Oltre al problema della saturazione del nucleo, che è più che incombente,(come giustamente ti ha segnalato
gluca) devi verificare come si comporta questa induttanza in banda audio. (anche con correnti, per lei, nominali).
La Rdc dell'induttanza, in serie con la resistenza regolabile con la corrente che scorre nel tubo driver, ti permette di polarizzare correttamente il tubo finale, infatti, ci sono 170V al "catodo" della finale e ce ne sono 119V alla griglia. La differenza (-51V) è proprio la tensione che serve alla mia
45 per far sì che scorra la corrente anodica voluta.
Il Giochino proposto da
gluca (nel suo insieme, è un ampli inedito a mio parere) è davvero molto efficace e divertente. Il combinato agire del CCS e degli zener rende l'ampli molto fruibile, stabile e versatile. Purtroppo, non si può più ragionare a "compartimenti stagni". C'è una strettissima interdipendenza tra gli stadi.
Non mi sento "traviato" da
gluca. Indubbiamente, è un'alternativa molto valida ed elegante ai circuiti che ho sempre realizzato che hanno vantaggi ma anche dei limiti.
Facendo le cose bene, ho la sensazione che il tubo in queste configurazioni, abbia realmente minori colli di bottiglia.
Oltretutto, non butto via nulla. Gli interstadio, li posso utilizzare come induttanze.
Colgo l'occasione per scusarmi. In questi giorni, ho solo ascoltato musica

il saldatore l'ho usato unicamente per i mosfet. Sono alla terza sostituzione. il CCS più "correntoso" arriva a 37 mA. Volevo arrivare a poco meno di 60mA.
edit: comincio a capire. l'unica schedina che arriva a correnti decenti utilizza un DN2540N5 in basso.
ne ho ordinati 6. Vedremo.