.....La tua amarezza, la tua vis polemica , mi pare che si sfoghino verso le persone sbagliate. Non siamo commercianti ne massoni.
Originally posted by mariovalvola - 28/10/2007 : 09:36:42
Ciao Mario,
Non credo che tu, o Lovati, o altri del forum siate "massoni" in senso stretto ne tanto meno "commercianti" in senso stretto. Sicuramente più avvezzi di me ai mercatini del vintage, ma questo non credo sia annoverabile tra "il commercio attivo"...
La mia terminologia verteva ad apostrofare con i giusti appellativi le figure che regolano di fatto tutto il mercato milionario dell' audio esoterica, ambiente in grado di contaminare alla base anche i forum. Basta fare un giro tra i 3D per scoprire che genera più interesse il discutere se i condensatori fatti in casa da un Jap flippato siano performanti che i discorsi più coerenti (ma noiosi, a quanto pare). Questo non significa che Mauro o altri siano massoni o flippati, ma semplicemente che questo mondo non può fare a meno delle leggende, diciamo che è fisiologico.
Che tu affronti un argomento del genere per smontarlo o per avvalorarlo, hai perso in partenza, perchè la scelta giusta sarebbe stata quella che tu mi indichi, ossia ignorare alla base questioni del tutto fuori dal buon senso.
Questo genere di errore l' ho compiuto pure io, in passato. Cadere nella trappola che mi fu posta dal nostro amato Olimpia, sulla diatriba SS/T, fu un errore non minore di quello attuale di disquisire su un "concetto spazio temporale" in base a delle allucinazioni di un futurista.
Ecco dove nasce il concetto di massoneria. L' argomento lo decide sempre il classico urlatore / commerciante di turno, volenti o nolenti. Alcuni come me scelgono di "fare i capricci e mettersi in disparte", altri proseguono imperterriti. Quando ti ritrovi a parlare di niente non hai più ne ragione ne torto, hai solo perso una buona occasione per stare zitto. Io ho fatto molti errori in tale senso, in passato, e questa è semplicemente la mia testimonianza.
Secondo te il tuu è roba esoterico-feticista? il tentativo di ragionare attorno a un tu per 845/211/gm70 sono chiacchiere?...
Francamente non ho ancora capito che esperienze ti sei fatto a casa tua in quell'ambito che bolli semplicisticamente come roba da feticisti.
Io rispetto sempre le esperienze altrui. Mi puzzano le incontrovertibili certezze . Per quello che ho ascoltato, si squagliano come neve al sole. (è, forse, un mio limite uditivo, non necessariamente degli apparecchi in questione.. ma se le orecchie, i cervelli, sono diversi. Perchè ci deve essere solo un approccio?)
Originally posted by mariovalvola - 28/10/2007 : 09:36:42
Ecco, caro Mario, un classico modo per non trovare accordo, buttarla nel (perdonami) "qualunquismo soggettivista".
Mi chiedi se per l' elettronica moderna discutere su un TU per 845 sia "massone o feticista" ?
Se per massone intendi uno che predilige mantenere tradizioni esoteriche (di nicchia) e feticista uno che ama avere a che fare con oggetti comuni o non comuni in quanto tali, la mia risposta è SI, ma questo varrebbe anche per mie abitudini o passatempi, non è una offesa ne una sfida verso nessuno, solo una semplice analisi semantica....
Riguardo le "incontrovertibili certezze", questo tema legato alla revisione finale all' ascolto è il più complesso e discusso del mondo audio.
I gusti sono gusti, ok.
I circuiti che secondo me, o altri, sono più performanti non piacciono in certi ambienti, ok.
La questione non è se un mio ampli suona bene o meno, io non ho mai detto che un ampli progettato bene suona meglio di uno progettato male, ne che i mei suonino meglio degli altri (questo lo dicono centinaia di Diys nel mondo, ma l' obbiezione generale è che in fondo "-so regazzini, non hanno una cultura del bel suono come quella di noi smaliziati...."(commenti ripetuti in discussioni personali con alcuni membri di questo forum e altri "professionisti" del ambiente, senza fare nomi).
Io ho sempre ribadito che esistono regole importanti da seguire per ottenere dei risultati in certe direzioni. Io prediligo la direzione che mi viene indicata da misure strumentali, poco male, sono masochista.
