Il "Cialtronometro"

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drpaolo
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Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

Ethan Winer è un professionista molto quotato, un po' tutto il mondo degli studi di registrazione semi-professionali si rifà al suo (e di altri) modo di trattare l'ambiente. Evidentemente drpaolo ha dei precisi motivi per essere così duro :-| ci spieghi in sintesi cosa c'è che non va?
Di seguito spiego volentieri quanto richiesto in citazione.

Le ragioni sono di metodo e di merito.

Cominciamo con le Ragioni di metodo:

Quando si parla di argomenti scientifici o tecnici si deve avere la certezza di discutere con persone che padroneggiano almeno i concetti di base del metodo scientifico; senza questa condivisione i risultati delle discussioni sono solo chiacchiere da bar.

Mi spiego meglio citando proprio E.W. come paradigma (non che ce l'abbia in particolare con lui, ma l'esempio calza).

E.W. è un engineer, termine anglosassone che contraddistingue ogni persona che "si sporca le mani" con un lavoro tecnico; l'engineer anglosassone non è necessariamente un laureato, anzi, per lo più è un diplomato di High School U.S.A. (qualcosina in più, ma proprio poco, della nostra "terza media" di una volta).

Gli engineers diplomati non escono propriamente dalle università, ma -spesso- da corsi privati a pagamento, maxime in campo audio o del sound recording (della serie: basta pagare :devil: ).

Se il tizio fosse laureato e specialista, statene certi che avrebbe fatto seguire il suo riverito nome da un bel PhD, che sarebbe suppergiù l'equivalente del nostro dottorato di ricerca o -nel campo professionale- della laurea e dell'abilitazione professionale.

E.W. , mi si dirà, è però iscritto ad un'associazione di Engineers, magari proprio alla famigerata A.E.S.

Però è forse meglio che io spieghi come ci si iscrive(va) alle varie Engineering Associations, essendo stato per circa 20 anni membro di una delle più note a livello mondiale.

Se le associazioni sono di un certo livello scientifico è necessario indicare o le pubblicazioni o una serie di referees (in genere professori universitari del Paese in cui ha sede l'Associazione), che ti conoscono e ti fanno da garante, in modo da evitare, appunto, l'iscrizione di persone che non padroneggiano la scienza di cui andranno eventualmente a discutere.
Io diedi le referenze di un docente universitario statunitense e di un dirigente del più grande gruppo industriale italiano e, proprio per questo (e per non avere pubblicazioni all'attivo) non fui iscritto tra i membri di diritto, ma tra gli associate members, con limitato diritto di voto e di parola.

Proprio in quel periodo (guarda il caso !) apriva la sede italiana di A.E.S. ; esclusivamente per puro divertimento scrissi per chiedere come si faceva ad iscriversi e mi fu risposto (non vorrei sbagliare, ma credo fosse proprio così) che bastava solamente pagare la cospicua quota di iscrizione per diventare membri a pieno titolo !

Noterete la "piccola" differenza tra un'Associazione di engineers che annoverava esclusivamente membri laureati e con PhD od equivalente ed un'Associazione.... :devil: :devil: (sarei comunque lieto di essere smentito).

(absit iniuria verbis, ma andate un po' a controllare quanti di questi sound engineers, recording engineers etc, etc italici o stranieri hanno un titolo accademico o hanno solo la terza media o un titolo liceale e poi capirete molte cose...).

Voi però mi direte: ma cosa conta la laurea se si sanno fare le cose !

Ecco, appunto: il facchinaggio o anche un buon artigianato si possono fare senza la laurea o con il diploma della Scuola Radio Elettra, ma se tu le cose vuoi capirle o -peggio - vuoi pontificare- la laurea (che significa: la conoscenza del processo scientifico) devi necessariamente averla.

