Telaio lettori digitali

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ho ordinato un Pioneer DV-585AS per poter iniziare a fare un poco di esperienza sulle sorgenti digitali.
In rete ho trovato indicazioni di estremo interesse, a partire dal DAC SPDIF di Vexator, a http://freerider.dyndns.org/anlage/HiresAudio_E.htm
a http://www.labtek.it/ a Olimpia Audio

La domanda che mi pongo è: quale importanza dare agli interventi sul telaio?
Non ho ancora ricevuto il lettore, ma immagino che sarà leggerino come tutti i prodotti economici.
Poichè penso di poter adattare un mio sistema di misura per le vibrazioni (che uso sul corpo umano ) a qualche verifica sul lettore, mi chiedo preliminarmente se ne vale la pena.
In sintesi, secondo voi, in un generico lettore CD/DVD di fascia bassa e quindi non necessariamente in uno specifico modello, qual'è l' ordine nel definire una scaletta di priorità? Trascurando il fatto che ogni modello avrà punti deboli suoi specifici, è definibile un criterio generale?
Mauro
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Poichè si dice che questi player scaldano molto, e considerando le loro ridotte dimensioni, non so quanto sia il caso di mettere in giro per il telaio toppe smorzanti. Io mi limiterei ad appoggiare sul coperchio un mattone, una pietra, una lastra in grado da sola di smorzare il telaio, e baderei a porre il lettore su delle sospensioni in grado di assorbire ogni spostamento del lettore stesso. Una ipotesi efficace ma non esauriente sono quei piedi incavati, di delrin, divisi in due sezioni cilindriche, libere, appoggiate l'una sull'altra traite una sfera di acciaio (l'insieme è quindi capace di muoversi..). Qualunque sia la sospensione, appoggerei il lettore su una base in pietra.

Ho ordinato un Pioneer DV-585AS per poter iniziare a fare un poco di esperienza sulle sorgenti digitali.
In rete ho trovato indicazioni di estremo interesse, a partire dal DAC SPDIF di Vexator, a http://freerider.dyndns.org/anlage/HiresAudio_E.htm
a http://www.labtek.it/ a Olimpia Audio

La domanda che mi pongo è: quale importanza dare agli interventi sul telaio?
Non ho ancora ricevuto il lettore, ma immagino che sarà leggerino come tutti i prodotti economici.
Poichè penso di poter adattare un mio sistema di misura per le vibrazioni (che uso sul corpo umano ) a qualche verifica sul lettore, mi chiedo preliminarmente se ne vale la pena.
In sintesi, secondo voi, in un generico lettore CD/DVD di fascia bassa e quindi non necessariamente in uno specifico modello, qual'è l' ordine nel definire una scaletta di priorità? Trascurando il fatto che ogni modello avrà punti deboli suoi specifici, è definibile un criterio generale?
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Originally posted by MBaudino - 28/04/2006 : 14:42:31
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Messaggio da vexator »

il problema principale (ovvio, non l'unico) di questi lettori economici (io ne ho provati tanti) è lo sportellino (o vassoio, non ricordo come si chiama :oops: ) quello su cui si appoggia il disco e poi si chiude...
dunque: è leggero, si muove e vibra parecchio. Io ho risolto mettendo del grasso (quello per cuscinetti) sulle rotaie.

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Messaggio da MBaudino »

<<Poichè si dice che questi player scaldano molto, e considerando le loro ridotte dimensioni, >>

Non mi ponevo preclusioni di rifare ex novo il telaio, tipo Labtek. O anche di sostituire l' alimentatore.
Diciamo che è un DVD a perdere, un 'banco di prova' destinato a fare esperienza. E' ovvio, come dice Olimpia, che se prendo un lettore e gli modifico il DAC, l' uscita audio, la base dei tempi, l' alimentatore, il telaio ecc. probabilmente ho sbagliato l' acquisto. Lo scopo nel mio caso non era quello di acquistare un lettore per ascoltare musica, ma per fare esperienza.
Ho visto un infinità di gadget per irrigidire la struttura e smorzare le vibrazioni, mantenendo il telaio esistente: quelle da te proposte sono sicuramente soluzioni interessanti. Le sfere sono sicuramente da capire.

