Sinceramnte se devo copiare un progetto fatto intermentre da altri posso comprarmi il prodotto già fatto. Non so per voi, per me la parte divertente è la progettazione, mentre saldare, assemblare ecc. è una gran rottura di co...oni
Originariamente inviato da LuCe - 19/01/2009 : 14:22:59
Anche questo sarà più chiaro quando sarà pubblico qualcosa (dovrebbe succedere a breve, la proposta l'ho fatta e vediamo cosa dicono gli altri).
In realtà il progetto è totalmente modulare. Le uniche cose inderogabili sono la scheda che monta l'FPGA (che è una demo-board già bella e fatta, non bisogna saldare nulla). Per i moduli sono assegnate solo le interfacce (il tipo di connettori e il loro pinout) ma il modulo stesso è libero, si è liberi di implementare i singoli stadi come si preferisce.
E' piuttosto lontano insomma dall'impostazione di un progetto "chiuso", come può essere quello del my_ref ad esempio, che è solo di pubblico dominio, non "aperto".
Per questo viene definito "open source", similarmente al software libero, dove spesso (penso ad una distro di Linux) il kernel si mantiene fisso e si interviene sulle interfacce grafiche, i drivers per le periferiche, si aggiungono programmi di uso comune, etc etc... di fatto il software diventa interamente personalizzabile, così come questo progetto di DAC.
Ovviamente, in parallelo a questa impostazione "open source" ci saranno anche dei moduli "ufficiali" (schema e disegno PCB, probabilmente anche qualche gruppo d'acquisto per le schede già pronte, se si raggiunge una certa massa critica di partecipanti - ed è per questo che vorrei coinvolgere più persone possibile...) per chi non ha voglia di svilupparli per conto proprio, ma vuole solo assemblarli.
L'altra cosa non personalizzabile (ma solo in apparenza) è il software caricato sull'FPGA: per adesso l'unica certezza è che questo si incarica di interfacciare il DAC col protocollo USB (non credo che nessuno abbia voglia di scriverselo se si trova già bello e fatto!

, non è qui il piacere del diy). Ulteriori funzioni, come l'interfaccia verso schermi LCD, pulsanti, telecomandi, altri tipi di ingressi digitali etc etc, come i moduli hardware saranno liberi: anche qui ci saranno delle versioni "ufficiali" ma ciascuno (imparando un po' di VHDL/Verilog) dovrebbe essere in grado di modificarseli a piacere.
Si potrà quindi decidere, se tutto va bene, a che gradino salire la scala: c'è chi si fermerà al primo gradino, con un progetto "minimale" (ad es. un singolo DAC stereofonico con ingresso USB e uscita a opamp, senza slave mode alla sorgente) usando il software sviluppato corredato dalle schede "ufficiali" magari con già qualche componente difficile da saldare montato.
Qualcun altro potrà salire il gradino successivo inserendo tra le funzionalità software già pronte qualcosa di più avanzato (come la possibilità di tenere le sorgenti in slave mode), magari sviluppandosi da solo un modulo I/V come più gli piace, o un modulo clock.
Sicuramente ci sarà chi arriva fino all'ultimo gradino, modificando pesantemente il software per usare, chessò, un LCD grafico, magari implementando tutti moduli custom, sia alimentazione che sezione digitale che sezione analogica come meglio preferisce.
Ripeto, per mantenere l'impostazione DIY senza però essere costretti ad imparare a programmare l'FPGA, si può tranquillamente partecipare al progetto: se non si vogliono usare i moduli "di default" ce li si può sviluppare da soli, non è difficile creare un modulo DAC (o un modulo clock, un modulo ricevitore S/PDIF, un modulo I/V a valvole - transistor - mosfet - come si preferisce) sapendo già cosa deve entrare e cosa deve uscire.
(Il problema casomai è farlo bene: è per questo che ci saranno moduli "ufficiali". Al progetto partecipa gente che con i circuiti digitali ad alta velocità ci lavora, questo dovrebbe garantire l'assenza dei soliti errori degli hobbisti, abituati ai circuiti analogici a bassa frequenza, quando si mettono fare un DAC).
Anche l'alimentazione è piuttosto libera (anzi forse è l'area dove probabilmente non ci sarà niente di ufficiale).
A me sembra invece che con questo tipo di impostazione, forse è vero il contrario, lasciando troppa libertà al singolo diyer si possono compromettere le prestazioni e il principio di fondo sul quale nasce il progetto, ad esempio con chip DAC obsoleti, uso del NOS, stadi d'uscita ridicoli e mal progettati etc etc... ma l'impostazione del progetto è "open source" e tale resterà. Chi parteciperà sarà libero di rovinarne (o migliorarne) le prestazioni come meglio crede insomma
Non vorrei comunque approfittare del topic di Paolo oltremodo, per ulteriori informazioni nell'attesa di avere una pagina web è possibile contattare Pierre o me come preferite:
http://audio.peufeu.com/
Ciao!
Giaime Ugliano
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Bruno Putzeys