Troppo spesso si considera l'erudizione un equivalente della cultura, ma l'erudizione libresca non è fruttuosa; tenete presente che il tempo di dimezzamento della validità delle nozioni librescamente imparate è -per materie scientifiche o tecniche- pari a 5/7 anni (statistica U.S.A.). In parole povere: il 50% delle nozioni che avrete imparato oggi, fra 5 anni saranno immondizia superata, mentre le nozioni di metodo scientifico rimarranno sempre valide.

Discutere quindi di temi scientifici pesanti, che implicano l'interdisciplinarietà spinta (e la riproduzione del suono musicale è uno di questi) senza avere almeno i rudimenti del metodo scientifico e le capacità di trarsi d'impaccio tra la fisica, la biologia, ecc è come discutere di meccanica razionale con un bimbo delle elementari: lui non capirà niente e si metterà a frignare dicendo che gli dovete spiegare, perchè ancora non gli avete spiegato nulla e voi vi farete solo delle grandi arrabbiature senza aver modificato di uno iota i preconcetti ascientifici del vostro interlocutore (Fabio, Mattia, ne sapete niente di questo ?! :grin: ).

Alla prossima puntata: questioni di merito.

Paolo
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drpaolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

(Seconda puntata: ancora sul Metodo)

Vorrei ora tentare di spiegare che differenza c'è tra l'engineer e l'ingegnere, almeno nel nostro Paese.

La legislazione ordinistica (=degli Ordini professionali) italiana prevede il reato di esercizio abusivo della professione, ex art. 348 c.p.

Voi mi ri-direte: questa è una legge borbonica, che va contro gli "uomini del fare" (ma che strana assonanza... :devil: ) ed è causata dall'invidia dei laureati per i dilettanti di successo.

In realtà questo reato esiste per una ben precisa ragione: l'operato del professionista iscritto all'Ordine è esercitato "a tutela della fede pubblica" a surroga del controllo statale.

In parole povere, affidandovi ad un Ingegnere o altro Professionista abilitato e iscritto all'Albo professionale gestito dal Ministero dell'Interno (e non da Regioni, Provincie, Comuni, Camere di Commercio, Club di Topolino etc., che non gestiscono alcunchè che dia garanzia) voi avete le seguenti certezze:
  • Il lavoro che voi avete commissionato sarà fatto allo stato dell'arte.
    Il lavoro che voi avete commissionato funzionerà secondo le vostre specifiche.
Voglio spendere due parole riguardo a queste affermazioni, che possono sembrare strane per un professionista avvocato, ad es.

Per un professionista iscritto all'Albo (Ministero dell'Interno, ricordate ?) che deve svolgere incarico di particolare rilevanza tecnica, esistono due tipi di obbligazioni:
  • Obbligazione di mezzi.
    Obbligazione di risultato.
L'obbligazione di mezzi significa che il professionista iscritto all'Albo deve mettere in campo lo stato dell'arte a propria conoscenza per eseguire l'incarico; questo tipo di obbligazione è comune a tutti i professionisti soggetti alla legislazione ordinistica.

L'obbligazione di risultato significa invece che il progetto eseguito deve funzionare a specifiche contrattuali o, in mancanza di queste, secondo lo stato dell'arte della tecnica; questo tipo di obbligazione (secondo giurisprudenza corrente) è dovuto solo ed esclusivamente per incarichi di particolare rilevanza tecnica, tra cui può entrare benissimo la progettazione di un sistema audio allo stato di eccellenza.

Riguardo a questa seconda obbligazione si nota (si dovrebbe notare) più che mai la differenza tra le due figure:

cosa significa secondo le specifiche contrattuali o lo stato dell'arte della tecnica? Significa che il sistema deve funzionare come dice il Committente e non come decidete voi; se il Cliente non dà specifiche, ma si affida interamente a voi (è il caso più comune) il sistema deve essere sempre obbligatoriamente progettato per funzionare come il meglio sistema esistente al mondo !

Se la cosa non è fattibile secondo scienza e coscienza, il professionista iscritto all'Albo è tenuto a rinunciare all'incarico, ma se la cosa è fattibile c'è l'obbligo della realizzazione secondo i desiderata del Cliente o secondo le imposizioni -ben più cogenti- della Scienza.

