Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
Avatar utente
berga12
sostenitore
Messaggi: 3011
Iscritto il: 02 nov 2009, 22:59
Località: Italy,Modena
Been thanked: 9 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da berga12 »

Echo ha scritto: ...nelle, ripeto poche, esperienze non ho trovato la coerenza nell'immagine e anche timbrica per certi versi...
Su questo non sono daccordo, non é possibile generalizzare sulla timbrica, credo che i cassoni, crossoverati giusti, siano ció che é piú fedele alla timbrica originale che si possa trovare.

A parte monovia qualitativi, difficilmente ho trovato timbriche paragonabili ai cassoni, dove per me i cassoni hanno Coni in carta con sosp in tela e membrane a cupola.

Partendo da anni di ascolti, credo che il realismo timbrico riprodotto da certi sistemi non ha pari,per me la timbrica corretta scorre di pari passo con una certa tipologia di diffusore, parlo proprio di altoparlanti, tecnologia costruttiva e materiali di base, piú il non trascurabile filtraggio.

Certi sistemi lillipuziani li ho trovati tanto precisi e perfetti nel ricostruire una (piccola) scena sonora, precisa,profonda, con giuste posizioni relative, ma sempre piccola in ogni sua parte, ma proporzionata....peccando peró tremendamente in TImbrica.

Ovviamente...dinuovo non ne faccio un fascio, c´é sempre l´eccezione che smentisce, non lo metto in dubbio! (come anche c´é il cassone timbricamente agghiacciante)
Ciao, Luca
Avatar utente
Echo
sostenitore
Messaggi: 2627
Iscritto il: 02 set 2008, 23:59
Località: Caldarola-Marche-Italy

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da Echo »

berga12 ha scritto:
Echo ha scritto: ...nelle, ripeto poche, esperienze non ho trovato la coerenza nell'immagine e anche timbrica per certi versi...
Su questo non sono daccordo, non é possibile generalizzare sulla timbrica, credo che i cassoni, crossoverati giusti, siano ció che é piú fedele alla timbrica originale che si possa trovare.

A parte monovia qualitativi, difficilmente ho trovato timbriche paragonabili ai cassoni, dove per me i cassoni hanno Coni in carta con sosp in tela e membrane a cupola.

Partendo da anni di ascolti, credo che il realismo timbrico riprodotto da certi sistemi non ha pari,per me la timbrica corretta scorre di pari passo con una certa tipologia di diffusore, parlo proprio di altoparlanti, tecnologia costruttiva e materiali di base, piú il non trascurabile filtraggio.

Certi sistemi lillipuziani li ho trovati tanto precisi e perfetti nel ricostruire una (piccola) scena sonora, precisa,profonda, con giuste posizioni relative, ma sempre piccola in ogni sua parte, ma proporzionata....peccando peró tremendamente in TImbrica.

Ovviamente...dinuovo non ne faccio un fascio, c´é sempre l´eccezione che smentisce, non lo metto in dubbio! (come anche c´é il cassone timbricamente agghiacciante)
...io non ho generelizzato ho specificato più volte che ho avuto poche esperienze con i cassoni ( e nonostante questo mi incuriosiscono ) ...sei tu che non ti fai più "incuriosire" dai monovia o dalle cassine :wink:
...siate affamati, siate folli!! S.J.
http://gabrielligiorgio.wordpress.com/
Avatar utente
stereosound
sostenitore
Messaggi: 3656
Iscritto il: 27 dic 2009, 12:55
Località: Italia
Has thanked: 1 time
Been thanked: 12 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da stereosound »

Per evitare "generalizzazioni" credo che la distinzione tra cassoni,casse e cassine non vada fatta in termini semplicistici riferendosi esclusivamente alle dimensioni...
Sappiamo bene che la priorità della dimensione maggiore spetta al tipo di caricamento che riserviamo al woofer ed alla sua grandezza ; sappiamo inoltre che l'efficienza di un woofer è inversamente proporzionale (almeno entro certi limiti) alla sua estensione verso il basso!
Indipendentemente da altri parametri,quando ci accingiamo a realizzare un progetto e ad acquistare i relativi componenti,dovremmo valutare e ponderare al meglio le caratteristiche di base che tale diffusore dovrebbe avere per appagare nel migliore dei modi le nostre necessità ed i gusti personali.
Se ho necessità di sonorizzare un salottino di 12mq non andrò certamente a pensare di utilizzare un sistema a tromba da 98-100dB di efficienza di qualsivoglia specie,almeno secondo il mio modo di intendere l'ascolto della musica con un sistema Hi-Fi, anche se non esiste nessuna regola che ne sconsiglia l'uso!!!
Così non andrò ad utilizzare due mini diffusori con wooferino da 4/6" se devo sonorizzare una sala da 30/35mq col rischio di far andare molto spesso il suo piccolo equipaggio mobile fuori corsa utile. Anche ricorrere ai caricamenti a tromba dei woofer non li ritengo(parere molto personale),per le sonorizzazioni domestiche in genere,una scelta del tutto corretta anche se può essere di grande soddisfazione!
Il livello qualitativo del progetto,in genere, non dipende certamente dalla grandezza dei diffusori ma da un certo numero di variabili ben immaginabili.
Max
Avatar utente
berga12
sostenitore
Messaggi: 3011
Iscritto il: 02 nov 2009, 22:59
Località: Italy,Modena
Been thanked: 9 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da berga12 »

