Low gain Aikido
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Non ho molta esperienza di valvole di recente produzione ma gli amici che le hanno provate per rivalvolare i loro apparecchi sono rimasti delusi.
Per la ECC99 invece il concorrente è la 6n6p russa, che ricuperi a un paio di euro (!) e va piuttosto bene, oltre ad avere piedinatura 6DJ8-like.
Ciao
Andrea
Per la ECC99 invece il concorrente è la 6n6p russa, che ricuperi a un paio di euro (!) e va piuttosto bene, oltre ad avere piedinatura 6DJ8-like.
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Belle ma visto che di 6922 ne ho diverse (jan, russe, simens, mullard e via dicendo) non vedo perchè spendere altri dobloni per prendere roba nuova che si troverà a lavorare in uno stadio a mio avviso poco influente dal punto di vista sonoro.Scusate l'intromissione poco qualifiata, ma a voi di robina che esce lucida dalle fabbriche anzicchè da soffitte ammuffie non interessa?![]()
![]()
http://www.jj-electronic.sk//pdf/E88CC.pdf
queste sembrano più robuste, anche se le curve si fermano a voltaggi relativamente bassi, i valori massimi ammessi sono elevati.
Oppure la ecc99 (non piace a nessuno?) http://www.jj-electronic.sk//pdf/ECC99.pdf
con i suoi 400 V di placca, 200 V di catodo/filamento e la bellezza di 60 mA massimi.
Originally posted by PPoli - 19/06/2007 : 22:36:32
la ecc99 è bella ma non ne ho, mentre ho delle 6h6p che dai commenti letti in giro per i forum sembra una gran valvola, spesso preferita alla ecc99.
Il problema è che dissipa troppo e visto che non ho finali particolamente difficili da pilotare, credo che la 6922 sia più che sufficiente.
Cercherà di rimanere nei pressi del 1.6W totale di dissipazione, dovrebbe essere sufficiente a garantirmi capacità di pilotaggio sufficienti per gli scopi a cui lo voglio adibire. Una prova con le 6h6p la posso sempre fare in un secondo momento, vista la piedinatura compatibile.
Ora resta da decidere alcuni particolari. In primo luogo il ccs: io pensavo ad un cascode di BJT. Che ne dite?
Marco
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Niente di meglioOra resta da decidere alcuni particolari. In primo luogo il ccs: io pensavo ad un cascode di BJT. Che ne dite?
Marco
Originally posted by titano - 20/06/2007 : 11:29:40

Io al posto di R2 e R3 metterei lo specchio di corrente

Ciao!
Giaime Ugliano
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Velocemente....questo è quello che avevo in mente di usare, già testato con buoni risultati in altre occasioni:

Giaime...scusa la domanda ma hai visto lo schema? Perchè dovrei preoccuparmi di cercare bjt ad alta tensione? La ddp sarà al massimo di una ventina di volt senza contare che l'hfe dei modelli a bassa tensione è solitamente più elevato dei vari mje350/340 et simila.
Quanto allo specchio di corrente, che vuoi infilare in tutte le posizioni (di la verità, lo stai studiando per gli esami...), mi piacerebbe avere una tua opinione in merito ai vantaggi e svantaggi nella posizione che hai suggerito perchè personalemente vedo più problemi che opportunità.
Marco
Giaime...scusa la domanda ma hai visto lo schema? Perchè dovrei preoccuparmi di cercare bjt ad alta tensione? La ddp sarà al massimo di una ventina di volt senza contare che l'hfe dei modelli a bassa tensione è solitamente più elevato dei vari mje350/340 et simila.
Quanto allo specchio di corrente, che vuoi infilare in tutte le posizioni (di la verità, lo stai studiando per gli esami...), mi piacerebbe avere una tua opinione in merito ai vantaggi e svantaggi nella posizione che hai suggerito perchè personalemente vedo più problemi che opportunità.
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Ciao Marco!
Probabilmente non succede nulla, però chissà.
Con lo specchio di corrente, in condizioni statiche, hai la certezza che in ogni metà della 6CG7 passi la stessa corrente (a meno di un piccolissimo errore). Azionando P2 puoi al massimo rendere uguali le tensioni ai due anodi... diciamo che partendo da condizioni statiche (punto di lavoro) più simili tra i due triodi dovresti minimizzare la distorsione. E' vero anche che V1 lavora localmente retroazionata mentre V2 (a meno della retroazione R13 R12 etc) è a catodo comune, SE il segnale al catodo di V2, generato da V1, è in grado di annullare quello di V2 stessa, offrendo così una "massa virtuale" al nodo dei catodi (P2 a parte, ovviamente). Bene, questa condizione sarà sicuramente meglio soddisfatta se i due tubi partono dallo stesso punto di lavoro... tutto ciò al netto ovviamente delle inevitabili differenze fra le curve caratteristiche dei due triodi (la selezione aiuta fino ad un certo punto).
Certo, uno specchio potrebbe occuparti più spazio di due resistenze, e richiedere bjt PNP HV che sono rari e difficili da trovare. Certo, la capacità parassita dello specchio...
Il mio è solo un suggerimento, in ogni caso, magari un po' inutile, vedi tu
Ciao!
Giaime Ugliano

