei segnali ai due anodi) diminuisce.
* Sto facendo l'ipotesi di una "coda" a corrente costante, sotto, tra i catodi e massa. Se ci fosse un resistore lì, con il ritorno ad un'alimentazione negativa, se questa è di tensione sufficientemente elevata, la resistenza sarà di valore elevato e gli "scostamenti" dal caso teorico di CCS sotto sono piccoli.
Gli ingegneri mi correggano se ho detto qualche cavolata

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Giaime è più bravo di me (io sono un semplice autodidatta) perciò probabilmente ha ragione lui. Cerco in qualche libro e se riesco domani ti confermo anche se mi pareva che un po' di reiezione dei disturbi di alimentazione si aveva anche con la configurazione sbilanciata.
Comunque per bilanciare il differenziale potresti anteporgli uno splitter a carico ripartito, il quale non avendo amplificazione in tensione non è critico dal punto di vista dei disturbi e avendo un carico leggero che lo segue non è critico rispetto le sue impedenze di uscita non bilanciate.
Ciao,
Francesco
Comunque per bilanciare il differenziale potresti anteporgli uno splitter a carico ripartito, il quale non avendo amplificazione in tensione non è critico dal punto di vista dei disturbi e avendo un carico leggero che lo segue non è critico rispetto le sue impedenze di uscita non bilanciate.
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Anche io sono un autodidatta.
Mi sono riletto l'articolo fatto da Pierluigi Marzullo su CHF dove si parla dell'ampli differenziale a transistor.
Effettivamente i vantaggi si hanno nella configurazione bilanciata.
In piu', dice lui, soffre di distorsione di terza armonica (asprezza durante l'ascolto) al contario della configurazione ad emettitor comune che ha una distorsione di seconda armonica.
A questo se si lavora in modalita' sbilanciata conviene la configurazione ad emettitor comune o no?
gabriele
Mi sono riletto l'articolo fatto da Pierluigi Marzullo su CHF dove si parla dell'ampli differenziale a transistor.
Effettivamente i vantaggi si hanno nella configurazione bilanciata.
In piu', dice lui, soffre di distorsione di terza armonica (asprezza durante l'ascolto) al contario della configurazione ad emettitor comune che ha una distorsione di seconda armonica.
A questo se si lavora in modalita' sbilanciata conviene la configurazione ad emettitor comune o no?
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Penso che ti stai riferendo a CHF 96. Ho letto l'articolo, non l'avevo ancora letto. Mi sembra chiaro quello che dica l'autore, porta dei grafici di misure che afferma di aver ripetuto varie volte, ovvero mi sembra che abbia un approccio apprezzabilmente scientifico nel proporre le sue conclusioni. Le conclusioni a cui giunge attraverso le varie misure è che la configurazione sbilanciata e quella a emettitore comune sono li li e nessuna prevale sull'altra, mentre quella bilanciata va nettamente meglio.
Riguardo al mio suggerimento per fornire un ingresso bilanciato un esempio è il monostato di Comi:
http://www.audiofanatic.it/Amplificator ... _Comi.html
Mentre riguardo l'asprezza del suono sinceramente lascerei perdere. Rischi di immaginare cose che non hanno nesso con la realtà. Ad esempio come ti spieghi lo spettro di uscita del Volks considerando che è di una simmetria spettacolare:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=1615
Data la totale simmetria non ci dovrebbero essere le armoniche pari ed invece ci sono, com'è possibile? E' possibile perché il circuito anche se ha una topologia simmetrica non è simmetrico, non è possibile riuscirlo a fare, quanto meno perché i transistor pnp e npn sono complementari fino ad un certo punto.
Comunque se ti leggi sulle stesse riviste gli articoli di Aloia vedi che è corretto porsi nella condizione per avere una più bassa distorsione possibile e non starsi a preoccupare di armoniche pari o dispari ed Aloia è uno di cui mi fiderei, quanto meno perché è da un pezzo che sta in giro e quello che dice non è stato smentito e per di più i suoi amplificatori a detta di tutti vanno molto bene. Leggiti sempre il thread sul Volks.
Ciao,
Francesco
Riguardo al mio suggerimento per fornire un ingresso bilanciato un esempio è il monostato di Comi:
http://www.audiofanatic.it/Amplificator ... _Comi.html
Mentre riguardo l'asprezza del suono sinceramente lascerei perdere. Rischi di immaginare cose che non hanno nesso con la realtà. Ad esempio come ti spieghi lo spettro di uscita del Volks considerando che è di una simmetria spettacolare:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=1615
Data la totale simmetria non ci dovrebbero essere le armoniche pari ed invece ci sono, com'è possibile? E' possibile perché il circuito anche se ha una topologia simmetrica non è simmetrico, non è possibile riuscirlo a fare, quanto meno perché i transistor pnp e npn sono complementari fino ad un certo punto.
Comunque se ti leggi sulle stesse riviste gli articoli di Aloia vedi che è corretto porsi nella condizione per avere una più bassa distorsione possibile e non starsi a preoccupare di armoniche pari o dispari ed Aloia è uno di cui mi fiderei, quanto meno perché è da un pezzo che sta in giro e quello che dice non è stato smentito e per di più i suoi amplificatori a detta di tutti vanno molto bene. Leggiti sempre il thread sul Volks.
Ciao,
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