Shigaclone by peter daniel

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Giaime
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da Giaime »

nullo ha scritto:Come lo può sapere cosa ci sia nel dischetto con certezza, opera su una media statistica delle letture, oppure cosa? In ogni caso ad esempio, se la luce riflessa dai bordi del cd fa compiere un errore al sistema, lo farà tutte le sante volte. Per piacere non dite che è un problema che non esiste, perché lo si è ormai constatato ( e c'entra pure con la storia dei tempi di esistenza dei suoni, artefatti ecc., che tante volte viene citata).
Partiamo dal presupposto che i CD-ROM vengono letti correttamente con ZERO perdita di dati, e ripensiamo a quanto hai scritto. :grin:
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da piero7 »

Boh! Io ho solo capito che appendendo per le orecchie tutte le schede dovrebbe suonar meglio... ci credo sulla fiducia, ma dato che quell'accrocco poi lo vorrò usare io e quelli che vivono con me, non lo posso lasciare in quelle condizioni che definir precarie è dir poco. Il perchè non l'ho capito, e manco lo chiedo dopo aver letto il tutto. Quel lettore cec me lo potrei pure comprare oggi, ma dato che non nessuna intenzione di cacciare quei soldi perchè preferisco metterci le mani io, l'autocostruzione per me è un piacere, mi sarebbe piaciuto capire il perchè di determinate scelte, a prescindere da questa o quella scheda, o se è ingegnerizzata bene o male.

Resto nella mia beata ignoranza e continuerò ad applicare quei 4 principi (giusti o sbagliati non lo so, quelli so e quelli applico) che ho capito fin oggi.

Fa nulla :)
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da vince »

nullo ha scritto:Ecco una cosa che mi piacerebbe capire fra le tante, come fa un software ad estrarre il contenuto esatto di un dischetto?
secondo me per il semplice motivo che nel cd sono scritti dati. se non fossimo capaci di trasferire corettamente dati, tutto questo non esisterebbe. Che poi un file audio funzioni anche quando ci siano errori di lettura questo è un altro conto (una scelta credo). Non sono molto ferrato e qualcun altro potrà essere esaustivo ma credo ci siano dei controlli simili alla prova di cheksum di un trasferimento dati.

volevo aggiungere un punto di vista sull'argomento autocostruzione:
Mi sembra chiaro che un forum esista per scambiarsi esperienze, un posto in cui ci sono anche persone che (come ad esempio me) non hanno molta esperienza nè grande preparazione. Ci sono argomenti che semplicemente non capirò mai...mi accontento spesso del semplice gusto di costruire (Non è anche questo l'autocostruzione?)
E' evidente che per un po' di tempo metterò in pratica idee e soluzioni di altri, spesso non comprendendone a fondo le implicazioni. E' chiaro che i "piccoli" succhiano "a gratis" quanto più possono dai grandi e che questi ultimi tutto sommato hanno ben pochi vantaggi. Solo la passione gli fa sopportare alcuni interventi in alcune discussioni :grin: . Tutto il tempo a rispondere a domande ingenue.... :razz:
La frase
drpaolo ha scritto:Oltretutto molte di queste scelte sono costate tempo e fatica sui circuiti e -dato che alcune sembrano "originali" (= mai impiegate nei DAC commerciali che vanno per la maggiore)- non mi sembra neanche giusto regalarle così

la capisco benissimo e capisco il ragionamento di drPaolo, ma mi ha fatto sentire per un momento nel posto sbagliato.
sarebbe bello sentire gli utenti storici su come intendono il concetto forum.

scusate le poche idee confuse, è la stanchezza si una lunga giornata.
senza polemiche,
V
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da riccardo »

boh, io sono un utente storico?...
Paolo sta lavorando a una sua realizzazione e sfuttando tutte le sue competenze ha scelto delle strade apparentemente mai considerate e battute.A quanto ho capito si sta muovendo "allo stato dell'arte".
E' escluso che ne parli qui per due motivi: uno è che i suoi studi e risultati relativi, gli appartengono, il secondo, probabilmente è perchè siamo in questo momento, ,anche ammesso che scelga l'open source, in un ambiente non in grado di accogliere argomenti di ambito specialistico, esposti in linguaggio tecnico...
Ma a parte questo, mi pare che partecipi, da sempre, e con serietà assoluta, tenta di dare il suo contributo al "netto di ogni possibile fraintendimento" come ha già ampiamente spiegato.
Riccardo
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da EF80 »

