Parte prima: cosa cucino oggi per le mie orecchie?

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mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Da quel che vedo non mi pare sia così Piercarlo: mi risulta tu possa allegare quel che vuoi (di "lecito").
C'è scritto nelle faq... alla voce "allegare files". Sarò imbranato io (o pigro) ma... Altrimenti invece di richiamare un datasheet avrei spedito io un disegno molto migliore (almeno con le sigle per facilitare il discorso!)

Ciao
Piercarlo


Originariamente inviato da Piercarlo - 05/12/2006 :  10:07:21
Ciao Piercarlo,
per quanto riguarda la possibilità di allegare file non ci sono problemi, basta che in alto (nella riga formato) scegli la graffetta, "schiacci" il tasto browse e scegli il file che vuoi allegare.
L'avvertimento è necessario per ricordare che non si possono pubblicare cose prot**** da copyright, ad esempio pagine scannerizzate di riviste, per le quali serve un'esplicita autorizzazione.

E' però un avvertimento non un blocco!

Ciao
Massimo (che segue con attenzione)

EDIT: Miii, al "controllo di educazione" non sfugge proprio nulla! :D
Ciao, Massimo
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Ciao Piercarlo,
per quanto riguarda la possibilità di allegare file non ci sono problemi, basta che in alto (nella riga formato) scegli la graffetta, "schiacci" il tasto browse e scegli il file che vuoi allegare.
L'avvertimento è necessario per ricordare che non si possono pubblicare cose prot**** da copyright, ad esempio pagine scannerizzate di riviste, per le quali serve un'esplicita autorizzazione.

E' però un avvertimento non un blocco!
Perfetto! Non ho bisogno di autorizzazioni perché i disegni me li faccio da me! :)

Ciao
Piercarlo
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PPoli
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Messaggio da PPoli »

C'è scritto nelle faq... alla voce "allegare files". Sarò imbranato io (o pigro) ma... Altrimenti invece di richiamare un datasheet avrei spedito io un disegno molto migliore (almeno con le sigle per facilitare il discorso!)
Aggiungo, in qualità di utente dato che questa non è la mia sezione, che l'avvertimento delle faq vuole essere un invito all'uso equilibrato del forum.

Lo spazio su disco e la larghezza di banda, quando le dimensioni superano quelle del classico album di famiglia, costano. E essendo il forum autofinanziato da alcuni generosi partecipanti cerchiamo di starci attenti.

Benvengano dunque gli allegati. Se però dobbiamo inserire un datasheet della Stm (scelto a caso), magari scannerizzato dal cartaceo (dimensioni elevate), quando il datasheet è presente sul sito ufficiale della Stm, magari un bel link è preferibile. Se dobbiamo inserire foto o scansioni preoccupiamici di ridurne le dimensioni in maniera che siano consone allo scopo che si prefiggono: nessuno penso intende stamparsi in alta risoluzione uno schema di amplificatore per appenderlo in salotto. L'importante è che si capisca.

Approfitto per farti i complimenti (a Piercarlo) per come hai impostato questa discussione. La seguo (con molta fatica) nell'ombra.
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Stando solo sul VAS, ti spiego quello che non passa dal tuo discorso:

1. Il VAS è definibile :?: a "transimpedenza" per la semplice ragione che l' uscita risultante è uno swing di tensione , ma è formato da uno stadio a transconduttanza caricato da un generatore di corrente (+ relativo carico di cui sotto...). Questo concetto appare e scompare dal tuo tomo, quindi "non passa"...
Ok, allora diciamo che le componenti che contribuiscono a formare il carico del VAS (e a trasformarlo da amplificatore di corrente in VAS) sono; imho, tre:

1) La rete di reazione locale parallelo-parallelo (lineare se i componenti sono lineari)
2) L'impedenza riflessa dal carico attraverso il beta dello stadio finale (non lineare salvo provvedimenti ad hoc)
3) Il carico che polarizza l'uscita del VAS (lineare se si tratta di resistenze, non lineare negli altri casi): che poi questo carico sia un generatore di corrente, una rete bootstrap o l'uscita di un VAS speculare per il momento lo lasciamo in sospeso.

