Grazie Paolo, visto in questo modo effettivamente il tutto mi sembra più comprensibile.UnixMan ha scritto:non necessariamente. Il discorso di Broskie (ed altri) vale se si vuole ottenere il max tasso di NFB possibile... ma non e` affatto obbligatorio seguire quella strada. Si possono ottenere ottimi risultati anche semplicemente aggiungendo una resistenza tra l'anodo della finale e quello del driver.
Ovviamente, per mantenere lo stesso punto di lavoro del driver devi anche cambiare la resistenza di carico anodico del driver in modo che il parallelo delle due resistenze (quella tra l'anodo del driver e l'alimentazione e quella tra i due anodi) sia circa uguale al valore della precedente resistenza di carico anodico.
snip!
Però considerando i normali effetti del feedback sullo stadio finale (meno guadagno, minore Rp ecc.) che anche intuitivamente rendono il pentodo di partenza più simile ad un triodo mi resta un "buco".
Visto che in CC la finale è un pentodo, anche il bias mi sembra debba restare lo stesso.
Ma visto che poi in CA il guadagno è ridotto come faccio ad ottenere la potenza di uscita del pentodo?
E' vero che con un TU diverso si può guadagnare qualcosa ma non mi sembra si riesca a recuperare più di tanto.
Seguendo (senza capire fino in fondo) il ragionamento "in corrente" di Broskie evitavo di affrontare direttamente il problema che però così non vedo come risolvere

Ancora grazie e ciao
Massimo