A catodo freddo, per l'effetto della capacità anodo-catodo, all'accensione il catodo non si trova alla stessa tensione dell'anodo?Giaime...scusa la domanda ma hai visto lo schema? Perchè dovrei preoccuparmi di cercare bjt ad alta tensione? La ddp sarà al massimo di una ventina di volt senza contare che l'hfe dei modelli a bassa tensione è solitamente più elevato dei vari mje350/340 et simila.

Naaaah, l'esame includente i c.m. l'ho già dato 3 mesi faQuanto allo specchio di corrente, che vuoi infilare in tutte le posizioni (di la verità, lo stai studiando per gli esami...), mi piacerebbe avere una tua opinione in merito ai vantaggi e svantaggi nella posizione che hai suggerito perchè personalemente vedo più problemi che opportunità.
Originally posted by titano - 20/06/2007 : 18:09:27

Con lo specchio di corrente, in condizioni statiche, hai la certezza che in ogni metà della 6CG7 passi la stessa corrente (a meno di un piccolissimo errore). Azionando P2 puoi al massimo rendere uguali le tensioni ai due anodi... diciamo che partendo da condizioni statiche (punto di lavoro) più simili tra i due triodi dovresti minimizzare la distorsione. E' vero anche che V1 lavora localmente retroazionata mentre V2 (a meno della retroazione R13 R12 etc) è a catodo comune, SE il segnale al catodo di V2, generato da V1, è in grado di annullare quello di V2 stessa, offrendo così una "massa virtuale" al nodo dei catodi (P2 a parte, ovviamente). Bene, questa condizione sarà sicuramente meglio soddisfatta se i due tubi partono dallo stesso punto di lavoro... tutto ciò al netto ovviamente delle inevitabili differenze fra le curve caratteristiche dei due triodi (la selezione aiuta fino ad un certo punto).
Certo, uno specchio potrebbe occuparti più spazio di due resistenze, e richiedere bjt PNP HV che sono rari e difficili da trovare. Certo, la capacità parassita dello specchio...
Il mio è solo un suggerimento, in ogni caso, magari un po' inutile, vedi tu

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D1. Basta come risposta?A catodo freddo, per l'effetto della capacità anodo-catodo, all'accensione il catodo non si trova alla stessa tensione dell'anodo?Probabilmente non succede nulla, però chissà.

Se ti dicessi che lo stadio, in quanto "common cathode" e non "differenziale", è completamente asimmetrico in regime dinamico? Non credi che quanto da te proposto potrebbe essere molto adatto ad uno stadio differenziale ma non a quello presente nello schema?Con lo specchio di corrente, in condizioni statiche, hai la certezza che in ogni metà della 6CG7 passi la stessa corrente (a meno di un piccolissimo errore). Azionando P2 puoi al massimo rendere uguali le tensioni ai due anodi... diciamo che partendo da condizioni statiche (punto di lavoro) più simili tra i due triodi dovresti minimizzare la distorsione. E' vero anche che V1 lavora localmente retroazionata mentre V2 (a meno della retroazione R13 R12 etc) è a catodo comune, SE il segnale al catodo di V2, generato da V1, è in grado di annullare quello di V2 stessa, offrendo così una "massa virtuale" al nodo dei catodi (P2 a parte, ovviamente). Bene, questa condizione sarà sicuramente meglio soddisfatta se i due tubi partono dallo stesso punto di lavoro... tutto ciò al netto ovviamente delle inevitabili differenze fra le curve caratteristiche dei due triodi (la selezione aiuta fino ad un certo punto).
Certo, uno specchio potrebbe occuparti più spazio di due resistenze, e richiedere bjt PNP HV che sono rari e difficili da trovare. Certo, la capacità parassita dello specchio...
Io credo sia più profiquo preoccuparsi delle differenti necessità di polarizzazione dei due tubi, in quanto quello di ingresso non ha affatto bisogno di alcun carico anodico ed R2 assolve al solo compito di evitare la necessità di un'altra alimentazione dedicata da 100V. Non a caso viene bypassata.
P2 al momento è stato eliminato. Jhon mi ha convinto a farne a meno al fine di evitare problemi nel caso di rottura del componente. Sono in dubbio se utilizzare o meno una parte di degenrazione locale ai catodi o meno.
Il vantaggio, più che il bilanciamento delle correnti, risiederebbe proprio nella possibilità di settare la tensione di V2 nei pressi di +B/2, cosi da utilizzare al meglio la tecnica di noise nulling che ha reso cosi famoso l'aikido.
Alimentazione: penso che cercherò di complicarmi la vita costruendo una alimentazione dual mono, costruendo per giunta il pre come due telai.
Ho immaginato di realizzare un primo filtraggio nel telaio contenente i trasformatori (c-r-c), per poi creare una massa locale nel telaio del pre con un condesatore (per canale) di elevata capacità, seguito da un regolatore shunt.
Si lo so...esagerato, ma due trasformatori che non chiedono altro di essere usati, e parecchia tensione in eccesso fuori dal ponte raddrizzatore