Di questi tre componenti, l'unica che ha la possibilità di prestabilire l'impedenza di uscita del VAS in modo non troppo casuale è la prima. Le altre due, a meno che non si tratti di una resistenza pura e semplice; contribuiscono in maniera troppo legata alle tolleranze dei dispositivi attivi per poterci fare affidamento.
2. Uno stadio a guadagno come il VAS ha sempre una impedenza di uscita elevata, quindi non è mai un "generatore di tensione". In realtà, in barba alle definizioni di molti autori, un vero stadio a transimpedenza dovrebbe comprendere anche la sezione di uscita (ad inseguitori), perche la definizione corretta di transimpedenza sarebbe quella postata da Alieno. Non esiste "transizione di impedenza" in uno stadio a guadagno costruito in quel modo, che non sia data dal parallelo tra la resistenza di carico dello stadio con quella interna dei dispositivi (qualche Kohm mediamente).
Ok, queste sono considerazioni basate su componenti reali con tutte le loro imperfezioni (che, se combinate in maniera fortunata, possono fare veramente tanto per la fama di "bensuonante" di parecchi amplificatori... ma ciò non toglie che imperfezioni sono e rimangono). Per semplificare ho ignorato *apposta* che tanto l'amplficatore di corrente tanto il generatore che gli fa da carico hanno una impedenza di uscita finita. Questo per evitare di far venire gli occhi storti alla gente su una questione che alla fine la si può vedere, molto prosaicamente, come l'aggiunta di un resistore di carico (non lineare ahime) in parallelo a quanto già definito in precedenza. Se ora supponi i dispositivi componenti il VAS e il suo carico attivo come ideali (o quasi ideali ma praticamente tali se si usa per entrambi un cascode) vedi da te che gli unici contributi importanti per il carico del VAS sono quelli definiti al punto (1) e (2) di cui sopra.
3. Affermi: " Senza condensatore o senza una qualche tipo di impedenza che collega ingresso e uscita di questo stadio *non* abbiamo un VAS ma un normale amplificatore di corrente.....". La reazione locale non centra nulla con il funzionamento dello stadio.
Nossignore, la retroazione locale è *determinante* per le caratteristiche di funzionamento di questo stadio. Se non si capisce il suo ruolo qua dentro semplicemente non si può capire perché tanti amplificatori suonano "diverso" nonostante abbiano schemi in tutto e per tutto equivalenti.
Uno stadio a tranconduttanza come quello diventa un "amplificatore di tensione" per la semplice legge di ohm, ossia ponendo un rapporta tra la resistenza di carico (sia essa formata dallo stadio successivo come nei casi che citi o da una semplice resistenza posta verso massa o Vcc come molti fanno) ed il guadagno di corrente che lo stadio a transconduttanza genera. L' ammontare di NFB locale modifica semplicemente il guadagno complessivo, e il Cdom ne determina il polo dominante a bassa frequenza, quindi il decadimento di gain in frequenza.
Domanda: una retroazione locale di quel tipo modifica o non modifica le impedenze di ingresso e di uscita di quello stadio? - a prescindere da altri contributi esterni ad esso che concorrono a definirla.
Peraltro, se si volesse ottenere una bassa impedenza con la NFB, si dovrebbe praticamente annullare (o quasi) tutto il guadagno di tensione, come in qualche passaggio tu dici, per cui che io sappia nessuno usa quel metodo locale per ottimizzare lo stadio.
Infatti. Se si vuole tenere alta la riserva di guadagno per la controreazione non si può quasi fare altrimenti. Ma questo non è né gratis, né privo di conseguenze.
Semmai ci si mette uno stadio inseguitore locale, in modo di fare un "vero stadio a transimpedenza" completo prima dello stadio di uscita vero e proprio.
Che è infatti la soluzione più semplice... tra l'altro applicata estremamente di rado a quel che ho visto in giro finora. Perfino un famoso superfinale di Aloia (pubblicato su Suono a puntate nella prima metà degli anni ottanta) anziché adottare questo rimedio si è andato a complicare la vita con il triplo inseguitore di emettitore (che comporta problemi molto grossi di stabilizzazione termica e, di conseguenza, di stabilità del punto di lavoro e della distorsione di incrocio che diventano piuttosto "casual". Non penso di essere il solo ad essermi accorto come molti amplificatori a stato solido cambino suono *semplicemente per il cambio di stagione* che varia la temperatura media dell'ambiente - Se poi si vanno a vedere anche le variazioni stagionali della corrente di riposo c'è di che far riperdere i capelli ai calvi, garantito).
Sarebbe poi utile capire in che relazione una rotazione di fase del carico di uscita si ripercuota sul VAS. Di sicuro in termini di variazioni di carico, perchè gli stadi finali sono spinti ad erogare più o meno energia istantanea, ma che il carico del VAS diventi "reattivo di riflesso" è un concetto molto singolare.
Se la parte che esercita il carico riflesso sulla composizione totale del carico effettivo del VAS è più o meno "annegata" dalle altre componenti la parte reattiva verrà contrastata di conseguenza (perché le altre componenti riducono il Q disponibile) ma se questo non accade (e, se si usano cascodi nel VAS *non* accade) ti ritrovi una componente riflessa anche per la parte reattiva; anzi, per dirla tutta ti ritrovi lo stadio finale che con le sue non linearità trasforma il comportamento delle componenti reattive "pure" del carico in quelle molto meno pure di un *varactor* con le conseguenze che ti lascio immaginare.
Ed io che pensavo che in un generatore di tensione (uscita a bassa impedenza) la relazione di fase V/I si riflettesse sul generatore solo in termini di energia istantanea da erogare...
Se il generatore di tensione è *davvero* un generatore di tensione per così dire "nativo" le cose vanno come dici tu. Se invece lo diventa solo in virtù della retroazione *generale* di tutto il circuito allora ci possono essere delle sorprese.
Insomma, Piercarlo, va bene disquisire in vario modo, va bene sbagliarsi su qualche termine (come capita pure a me), ma non capisco il senso di fare descrizioni cosi "colorite" e di conseguenza molto forvianti.
Sinceramente non penso proprio di aver fuorviato nessuno. A meno che descrivere "4" come "1+1+1+1" invece che "2+2" sia fuorviante, io non sto facendo altro che esporre le cose con un'attenzione diversa ai particolari rispetto a quello che fanno altri. Se avevo le stesse cose da dire degli altri neppure mi ci provavo a scrivere... concedimi almeno questo.