Il senso del mio 3d è che non mi è chiaro il ruolo e l' importanza del telaio in un lettore CD.
Per farmi capire, in un ampli economico a valvole, in linea di massima, i punti deboli e critici su cui potenzialmente intervenire (ovviamente previa verifica) sono in ordine il TU, l' alimentatore, gli elettrolitici ecc. ecc. Ogni ampli sarà una storia a se, ma almeno a livello di ragionamento e verifiche il percorso logico è quello. In un ampli a valvole difficilmente telaio, cavo di alimentazione, isolanti usati ecc. sono i primi elementi a cui pensare nel caso di un upgrading.
Volendo trasformare un lettore CD economico in un lettore 'buono', il telaio ''ideale'' è secondo voi il primo ''componente'' da cui partire o l' ultimo ( ... naturalmente è fondamentale l' equilibrio ecc. ecc.)
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Messaggio da MBaudino »

il problema principale (ovvio, non l'unico) di questi lettori economici (io ne ho provati tanti) è lo sportellino (o vassoio, non ricordo come si chiama :oops: ) quello su cui si appoggia il disco e poi si chiude...
dunque: è leggero, si muove e vibra parecchio. Io ho risolto mettendo del grasso (quello per cuscinetti) sulle rotaie.[/right][/i]
Questo mi sembra un bel punto di partenza: ho provato edesso sul lettore Cd del mio PC è la vibrazione è notevole.

Domanda: quando il CD gira appoggia sul vassoio? Presumo di no, perchè altrimenti si avrebbe usura del CD, ma tu hai info precise su come viene sostenuto il CD?
Mauro
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Messaggio da riccardo »

La posizione occupata nell'ordine di importanza dal telaio è importante.
Ma non nel senso che lo intendi. La struttura del lettore è composta da una meccanica di lettura dotata di proprie sospensioni e da un telaio rigido, ma leggero e risonante.
Il fatto è che durante la lettura la meccanica si muove, oltre che vibrare.
Questo movimento, mal assorbito dal telaio, e l'insieme delle vibrazioni, impongono al sistema di correzione d'errore una mole di lavoro interessante.
L'ideale quindi sarebbe porre il lettore in un giroscopio, in modo che qualunque sia la sollecitazione prodotta durante la lettura, la posizione ideale e reciproca di meccanica e telaio non si scomponga.
Questo vuol dire che la sollecitazione sviluppata dalla meccanica di lettura deve immediatamente essere percepita dal telaio, in modo che la loro posizione reciproca NON si modifichi malgrado il micromovimento o la vibrazione.
La questione della sfera: se tu immagini due dischi, ciascuno incavato leggermente al centro, affacciati per la parte incavata, ma, adagiata nell'incavo una sfera libera di muoversi....in sostanza due piani liberi di scorrere l'uno sull'altro. Perchè? immagina che la rotazione di lettura produce una sollecitazione variabile, determinata dalla forza centrifuga.
La meccanica si inclina, seguondo l'applicazione della forza, e questo movimento di solito non è accompagnato dal telaio. IN questo conteto i piani scorrevoli, su cui potrebbe essere appoggiato il lettore, permettono il naturale smorzamento del movimento.
Il punto è che il sistema conla sfera, non mi pare efficace contro le vibrazioni di varia ampiezza. Che sono quelle determinate dall'aria smossa da disco, quelle della rotazione e della difformità del cd, quelle prodotte dalla musica in ambiente, che risalgono atttraverso i mobili e infestano il telaio metallico e leggero...
/tutto imho/

<<Poichè si dice che questi player scaldano molto, e considerando le loro ridotte dimensioni, >>

Non mi ponevo preclusioni di rifare ex novo il telaio, tipo Labtek. O anche di sostituire l' alimentatore.
Diciamo che è un DVD a perdere, un 'banco di prova' destinato a fare esperienza. E' ovvio, come dice Olimpia, che se prendo un lettore e gli modifico il DAC, l' uscita audio, la base dei tempi, l' alimentatore, il telaio ecc. probabilmente ho sbagliato l' acquisto. Lo scopo nel mio caso non era quello di acquistare un lettore per ascoltare musica, ma per fare esperienza.
Ho visto un infinità di gadget per irrigidire la struttura e smorzare le vibrazioni, mantenendo il telaio esistente: quelle da te proposte sono sicuramente soluzioni interessanti. Le sfere sono sicuramente da capire.