Echo, ascolto Monovia sempre volentieri :) (vedi GIotto)...ma li preferisco GENEROSI, ovvero sopra i 20cm di diametro.....un monovia da 10cm, mi impressiona per quello che riesce a fare, ma non mi emoziona.
ma fierissimo di essere smentito, accetto inviti :) Il bello é appunto il confronto e l´apprendimento continuo!
Ciao, Luca
Avatar utente
mau749
R.I.P.
Messaggi: 980
Iscritto il: 26 giu 2008, 17:23
Località: Roccasecca (FR)
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da mau749 »

berga12 ha scritto:
..................
Su questo non sono daccordo, non é possibile generalizzare sulla timbrica, credo che i cassoni, crossoverati giusti, siano ció che é piú fedele alla timbrica originale che si possa trovare.

A parte monovia qualitativi, difficilmente ho trovato timbriche paragonabili ai cassoni, dove per me i cassoni hanno Coni in carta con sosp in tela e membrane a cupola.

Partendo da anni di ascolti, credo che il realismo timbrico riprodotto da certi sistemi non ha pari,per me la timbrica corretta scorre di pari passo con una certa tipologia di diffusore, parlo proprio di altoparlanti, tecnologia costruttiva e materiali di base, piú il non trascurabile filtraggio.

Certi sistemi lillipuziani li ho trovati tanto precisi e perfetti nel ricostruire una (piccola) scena sonora, precisa,profonda, con giuste posizioni relative, ma sempre piccola in ogni sua parte, ma proporzionata....peccando peró tremendamente in TImbrica.

Ovviamente...dinuovo non ne faccio un fascio, c´é sempre l´eccezione che smentisce, non lo metto in dubbio! (come anche c´é il cassone timbricamente agghiacciante)
Credo sia opportuno intenderci sui termini.

Timbrica (o timbro) da Wikipedia:

"Il timbro è quella particolare qualità del suono che permette di giudicare diversi due suoni con uguale intensità e altezza. Il timbro rappresenta, dunque, quell'attributo della sensazione uditiva che consente all'ascoltatore d'identificare la fonte sonora, rendendola distinguibile da ogni altra.
Il timbro, che spesso è indicato fra i "parametri" del suono musicale, insieme all'altezza, all'intensità e alla durata, suggerisce numerose analogie con il colore per quanto riguarda la percezione visiva. Infatti, il timbro viene designato come colore del suono tanto in inglese (tone-colour) quanto in tedesco (klangfarbe).
Mentre le altezze sonore, le durate e le intensità possono essere "discretizzate" e ordinate lungo una scala così da essere definite in base a un'unica dimensione, ciò non può essere realizzato per il timbro che è una grandezza tipicamente multidimensionale. Ciò significa che non può esistere una scala lungo la quale si possono ordinare e mettere a confronto i timbri di suoni diversi, infatti due timbri possono differire sotto più punti di vista simultaneamente (scuro/chiaro, percussivo/continuo)"


Detto questo è necessario fare un altro distinguo: l'ascolto della musica che nell'evento reale è prodotta da strumenti NON amplificati e quindi in genere musica classica o jazz, e quello della musica che per sua intrinseca natura è amplificata o manipolata "in partenza", la musica rock essenzialmente.

Perché è importante questa distinzione: semplicemente perché se vado ad un concerto di musica classica posso riconoscere "univocamente" il timbro degli strumenti; se hai un minimo d'esperienza d'ascolto riconosci senza vederlo uno Steinway da un Bosendorfer o da uno Schimmel (stiamo parlando di pianoforti) perché in genere (dipende ovviamente da quel particolare strumento) il "timbro di famiglia" è comune.

