non vedo perché l'uso di un tipo di R piuttosto che un altro possa pregiudicare la "commerciabilità" di un progetto.mrttg ha scritto:Self parla del suo ambito produrre apparecchiature commerciali vendibili e producibili ad un pubblico medio..
PMGS Potentiometer
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Re: PMGS Potentiometer
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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EF80
Re: PMGS Potentiometer
Vero, diverse volte ho preso ampli e gli ho cambiato le resistenze a strato metallico con delle resistenza ad impasto e cambiava completamente e in meglio il suono...LuCe68 ha scritto:Che le risistenze non siano tutte uguali siamo tutti (?) d'accordo: bassa prendere due normalissime resistenze del valore tale da fare un partitore 10:1 applicarli un'onda quadra in ingresso e vederai che in uscita non lo è più a causa dei parametri parassiti delle stesse . Personalmente sono portato a pensare che il suono sia influenzato più dal tipi di resistenza che adopri piuttosto che dalla marca ,come invece parebbe leggendo per la rete. Potrebbe essere interessante stilare una classifica delle resistenze e cercare si capire cosa accomuna le ben suonanti dalle mediocri.
Chi inizia ?
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EF80
Re: PMGS Potentiometer
Boiate, ho ascoltato diverse ampli a valvole commerciali con resistenze a strato che suonavano da schifo e basta, le strato non sono brillanti e quelle a carbone non sono morbide. Quelle a carbone sono brillanti, con un'ottimo dettaglio, danno un suono puro e piacevole. Quelle a strato metallico sono fastidiose invece !UnixMan ha scritto:A sentire Thorsten Loesch, la R "ottimale" per ogni circostanza non esiste. Lui sostiene (e per altro anche le mie pur limitate esperienze sembrano confermarlo) che le R a strato metallico tendono ad dare un suono più freddo, duro e brillante mentre quelle ad impasto di carbone uno più caldo, morbido ed eufonico. In altre parole (sempre sue), le resistenze a strato avrebbero caratteristiche timbriche simili a quelle tipiche dei circuiti a SS mentre quelle ad impasto avrebbero caratteristiche timbriche "da valvolare".
Per questo motivo, per ottenere un suono quanto più possibile neutro ed equilibrato lui usa e raccomanda di usare R a strato metallico nei circuiti valvolari ed R ad impasto di carbone in quelli a SS.
Io cmq uso resistenze di tutti i tipi, dipende dove devo metterle, tipo su una cella RC non mi importa molto e uso quello che ho, lungo il segnale, su anodi a catodi solo impasto, meno importanti sono quelle di ancoraggio, li uso quelle a strato di carbone o ancora ad impasto ma se proprio ci tengo a strafare ma non sarebbe necessaria.
Cmq nessuno che abbia mai fatto una prova a suonare un brano sullo stesso ampli ma con componenti diverse e a registrare l'analisi si sprettro e farne poi un confronto al computer per evidenziare le minime differenze ?
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Re: PMGS Potentiometer
Infatti poi le R ad impasto le producono ancora...UnixMan ha scritto:non vedo perché l'uso di un tipo di R piuttosto che un altro possa pregiudicare la "commerciabilità" di un progetto.mrttg ha scritto:Self parla del suo ambito produrre apparecchiature commerciali vendibili e producibili ad un pubblico medio..
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Re: PMGS Potentiometer
E sei sicuro che sia un fenomeno (indagabile mediante analisi) solo di spettro di frequenza?GizMo ha scritto: Cmq nessuno che abbia mai fatto una prova a suonare un brano sullo stesso ampli ma con componenti diverse e a registrare l'analisi si sprettro e farne poi un confronto al computer per evidenziare le minime differenze ?
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Re: PMGS Potentiometer
si potrebbe anche registrare da un microfono quello che esce dall'altoparlante, sovrapponendo le tracce una sopra l'altra dovrebbero evidenziarsi le differneze nella forma d'onda. Se si percepisce ad orecchio allora e' un fenomeno reale e quindi deve essere misurabile! se non e' misurabile allora non e' reale. ma io credo sia reale.
Il problema che fin'ora credo che chi ha apparecchiature adatte a questo scopo non abbia mai dato importanza a questi fenomeni.