Giaime ha scritto:Partiamo dal presupposto che i CD-ROM vengono letti correttamente con ZERO perdita di dati, e ripensiamo a quanto hai scritto. :grin:
Si ma lo standard CD-AUDIO non prevede controlli di errore sui singoli bit, un lettore CD si accorge se non riesce a leggere un'intero settore, ma se lo legge con dei bit sbagliati lascia correre e non ha modo di sapere se cio' che ha letto e' corretto o no. Solo lo standard ISO9660 comune dei CD-DATI prevede invece settori con capienza utile inferiore per aggiungere parecchi dati di controllo che permettono di essere sicuri dei dati letti e anche di corregger, almeno fino ad un certo punto, e cmq nel caso di errori non riparabili permette di accorgersene (classico errore I/O error). Quello che dico e' constatabile ascoltando CD-AUDIO masterizzati su supporti di infima qualita' dove si sente quasi come il rumore della pioggia, anche su supporti originali puo' essere normale avere centinaia di errori ogni tot kilobit letti.

Lo standard CDAUDIO e' obsoleto, creato all'alba della tecnologia digitale con tutti i limiti che questo comporta. Supporti come CD/DVD-DATI o harddisk etc non comportano questi problemi.
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da EF80 »

vince ha scritto:secondo me per il semplice motivo che nel cd sono scritti dati. se non fossimo capaci di trasferire corettamente dati, tutto questo non esisterebbe.
E invece no, almeno per i CD audio, come ho spiegato nel post soprastante. Pero' esistono software in grado di fare un'estrazione abbastanza sicura da un CD audio, usando algoritmi complessi. Diversi di questi esistono su Linux, citati una volta da unixman, uno di questi penso sia cdparanoia il cui man riporta:

DESCRIPTION
cdparanoia retrieves audio tracks from CDDA-capable CDROM drives. The data can be saved to a file or directed to standard output in WAV, AIFF,

AIFF-C or raw format. Most ATAPI and SCSI and several proprietary CDROM drive makes are supported; cdparanoia can determine if the target drive is CDDA capable.

In addition to simple reading, cdparanoia adds extra-robust data verification, synchronization, error handling and scratch reconstruction capabil-ity. Segno che questi controlli non sono normalmente fatti via hardware, diversamene da quello che capita con lettura su supporti concepiti per contenere dati.

Secondo me se una persona e' talmente "paranoica" nel senso buono da farsi problemi per qualche bit errato durante la riproduzione di un cd digitale valrebbe la pena cercare sistemini di riproduzione digitale un'attimino piu' evoluti.
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da riccardo »

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da marziom »

GizMo ha scritto:
Giaime ha scritto:Partiamo dal presupposto che i CD-ROM vengono letti correttamente con ZERO perdita di dati, e ripensiamo a quanto hai scritto. :grin:
Si ma lo standard CD-AUDIO non prevede controlli di errore sui singoli bit, un lettore CD si accorge se non riesce a leggere un'intero settore, ma se lo legge con dei bit sbagliati lascia correre e non ha modo di sapere se cio' che ha letto e' corretto o no. Solo lo standard ISO9660 comune dei CD-DATI prevede invece settori con capienza utile inferiore per aggiungere parecchi dati di controllo che permettono di essere sicuri dei dati letti e anche di corregger, almeno fino ad un certo punto, e cmq nel caso di errori non riparabili permette di accorgersene (classico errore I/O error). Quello che dico e' constatabile ascoltando CD-AUDIO masterizzati su supporti di infima qualita' dove si sente quasi come il rumore della pioggia, anche su supporti originali puo' essere normale avere centinaia di errori ogni tot kilobit letti.