Diverso ed improponibile invece fare lo stesso con la musica amplificata: una Fender Stratocaster o una Gibson "di loro" NON suonano, hanno bisogno di pickup e di preamplificazione e quello che ascolti dal vivo è riprodotto da un sistema di amplificazione gestito, volta per volta, da un "omino" dietro al mixer cha, a seconda dell'umore del momento, può far suonare il tutto in maniera assolutamente diversa.

Ti chiedo dunque: in base a quale criterio asserisci "che i cassoni, crossoverati giusti, siano ció che é piú fedele alla timbrica originale che si possa trovare" ?

Ciao
Maurizio
"...non è importante il colore del gatto... ... l'importante è che prenda i topi ...!"
Avatar utente
stereosound
sostenitore
Messaggi: 3656
Iscritto il: 27 dic 2009, 12:55
Località: Italia
Has thanked: 1 time
Been thanked: 12 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da stereosound »

berga12 ha scritto:

Su questo non sono daccordo, non é possibile generalizzare sulla timbrica, credo che i cassoni, crossoverati giusti, siano ció che é piú fedele alla timbrica originale che si possa trovare.
Ciao Luca
Forse stai facendo un po' di confusione, ha ragione Maurizio quando afferma che la "timbrica" contraddistingue un particolare strumento dall'altro o la voce di una persona da un'altra!
In effetti qualsiasi suono,che sia voce o strumento o rumore di qualche particolare aggeggio, ha un suo specifico spettro acustico diverso da altri. Lo spettro non è altro che la scomposizione secondo Fourier di tutte le armoniche presenti con un preciso andamento di ampiezze.
Quindi la capacità di riprodurre tutte le armoniche con la stessa identica ampiezza del suono originale è essenzialmente intrinseco ad un sistema di diffusori il cui range di risposta sia almeno compreso tra i 20hz e di 20khz indipendentemente dal num. di vie e dal tipo di altoparlanti usati. Per questa semplice ragione è essenziale che la risposta in frequenza di un diffusore sia il più lineare possibile oltre a non essere affetto da tutti quei problemi derivanti dalle "colorazioni"(suoni o rumori prodotti dal cabinet con le diffrazioni,riflessioni e vibrazioni ) aggiunte al suono originale registrato e riprodotto,affinchè sia in grado di non distorcere la timbrica corretta di ciò che deve riprodurre!
Questo avviene solo teoricamente però...e non dipende certamente dalla grandezza o efficienza del diffusore!(fermo restando la limitazione sulle basse frequenze dei piccoli sistemi che non sconvolge troppo la timbrica di alcuni strumenti la cui fondamentale è molto bassa).
Ultima modifica di stereosound il 07 mar 2011, 21:09, modificato 1 volta in totale.
Max
Avatar utente
plovati
sostenitore
Messaggi: 8050
Iscritto il: 05 ott 2005, 20:19
Località: Italy
Has thanked: 4 times
Been thanked: 50 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da plovati »

io concordo con Berga12:
timbrica 1-0 per i cassoni
immagine 2-0 per le cassettine
_________
Piergiorgio
Avatar utente
stereosound
sostenitore
Messaggi: 3656
Iscritto il: 27 dic 2009, 12:55
Località: Italia
Has thanked: 1 time
Been thanked: 12 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da stereosound »

plovati ha scritto:io concordo con Berga12:
timbrica 1-0 per i cassoni
immagine 2-0 per le cassettine
A questo punto bisognerebbe fare una classifica! :smile:
Max
Avatar utente
dueeffe
senior member
Messaggi: 1659
Iscritto il: 12 set 2007, 16:13
Località: Italy

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da dueeffe »

plovati ha scritto:io concordo con Berga12:
timbrica 1-0 per i cassoni
immagine 2-0 per le cassettine

Bah...
timbrica, immaggine...
Son concetti "idiofili".

Alla fine la musica è una sola.

Più concerti e meno "pippe"!
:lol:

salutoni,

Fabio.

P.S.

già che ci siamo, linko un illuminante articolo di Giovanni:

http://digilander.libero.it/HarryKlein/ ... micron.pdf

P.P.S.
coi cassoni non si va da nessuna parte
Nemmeno verso la "millantata" riproduzione "realistica" (??)