Marco
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Ciao Marco!
mica posso leggerti nel pensiero!
Comunque dopo qualche rapida simulazione in Spice vedo che non cambia granchè: avresti il bilanciamento automatico delle correnti anche in presenza di triodi dissimili, come giustamente sottolinei può servire o può non servire.
L'alimentatore mi sembra ottimo
Ciao!
Giaime Ugliano
Ahò ma che vuoi da me, non c'è D1 nello schemaD1. Basta come risposta?![]()


Non ti preoccupare, c'ero arrivato da me che non è uno stadio differenziale, grazieSe ti dicessi che lo stadio, in quanto "common cathode" e non "differenziale", è completamente asimmetrico in regime dinamico?
Originally posted by titano - 20/06/2007 : 21:01:25

Comunque dopo qualche rapida simulazione in Spice vedo che non cambia granchè: avresti il bilanciamento automatico delle correnti anche in presenza di triodi dissimili, come giustamente sottolinei può servire o può non servire.
L'alimentatore mi sembra ottimo

Ciao!
Giaime Ugliano
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No certo non puoi, ma la cortesia di replicare solo dopo aver letto la discussione e guardato gli aggiornamenti dello schema presentati potresti anche farmela...Ahò ma che vuoi da me, non c'è D1 nello schemamica posso leggerti nel pensiero!
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Beh...preoccupato non lo sono di certoNon ti preoccupare, c'ero arrivato da me che non è uno stadio differenziale, grazie![]()
Comunque dopo qualche rapida simulazione in Spice vedo che non cambia granchè: avresti il bilanciamento automatico delle correnti anche in presenza di triodi dissimili, come giustamente sottolinei può servire o può non servire.

Certo che da lettore del blog di Broskie quale ti professi, pensavo avessi preso visione delle esaustive spiegazioni elargite da John sullo stadio in questione...non credevo ti servisse spice e quindi ho pensato che tu ti fossi distratto un attimo. Capita (vedi schemi di cui sopra

Alimentatore: allora, che shunt utilizzare? Non voglio nulla di troppo complicato. Anzi, viste le caratteristiche del progetto in questione stavo meditando di usare un semplice ccs seguito da una catena di zener o diodi a gas.
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Mi sono distratto, infatti. Devo ritrovare serenità e attenzione, non interverrò per un po'.e quindi ho pensato che tu ti fossi distratto un attimo. Capita
Originally posted by titano - 21/06/2007 : 12:48:36
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Ops...non avevo visto il post, ero già in Croazia...Con riferimento allo schema
perchè hai scelto di uscire dalla parte bassa di R8, invece che da quella alta (sotto il catodo della valvola superiore)?
_________
Piergiorgio
Originally posted by plovati - 26/06/2007 : 15:58:23

I motivi sono tre, uno mio e due di Broskie

- Il mio è che ci sono i due di Broskie
- perchè il giochetto del noise nulling funzioni è necessario (più precisamente, è più semplice) che il partitore formato da ognuno dei due stadi sia, all'anodo del tubo inferiore, pari al 50%.
- la modesta resistenza non crea molti problemi allìimpedenza di uscita, a meno di voler pilotare una cuffia da 32ohm. Il vantaggio consiste invece in una maggiore linearità dello stadio (degenerazione e compensazione simmetrica col carico catodico formato dal secondo triodo) e in una minore tendenza del follower ad autooscillare. Io è da un pezzo che con i cathode follower uso sia grid stopper che cathode stopper... con l'aggiunta di un bel 100nF direttamente a cavallo tra B+ e connessione a massa del carico è il metodo migliore per evitare oscillazioni ad alta frequenza con queste topologie. ; )
Marco
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