E per finire c'è la cosa più importante; il professionista soggetto alla legislazione ordinistica deve, completamente e inequivocabilmente, rispondere esclusivamente alla Scienza; non deve abbellire, infiorare o "lisciare il pelo" ad alcuno: deve lavorare secondo lo stato dell'arte ragionevolmente riconosciuto.

Nel nostro specifico campo, qual è lo stato dell'arte ragionevolmente riconosciuto ?
  • Sicuramente è stato dell'arte conoscere e applicare la teoria dei sistemi alla progettazione di un sistema audio.
    Sicuramente è stato dell'arte conoscere le questioni di impossibilità di ricostruzione compiuta di un campo sonoro originario proveniente da registrazione (cfr. Heyser - 1975 ca.).
    Sicuramente è stato dell'arte valutare il sistema di riproduzione audio come sistema non invariante (cfr. Nuti - 1980 ca.).
Il terzo punto potrebbe anche essere opinabile, perchè la pubblicazione non è apparsa su letteratura tecnica "ufficiale" (ancorchè la tiratura della rivista su cui apparve era di gran lunga superiore a quella di qualsivoglia "paper"); sicuramente i primi due punti non sono disattendibili, perchè fare ciò contraddirebbe l'obbligazione che il c.c. impone al Professionista abilitato (ma non assolutamente all'engineer, attenzione !).

NOTA BENE: i tre punti sopranominati non possono essere disattesi, perchè sono fatti costitutivi della progettazione del sistema e non mere applicazioni pratiche di principi tecnici, che hanno validità temporale limitata (cfr. il "fattore di dimezzamento" citato nel primo post).

Voglio ancora dire due paroline sulle perizie di Tribunale, in modo che si abbia l'esatta percezione di cosa fà o di che figura sia il perito tribunalizio, sia C.T.U. (=consulente del Giudice), sia perito di parte.

Il consulente del Giudice (o il perito di parte) che agisce in primo grado di giudizio ha l'esclusivo obbligo di essere alfabetizzato, perchè deve scrivere la perizia da depositare agli atti; il suo titolo di studio non ha alcuna importanza.

Paradossalmente il Giudice -in una causa relativa all'ippica- potrebbe anche chiamare come suo consulente (C.T.U.) un cavallaro che sappia scrivere e abbia la licenza di terza elementare, basta che sia persona di fiducia e conosciuta comunemente come onesta e di buon senso. Il C.T.U. "dovrebbe" essere iscritto all'apposito Albo tribunalizio, ma ciò non è condizione necessaria alla sua nomina.

L'obbligo del consulente laureato si ha in Corte d'Appello, ma assolutamente non in primo grado di giudizio; chiunque, quindi, può fare il Perito di Tribunale in primo grado di giudizio, non essendo richieste (a norma di legge) nè titoli di studio, nè conoscenze particolari.

Non cito nemmeno gli albi regionali o delle Camere di Commercio (che conosco molto bene, avendo fatto per 22 anni l'esaminatore dei candidati), perchè nessuno di questi albi è soggetto alla legislazione ordinistica, ma -eventualmente- solo alla legislazione di quella specifica Regione (nella mia Regione c'è anche l'Albo delle guide naturalistiche o degli assaggiatori d'olio, ma capirete bene anche voi che qui la devozione completa alla Scienza c'entra assai poco).

Il Merito alla prossima puntata (davvero) e poi passerò alla descrizione di uno strumento di ricerca che ritengo assai utile: il "Cialtronometro".

Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da dueeffe »

drpaolo ha scritto: Discutere quindi di temi scientifici pesanti, che implicano l'interdisciplinarietà spinta (e la riproduzione del suono musicale è uno di questi) senza avere almeno i rudimenti del metodo scientifico e le capacità di trarsi d'impaccio tra la fisica, la biologia, ecc è come discutere di meccanica razionale con un bimbo delle elementari: lui non capirà niente e si metterà a frignare dicendo che gli dovete spiegare, perchè ancora non gli avete spiegato nulla e voi vi farete solo delle grandi arrabbiature senza aver modificato di uno iota i preconcetti ascientifici del vostro interlocutore (Fabio, Mattia, ne sapete niente di questo ?! :grin: ).

Paolo


Ciao Paolo,
ci capita ormai quotidianamente (come ben sai).

Com'era quel titolo di uno dei libri di Asimov?
Neanche gli Dei...

"Contro la stupidità neanche gli Dei possono nulla"
Isaac Asimov
:lol:

salutoni,

Fabio.
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da Echo »

...voi che ci capite, cosa ne pensate di questo signore e della sua teoria??

http://www.acousticintegrity.com/acoust ... relli.html
...siate affamati, siate folli!! S.J.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da UnixMan »

ancora ho visto poco... ma quel poco che ho visto "suona" molto interessante!!! :clap:

...qualcuno sa` se i suoi diffusori sono in commercio?!? :-P :-P :-P

http://www.acousticintegrity.com/acoust ... akers.html
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

Arriviamo adesso al Merito, approfittando di domande tipo questa:
...voi che ci capite, cosa ne pensate di questo signore e della sua teoria??

http://www.acousticintegrity.com/acoust ... relli.html
Precisiamo inanzitutto che questo signore e l'E.W. di cui sopra giocano in un campo nettamente e completamente diverso da quello in cui giochiamo noi.

Essi giocano nel campo della REGISTRAZIONE o nella GENERAZIONE e successiva RIPRODUZIONE dei SUONI STEREOFONICI.

Al giorno d'oggi chiunque è in grado -volendolo- di generare o riprodurre SUONI STEREOFONICI PERFETTI (e -conseguentemente- impianti stereofonici perfetti).

Questa è la quarta volta che lo dico, per cui se aveste la cortesia di leggervi i miei passati interventi sull'argomento mi farete solo piacere !!! :swear:

Comunque: nell'articolo di Nuti oramai ultrafamoso veniva citata una buona bibliografia relativa alla manipolazione spaziale del suono stereofonico, la cui generazione (dell'effetto stereofonico, ovviamente) si basa sul mantenimento di certi rapporti di frequenza e fase tra i segnali E BASTA !!!!!!!!!!! (oramai sono stra-stufo di dire questa cosa).

Manipolando in maniera adeguata frequenza e fase del segnale voi (proprio voi che leggete !) potete generare tutti i suoni olofonici che volete; ho già (e quattro !! :swear: ) citato l'aneddoto in cui -viaggiando in auto e ascoltando un estratto dalla colonna sonora di un film di fantascienza- sentivo un certo suono provenire al centro (centro del parabrezza, in basso), salire lungo il piano sagittale del corpo, in verticale, discendere dietro la nuca e poi risalire fino a terminare nuovamente al centro del parabrezza in basso. Tutto questo generato dagli altoparlanti dell'autoradio, ovviamente, da un programma che modificava esclusivamente frequenza e fase del segnale stereofonico).

Tutte le MENATE OLOFONICHE :devil: sono generate esclusivamente così E QUESTO L'AVEVA GIA' PREVISTO BLUMLEIN ALL'INIZIO DEGLI ANNI '30, per cui vedete un po' voi dove sono queste grandi invenzioni. :devil:

QUELLO DI CUI STIAMO PARLANDO NOI E' UNA COSA DEL TUTTO DIVERSA, in cui frequenza e fase del segnale non c'entrano una beneamata mazza !! (fatevene una ragione :devil: ); tutto questo si può provare in qualsiasi momento, ovviamente e chi è stato ad ascoltare di recente il mio impianto (un forumista di qui c'è stato, con un amico) se n'è reso pienamente conto.

