mau749 ha scritto:mi sembra che l'impegno sia un po' diverso da quello necessario per 845/211;dalle specifiche (non ho fatto simulazioni né progetti e dunque devo fidarmi della Svetlana) la SV811/3 con 450V di anodica su 5K tira fuori circa 12.5 W in A2 mentre con la 211 bisogna arrivare a 1000V su 8K per averne 12 seppure in A1.
Stai ragionando a mio modo di vedere in maniera sbagliata.
Innanzitutto il riferimento alle 845/211 io lo intendevo per la 572-3 e 572-10, non certo per la SV811.
Secondo poi un SE di 211 che non offra circa 15w RMS e 20w di picco in A1 è fatto male (vedi il bel progetto, pur se relativamente economico, del BA211 di Bartolomeo Aloia, o ancora meglio le simulazioni di Daniele Ansaloni sempre su CHF).
Tornando alla SV811-3. Il fatto che i filamenti siano a 6,3V IMO rende l'alimentazione più costosa da eseguire correttamente (o, volendo economizzare, più rumorosa, di certo il massimo per un SE DHT): più corrente, più volt, rispetto alla 300B, più costosa anche rispetto ad un PSE di 300B. Rispetto alla 211 elettricamente se la batte (un po' meno corrente, una manciata di volt in più), ma se pensi di alimentare un qualsiasi catodo in tungsteno toriato da 3-4A con un TA "commerciale" IMO/IME sei completamente fuori strada. Per i SE DHT ci vogliono ferri buoni e dedicati, altrimenti è un vorrei ma non posso, un buttar via i propri soldi (pochi o tanti che siano). Questo già a prescindere dai risultati "sonici" attesi o immaginati.
Il carico da 5K certo che è più facile di un 7K o 9K ma, a parte che non si dovrebbero comparare tubi il cui guadagno differisce di un fattore 4 (quello che perdi nel ferro lo guadagni in pilotaggio), il 5K come ben sai è già di suo un carico difficile da far eseguire bene, e se è 5-6-7 volte il valore di placca della 300B (o fino a 14 volte nel caso di un PSE) e 3 volte il valore di placca della della 211 (NOS), è meno del doppio per una 811-3, con le ovvie conseguenze del caso (la 811-3 è data a 2500 nominali, ne ho misurate 3 tanti anni fa, tra i 2700 ed i 2900) sull'ellisse di carico. Comparato poi con i 2/3K per un PSE non c'è proprio storia, nonostante la maggiore corrente prevedibile per questo.
Per avere i 12w cui fai riferimento (in realtà 3w in A1), alla 811-3 devi dare circa 106V RMS: la 300B in SE (dunque non in PSE!) a 450V ti da 11,5W su 4,5K con circa 68V RMS, il tutto a parità di corrente di riposo. In più quei 106V glieli devi dare su un'impedenza bassissima e forte corrente di griglia (quasi 80V in griglia positiva), con ciò che ne consegue per il driver: da notare infine che le caratteristiche sono date fino a -160V, ma la modulazione si spinge fino ad oltre -200V, per cui ritengo i dati di distorsione quantomeno ottimistici.
Nemmeno da trascurare per la distorsione (soprattutto del driver in particolare), che il tubo non è polarizzato direttamente in A2, ma swinga sopra e sotto lo 0 di circa 100V e 200V, per cui il carico visto dal driver viene pesantemente "modulato" (modultato in senso atecnico), e di continuo. E l'alimentazione dello stesso come uno specchio vedrà variare le richieste, alla faccia della superiorità della classe A.
Per cui dove/come la SV811-3 potrebbe essere competitiva con una 300B, o anche con una 211? Sui condensatori per la 211?
Volendo un disegno "alla Shishido" a me sembra molto più interessante la SV811-10, allora, mentre volendo restare sulla 811-3 io considererei la 845 in A2 a bassa tensione (vedi come spunto di dimensionamento il vecchio articolo di Chiappetta su CHF) che ha Rp minore e linearità maggiore (anche lì, IMO, la vecchia scuola vince a mani basse, anche economicamente).