En passant: tutte queste cose "fuorvianti" sono per me abbastanza stagionate dal tempo (un buon vent'anni!) e, se ora mi azzardo a scriverle per gli altri è perché andando a vedere il lavoro *di altri* certamente più "sicuri" di me ho trovato, con un sviluppo diverso del discorso, esattamente le stesse cose che avevo raggiunto per conto mio (alcune per caso, altre per studio ma comunque avendo a che fare esattamente con gli stessi circuiti su cui si rompevano la testa anche gli altri).

En passant 2: un'altra ragione per cui mi azzardo a scrivere le mie "corbellerie" è che ne ho viste e sentite in giro di ben peggiori... Almeno, per quel che mi riguarda, imprecisioni di vocabolario a parte, so quello che dico e di cosa parlo. Che poi non voglia dire le mie cose in modo troppo "ortodosso"... bhe, è una scelta: a me interessa cercare di farmi capire da chi naviga le mie stesse acque. Per descrizioni e posizioni più "ufficiali" c'è gente molto più qualificata di me per farlo (e a cui ne viene almeno in tasca qualcosa, magari in termini di seggioloni più comodi su cui guadagnarsi lo stipendio: a me l'unica cosa che viene in tasca è... il non annoiarmi alla TV! :)

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Approfitto per farti i complimenti (a Piercarlo) per come hai impostato questa discussione. La seguo (con molta fatica) nell'ombra.
Ti ringrazio e ne aprofitto per dire a tutti gli interessati che, se vi sono punti oscuri (e ve ne sono senz'altro; nessun scritto più o meno "a braccio" è perfetto) e se avete delle domande da fare, io sono sempre qua! :)

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Luc1gnol0 »

un'altra ragione per cui mi azzardo a scrivere le mie "corbellerie"
Originariamente inviato da Piercarlo - 05/12/2006 : 13:34:57
Consiglio "preventivo": state buoni se potete... :oops:
...l'esposizione è principalmente una questione di carattere ;)

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Ciao, Luca
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Messaggio da mauropenasa »

Vediamo di capirci, Piercarlo.

Saresti cosi gentile di spiegare a me ed agli astanti quale componente determina la NFB locale che citi nello stadio VAS in esame, ossia l' opamp che hai linkato, e dove si trova questa famosa nfb locale "parallelo/parallelo" ?