Il nostro obiettivo non è quello di lavorare nel campo della frequenza e della fase (cosa estremamente facile da fare, checchè ne dicano i presunti esperti), ma quello -per così dire- di invertire la freccia del tempo, "sbobinando" all'indietro un filmato musicale (la registrazione sonora) presa in altro tempo e in altro spazio. E tutto questo invece è dannatamente difficile !!

Per cui (e torniamo ad E.W. e agli altri epigoni) tutto quello che loro dicono può essere cosa molto buona e valida per la stereofonia, ma sono SOLENNI CA@@ATE se le vogliamo associare alla riproduzione del suono musicale.

Tra l'altro le loro "gurate", riportate su Internet, sono offensive per l'intelligenza di chi abbia almeno un po' studiato e abbia una laurea scientifica o tecnica e un laureato (Giaime, mi riferisco a te) potrebbe fare molto meglio se solo avesse voglia di studiarci un po' sopra.

Ora non ho né voglia, né tempo per parlarne, ma se mi venite a trovare vi illustrerò una ad una tutte le caxxate che E.W. dice, documenti alla mano ! (Caxxate relative alla fenomenologia degli ascolti del suono musicale, ovviamente, chè per la stereofonia non ci metto bocca !)

Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

Tanto per darvi un'idea degli esperti di stereofonia che girano: su un altro forum un "espertone di quelli grossi" ha appena dimostrato di non sapere neanche dove stia di casa la Power Spectral Density di un segnale ! :devil:

(Questa è la chiara mancanza di una cultura scientifica approfondita e non solo libresca, il non associare cioè un'energia ad una "portante").

Paolo
Ultima modifica di drpaolo il 23 mar 2010, 08:41, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da Giaime »

Grazie per la risposta, Paolo. Ovviamente mi riferivo alla "stereofonia" normale, in quanto purtroppo il mondo non ne sa assolutamente nulla delle nuove teorie che circolano su questo ed altri forum.
Per cui (e torniamo ad E.W. e agli altri epigoni) tutto quello che loro dicono può essere cosa molto buona e valida per la stereofonia, ma sono SOLENNI CA@@ATE se le vogliamo associare alla riproduzione del suono musicale.
Ottimo, quindi il resto del mondo può continuare tranquillamente a fare trattamento acustico secondo le vie indicate dagli "epigoni".
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

Ottimo, quindi il resto del mondo può continuare tranquillamente a fare trattamento acustico secondo le vie indicate dagli "epigoni".
Il mondo può fare quello che vuole, e l'ha sempre fatto ! (e a me non importa una beata fava di quello che fà il mondo).

D'altronde uno è anche libero di darsi sui piedi il modello di zappa che preferisce ! :grin: :grin:

Paolo
Ultima modifica di drpaolo il 23 mar 2010, 08:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da sinuko »

OK… ormai siamo al vaniloquio … almeno i guru che tu (DrPaolo) critichi espongono le proprie idee/progetti e si mettono in gioco in questo 3D ho letto solo bla bla bla…ma nessuna informazione che possa far crescere le mie conoscenze….
Siamo su un sito di audiocostruzione non su un sito di rivincita di laureati contro resto del mondo…che tristezza.
Ciao Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

OK… ormai siamo al vaniloquio … almeno i guru che tu (DrPaolo) critichi espongono le proprie idee/progetti e si mettono in gioco in questo 3D ho letto solo bla bla bla…ma nessuna informazione che possa far crescere le mie conoscenze….
Scusa, ma vivi sulla luna ?!

Ma tu dov'eri quando io ho partecipato a due edizioni del Bottom Audio (e magari tu sei uno di quelli che ha anche riprodotto il mio pre fono presentato su queste pagine ! :devil: ).

Non hai letto tutte le pagine che io ho scritto su questi argomenti in questo Forum ?!

Guarda che mi ritengo offeso e pretendo delle scuse !

Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da Giaime »

drpaolo ha scritto:Non hai letto tutte le pagine che io ho scritto su questi argomenti in questo Forum ?!
Non ho mai capito perchè non gli si dà una sistemata, a tutte "le pagine", un documento pubblico e serio, senza gli insulti ficcati in mezzo che si possono leggere sui vari forum che ha aperto quel signore che tu sai chi è. Qualcosa su cui imparare qualcosa.

Se permetti, e senza che ti offendi (qua ci si offende troppo facilmente!), uno ha anche il "legittimo sospetto" ( :rofl: ) che la mancanza di chiarezza voglia nascondere la mancanza di sostanza.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

Se permetti, e senza che ti offendi (qua ci si offende troppo facilmente!), uno ha anche il "legittimo sospetto" ( :rofl: ) che la mancanza di chiarezza voglia nascondere la mancanza di sostanza.
E dall'altra parte, caro Giaime, -non ti offendere, neh- :grin: :grin: :grin: c'è il legittimo sospetto che chi invoca più chiarezza non abbia gli strumenti culturali per capire qualunque cosa gli sia spiegata (eccetto quelle più elementari).

P.S. Giaime, ti do' un consiglio (come fossi mio figlio); non discutere a sofismi o sarcasmo con me, perchè non ne usciresti bene; d'altronde ho trent'anni di battaglie più di te, sul groppone. :grin: :grin: :grin:

Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da Echo »

Resta il fatto che dopo circa due anni che leggo questo forum, ho notato che nel tempo ci sono stati diversi input e diversi progetti dettagliati per quanto riguarda la "normale stereofonia" comprensibili, applicabili e realizzabili anche da persone con un livello di preparazione medio/basso, mentre per quanto riguarda la riproduzione del "suono musicale" tanto parlare ma mai un progetto presentato in maniera concreta e dettagliata, allora le ipotesi possono essere: 1) state studiando questa cosa ma ne volete trarre un profitto commerciale 2)Giocate a io ce l'ho più grosso di voi 3)vi ritenete una "setta" di eletti ...in tutti e tre i casi mi sembra che non torni con la "mission" di audiofaidate o forse sbaglio.... :wink:
...siate affamati, siate folli!! S.J.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da drpaolo »

...mentre per quanto riguarda la riproduzione del "suono musicale" tanto parlare ma mai un progetto presentato in maniera concreta e dettagliata...
Ma lo sapete che siete proprio dei bei tipini fini e ci avete la faccia di tolla, come diceva mia nonna ?!

Dopo due Bottom, dopo aver mostrato al mondo universo (ed essermi preso anche delle botte di scemo da una banda di citrulli terzamediati) come si costruisce con due soldi un giradischi performante (ricordo anche che uno dei forumisti di qui aveva pubblicamente dichiarato "questo sarà il mio prossimo giradischi" e poi si è andato a comprare un giradischi di plastica della grundi).

Dopo avervi pubblicamente mostrato come si fa una sospensione del braccio e come funziona un pre in corrente (e siete tutti elettronici provetti: che caxxo ci vorrà a progettare un circuito a specchio di corrente ?!)

ANCORA MI DITE QUESTE COSE !?

Ma lasciatemi perdere, và, che è meglio...

Paolo
sinuko
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da sinuko »

1- dove vivo è irrilevante alla fine di questo 3D
2- pretendi da altri non da me…. E comunque prima scusati con tutti quelli che hai definito Cialtroni e con tutte le categorie che hai tirato in ballo.
3- Il fatto di aver scritto altre volte su AFDT non ti esonera dal fatto che qualcuno ti faccia notare che hai detto una coglionata.
4- E magari sbagli anche in questo caso.. il tuo pre phono no l’ho in casa e mai l’ho provato .. spero che quando scrivi di altre cose tu sia meglio documentato.
5- trovo talmente svilente questo 3D che non replicherò oltre.


