MANCA LA GRANAAAAAA!!!!! SOOOOOB!

Ma non perdiamoci d'animo! Non possiamo comprarlo già fatto? Lo facciamo noi! Semplice no? Eccerrto, come no... come portare a spasso il cane!
Dall'ultima volta che mi sono passati per la testa pensieri del genere che mi diedero spinta sufficiente a intraprendere l'ideazione, progetto e costruzione di un piccolo integrato "all by myself" sono passati quindici anni buoni. Da allora ho preferito, per ragioni di tempo, comodità e pure passeggiate canine, modificare amplificatori già esistenti (e senz'altro meglio equipaggiati sotto il profilo estetico) perché sì, insomma, progettare da sè è bello, è gratificante ecc. ecc... ma solo se si ha veramente qualcosa di personale da dire. Altrimenti, per quel che mi riguarda, è solo un replicare, con risultati senz'altro più incerti, quanto fatto da altri in forma infinitamente più professionale e presentable.
Tuttavia pian piano, mentre il tempo passa, le cose da dire in proprio aumentano e, ad un certo punto, ritorna anche la voglia di "fare in proprio" non fosse che per il fatto che: 1) la minestra che cucinano gli altri non è poi il massimo dell'originalità; 2) anche se le proprie riflessioni viaggiano più su un sentiero parallelo anziché divergente rispetto a quanto proposto da altri, resta pur sempre vero che è comunque *un altro sentiero*, non lo stesso sentiero degli altri.
E allora, già che ci siamo, andiamo per funghi! - Speriamo commestibili!

Quando cucino (in ogni senso) privilegio piatti sugosi, saporiti che coniughino la soddisfazione del palato con la salvaguardia del portafoglio. Quindi niente tartufi, niente caviale, niente champagne ma piatti e vini che, nonostante ti lascino qualcosa in tasca per passare la domenica al cinema, ti appaghino a tavola nel senso più luminoso e "lipidico" del termine. Lo stesso criterio lo uso per "cucinare" elettronica a mio uso e consumo, sia che si tratti di audio che di altre corbellerie (queste più rare però).
Gli ingredienti "poveri" che privilegio sono:
1) Semiconduttori e componentistica che trovi praticamente sulle bancarelle, di uso quanto più possibile comune e quanto più possibile documentati sui datasheet.
2) Circuiti non troppo semplici ma nemmeno troppo elaborati, quanto più possibile tolleranti verso le tolleranze e soprattutto poco schizzinosi nei confronti dell'uso di componenti di recupero (ho sventrato *valanghe* di televisori abbandonati sul ciglio delle strade: so cosa vuol dire "recupero").
3) Circuiti che, in fase di messa a punto, richiedano giusto il tester e carta e penna per farsi due conti volanti quando serve.
4) Circuiti che funzionino senza problemi anche se montati su millefori, millestrisce, pagliette, chiodi di ottone piantati sul primo asse di legno disponibile.
5) Circuiti alla "parla come mangi", la cui comprensione del funzionamento, dei pregi e dei limiti richiedaa sì l'uso della testa ma assolutamente non quella di un premio Nobel o aspirante tale.
6) Buon ultimo, circuiti che suonino bene al punto che, una volta accesi, li lasci accesi per tutta la giornata beandoti della musica e pensando... ad altre cose che non il "sì va bene, però forse si può fare qualcosa di più". Il miglior apparecchio audio è quello che non ti fa mai venire la voglia di mettere mano al cacciavite e i cui difetti, quando ci sono e ci pensi, siano tali da farti arrivare dopo non più di cinque minuti a un bel "ma gliene frega qualcosa a qualcuno?". Imho almeno.
Se io oggi mi dovessi fare un amplificatore ex novo lo vorrei:
1) Integrato, con quattro ingressi (phono MM compreso) e due tape (una per il cassette e l'altra per il PC per quando viene la fregola di riversare dischi su CD)
2) Di potenza nominale non superiore ai 25-30 Watt (massimo 50 se si hanno diffusori molto "sordi") ma erogati in qualunque condizione di lavoro ragionevole o anche irragionevole - cortocircuiti esclusi.
3) Che risolva o almeno mitighi i problemi di "suono" che tanti amplificatori a stato solido hanno non tanto perché sono a stato solido quanto perché progettati più come esercizi di stile (a essere clementi...) che non come apparecchi che devono suonare.
4) Costi il "giusto", quantificando questo "giusto" come sinonimo di "adeguato a togliersi uno sfizio senza svenarsi in spese assurde".
5) Sia elettricamente sicuro in ogni situazione domestica (compresa quella, per me frequentissima, in cui il gatto si sdraia sull'amplificatore per godersi il calduccio!).
6) Non faccia in alcun modo rimpiangere prodotti consumer che si sarebbero potuto acquistare con la stessa cifra destinata all'autocostruzione del proprio gingillo.
Fin qui ciò che farei e proporrei io... Voi invece cosa proponete? (valvole escluse, grazie!).
Ciao
Piercarlo