Io noto solo un caps, che a casa mia si chiama "polo dominante degenerativo per effetto miller" o Cdom, e di norma viene usato (non sempre, per la precisione, almeno stando alle regole di Otala) appunto per definire un certo margine di fase, indispensabile per un lavoro stabile ad anello chiuso. In parole povere serve per definire la classica curva di guadagno decrescente presente in questo genere di circuiti....

ciao



Mauro
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Messaggio da Piercarlo »

Io noto solo un caps, che a casa mia si chiama "polo dominante degenerativo per effetto miller" o Cdom, e di norma viene usato (non sempre, per la precisione, almeno stando alle regole di Otala) appunto per definire un certo margine di fase, indispensabile per un lavoro stabile ad anello chiuso. In parole povere serve per definire la classica curva di guadagno decrescente presente in questo genere di circuiti....
Il fatto che a costituire la rete di retroazione sia un condensatore anziché una resistenza (o un qualsiasi altro componente) cambia il fatto che è presente una retroazione? Che poi questo tipo di retrooazione svolga *anche* la funzione di polo dominante non ci piove. Ma è un "anche" non un "solo".

Ciao
Piercarlo

Nota per Lucignolo: se le polemiche fossero tutte del tipo che fa Mauro saremmo in paradiso! ;) . Mauro ho capito che è persona che il fatto suo lo sa e i suoi contraddittori mi fanno solo piacere (in questo contesto almeno).
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Messaggio da mauropenasa »

Intanto che cerco un esempio classico di VAS senza caps,
invito a dare una letta su come è fatto un VAS e come funziona, compreso il fatto che viene chiamato "stadio a transconduttanza" pure dal nostro amico P.H.D. Leach (perché del Penasa meglio non fidarsi.... :D ):

http://users.ece.gatech.edu/~mleach/low ... stage.html

Poi il tempo di postare un ampli con compensazione messa in altro loco, e scopriremo come esso funzioni in barba alle questioni poste da Piercarlo....

ciao

Mauro
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Ma è un "anche" non un "solo".
Originariamente inviato da Piercarlo - 05/12/2006 : 16:53:50
..."numeri, numeri", che io non vedo l'anche (il tuo), perché non ci capisco di NFB (tra tutte le altre cose!), in ss poi, e me la devi far rivedere 'sta retroazione parallelo parallelo locale del&sul&nel VAS... :oops:

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Messaggio da Piercarlo »

..."numeri, numeri", che io non vedo l'anche (il tuo), perché non ci capisco di NFB (tra tutte le altre cose!), in ss poi, e me la devi far rivedere 'sta retroazione parallelo parallelo locale del&sul&nel VAS... :oops:
Stasera faccio il disegnino! :D

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Mi è sembrato interessante estrarre questo dal testo:

"Because the effective collector load impedance on Q12 and Q13 is very high, the voltage gain of the second stage is very high. It is difficult to predict a value for the gain because it is so dependent on the collector-emitter resistance of Q12 and Q13 and the current gains of the transistors in the following driver and output stages".

(traduzione spicciola: "poiché l'effettiva impedenza di carico sui collettori di Q12 e Q13 è molto alta, il guadagno in tensione del secondo stadio è (anch'esso) molto alto. E' difficile prevedere (calcolare) un valore per tale guadagno perché esso dipende fortemente dalle resistenze di emettitore di Q12 e Q13 e dal guadagno di corrente dei transistor degli stadi seguenti - driver e stadio di uscita).

Se uno invece va a farsi i conti a ciascuna frequenza in cui il circuito ha guadagno utile, scopre che quando il polo dominante è ormai divenuto appunto "dominante" il guadagno dell'intero stadio diventa prevedibilissimo (basta conoscere, oltre al valore del condensatore di compensazione la trasconduttanza dello stadio precedente): come mai, in AC il guadagno "imprevedibile" del VAS diventa prevedibile?...
E se invece del CDOM (che è un'impedenza variabile in frequenza) avessimo una banale resistenza (che è fissa a ogni frequenza) come cambierebbero le cose in fatto di prevedibilità del guadagno effettivo del nostro VAS?

Senza contare poi il fatto che il CDOM migliora la stabilità del circuito non solo "dominando" gli altri poli (parassiti) presenti nel circuito ma anche *innalzandone la frequenza* oltre ogni possibilità di guadagno utile del circuito stesso. Come e perché avviene questo "miracolo"? Se poi si tiene pure conto che la disto del VAS *diminuisce* con l'innalzarsi della frequenza mi si dovrebbe far capire, visto che non ci sarebbe alcuna retroazione in ballo, che cosa agisce al suo posto. A me sembra sua sorella gemella! :twisted:

A parte quanto sopra, mi pare che la spiegazione di Leach serva giusto come aperitivo prima di una spiegazione *vera* di tutta la faccenda. Giusto il mostrare cosa c'è in tavola, che poi a "mangiarla" è tutt'altra cosa! :D

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da mauropenasa »

Ecco un esempio di un circuito semplice semplice che funzione senza Cdom sul VAS:

http://www.turneraudio.com.au/solidstat ... -bjts.html

Esempio di una configurazione classica in cui si determina il valori di transconduttanza di Q4 con R10 (reazione di corrente locale). Quel tipo di reazione lavora solo sulla transconduttanza, non riduce di nulla l' impedenza di uscita di Q4.
In questo esempio si capisce che la posizione di Cdom (ed il suo uso) è del tutto arbitraria. Alcuni progettisti, prediligono mettere il polo dominante sul differenziale di ingresso, altri sul VAS, altri limitano il gain ad anello aperto e non usano proprio il Cdom (sfruttando l' effetto miller naturale del dispositivo per garantire la stabilità ad anello chiuso).

Tanto per la cronaca, il VAS si basa su una struttura ad emettitore comune, che se ben dimensionato lavora perfettamente senza NFB di tensione (ma con NFB di corrente se BJT o pure senza nulla se è un termoionico o un mosfet a Gm unitaria), e che per funzionare debba avere per forza una reazione di tensione, che sia il solo Cdom o Cdom + resistenza di reazione collettore -base, è semplicemente una sciocchezza.

Mi dispiace, Piercarlo, ma non si possono rivisitare le regole di elettronica ad uso e consumo proprio.

Spero che almeno le regole di base delle polarizzazioni dei dispositivi non siano in discussione.

Seppoi vogliamo entrare nel merito di sistemi, spieghiamo a tutti che entità di NFB generi un caps da pochi pF, a che frequenza, e magari quanto "vistosamente" esso possa ridurre l' impedenza dello stadio VAS.

Consiglio: Lasciamo le analisi elettroniche a chi ha un background adeguato. Io non le faccio per scelta, perchè le ritengo "noiose", ma se proprio si vuole entrare nel merito, cerchiamo di dare un senso a quel che si dice....
Basta consultare un testo di Leach (consiglio tutta la sua descrizione linkata), di D. Self ed altri per capire chiaramente come funzionino quelle sezioni, in modo preciso e con esposizioni molto semplici (non accademiche).
Credo che scontrarci su argomenti scontati, per puro spirito di "creatività analitica", non contribuisca alla divulgazione di concetti che sono e rimangono concetti scientifici, non soggettivi....

ciao

Mauro
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Messaggio da mauropenasa »

Aggiunta:
"Because the effective collector load impedance on Q12 and Q13 is very high, the voltage gain of the second stage is very high. It is difficult to predict a value for the gain because it is so dependent on the collector-emitter resistance of Q12 and Q13 and the current gains of the transistors in the following driver and output stages".

(traduzione spicciola: "poiché l'effettiva impedenza di carico sui collettori di Q12 e Q13 è molto alta, il guadagno in tensione del secondo stadio è (anch'esso) molto alto. E' difficile prevedere (calcolare) un valore per tale guadagno perché esso dipende fortemente dalle resistenze di emettitore di Q12 e Q13 e dal guadagno di corrente dei transistor degli stadi seguenti - driver e stadio di uscita).
E' esatto, quello che dice Leach.
Peccato che poi lo stesso autore dichiari in modo univoco la posizione di Cdom e la sua ragione, e non faccia menzione agli argomenti che tu poni. Dato quella persona tende ad essere precisa per natura, è strano che abbia omesso volutamente quell' argomento.

Ma puoi sempre dimostrarlo a tutti tu.
E' disponibile lo schema completo, ed ad occhio quei caps sono di qualche decina di pF. Per i dati che dichiara Leach, il polo dominante dovrebbe essere ben oltre alla banda audio.
Questo significherebbe semplicemente che per tutte le frequenze amplificate quel caps applicherebbe una NFB semplicemente nulla, nella pratica qualche decimo di dB.
Vediamo che tipo di variazioni sistematiche di gain e di impedenza si vengono a creare in quelle condizioni (condizioni comuni a tutti gli ampli audio ben progettati, dove il Cdom lavora sempre oltre la banda audio, al contrario degli opamp che avendo un gain enorme il Cdom viene messo tra 10Hz e 10Khz a seconda del circuito....

Naturalmente questi discorsi sono inutili, visto le premesse.
Eviterò di disturbare oltre questo idillio, in attesa che qualcuno che ha una vaga idea dell'elettronica si degni di prendere posizione....

ciao

Mauro
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Messaggio da Alieno »

Se posso dire la mia... io la retroazione parallelo/parallelo la vedo e ne vedo anche una certa utilità nell'aggiustare la transimpedenza dello stadio! (non esistono solo transimpedenze ideali o altri tipi di amplifiicatore ideali... secondo me per valutare bisogna conffrontare l'impedenza di uscita con quella dello stadio successivo, magari anche un Rout di qualche KOhm può considerarsi buon generatore di tensione, se deve pilotare qualcosa nell'ordine del MOhm, o sbaglio?)

Dove la vedo? il condensatore è "attaccato" al nodo di uscita dello stadio, risultando iin parallelo all'uscita e sul nodo di ingresso, risultando anche in parallelo all'ingresso e porta come conseguenze: abbassamento tanto di Rout, quanto di Rin, ovvero miglioramento delle carateristiche di transimpedenza che si pagano, però, (come già detto) con una diminuzione del Gm (guadagno di transimpedenza), ma si sa: nulla è "aggratis", nemmeno in elettronica! Questo qualitativamente, poi per studiare quantitativamente gli effetti bisognerebbe conoscere i valori in gioco (cosa chhe non abbbiamo) e analizzare la rete...

Essendo la retroazione realizzata con componente reattivo credo sia indiscutibile che piazzi un polo da qualche parte, i cui effetti penso siano quelli descritti da mauropenasa!

Continuando a non avere valori reali dei componenti... trovo poco plausibile dire se il polo cadrà in banda audio o fuori (e quindi anche quanto sarà "forte" la retroazione nella banda di nostro interesse)! Quindi, personalmente, mi limito, al momento, a ragionare qualitativamente... e qualitativamente le cose mi pare di vederle tutte e due! :|

Perdonate eventuali cavolate scritte, sicuramente piercarlo con un disegnino potrà essere molti più chiaro che chiunque con mille parole!

CIAO!

EDIT: con un po' di calma mi guarderò bene anche tutti gli schemi postati da mauropenasa, ovviamente, e tenterò di capire tutto quel che hanno da dire!

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Messaggio da Piercarlo »

Ecco un esempio di un circuito semplice semplice che funzione senza Cdom sul VAS:

http://www.turneraudio.com.au/solidstat ... -bjts.html

Esempio di una configurazione classica in cui si determina il valori di transconduttanza di Q4 con R10 (reazione di corrente locale). Quel tipo di reazione lavora solo sulla transconduttanza, non riduce di nulla l' impedenza di uscita di Q4.
Ok, vuoi aver ragione per forza? Te la do... e continuo con il mio discorso. Il tuo esempio tra l'altro c'entra con il mio discorso come le ruote di un motorino c'entrano con quelle dei carrelli di un 747: si sono sempre ruote però... Secondo te un differenziale caricato da una resistenza è la stessa cosa di uno caricato da uno specchio di corrente? A me non pare proprio.

Preciso anche che io non stravolgo proprio nessuna regola dell'elettronica. Se fai uno sforzo per vedere il circuito per quello che è, senza dogmatizzare le etichette che gli si appiccicano, ci arrivi tranquillamente da solo. Guardati bene che cosa *passa* attraverso la CDOM e prova a vederla per quella che è: un'impedenza (reattiva) che collega un ingresso con un'uscita. Se questa non è retroazioazione allora si può proprio pensare di tutto.

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

E' esatto, quello che dice Leach.
Peccato che poi lo stesso autore dichiari in modo univoco la posizione di Cdom e la sua ragione, e non faccia menzione agli argomenti che tu poni. Dato quella persona tende ad essere precisa per natura, è strano che abbia omesso volutamente quell' argomento.
E se l'avesse dato per scontato? Ti è venuto in mente?
E' disponibile lo schema completo, ed ad occhio quei caps sono di qualche decina di pF. Per i dati che dichiara Leach, il polo dominante dovrebbe essere ben oltre alla banda audio.
lo schema completo è un pdf scaricabile, per gli interessati, a questo link:

http://users.ece.gatech.edu/~mleach/low ... cs/ckt.pdf

Con quel tipo di circuito (il differenziale di ingresso esce su una resistenza, non su uno specchio di corrente e la differenza, come ho già detto nell'altra risposta, *non* è di poco conto!) non può essere altrimenti che oltre la banda audio. Del resto il concetto di "lowtim" mi pare proprio che si basi sul fatto di mantenere l'influenza della CDOM al di fuori della banda audio, con tutti i provvedimenti a contorno del caso (come il non poter esagerare troppo con il guadagno ad anello aperto).

Naturalmente questi discorsi sono inutili, visto le premesse.
Eviterò di disturbare oltre questo idillio, in attesa che qualcuno che ha una vaga idea dell'elettronica si degni di prendere posizione...
Se sei così sicuro della tua idea di elettronica, vaga o meno che sia, datti da fare a spiegarla agli altri! Per quel che mi riguarda non mi faccio alcun problema ad ascoltare quello che hai da dire purché, oltre a dire il "come" delle cose ci provi un attimo a dire anche il "perché". Eventualmente, per eventuali illuminazioni qualificate puoi postare il quesito su it.hobby.elettronica. Qualcuno in grado di darti una risposta soddisfacente c'è.

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Perdonate eventuali cavolate scritte, sicuramente piercarlo con un disegnino potrà essere molti più chiaro che chiunque con mille parole!
Imho non hai scritto proprio nessuna cavolata. Per i disegni stasera ho dovuto soprassedere perché il mio Mac è andato a impestarsi in un crash dietro l'altro (adesso mi funziona solo OSX mentre tutti i programmi li ho su OS9 - e ci sono problemi, tanto per cambiare, con quell'emerita bestia della SCSI che un giorno gira, l'altro forse e il terzo decide che cavi e terminatori che sono andati bene per un anno, non gli stanno più bene! Mah...)

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Consiglio: Lasciamo le analisi elettroniche a chi ha un background adeguato. Io non le faccio per scelta, perchè le ritengo "noiose", ma se proprio si vuole entrare nel merito, cerchiamo di dare un senso a quel che si dice....
Ecco, un giorno cerca di vincere la noia e falle queste analisi. Con calma. Poi di la tua.
Basta consultare un testo di Leach (consiglio tutta la sua descrizione linkata), di D. Self ed altri per capire chiaramente come funzionino quelle sezioni, in modo preciso e con esposizioni molto semplici (non accademiche).
Che, anche se non ci crederai, mi sono letto e riletto *tutto*. E, ti posso garantire, specialmente Self, è semplice intendere quel che vuol dire solo *dopo* che un bel po' di cose te le sei imparate da altre parti.
Credo che scontrarci su argomenti scontati, per puro spirito di "creatività analitica", non contribuisca alla divulgazione di concetti che sono e rimangono concetti scientifici, non soggettivi...
Credo che tu confonda forma con sostanza. Non credo di aver detto nulla di soggettivo: solo l'esposizione è soggettiva, visto che la sto scrivendo io. Il contenuto non lo è affatto (e non cambio idea in merito, mi spiace). Quanto agli argomenti scontati... bhe, sono talmente scontati che non se parla mai o quasi. Io almeno ci provo; invece chi critica spesso si trincera dietro la scusa che il provare a fare analisi è "noioso"... :twisted:

Ciao
Piercarlo
mauropenasa
R.I.P.
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Iscritto il: 15 ott 2005, 20:33
Località: Italy

Messaggio da mauropenasa »

Io sto attendendo ancora una spiegazione su come funziona il VAS che citi:

1. dove è la reazione tensione parallelo (negli esempi che citi)
2. che riduzione e stabilizzazione di gain svolge il Cdom (quando presente), nelle bande di frequenza audio
3. di quanto un Cdom riduca la impedenza dello stadio in banda audio
4. Il significato di frequenza di taglio in un circuito "integratore limitato alle basse frequenze" (tale diventa il VAS con Cdom), e cosa succede a monte ed a valle di tale Ft
5. in base a che principio uno common emitter stage deve necessitare di Cdom o reazione di tensione parallelo per funzionare o semplicemente per definirne il gain in tensione

Io ho già espresso "la mia verità" su questo, non per avere ragione, ma per una questione di attinenza alle regole matematiche alla base di questi stadi.

Invece di discutere e ragionare su quello che io so o non so, saresti in grado di porre qualche numero, per puro amore della precisione e per rispetto di chi legge questo 3D ?

ciao

Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html
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