Servono solo a fare fracasso.
Che ormai, dopo anni ed anni di stereofonia somministrata in modo "fast food", è diventato un "modello".
Ci si è abituati anche a questo (l'uomo è capace di tutto!!!)
Fa parte ormai di una "cultura" a sè stante, che nulla ha a che vedere con la riproduzione della musica.
Siamo ormai abituati anche all'artificiale.
(amplifichiamo anche i concerti acustici...figurati!)
Vanno bene, alla fine, anche le gare di SPL nell'HI-Fi car (poi magari mi trovi il senso).
(sono molto più "spassose" di gare del "metroquadro", del ph...o di qualsiasi altra "grandezza")

A livello percettivo, è più "lunga" un'ora di "sesso" passionale o dieci minuti di fila all'ufficio postale?
(eppure l'orologio parla chiaro! il famigerato strumento di miura..."realistico"..."de sto ca..o")

Quantità o qualità? (e, soprattutto, relativa percezione delle cose)

Siamo sempre lì
(in culo "ce cape" e in testa no...o viceversa...)
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12282
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 127 times
Been thanked: 60 times
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:Il cassone l'ho indagato a fondo e l'ho venduto quando ho creduto di averci cavato tutto il sangue che aveva.
l'hai indagato in un ambiente consono (cioè di almeno 40 - 50 metri quadri o più) o in uno di piccole dimensioni? perché in questo secondo caso onestamente io non direi che sia corretto trarre qualsivoglia conclusione... tranne quella ovvia e arcinota che casse "grandi" ed ambienti piccoli non vanno d'accordo. ;)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
dueeffe
senior member
Messaggi: 1659
Iscritto il: 12 set 2007, 16:13
Località: Italy

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Il cassone l'ho indagato a fondo e l'ho venduto quando ho creduto di averci cavato tutto il sangue che aveva.
l'hai indagato in un ambiente consono (cioè di almeno 40 - 50 metri quadri o più) o in uno di piccole dimensioni? perché in questo secondo caso onestamente io non direi che sia corretto trarre qualsivoglia conclusione... tranne quella ovvia e arcinota che casse "grandi" ed ambienti piccoli non vanno d'accordo. ;)

Mi ha appena scritto "via fax" che ha fatto il sacrifico (per mero amore di "scienza").
Ben 4 ore di fila in un grande ufficio postale (ben 700mq) ma non gli è piaciuto per niente.
:wink:

salutoni.

FF
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
Avatar utente
hobbit
sostenitore
Messaggi: 2296
Iscritto il: 07 gen 2007, 01:50
Località: Italy - UD + PG

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da hobbit »

dueeffe ha scritto:
plovati ha scritto:io concordo con Berga12:
timbrica 1-0 per i cassoni
immagine 2-0 per le cassettine

Bah...
timbrica, immaggine...
Son concetti "idiofili".

Alla fine la musica è una sola.

Più concerti e meno "pippe"!
:lol:

salutoni,

Fabio.
Appena tornato da questo qui: http://www.teatroudine.it/teatroudine/s ... gione=2010
Fantastico!

Comunque ora mi sto ascoltando il CD comperato al concerto (http://www.deastore.com/cd/l-orchestre- ... 98241.html) con le Grundig 306 compact, che grosse non sono, che se ben collocate ora che sono voltato verso il PC danno tutto tranne che l'impressione di suono "piccolo".
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
Avatar utente
mau749
R.I.P.
Messaggi: 980
Iscritto il: 26 giu 2008, 17:23
Località: Roccasecca (FR)
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da mau749 »

UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Il cassone l'ho indagato a fondo e l'ho venduto quando ho creduto di averci cavato tutto il sangue che aveva.
l'hai indagato in un ambiente consono (cioè di almeno 40 - 50 metri quadri o più) o in uno di piccole dimensioni? perché in questo secondo caso onestamente io non direi che sia corretto trarre qualsivoglia conclusione... tranne quella ovvia e arcinota che casse "grandi" ed ambienti piccoli non vanno d'accordo. ;)
Paolo, concordo pienamente con te ma mi dici quanti (fortunati), con la crisi di alloggi che c'è, possono disporre di un salone (dedicato perché altrimenti vengono meno altri parametri importanti) di 6m x 8m (=48mq) per ascoltare musica con i "cassoni"?

Io, e mi ritengo già fortunato, mi devo accontentare di poco meno di 20 mq,... se ci metto loro esco io...

Ad ogni modo non credo che lo spirito di questa chiacchierata sia quello di stabilire se siano meglio la "cassine" o i "cassoni" perché altrimenti rischiamo di fondare qualche altro partito (e ne abbiamo già troppi) quanto piuttosto, in base alle esperienze di ciascuno di noi, capire pregi e difetti dei due sistemi.