Lo standard CDAUDIO e' obsoleto, creato all'alba della tecnologia digitale con tutti i limiti che questo comporta. Supporti come CD/DVD-DATI o harddisk etc non comportano questi problemi.
quindi se io prendo un file wav a caso del mio PC lo masterizzo su un princo del c...o poi lo rileggo e confronto i due files ...li trovo diversi??!? |(
Quello che dici sui bit di correzione è giusto...ma non è quello....
_____________________
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da EF80 »

marziom ha scritto:quindi se io prendo un file wav a caso del mio PC lo masterizzo su un princo del c...o poi lo rileggo e confronto i due files ...li trovo diversi??!?
Si, anche se non e' un supporto scadente, il modo piu' veloce per farlo e' con md5

md5sum -b nomefile.wav
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da Giaime »

Certo che hai ragione Gizmo, lungi da me suggerire che i cd audio funzionano come i cd-rom.

Su questo, però dubito:
GizMo ha scritto:
marziom ha scritto:quindi se io prendo un file wav a caso del mio PC lo masterizzo su un princo del c...o poi lo rileggo e confronto i due files ...li trovo diversi??!?
Si, anche se non e' un supporto scadente, il modo piu' veloce per farlo e' con md5

md5sum -b nomefile.wav
Probabilmente, entro certi limiti, i bit sono gli stessi. La differenza udibile tra il cd originale e il cd masterizzato io la imputerei al jitter del clock che detta la scrittura sul supporto, e se il posizionamento di pit e land è affetto da jitter, a questo posizionamento rumoroso si dovrà agganciare la meccanica di lettura audio, sincronizzando la conversione D/A con questa estrazione rumorosa... è qui la sorgente di tutti i problemi: il clock di conversione è ricavato da un supporto di tipo meccanico.
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da piero7 »

un cd rom stampato ha delle fossette che indicano 1 e 0, un masterizzato al posto della fossetta ha un annerimento per emulare la fossetta e sempre 1 e 0 sono. A livello di principio non cambia nulla, sono dati binari (0 e 1) in tutti e due i casi e sono esattamente gli stessi sulla copia.
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Liquidateli!

Messaggio da UnixMan »

Giaime ha scritto:Probabilmente, entro certi limiti, i bit sono gli stessi.
vero e falso... dipende da che intendi per "entro certi limiti". :D

In effetti, da prove fatte la fase piu` critica e` l'estrazione. IME e` in quella fase che (se non si adottano i necessari accorgimenti) si verificano il maggior numero di errori. Viceversa, a meno di velocita` di scrittura esagerate, supporti difettosi, sporchi, danneggiati o di qualita` veramente infima e` abbastanza raro vedere bit-error introdotti in fase di masterizzazione (daltronde, se il bit error rate fosse troppo alto, i CD dati non potrebbero funzionare...).

E` anche vero pero` che il bit-error rate in fase di rilettura di un CD masterizzato (specie se "male" e/o con supporti di bassa qualita`) e` maggiore che con un CD "stampato" bene.
Giaime ha scritto:La differenza udibile tra il cd originale e il cd masterizzato io la imputerei al jitter del clock che detta la scrittura sul supporto, e se il posizionamento di pit e land è affetto da jitter, a questo posizionamento rumoroso si dovrà agganciare la meccanica di lettura audio, sincronizzando la conversione D/A con questa estrazione rumorosa... è qui la sorgente di tutti i problemi: il clock di conversione è ricavato da un supporto di tipo meccanico.
...ecco perche` il CD come supporto e` obsoleto e trovo assurdo stare a perdere tempo e denaro per cercare di migliorare cio` che e` e resta comunque "defective by design".

Molto meglio liquidare i CD... ;) :D estraendone i dati con cdparanoia (o al limite EAC), salvandoli su file una volta per tutte e poi utilizzare un computer per inviare i dati digitali ad un DAC esterno.