Il senso del mio 3d è che non mi è chiaro il ruolo e l' importanza del telaio in un lettore CD.
Per farmi capire, in un ampli economico a valvole, in linea di massima, i punti deboli e critici su cui potenzialmente intervenire (ovviamente previa verifica) sono in ordine il TU, l' alimentatore, gli elettrolitici ecc. ecc. Ogni ampli sarà una storia a se, ma almeno a livello di ragionamento e verifiche il percorso logico è quello. In un ampli a valvole difficilmente telaio, cavo di alimentazione, isolanti usati ecc. sono i primi elementi a cui pensare nel caso di un upgrading.
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Originally posted by MBaudino - 28/04/2006 : 15:55:04
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Messaggio da riccardo »

Il cd appoggia sul piatto di lettura, che poi è una puleggia, in asse col motore, e viene mantenuto fermo, pardon, stabile in piano in corso di rotazione mediante un clamper.
A me pare che nei lettori domestici il cassetto sia meglio disaccoppiato che nei pc.
In ogni caso, il cassetto si abbassa una volta che il cd è posto sul piatto. C'è da considerare poi che i lettore da PC è inscatolato, e l'aria mossa dalla rotazione è probabilmente il maggiore evento disturbatore, visto che è intrappolata dentro e può risuonare...poi la lettura audio, neilettori domestici è lineare, non è variabile come quella dei PC..
imho


Questo mi sembra un bel punto di partenza: ho provato edesso sul lettore Cd del mio PC è la vibrazione è notevole.

Domanda: quando il CD gira appoggia sul vassoio? Presumo di no, perchè altrimenti si avrebbe usura del CD, ma tu hai info precise su come viene sostenuto il CD?
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Originally posted by MBaudino - 28/04/2006 : 16:10:26
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Messaggio da MBaudino »

Intanto grazie per l' attenzione.
Proviamo a scorporare i problemi, separando vibrazioni interne da quelle di origine esterna.
Vorrei iniziare a capire l' importanza di quelle interne.

Ipotizzo questa situazione:
Posiziono il lettore in un locale diverso da quello in cui viene riprodotta la musica, sopra una colonna di sabbia o altro sistema equivalente. Presumibilmente nessuna vibrazione esterna, a bassa o alta frequenza, arriva a disturbare il mio lettore in maniera significativa ( se arriva un terremoto, pazienza: sospendo le prove)
Vibrazioni interne presumo che possano derivare per una frazione minima da componenti elettromeccanici vari ( trasformatore, filtri eventuali) e per tutto il resto dalla rotazione del disco che può eccitare risonanze interne.

Realizzando un telaio 'ideale' per la carrozzeria esterna, posso sperare di arrivare a questa situazione, ma difficilmente penso sia possibile di intervenire sulla meccanica di lettura se non con qualche contrappesino qui' e la' e qualche placchetta smorzante. Se possibile, si può pensare di sospendere il sistema di lettura, ma dipenderà da come è realizzato lo specifico lettore.

Rimarrà quindi un 'cuore' meccanico non modificabile, soggetto alle sole vibrazioni che lui stesso origina (ho ipotizzato per il momento che tutte le altre siano trascurabili)
Il sistema di correzione degli errori viene messo in crisi da questo? E questo può comportare variazioni qualitative udibili nella riproduzione?
Mi rendo conto che è difficile dare un indicazione ed anche una prova richiederebbe di poter installare in successione varie meccaniche di lettura diversamente concepite all' interno di un telaio quasi ideale.
Riuscite a darmi un idea?
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Messaggio da riccardo »

