nullo ha scritto:Ecco una cosa che mi piacerebbe capire fra le tante, come fa un software ad estrarre il contenuto esatto di un dischetto?
Come lo può sapere cosa ci sia nel dischetto con certezza, opera su una media statistica delle letture, oppure cosa?
nella lettura di un CDDA ci sono molti diversi tipi di errore che si possono verificare e molte tecniche che vengono impiegate insieme per identificarli e correggerli. Qualche info la trovi qui`:
http://www.exactaudiocopy.de/en/index.p ... echnology/
e qui`:
http://www.xiph.org/paranoia/
(purtroppo, come spesso capita nel software Open Source, la documentazione e` l'ultima cosa di cui si preoccupano gli sviluppatori. Ed infatti la sezione "Tech" di cdparanoia e` ancora desolatamente vuota... ovviamente, per contro c'e` sempre la possibilita` di andare direttamente alla fonte, leggendosi i sorgenti.

).
BTW, per cominciare, considera che un cdrom nasce per i dati. Se ci fosse anche un solo bit fuori posto, non funzionerebbe piu` nulla. Per assicurare che cio` non accada, sul disco si scrive "piu` di quel che serve", si introduce cioe` della ridondanza e dei meccanismi di "error detection" e di "error correction". I primi permettono di accorgersi di eventuali errori mentre i secondi sfruttano la ridondanza per correggere gli errori e ripristinare i dati originali. Senza questi meccanismi, i computer semplicemente non potrebbero funzionare.
Per guadagnare spazio, chi ha inventato il CD audio ha deciso di ridurre lo spazio destinato a controlli e ridondanza (e infatti in un CDR da 650MB scritto come CDDA ci stanno 74 minuti di musica che sono ben piu` di 650MB).
Ma, anche se ridotti all'osso, dei meccanismi di controllo ci sono. Per certi tipi di errori, com'e` il caso degli errori di lettura veri e propri, il lettore stesso se ne accorge e lo segnala. Altri (che sono in realta` "errori di posizione", cioe` blocchi di dati letti correttamente... ma da un punto del disco diverso da quello che si vorrebbe leggere) possono sfuggire ai controlli del lettore (ma sono facilmente individuabili da un software "furbo").
In un CDP del controllo errori te ne fai poco: dato che la lettura e` fatta "in tempo reale" ed alla stessa velocita` con cui i dati vengono "consumati", in caso di errore tutto quello che si puo` fare e` attivare l'interpolatore per evitare che si sentano click e pop come nei vinili rovinati. Ma se leggi "offline", in caso di errore puoi rileggere e verificare, anche piu` e piu` volte finche` il risultato non e` corretto.
nullo ha scritto:In ogni caso ad esempio, se la luce riflessa dai bordi del cd fa compiere un errore al sistema, lo farà tutte le sante volte. Per piacere non dite che è un problema che non esiste, perché lo si è ormai constatato
e invece te l'ho detto e te lo ripeto. Errori di lettura (errori nei dati) causati da queste cose semplicemente non esistono. La prova l'ho gia` fatta anche io, ma se non ci credi fai presto a rifartela da solo, ti ho gia` spiegato anche come.
E` banale: leggi un CD non "trattato", poi trattalo e quindi rileggilo. Se vuoi un test ancora piu` difficile, leggi e rileggi le stesse traccie prima e dopo "la cura" anche con lettori e/o computer completamente diversi. Dopo di che confronta i files con le traccie estratte.
Ti garantisco che i files vengono fuori identici, bit per bit (gia` provato, con un discreto numero di lettori e macchine completamente diversi). Conclusione?
Sempre ammesso e non concesso che ci sia un qualche effetto reale e che quanto senti(te) non sia frutto solo di (auto)suggestione, al piu` si puo` ipotizzare che ci siano effetti sul jitter e/o sul rumore EM a causa di un eventuale diverso intervento dei meccanismi di tracking del laser. Ma di errori nei dati neanche a parlarne, su questo non ci sono dubbi.
Anche perche`, come gia` detto, errori casuali nei dati di fatto NON sarebbero udibili. Se non ci fosse l'interpolatore sentiresti solo qualche "click" e "pop" ogni tanto come con un vecchio vinile un po` malridotto... che pero` l'interpolatore filtra via e quindi non sentiresti proprio nulla.
Come gia` detto e ripetuto fino alla nausea, NON sono gli errori nei dati a creare le differenze udibili nell'audio digitale. Da quel punto di vista, la pubblicita` del lancio era corretta. I dati sono praticamente perfetti. Sempre.
Peccato che si siano scordati il "piccolo" particolare che il timing (il clock) e` importante almeno quanto i dati: un dato corretto che arriva nel momento sbagliato e` in tutto e per tutto un dato sbagliato.
Gli errori nel clock (jitter) sono equivalenti ad errori nei dati. Con la "piccola" differenza che un jitter elevato non si limita ad introdurre disturbi momentanei di quando in quando (che sarebbero inaudibili) come accadrebbe se ci fossero errori casuali nei dati, ma crea errori costantemente, in tutti i campioni. E questo si` che si sente!
Sfortunatamente, quando hanno fatto il CD audio e` stato dato un gran risalto alla correttezza dei dati ma nessuno sembra aver pensato piu` di tanto al problema del timing...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»