Cavolo, Piergiorgio, hai scoperto il mio segreto....
Ebbene si, io lavoro spesso a casa perchè amo avere intorno a me il materiale elettronico, nel tempo libero....Naturalmente rigorosamente tecno ed anonimo, in bustine bianche...Poi quel odore di plastica, resistenze bruciate e colofonia.... mhmm... Irresistibile....
Cosa c'è di meglio ?
Forse stare davanti al TV in pantofole, la sera, a guardare "mi manda rai 3" o "Ballarò"...Sono indeciso....
Cosa volete, questo è lo scotto che si paga ad avere una vita avventurosa come la mia...
Riguardo le resistenze, si, immagino che alla base del discorso ci siano delle vere o presunte caratteristiche di impasto.
In verità, i problemi che ho notato negli anni sono di ben altro spessore:
La superficie di un componente, specie nel caso di caps e resitenze, da SEMPRE problemi di ordine tecnico. Di norma si rinuncia a questa regola (a malincuore) in nome di capacità di dispersione termica od energetica in generale.
Ipotizziamo di immergere la resistenza od il caps di turno in un campo magnetico o elettrico o elettromagnetico. più grande sarà la superficie del dispositivo esposta, più sarà forte la possibilità che le correnti indotte possano interagire con il regolare funzionamento. Con buona pace per la "microfinicità"....
ciao
Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html