Bhe adesso a casa mia la tensione varia da 235 a 225 e sono variazioni che cambiano dal giorno alla notte, poi non so se te hai la casa alimentata da un mulino collegato a una dinamo, ma avere un NTC o PTC provocherebbe variazioni repentine ben piu' ampie ogni minuto, non raccontare cavolate che con le derive termiche ci ho avuto a litigare con un'amplificatore che la finale a bias fisso e accoppiata al suo driver in DC, avere resistenze stabili in temperatura (che siano allo 0.1% non indica che lo siano) serve eccome, sul regolatore che generala la tensione che regolava il bias ho usato resistenze nos per strumenti di misura, roba risalente agli anni 50 ma che non variano di 1ohm nemmeno se le tieni sulla fiamma viva.. bhe caso strano dopo il bias era stabile e non si spostava piu', mi sembrate un po' catastrofici con i problemi e alla fine adottate soluzioni che causano piu' problemi di quelli che c'erano in partenza.LuCe68 ha scritto:Shhhhh, non lo diciamo in giro, la tensione varia anche senza i termistori.........la cattivona dell'Enel dichiara variazioni del 10% ma in realtà sono spesso superiori. Mi raccomando non lo dire altrimenti la gente smetterà di comprare e selezionare a mano resistenze allo 0,1% e poi dovrà passare il tempo seduto sul divano a guardare le soap opera con la moglie ......GizMo ha scritto:ih che bello cosi' tutto il circuito di alimentazione varia al variare della temperatura ambiente, cara chiudi la porta che si ammoscia la gamma alta, scherzo XDLuCe68 ha scritto:Sto per darvi una notizia che vi farà tremare i polsi.....hanno inventato i termistori![]()
Se lo sapessero le mogli !!!!
Biamplificatore-prima parte
Re: Biamplificatore-prima parte
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Re: Biamplificatore-prima parte
A breve dovrei iniziare la la 2a parte di questo bi-amplificatore...un SE di 6C33 da 15 w rms per canale utilizzabile come il primo anche separatamente . Il presupposto di base sarà sempre l'economicità realizzativa finalizzata ad una buona qualità generale. Schema di grande semplicità ma con qualche piccola stravaganza!
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Re: Biamplificatore-prima parte
domanda: qual'è il vantaggio avere raddrizzatori al silicio seguiti da una valvola e da altri diodi?stereosound ha scritto:Questo è lo schema dell'alimentazione anodica che dovrei realizzare per questo apparecchio, Il giratore é la prima L della cella LCLC di filtraggio.
Devo verificare praticamente se il giratore messo subito dopo il ponte possa funzionare bene...altrimenti devo mettere prima dello stesso un condensatore di valore opportuno...oppure variare la disposizione delle L.
Appena avrò tutto il materiale potrò passare alla fase pratica...
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Re: Biamplificatore-prima parte
Qui se ne è parlato:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... &start=100
I diodi all'uscita di ciascun polo del filamento(catodo) servono a prelevare la DC dalle due sezioni e risultano in antiserie vista dalla AC che alimenta il filamento stesso trattandosi di un tubo a riscaldamento diretto.
Questi due diodi si sarebbero potuti anche omettere uscendo da un solo polo(ma non sarebbe stato il massimo) oppure prelevare l'uscita dal centrale del secondario del TA sulla linea del filamento, se è disponibile...a me questa soluzione però non garba(ti metto uno schemino di esempio).
Comunque inizialmente il tubo è stato inserito(calcolate le cadute avendo le placche in parallelo) come soft-start per ritardare l'anodica di qualche sec dopo la rettifica ,poi avendo usato i regolatori Coleman per accendere i filamenti delle 300b mi sono trovato con una anodica anticipata di parecchi secondi e ciò causava un po' di rumore in uscita nella fase di riscaldamento del DHT,questo mi ha costretto poi ad inserire un temporizzatore per ritardare l'anodica di 60sec.
Poi questo piccolo inconveniente è sparito!
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... &start=100
I diodi all'uscita di ciascun polo del filamento(catodo) servono a prelevare la DC dalle due sezioni e risultano in antiserie vista dalla AC che alimenta il filamento stesso trattandosi di un tubo a riscaldamento diretto.
Questi due diodi si sarebbero potuti anche omettere uscendo da un solo polo(ma non sarebbe stato il massimo) oppure prelevare l'uscita dal centrale del secondario del TA sulla linea del filamento, se è disponibile...a me questa soluzione però non garba(ti metto uno schemino di esempio).
Comunque inizialmente il tubo è stato inserito(calcolate le cadute avendo le placche in parallelo) come soft-start per ritardare l'anodica di qualche sec dopo la rettifica ,poi avendo usato i regolatori Coleman per accendere i filamenti delle 300b mi sono trovato con una anodica anticipata di parecchi secondi e ciò causava un po' di rumore in uscita nella fase di riscaldamento del DHT,questo mi ha costretto poi ad inserire un temporizzatore per ritardare l'anodica di 60sec.
Poi questo piccolo inconveniente è sparito!

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