Che poi a ben pensarci i sistemi potrebbero non essere solo due perché ad esempio quando parliamo di fullrange pensiamo immediatamente ad altoparlanti piccoli (4-6" al massimo 8") dimenticando che ne esistono anche di più grandi che nulla hanno da invidiare in termini di "spostamento d'aria" ai componenti utilizzati normalmente nei cassoni, questi ad esempio:
cul_H30_180.jpg
anche se a mio personalissimo parere sono dei veri e propri "non sense"

Forse ha ragione Fabio...
dueeffe ha scritto: Bah...
timbrica, immaggine...
Son concetti "idiofili".

Alla fine la musica è una sola.

Più concerti e meno "pippe"!
:lol:

salutoni,

Fabio.

Ciao
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Maurizio
"...non è importante il colore del gatto... ... l'importante è che prenda i topi ...!"
Avatar utente
marziom
sostenitore
Messaggi: 3255
Iscritto il: 24 nov 2005, 18:06
Località: Ciociaria
Been thanked: 3 times
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da marziom »

mau749 ha scritto: anche se a mio personalissimo parere sono dei veri e propri "non sense"
quoto.
_____________________
So di non sapere. Socrate
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12282
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 127 times
Been thanked: 60 times
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da UnixMan »

stereosound ha scritto:Per questa semplice ragione è essenziale che la risposta in frequenza di un diffusore sia il più lineare possibile oltre a non essere affetto da tutti quei problemi derivanti dalle "colorazioni"(suoni o rumori prodotti dal cabinet con le diffrazioni,riflessioni e vibrazioni ) aggiunte al suono originale registrato e riprodotto,affinchè sia in grado di non distorcere la timbrica corretta di ciò che deve riprodurre!
Questo avviene solo teoricamente però...e non dipende certamente dalla grandezza o efficienza del diffusore!
Non direi. Quella che conta è la risposta complessiva in ambiente (nel particolare ambiente di ascolto dove sono inserite, con il posizionamento in uso, ecc), non la risposta del diffusore "di per se" (solo campo diretto). Una risposta "flat" in anecoico non dice nulla, anzi è probabilmente fuorviante. E poiché la risposta reale dipende anche (e molto) dal campo riflesso e riverberato (e quindi anche dalla dispersione/direttività del diffusore), anche le dimensioni inevitabilmente contano...
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12282
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 127 times
Been thanked: 60 times
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da UnixMan »

mau749 ha scritto:Paolo, concordo pienamente con te ma mi dici quanti (fortunati), con la crisi di alloggi che c'è, possono disporre di un salone (dedicato perché altrimenti vengono meno altri parametri importanti) di 6m x 8m (=48mq) per ascoltare musica con i "cassoni"?
probabilmente molto pochi. Ma non mi pare che stessimo decidendo cosa sia opportuno produrre per venderlo al maggior numero possibile di persone... :lol: :)

Per il resto IMHO è evidente che le "cassone" sono sicuramente incompatibili con le sale d'ascolto della maggior parte dei comuni mortali, per i quali sono evidentemente più indicate casse o cassine, a seconda dei casi. :)
mau749 ha scritto:quanto piuttosto, in base alle esperienze di ciascuno di noi, capire pregi e difetti dei due sistemi.
qui però, come dicevo a Roberto, nasce un problema... come puoi valutare pregi e difetti di un determinato sistema se non lo metti nelle condizioni di esprimersi al meglio delle sue possibilità?

Infilare un sistema grande in un ambiente di dimensioni limitate (nonché ascoltarlo da distanza troppo ravvicinata, cosa inevitabile in ambienti di dimensioni insufficenti) equivale a mortificarlo e non permettergli di esprimere il suo potenziale. Sarebbe come mettere un paio di minidiffusori sul palco dell'Arena di Verona e poi lamentarsi che dalle ultime file non si sente un bel niente! :lol:
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
mau749
R.I.P.
Messaggi: 980
Iscritto il: 26 giu 2008, 17:23
Località: Roccasecca (FR)
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da mau749 »

UnixMan ha scritto:
.......................
qui però, come dicevo a Roberto, nasce un problema... come puoi valutare pregi e difetti di un determinato sistema se non lo metti nelle condizioni di esprimersi al meglio delle sue possibilità?