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Re: PMGS Potentiometer
Mi sbaglierò, ma sono abbastanza convinto che se c'è differenza tra le strato metalliche e quelle ad impasto la cosa stia principalmente nel fatto che quelle a strato risultano tendenzialmente essere più precise e stabili rispetto il valore nominale mentre quelle ad impasto hanno sicuramente maggior tendenza a discostarsi (anche da nuove ma maggiormente dopo l'uso) dal valore nominale, dando al circuito quelle piccole variazioni che poi rendono riconoscibile la differenza
per tale motivo sono, magari a torto, convinto che con quelle ad impasto sia più difficile ricostruire una versione di un circuito che sia esattamente identica ad un'altra, avendo maggior probabilità che i valori si discostino da quelli nominali
naturalmente la selezione delle resistenze evita il problema da nuove, ma sicuramente con il passar del tempo l'effetto è molto diverso da quello delle resistenze a strato metallico
Kagliostro
per tale motivo sono, magari a torto, convinto che con quelle ad impasto sia più difficile ricostruire una versione di un circuito che sia esattamente identica ad un'altra, avendo maggior probabilità che i valori si discostino da quelli nominali
naturalmente la selezione delle resistenze evita il problema da nuove, ma sicuramente con il passar del tempo l'effetto è molto diverso da quello delle resistenze a strato metallico
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EF80
Re: PMGS Potentiometer
Ti sbagli perche' il variare del valore nominale avviene in anni e non a frequenza audio, poi solitamente io le seleziono misurandole una per una, a parte questo le allen bradley sono precisissime, all'ultima di marzaglia ho speso 80 euro di bustine di queste resistenze date con tolleranza al 5% ma quasi tutte restano effettivamente entro il 2% del valore nominale e sono anche stabili nel tempo.kagliostro ha scritto:Mi sbaglierò, ma sono abbastanza convinto che se c'è differenza tra le strato metalliche e quelle ad impasto la cosa stia principalmente nel fatto che quelle a strato risultano tendenzialmente essere più precise e stabili rispetto il valore nominale mentre quelle ad impasto hanno sicuramente maggior tendenza a discostarsi (anche da nuove ma maggiormente dopo l'uso) dal valore nominale, dando al circuito quelle piccole variazioni che poi rendono riconoscibile la differenza
per tale motivo sono, magari a torto, convinto che con quelle ad impasto sia più difficile ricostruire una versione di un circuito che sia esattamente identica ad un'altra, avendo maggior probabilità che i valori si discostino da quelli nominali
naturalmente la selezione delle resistenze evita il problema da nuove, ma sicuramente con il passar del tempo l'effetto è molto diverso da quello delle resistenze a strato metallico
Kagliostro
Cmq hanno un vantaggio, io ne tengo anche di quelle recuperate o di marche teoricamente + scrause, perche' capita che quando calcoli un circuito ti esca un valore ipotizziamo 35k, allora di solito metti i 33 o 39 ... oppure pigli delle 33 ad impasto un po' vecchiotte ne misuri alcune e sicuramente una che sta a 35 la trovi
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Re: PMGS Potentiometer
naah.kagliostro ha scritto:Mi sbaglierò, ma sono abbastanza convinto che se c'è differenza tra le strato metalliche e quelle ad impasto la cosa stia principalmente nel fatto che quelle a strato risultano tendenzialmente essere più precise e stabili rispetto il valore nominale mentre quelle ad impasto hanno sicuramente maggior tendenza a discostarsi (anche da nuove ma maggiormente dopo l'uso) dal valore nominale, dando al circuito quelle piccole variazioni che poi rendono riconoscibile la differenza
Specie nei valvolari "minimalisti", ben raramente (per non dire mai) i valori sono critici. In genere li puoi anche calcolare "a spanne" senza che ci siano differenze apprezzabili all'ascolto. Neanche per scostamenti ben superiori alle tolleranze dei peggiori resistori sul mercato.
Così come per qualsiasi altro elemento (ad es. i condensatori, ma anche i conduttori, gli isolanti e talvolta perfino elementi esterni al circuito come supporti e contenitori...), le cause delle differenze che si possono riscontrare all'ascolto sono da ricercarsi altrove. Dove è difficile dirlo, purtroppo. Se lo sapessimo, avremmo fatto già un bel passo avanti.
È possibile che le differenze siano negli elementi parassiti, nelle non-linearità (no, anche un resistore non è solo una resistenza e non è mai perfettamente lineare...), nella quantità e "qualità" del rumore generato (*), nella diversa (diversa, non necessariamente minore!) sensibilità e risposta alle vibrazioni, ai campi EM esterni, alle modulazioni della temperatura istantanea locale dovute al segnale, ...
(*) una qualsiasi R genera diversi tipi di rumore. Tutte inevitabilmente generano rumore termico, in misura direttamente proporzionale al valore della resistenza stessa. Ma la quasi totalità di quelle a strato metallico generano anche "rumore in eccesso" (excess noise) di un tipo (e con uno spettro di potenza) particolarmente fastidioso.
Il rumore in eccesso risulta particolarmente dannoso soprattutto laddove questi componenti siano impiegati in punti particolarmente sensibili al rumore, cioè dove il livello di segnale è basso e c'è moltissima amplificazione. Uno dei punti peggiori dove impiegarli sono le reti di retroazione di circuiti che fanno uso di elevati tassi di NFB... che per assurdo sono invece proprio alcune delle "posizioni" in cui è raro trovare componenti di tipo diverso!
L'uso di componenti a strato metallico in quelle posizioni (spesso) è uno dei maggiori responsabili di quello che generalmente (quanto erroneamente) viene indicato come "il cattivo suono dei transistors"! (e/o del NFB).
Se hai un tipico ampli a SS (il classico op-amp di potenza, integrato o a discreti che sia), senza cambiare altro prova a sostituire i resistori che compongono la rete di retroazione con altri di pari valore ma diversa tecnologia e poi vieni a raccontarci come cambia il suono a seconda del tipo di resistori impiegati...
Ciao, Paolo.
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EF80
Re: PMGS Potentiometer
secondo me molto e' anche dovuto alla diffettosita' delle progettazioni, vedi condensatori di livellamento sottodimensionati errori di cablaggio... che allontanano la precisione della riproduzione del segnale, in ampli costruiti bene la caratteristiche tendono a convergere.
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Re: PMGS Potentiometer
senza meno. Alimentazione e layout sono tra gli elementi più importanti in assoluto per il risultato "sonoro". Ma qui si parlava di resistori.GizMo ha scritto:vedi condensatori di livellamento sottodimensionati errori di cablaggio...
Ciao, Paolo.
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Re: PMGS Potentiometer
Grazie per le spiegazioni
e su questo sicuramente posso concordare
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Kagliostronella quantità e "qualità" del rumore generato