Ciao Paolo
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da dueeffe »

drpaolo ha scritto:

(ed essermi preso anche delle botte di scemo da una banda di citrulli terzamediati)

Paolo


"Se non parlassero sarebbero dei normali cretini. Invece vogliono strafare"
cfr. Gabriele D'annunzio.

salutoni,

Fabio.
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da marziom »

drpaolo ha scritto: ricordo anche che uno dei forumisti di qui aveva pubblicamente dichiarato "questo sarà il mio prossimo giradischi" e poi si è andato a comprare un giradischi di plastica della grundi.
Paolo quel forumista ero io, non ho nessuna difficoltà a ricordarlo, d'altronde se non ho ancora costruito il tuo giradischi non significa che non lo farò mai, tantomeno che abbia dimenticato quello che ho sentito sul tuo impianto in occasione del Bottom 2008.
Tuttavia:
1) è molto più comodo spendere 50€ ad avere un gira pronto già con la testina
2) io non ho uno spazio dedicato all'audio e neanche negli spazi comuni ho grosse libertà di manovra, solo per questo "dettaglio" credo che mi è precluso qualsiasi parvenza di "suono musicale" ...mi accontento dello Stereo.
3) Nell'ambito del "suono stereofonico" (quello "musicale" ancora non l'ho sentito per poter fare qualsivoglia paragone) quel giradischi di PLASTICA suona, almeno secondo il mio orecchio e non solo, altrettanto bene come un ACCIAIOSO TD125 con braccio SME3009 e, se ci sono alcuni parametri su cui riesce a fare anche meglio, sono proprio quelli che vanno nella direzione di quanto da me ascoltato nella tua saletta nel maggio 2008.
4) restando nell'ambito del "suono stereofonico", se un giradischi di PLASTICA che pesa meno di 1Kg riesce a fare quello che riesco a sentire... è la prova provata che ancora non ci ho capito un acca di suono stereofonico.... figuriamoci di quello "musicale".

In conclusione io non ho le basi.
Quando ci avrò capito qualcosa del "semplice" suono stereofonico comincerò a studiare il ben più complesso "suono musicale".
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da misureaudio »

Un buongiorno a tutti, con supplemento di simpatia, causa maturata gradevole consuetudine, per gli amici Paolo e Fabio.

Ho personalmente maturato la convinzione, in un anno di frequentazione di alcuni forum, che sia opportuno per lo più leggere, limitando poi gli scritti ai soli interventi che si ritengono strutturalmente essenziali. Quello di apertura di questo thread, da parte di Paolo Caviglia, ritengo risponda appieno al requisito indicato. Gli sono personalmente grato per aver evidenziato la differenza esistente tra l'essere presentati in una qualunque associazione da un Professore in qualche modo garante del tuo curriculum, vedi IEEE, risalendo alle pratiche di circa 15 anni fa p.es., e il metter bocca, magari con sarcasmo e insulti, su argomenti che non si conoscono (o si conoscono, se va bene, in modo superficiale) sventolando bandierine che altro non sono che gadget di iscrizione a un club (eventualmente, e se va bene, a pagamento).

In ogni caso un attento esame delle tante convinzioni errate che circolano a causa di internet è cosa assai necessaria. Lo dico reduce da un thread su altro forum, nel quale si negano, in sostanza e nel dettaglio, gli effetti del calore sul funzionamento dei circuiti di amplificazione e si asserisce che le problematiche inerenti la costruzione di clock di precisione termostatati sono avulse dalla realtà di un cd player e di un convertitore D/A. (Roba da osservatorio di antropologia culturale. Qualcuno si è spinto a negare l'esistenza di misure che documentino l'esistenza del fenomeno, dando letteralmente dell'idiota e del cialtrone a chi presentasse documentazione in proposito.)(Verrebbe da chiedere se per costoro sia sotto suspicione l'effetto Joule).
same
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Re: Il "Cialtronometro"

Messaggio da same »

sinuko ha scritto: Siamo su un sito di audiocostruzione non su un sito di rivincita di laureati contro resto del mondo…che tristezza.
Ciao Paolo
tristezza....tristezza....tristezza.....

ciao, drsame
giorgio
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