Infilare un sistema grande in un ambiente di dimensioni limitate (nonché ascoltarlo da distanza troppo ravvicinata, cosa inevitabile in ambienti di dimensioni insufficenti) equivale a mortificarlo e non permettergli di esprimere il suo potenziale. Sarebbe come mettere un paio di minidiffusori sul palco dell'Arena di Verona e poi lamentarsi che dalle ultime file non si sente un bel niente! :lol:
Scusami il paradosso, Paolo, ma allora dobbiamo presumere che tutti coloro i quali ascoltano con i cassoni e non hanno a disposizione l'Arena di Verona non sono in grado di valutare appieno pregi e difetti del loro sistema mentre d'altra parte questo è senz'altro possibile per chi invece utilizza casse e cassine in ambienti piccoli.

La "lotta" mi sembra decisamente ìmpari, non credi ?

Ciao
Maurizio
"...non è importante il colore del gatto... ... l'importante è che prenda i topi ...!"
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12282
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 127 times
Been thanked: 60 times
Contatta:

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da UnixMan »

Infatti IMHO è proprio così. Nella maggior parte dei casi, i "cassoni" sono utilizzati in contesti del tutto inadeguati e ciò è inevitabilmente causa di problemi e compromessi.

Ed infatti in genere chi li apprezza (pur avendo ambienti non propriamente adatti) lo fa perché ama alcune caratteristiche del suono che sistemi piccoli non possono offrire (come ad es. la capacità di produrre pressioni sonore molto elevate senza dar luogo a fastidiose distorsioni e/o compressioni, quella di riprodurre realmente frequenze molto basse, l'impatto "fisico" dei bassi sullo stomaco, ecc) e per avere tali caratteristiche è disposto a sacrificarne altre che evidentemente per lui sono meno importanti (e.g., l'immagine).

Come si diceva, non tutti i gusti sono alla menta... c'è anche chi ascolta in mono! ;)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
nullo
sostenitore
Messaggi: 2830
Iscritto il: 10 ott 2005, 04:48
Località: Italy

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da nullo »

Non mi pare che stiamo andando oltre l'ovvio, Paolo.

Inoltre parli come se immettere tanta energia in un salone di 50 mq fosse una cosa facile da gestire, non mi pare che stiamo parlando di questo.

Se parliamo di pseudo immagine raggiunta con l'eco ambientale siamo fuori, se parliamo di immagine che dipende solo dai diffusori, siamo fuori.

Di cosa stavamo parlando? Ah di come fare a riprodurre voci e musica .... nella speranza che siano stati ben ripresi, altrimenti te la sogni la coerenza, l'immagine... però i pugni allo stomaco puoi riprodurli sempre, quelli non hanno di qualità particolari.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Avatar utente
stereosound
sostenitore
Messaggi: 3656
Iscritto il: 27 dic 2009, 12:55
Località: Italia
Has thanked: 1 time
Been thanked: 12 times

Re: Crisi di identità: casse, cassoni e cassine

Messaggio da stereosound »

UnixMan ha scritto:
stereosound ha scritto:Per questa semplice ragione è essenziale che la risposta in frequenza di un diffusore sia il più lineare possibile oltre a non essere affetto da tutti quei problemi derivanti dalle "colorazioni"(suoni o rumori prodotti dal cabinet con le diffrazioni,riflessioni e vibrazioni ) aggiunte al suono originale registrato e riprodotto,affinchè sia in grado di non distorcere la timbrica corretta di ciò che deve riprodurre!
Questo avviene solo teoricamente però...e non dipende certamente dalla grandezza o efficienza del diffusore!
Non direi. Quella che conta è la risposta complessiva in ambiente (nel particolare ambiente di ascolto dove sono inserite, con il posizionamento in uso, ecc), non la risposta del diffusore "di per se" (solo campo diretto). Una risposta "flat" in anecoico non dice nulla, anzi è probabilmente fuorviante. E poiché la risposta reale dipende anche (e molto) dal campo riflesso e riverberato (e quindi anche dalla dispersione/direttività del diffusore), anche le dimensioni inevitabilmente contano...

Si è vero!..però un diffusore innanzitutto va valutato intrinsecamente oltre che per le sue caratteristiche in un ambiente di "riferimento" come può essere una camera anecoica, successivamente va adattato in ambiente domestico(che non può essere rappresentato con un modello ben preciso) con tutti gli accorgimenti possibili. Molti costruttori, tra l'altro,hanno da sempre progettato i loro prodotti tenendo presente l'influenza dell'ambiente di ascolto non ai soli fini dell'apporto del campo riverberato.
Max
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio