Qui siete tutti fisici, date una nuova scòrsa a you tube e spiegateci un poco...

se ho capito il passaggio a cui ti riferisci (ed IIRC), sulla base della ipotesi di funzionamento del sistema, ci dovrebbe essere formazione di un isotopo instabile di rame (Ni+H->Cu) che poi decade emettendo un positrone (cioè un beta), che ovviamente si annichila immediatamente col primo elettrone che incontra, emettendo energia sotto forma di due gamma (fotoni).riccardo ha scritto:A proposito dei gamma, nel filmato un giovane fisico italiano sottolineava proprio che si sarebbe aspettato non certo i gamma, ma beta1...
IIRC è un brevetto internazionale, depositato presso il competente ufficio europeo.riccardo ha scritto:Ma si è capito come mai, Rossi, residente in Prati, a Roma, è andato a brevettare l'apparato Per questa (sua, credo) Leonardo Corporation, in USA?
lo ignoro... provato a cercare?riccardo ha scritto:E soprattutto, immagino mi sia sfuggito, ma lo ha, un sito web, questa Leonardo?
eh?GizMo ha scritto:Se almeno facessero in modo che legalmente i brevetti non sono vendibili...
Cederne l'uso ossia affittarlo? quello e' ok, ma venderne la paternita' no, perche' poi e' palese che i brevetti scomodi se li comprano e poi li seppelliscono...UnixMan ha scritto:eh?GizMo ha scritto:Se almeno facessero in modo che legalmente i brevetti non sono vendibili...![]()
poi si fermerebbe il mondo... quasi mai chi deposita un brevetto è in grado (ha i mezzi e la possibilità) di sfruttarlo industrialmente. Cederne i diritti è la norma nella maggior parte dei casi. Anche in questo caso il brevetto è stato già ceduto (non si sa' ancora a chi) per lo sfruttamento industriale.
Ad esempio in quali casi?GizMo ha scritto:perche' poi e' palese che i brevetti scomodi se li comprano e poi li seppelliscono...
Ad esempio i brevetti di Nikola Tesla riguardanti l'auto alimentata dall'energia dell'etere, una fonta a quanto sembra infinita e a costo 0. L'auto esiste e pare sia anche esposta in un museo, la il cuore del dispositivo che catturava l'energia radiante e' stato rimosso e nessuno sa dove sia.hobbit ha scritto:Ad esempio in quali casi?GizMo ha scritto:perche' poi e' palese che i brevetti scomodi se li comprano e poi li seppelliscono...
Perchè tu, pure residente in Roma, dove lo avesti brevettato? E soprattutto dove l'avresti cercato un partner industriale disposto a finanziarti il progetto?:oMa si è capito come mai, Rossi, residente in Prati, a Roma, è andato a brevettare l'apparato Per questa (sua, credo) Leonardo Corporation, in USA?
Intanto non sappiamo come funziona il reattore, pero' e' chiaro che e' concepito in modo che la reazione non si autosostenti, diversamente avresti un'effetto a valanga e il nocciolo ti esplode come un'ordigno nucleare nemmeno piccolino... visto cosi' non e' nemmeno stupido, se la violenza della reazione a proporzionale all'energia che gli mandi dentro il tutto e' molto + controllabile dei reattori a fissione dove usi le barre di cadmio per assorbire i neutroni di troppo...LuCe68 ha scritto:Ho la tendenza ad entusiasmarmi facilmente per cose come questo annuncio: leggo. mi informo, mi vien voglia di fare, comincio a rimuginarci sopra e la domanda sorge spontanea.
Qusto reattore è un tubo caricato a nichel e idrogeno e viene attivato fonrendogli calore, al che la reazione di fusione si innesce e comincia a produrre un forte eccesso di calore: ma allora per quale porco motivo dovrei continuare a spendere 600W per scaldarlo se lui ne produce 12000W????
Qualcosa mi sfugge....qualcuno l'ha capito?
Ciao
LuCe
infatti non è necessario. Una volta avviata la reazione il riscaldatore elettrico può essere spento (se leggete il brevetto, c'è scritto). Nota che si parlava di Wh (watt-ora) e KWh, cioè propriamente di energia, non potenza. Ha assorbito 600Wh per "partire".LuCe68 ha scritto:ma allora per quale porco motivo dovrei continuare a spendere 600W per scaldarlo se lui ne produce 12000W????
Grazie per il chiarimento.UnixMan ha scritto:infatti non è necessario. Una volta avviata la reazione il riscaldatore elettrico può essere spento (se leggete il brevetto, c'è scritto). Nota che si parlava di Wh (watt-ora) e KWh, cioè propriamente di energia, non potenza. Ha assorbito 600Wh per "partire".LuCe68 ha scritto:ma allora per quale porco motivo dovrei continuare a spendere 600W per scaldarlo se lui ne produce 12000W????
Giz, rischi di esplosione non credo proprio che ce ne siano: se la temperatura sale troppo, il "nucleo" (poco più di 1g di nanopolvere di Ni nel prototipo in questione) fonde ed a quel punto presumibilmente la reazione dovrebbe bloccarsi perché la superficie di contatto tra gas e metallo si riduce drasticamente.