Forse non ho capito, e forse non ho la competenza per risponderti, mi interrogo.
La meccanica di lettura non la devi in nessun modo toccare, tanto meno con placchette o contrappesi. Gli interventi di tipo smorzante, invece, tack o sughero, p.e. nel complesso di lettura, puoi usarli solo sul cassetto (ma non ti conviene per una serie di questioni meccaniche date le tolleranze ristrette degli ambiti di scorrimento) e sul clamper che scende a fissare il disco. La meccanica vera e propria è invece costituita dal piatto motore e dall'ottica, che si muovono in precisissima interrelazione funzionale. Non devi in alcun modo interferire con il sistema di sospensione del corpo meccanica di lettura. Questo serve appunto a isolare dal telaio il lettore, lasciandolo assolutamente libero di muoversi...il problema avviene quando il telaio in qualche modo trasmette vibrazioni o impedisce il movimento svincolato alla meccanica.....una possibile soluzione è appunto quella di provvedere alla "sospensione" separata e distinta sia della meccanica (già dotata ex se) che del telaio...
La sabbia mentre mi pare una soluzione ottimale per i disturbi esterni non mi pare adatta a compensare i micromovimenti del telaio e del complesso.
Pensa alle zampe tradizionali dei cd: un cilindro plastico e un anello smorzante...pensa alla sospensione della meccanica: molle.
Insomma, elementi di una certa elasticità...
Ponendo il lettore in un'altra stanza, non migliori di certo il suo naturale funzionamento, lo sottrai dalle influenze dell'ambiente....non è poco, ma non è tutto...

Quanto poi alla questione se interventi di questo tipo portino beneficio, secondo la mia esperienza io posso dirti che se il sistema è ragionevolmente a punto, immediatamente avverti un sostanziale recupero (o incremento, se vuoi) delle alte frequenze. Direi, imho, un riequilibrio timbrico, dato che la ricaduta delle HF va a "legare" tutto il medio basso e il basso...
Tante volte il "fastidio digitale" è in buona parte (non certo tutta, per carità) una perdita di dati dovuta a "conflitti" meccanici e alla scaturigine di vibrazioni, risonanze, che questo comporta...imho


Intanto grazie per l' attenzione.
Proviamo a scorporare i problemi, separando vibrazioni interne da quelle di origine esterna.
Vorrei iniziare a capire l' importanza di quelle interne.

Ipotizzo questa situazione:
Posiziono il lettore in un locale diverso da quello in cui viene riprodotta la musica, sopra una colonna di sabbia o altro sistema equivalente. Presumibilmente nessuna vibrazione esterna, a bassa o alta frequenza, arriva a disturbare il mio lettore in maniera significativa ( se arriva un terremoto, pazienza: sospendo le prove)
Vibrazioni interne presumo che possano derivare per una frazione minima da componenti elettromeccanici vari ( trasformatore, filtri eventuali) e per tutto il resto dalla rotazione del disco che può eccitare risonanze interne.

Realizzando un telaio 'ideale' per la carrozzeria esterna, posso sperare di arrivare a questa situazione, ma difficilmente penso sia possibile di intervenire sulla meccanica di lettura se non con qualche contrappesino qui' e la' e qualche placchetta smorzante. Se possibile, si può pensare di sospendere il sistema di lettura, ma dipenderà da come è realizzato lo specifico lettore.

Rimarrà quindi un 'cuore' meccanico non modificabile, soggetto alle sole vibrazioni che lui stesso origina (ho ipotizzato per il momento che tutte le altre siano trascurabili)
Il sistema di correzione degli errori viene messo in crisi da questo? E questo può comportare variazioni qualitative udibili nella riproduzione?
Mi rendo conto che è difficile dare un indicazione ed anche una prova richiederebbe di poter installare in successione varie meccaniche di lettura diversamente concepite all' interno di un telaio quasi ideale.
Riuscite a darmi un idea?
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Originally posted by MBaudino - 28/04/2006 : 16:54:36
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Messaggio da nullo »

Realizzando un telaio 'ideale' per la carrozzeria esterna, posso sperare di arrivare a questa situazione, ma difficilmente penso sia possibile di intervenire sulla meccanica di lettura se non con qualche contrappesino qui' e la' e qualche placchetta smorzante. Se possibile, si può pensare di sospendere il sistema di lettura, ma dipenderà da come è realizzato lo specifico lettore.
Spinoso e simpatico il tuo discorso, ti racconto due o tre cose...Se il sistema di ascolto è sufficentemente trasparente gli interventi sulla meccanica li senti eccome, il problema è sempre quello di dividere i miglioramenti soggettivi da quelli assoluti.

Banalmente, se metti le punte il basso tipicamente si asciuga, in alcuni contesti può essere un bene, in altri un male, ma è un passo avanti oggettivamente positivo, in quanto questa precisione maggiore del basso, deriva da un numero minore di errori sicuramente, poichè lo stesso tipo di passo lo ottieni con anti jitter e reclocking.

Alcuni hanno trovato vantaggi togliendo i coperchi(?!); smorzare appesantendo la struttura... uhm, bisognerebbe poter misurare ciò che si fa.

L'ingener Romagnoli, quando gli chiesi perchè le sue meccaniche fossero così leggere, che so rispetto ad una VRDS, mi fece giustamente notare cheil suo problema era che non riusciva a toglire ancora peso ( usa Avional e colle) e che smorzare una struutura leggera e rigidissima è ben più facile di una pesante ed elastica.

Intetrvenire sulla parte della lettore ottico, presuppone poi una perfetta ritaratura delle sue proprie sospensioni.

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Messaggio da riccardo »

imho, io non penso che le punte siano lo strumento adatto per i lettori digitali.
Lo dico perchè ho l'impressione che gli effetti, tra punte e modifiche dei clock siano nettamente diversi. Certo le punte sono un correttore drastico di qualche problema di acustica ambientale, o dello scarso controllo di qualche sistema.. ma, secondo me, non "aggiungono" ma piuttosto tolgono, esattamente il contrario di quanto fa una ben calibrata modifica del clock. Mi spiego: l'aumento di informazioni si traduce sempre in una maggiore "rotondità" acustica...il basso specialmente, deriva tutte le sue doti timbriche dall'estensione in alta frequenza. Così come l'intellegibilità del parlato, ma molto la sua propria correttezza timbrica ecc ecc.
Il basso "puntuto e secco" verso cui si tende con l'utilizzo delle punte (è una mia impressione?) è piuttosto "mancanza di informazioni".Sarà una mia fissa, ma io credo che sia un errore, "inchiodare"il telaio...

Spinoso e simpatico il tuo discorso, ti racconto due o tre cose...Se il sistema di ascolto è sufficentemente trasparente gli interventi sulla meccanica li senti eccome, il problema è sempre quello di dividere i miglioramenti soggettivi da quelli assoluti.

Banalmente, se metti le punte il basso tipicamente si asciuga, in alcuni contesti può essere un bene, in altri un male, ma è un passo avanti oggettivamente positivo, in quanto questa precisione maggiore del basso, deriva da un numero minore di errori sicuramente, poichè lo stesso tipo di passo lo ottieni con anti jitter e reclocking.

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Originally posted by nullo - 28/04/2006 : 21:22:21
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Messaggio da nullo »

Il basso "puntuto e secco" verso cui si tende con l'utilizzo delle punte (è una mia impressione?) è piuttosto "mancanza di informazioni".Sarà una mia fissa, ma io credo che sia un errore, "inchiodare"il telaio...

Nei dischi c'è più di quel si pensi, a livello di armoniche, sono solo da tirar fuori, non credo che le punte le limitino, anche se io non le uso, ci sono ben altri problemi dovuti a cancellazioni....già lavorando duramente sulle alimentazioni, si tira furi qualcosa in più, altro imprescindibile "accessorio" sono i trasformatori sulla linea.

Comunque il telaio di una meccanica è separato dalla meccanica stessa dagli ammortizzatori di quest'ultima, difficile dunque prevedere le iterazioni.

Come le punte, nel caso, possano togliere informazioni, proprio mi sfugge, mi sembra più facile pensare che vengano a mancare per via di vibrazioni che inducano in errore il sistema.


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Messaggio da vexator »

Lo dico perchè ho l'impressione che gli effetti, tra punte e modifiche dei clock siano nettamente diversi. Certo le punte sono un correttore drastico di qualche problema di acustica ambientale, o dello scarso controllo di qualche sistema.. ma, secondo me, non "aggiungono" ma piuttosto tolgono, esattamente il contrario di quanto fa una ben calibrata modifica del clock. Mi spiego: l'aumento di informazioni si traduce sempre in una maggiore "rotondità" acustica...il basso specialmente, deriva tutte le sue doti timbriche dall'estensione in alta frequenza. Così come l'intellegibilità del parlato, ma molto la sua propria correttezza timbrica ecc ecc.
Il basso "puntuto e secco" verso cui si tende con l'utilizzo delle punte (è una mia impressione?) è piuttosto "mancanza di informazioni".Sarà una mia fissa, ma io credo che sia un errore, "inchiodare"il telaio...


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Originally posted by riccardo - 28/04/2006 :  21:41:08
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Messaggio da MBaudino »

Discorsi interessanti.
Per ragionare su qualche numero, esiste qualche documento in rete che riporti qualche misura di vibrazioni su meccaniche e telai e degli effetti conseguenti ( di origine interna o esterna, ) Sarebbe anche interessante trovare un sistema per utilizzare come sorgente di vibrazioni esterne un wooferone ottimizzato per lo scopo
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Messaggio da riccardo »

:-)
Mi vengono in mente i crash test delle automobili.
Si piglia una macchina, e la si sbatte sul muro. Si verifica cioè il comportamento del mezzo in un evento tragico, incidentale, ma possibile nell'uso ordinario del mezzo.
Ora, l'uso del cdp non è stare appoggiato sulla pelle di un timpano...
Si chiamano "da tavolo" perchè sono fastti per stare su di un piano stabile..
:-)
Questo, per me, significa che le soluzioni e le prove sono determinate da parametri soggettivi: il tuo volume di ascolto, l'eccitabilità acustica della tua stanza di ascolto ai tuoi volumi di ascolto, la composizione dell'arrendamento della tua stanza, la superfice finestrata e la materia dei rivestimenti e delle tramezzature della tua stanza..
Mettiti in condizione di partenza, fonendoscopio all'orecchio, coperchio prima avvitato, poi svitato, poi assente. Poi sperimenta tutto quello che ti viene in mente.
Secondo me, una buona base di partenza per ragionare, è la pressa per cdpalyer proposta dal Delel Curti sul suo sito.
Ma con l'avvertimento che quella è fatta per pressioni acustiche che sono tali e maestose...nel tuo ambiente domestico, come nel mio, l'intera questione va riconsiderata, ma non sottovalutata..
Spero di esserti stato utile
:-))


Discorsi interessanti.
Per ragionare su qualche numero, esiste qualche documento in rete che riporti qualche misura di vibrazioni su meccaniche e telai e degli effetti conseguenti ( di origine interna o esterna, ) Sarebbe anche interessante trovare un sistema per utilizzare come sorgente di vibrazioni esterne un wooferone ottimizzato per lo scopo
Mauro


Originally posted by MBaudino - 29/04/2006 : 11:33:12
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Messaggio da MBaudino »



.... bisognerebbe poter misurare ciò che si fa.

L'ingener Romagnoli, quando gli chiesi perchè le sue meccaniche fossero così leggere, che so rispetto ad una VRDS, mi fece giustamente notare cheil suo problema era che non riusciva a toglire ancora peso ( usa Avional e colle) e che smorzare una struutura leggera e rigidissima è ben più facile di una pesante ed elastica.

Intetrvenire sulla parte della lettore ottico, presuppone poi una perfetta ritaratura delle sue proprie sospensioni.

Ciao, indipendende dall' effetto o meno sul suono, con un accelerometro triassiale e relativa analisi FFT non dovrebbe essere difficile quantificare gli interventi sul telaio. Ed è quello che piu' o meno penso di fare se riesco ad adattare gli accelerometri. Il tutto diventa invece improponibile sul sistema di lettura vero o proprio, per ovvi problemi di peso dell' accelerometro (presumo che le misure andrebbero fatte con sistemi ottici -a laser- ma questo è un altro pianeta). Purtroppo occorerebbe una sorgente di vibrazioni opportuna, ma martelletto e woofer una qualche idea la dovrebbero consentire.
Non conosco Romagnoli ed ha certamente ragione, tuttavia in linea di principio ritengo che i settori auto, avio e aereospazio abbiano logiche che possono divergere da quelle HiFi. Ad esempio il peso, le caratteristiche meccaniche ( trazione, fatica, tensocorrosione ecc.), la tossicità sia in fase prodottiva, che di utilizzo, che di incidente che la rottamazione a fine ciclo di vita. Viceversa l' HiFi trova spesso motivazioni di marketing nell' uso di materiali avio.
Banalmente, ad esempio credo che il piombo possa essere rivalutato per questa applicazione, sia in forma tradizionale ( laminati, compositi ed accoppiati) che come carica di mescole viscoelastiche. Quanto meno non si fanno canne d'organo o strumenti musicali in piombo (o ghisa) e qualche cosa vorrà dire (Naturalmente però non si fanno neppure giunti antivibranti) Un punto di partenza potrebbe essere un telaio esterno in accoppiato ( tipo legno/???/piombo) all' interno del quale sospendere elettronica e lettore.
Intervenire sul lettore vero e proprio penso che sia impossile.

Una domanda. Rileggendo un AudioReview di qualche mese fa, a proposito di un lettore Moon (ma indipendentemente dallo specifico lettore), l' estensore diceva che il mondo HiFi ritiene preferibile, dal punto di vista sonoro, l' inserimento in un unico chassis di lettore e convertitore: in pratica i due telai stanno perdendo colpi. Avete qualche idea in merito del perchè?

Per Riccardo: purtroppo non mi fido molto del mio orecchio (anzi proprio per niente) e devo ricorrere a qualche misura. Mi vedrò martedì quello che propone Delle Curti: purtroppo mi tocca un week end turistico. Comincio a convincermi comunque di quanto affermi: in un normale ambiente <<l'intera questione va riconsiderata, ma non sottovalutata..>>
Grazie a tutti, spero continuiate con i contributi

Mauro
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Staimo buttando lì idee e sensazioni, il succo arriverà...

La meccanica, è basculante quando si ha il cassetto ( a parte il caso Meridian e pochi altri credo), è cretino. Fissarla in modo giustamente elastico e caricarla dall'altro dovrebbe migliorare la situazione.

Che ne dite di fulcrare in alto l'asse dell'albero di rotazione, la velocità una volta caricato dal CD, che non potrà mai essere perfettamente bilanciato, lo fa vibrare inutilmente.

Multitelaio,di norma il prezzo sale vertiginosamente per piccoli miglioramenti, secondo me, non è conveniente commercializzarlo, ma per auto costruzione, nel caso di apparecchi ben implementati, trasmissione dati compresa, il discorso cambia.

Il trafo, lo stesso, lo toglierei, genera vibrazioni, per noi non è un grosso costo metterlo a parte, non abbiamo problemi di economia di scala.

Roberto
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Messaggio da riccardo »

Non so se può servire, ma io i trafo li monto su dischi di neoprene.
Mauro, complimenti, il tipo di indagine che ti appresti a svolgere sarà mai stata fatta?
Chissà.
Facendo un paragone su quanto leggo per sugli altoparlanti, chiedo: puiò essere utile come primo elemento di analisi, trovare la frequenza di risonanza dello chassis del lettore scelto?
Mi riporto a quanto dicevo in un precedente post: le risonanze e sollecitazioni a cui è sottoposto un lettore sono molto varie. Immagino il rumore e le vibrazioni risalenti dalla strada, attraverso le murature, il tappeto di rumore domestico e condominiale, e tutte le peculiarità reattive dell'ambiente eccitato dalla musica. Tutte a frequenze diverse.
Staimo buttando lì idee e sensazioni, il succo arriverà...

La meccanica, è basculante quando si ha il cassetto ( a parte il caso Meridian e pochi altri credo), è cretino. Fissarla in modo giustamente elastico e caricarla dall'altro dovrebbe migliorare la situazione.

Che ne dite di fulcrare in alto l'asse dell'albero di rotazione, la velocità una volta caricato dal CD, che non potrà mai essere perfettamente bilanciato, lo fa vibrare inutilmente.

Multitelaio,di norma il prezzo sale vertiginosamente per piccoli miglioramenti, secondo me, non è conveniente commercializzarlo, ma per auto costruzione, nel caso di apparecchi ben implementati, trasmissione dati compresa, il discorso cambia.

Il trafo, lo stesso, lo toglierei, genera vibrazioni, per noi non è un grosso costo metterlo a parte, non abbiamo problemi di economia di scala.

Roberto




Originally posted by nullo - 29/04/2006 : 21:33:28
Saluti

R.R.
Riccardo
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ciao, sarà un poco OT, ma sono tornato adesso da due bellissimi giorni a Mantova. Non pensavo che fosse così bella e con dei gioiellini così belli come ho visto. -fine OT
Per il resto mi stampo le vostre interessanti osservazioni e ci penso su'. Credo che problemi di questo tipo siano abbastanza comuni e ben modellabili da parte di chi si occupa di meccanica delle strutture (ing. meccanici, aeronautici, navali ecc.) Affrontarli in materia seria richiede una competenza specifica ed una capacità di analisi matematica (e/o uso di simulatori strutturali) che non ho e che non penso minimamente di approfondire (ci metterei anni e non servirebbe a nulla). Credo che tutti i produttori di lettori abbiano affrontato il problema con un approccio ingegneristico, con calcoli e simulatori, dandosi poi le risposte che potevano in termini di costi e di posizionamento sul mercato.
Speravo di trovare qualche cosa in rete di esplicativo e facilmente capibile anche da chi non è un ingegnere - ma ovviamente che non fosse banale documentazione degli uffici marketing.
Le misure che penso di poter fare saranno ovviamente grezze, perchè spero di poter riadattare un sensore nato per altri scopi (misure di vibrazioni sul corpo umano); anche lo strumento consente solo misure base base(non l'ho ancora provata ma per le vibrazioni fa almeno la FFT real time). Parlando con i rappresentanti di strumentazione (Bruel, SPectra ecc.) avevano a listino ovviamente anche sistemi di misura stupendi, nati per l' analisi delle vibrazioni e del rumore su strutture meccaniche (dalla 'telecamera' acustica... ai simulatori di aerei); ovviamente i costi erano 'commisurati' alle prestazioni, e quindi eravamo su un altro pianeta per le mie esigenze.
Naturalmente non penso proprio di intervenire sulla meccanica di lettura, ma in questi giorni ho dato un occhiata ( troppo rapida, mi riprometto di approfondire) alle prove su qualche Audioreview che ancora avevo (cinque o sei numeri recenti): dalle foto dei telai mi sembra che un grande spreco di tecnologia sui telai non ci sia stato - anzi, come prima impressione, ho visto solo i soliti pannelli frontali di alluminio spessi 1 pollice. Ma è stata un occhiata troppo rapida.
E' un peccato che l' argomento mi sfugga dal punto di vista matematico ( la butto lì, come l'ho pensata davanti alla stanza da notte del Mantegna... se il telaio esterno è infinatamente pesante e smorzante, posso sospendergli dentro -in maniera opportuna- un piano inferiore leggero e infinatamente rigido su cui appoggiare solidamente unità di lettura e convertitore? Senza trasformatore e gadget vari, ovviamente. Definite o misurate le risonanze, dovrebbe diventare un problema di funzione 'passabasso' della sospensione fra telaione esterno e piano interno porta lettore? In teoria, dall' esterno non arriva nulla al lettore e si dovrebbe smorzare a sufficienza le vibrazioni che il lettore genera)
Ingegneri AIUTO !!! Gli ingegneri sono il fulcro su cui appoggiano le leve che muovono il mondo... datemi un faro.
Buona serata a tutti Mauro
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gluca
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Messaggio da gluca »

E fai come per le lavatrici ... che non devono trasmettere vibrazioni all'esterno. Fai il telaio come vuoi e poi sospendilo con una molla ed uno smorzatore (una sospensione appunto) che devono avere caratteristiche opportune naturalmente... se vuoi ti passo gli appunti di meccanica delle vibrazioni del politecnico.

E' lo stesso sistema che usano per le strutture antisismiche etc ...

Ciao
Gianluca

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