Ho anche ribadito che strumentalmente e topologicamente è possibile ottenere condizioni operative analoghe a quelle (non ottimali) di ampli di vostro gradimento, come dire, per aggiungere "colore" a cose trasparenti non è difficile. Le mie certezze incrollabili nascono dalla coscienza di essere in grado di manipolare i circuiti elettronici, e di saperlo fare con gli strumenti del progettista elettronico, mai e poi mai dall'idea di molti guru che sostengono di disporre del Graal del suono.
Mi chiedi questioni di "approccio" o di "background adeguato" da parte mia nel criticare certe soluzioni ?
Ti rispondo, senza astio, senza polemica.
Io credo di avere una discreto "orecchio musicale", complice un minimo di cultura musicale infantile (dalla parte di chi suona), ma di non avere ne una cultura melomane ne audiofila pari alla tua o di altri frequentatori di questo forum, come Paolo Caviglia e molti altri.
Nei miei interventi nei forum, la mia parte audiofila non ha mai avuto rilevanza, non avrebbe senso. In parte perchè si instaura il solito discorso "io sono più audiofilo di te" (tanto è soggettivismo, chi lo può contestare....), in parte perchè non mi interessa.
Se io ribadisco che una tecnologia o una topologia è da ritenersi superata, poco efficiente, poco performante, si tratta di materia elettronica, certificata da misure validate. Su questo argomento attendo contestazioni, contestazioni sempre puntualmente ridimensionate. Se ribadisco di avere sperimentato metodi efficienti e performanti, basati su elettronica consumer attuale, questo è sempre correlato dal mio bel compitino scritto.
Ma il suono ?
Il suono, come tutti concordano, è soggettivo.
Io contesto le affermazioni che dicono che per avere un certo livello di "qualità sonora" (come se esistesse un metro di misura di questo parametro....) servano tecnologie obsolete.
Questo è quello che io definisco "feticismo", esattamente come viene definito feticismo il legare alcuni abbigliamenti specifici a sfere emozionali intime. A suonare non sono "gli oggetti" (leggi 845) ma un circuito elettronico assemblato nel suo complesso insieme elettromeccanico.
Io sostengo che gli argomenti giusti sarebbero lavorare per individuare le prerogative (talvolta buone, talvolta degenerative) di manipolazione sul segnale che alcune soluzioni hanno, ed integrarle nel classico black box, a prescindere dalla tecnologia con cui esso è costruito.
Quindi non ha senso tacciare me come assolutista tecnocratico (non me la prendo comunque, per questo), io sono certo solo del mio background elettronico ed alle sfide rispondo con un "vediamo cosa si può fare", mentre chi usa termoionico, a prescindere dalla preparazione teorica, lo fa ammettendo di farlo "per il gusto di usare tubi". Non nascondiamoci dietro elementari stereotipi.
Vuoi un suono come lo intendi tu ?
Io ti dico che non ha senso usare roba obsoleta per ottenerlo, tu sostieni che sia quasi indispensabile. il papagelo dici che per certi versi ti piaceva, come ad indicare che non sei tu ad essere oltransista. Bene, vediamo quale parte di non linearità di quel circuitino prediligi ed io te la regalo usando un opamp, di potenza o meno...
Lo sconcerto sta nel fatto che un siffatto circuito, anche riuscendo a concepirlo, dovrei nasconderlo dentro un 845, per farlo accettare ad una ampia fetta di questi ambienti audiofili, specie Italici. Ecco quindi che il concetto di "feticismo" non lo trovo per nulla fuori luogo....
Vedi, caro Mario, la tua domanda "che esperienze hai avuto con quello che tu chiami "feticista"?" può essere rigirata all'infinito a tutti, ossia potrei dire che io sono certo di controllare i miei circuiti, su base tecnica, mentre non è chiaro quanti opamp e bjt hai usato tu per campare (termine Aloiano, che sta ad indicare che quando devi attingere a delle conoscenze per questioni importanti non conta più quanto "sai venderti", conta quello che sai fare....; ) ). Quindi saremo pari, offesi e fermi sulla posizione entrambi.
Al contrario, io ho la sensazione che entrambi non abbiamo bisogno di queste scaramucce bambinesche, perchè sia le mie che le tue consapevolezze nascono da percorsi di passioni assimilate per gradi....
con affetto, caro Mario"valvola", forse il mio più "antitetico" interlocutore in grado di dialogare senza arrivare alla rissa....
ciao
Mauro