Su Fukushima è calato il sipario, nessuno ne parla più... ma la situazione non è affatto migliorata, anzi è sempre più drammatica.
http://www.youtube.com/watch?v=sET4fqowKIg
A quanto sembra, com'era prevedibile in mancanza di un raffreddamento efficacie, alla fine il materiale fuso dei noccioli si è fatto strada attraverso tutte le barriere e sta' penetrando nel terreno sottostante. In pratica, si sta' verificando il peggiore scenario possibile, quello noto come "
sindrome cinese".
Vapore contaminato con livelli spaventosi (ed immediatamente letali) di radioattività fuoriesce dal terreno intorno alla centrale e c'è il rischio di devastanti esplosioni sotterranee che disperderebbero nell'ambiente e nell'atmosfera quantità ancora maggiori di materiali radioattivi. Un incubo.
Beninteso, "sindrome cinese" è solo un nome ad effetto (coniato probabilmente da qualche ignorante). Se i noccioli potessero veramente penetrare attraverso l'intera crosta terrestre, giunti al mantello si disperderebbero nel magma fuso e fondamentalmente non ci sarebbero conseguenze rilevanti. Sfortunatamente, molto prima di arrivare a profondità simili, prima o poi inevitabilmente il materiale fuso incontra delle falde acquifere, contaminandole (con tutto ciò che ne consegue, considerato che le falde acquifere sono spesso comunicanti tra loro ed i sistemi di acque sotterranee possono coprire superfici enormi). Al contatto con l'acqua si producono grandi quantità di vapore radioattivo che tende a risalire in superficie. Se la pressione sale troppo rapidamente, si possono avere esplosioni di vapore. Peggio ancora, se la temperatura del materiale fissile è ancora sufficientemente alta, l'acqua viene scissa in una miscela esplosiva di idrogeno ed ossigeno... boom.
Nel frattempo, non si sa' se a causa di Fukushima o di qualche altra causa di cui nessuno ha parlato, a quanto pare piogge radioattive sono cadute sul Canada:
http://www.youtube.com/watch?v=BDSpCxjZ2D8

Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»