Il problema della meccanica e` risolto alla radice. Resta solo quello del clock, dell'interfaccia digitale verso il DAC (quella standard, S/PDIF, e` un'altra delle cose "defective by design" dell'audio digitale) e del DAC stesso (per quanto possa sembrare strano, probabilmente questo e` il problema minore).

Io ormai sono parecchi mesi che ho pensionato la meccanica e sono passato al "liquido". E` tutta un'altra musica... ed e` anche molto piu` comodo, oltretutto. :)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da mau749 »

vince ha scritto:
volevo aggiungere un punto di vista sull'argomento autocostruzione:
Mi sembra chiaro che un forum esista per scambiarsi esperienze, un posto in cui ci sono anche persone che (come ad esempio me) non hanno molta esperienza nè grande preparazione. Ci sono argomenti che semplicemente non capirò mai...mi accontento spesso del semplice gusto di costruire (Non è anche questo l'autocostruzione?)
E' evidente che per un po' di tempo metterò in pratica idee e soluzioni di altri, spesso non comprendendone a fondo le implicazioni. E' chiaro che i "piccoli" succhiano "a gratis" quanto più possono dai grandi e che questi ultimi tutto sommato hanno ben pochi vantaggi. Solo la passione gli fa sopportare alcuni interventi in alcune discussioni :grin: . Tutto il tempo a rispondere a domande ingenue.... :razz:
La frase
drpaolo ha scritto:Oltretutto molte di queste scelte sono costate tempo e fatica sui circuiti e -dato che alcune sembrano "originali" (= mai impiegate nei DAC commerciali che vanno per la maggiore)- non mi sembra neanche giusto regalarle così

la capisco benissimo e capisco il ragionamento di drPaolo, ma mi ha fatto sentire per un momento nel posto sbagliato.
sarebbe bello sentire gli utenti storici su come intendono il concetto forum.

scusate le poche idee confuse, è la stanchezza si una lunga giornata.
senza polemiche,
V
Le parole di Vincenzo mi sembrano quanto mai appropriate, anche a me, come in questo caso, sembra proprio di essere nel posto sbagliato.

Io no sono nè un utente "storico" nè tantomeno un "grande": l'elettronica non è nemmeno lontanamente il mio mestiere (o la mia professione) ma sono quarant'anni che metto insieme assi di legno, "bacherozzi" e "lampadine" proprio per il mero gusto di costruire, di "creare" qualcosa, per capire se quell'accrocco funziona ed eventualmente "come" funziona, se a mio modestissimo ma insindacabile giudizio è migliore o peggiore della "creatura" precedente... in fondo credo che lo spirito vero dell'autocostruzione sia tutto qui.

Rtengo che un forum in generale ma il nostro in particolare debba (o dovrebbe) essere un luogo d'incontro di idee e di esperienze condivise, tutte pariteticamente valide, senza i "grandi" che separano con l'accetta il "giusto" dallo "sbagliato" ed i "piccoli" (ed ignoranti come me) ad ascoltare in religioso silenzio e con il capo chino in segno di rispetto accettando il tutto come si trattasse di dogmi assoluti... credo che ormai il tempo degli "... ipse dixit ..." sia irrimediabilmente passato e sepolto.

Sia chiaro che rispetto immensamente chi ne sa più di me ma lo rispetterei maggiormente se condividesse "tutte" le sue conoscenze soprattutto se espresse in un contesto come questo che a ben vedere ha uno scopo essenzialmente divulgativo.

L'idea di drPaolo di "elasticizzare" il CD player mi sembra eccellente ma, senza snaturarne i principi, almeno quelli che io credo siano, la ritengo suscettibile di implementazioni diverse con certamente risultati diversi; non migliori o peggiori ma solo diversi.

Quando però poi, in soldoni, mi si dice "limitati a fare esattamente quello che ti ho detto altrimenti lascia perdere" non ho più il sospetto ma la certezza di essere capitato nel posto sbagliato.

Senza polemica
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

mau749 ha scritto: L'idea di drPaolo di "elasticizzare" il CD player mi sembra eccellente ma, senza snaturarne i principi, almeno quelli che io credo siano, la ritengo suscettibile di implementazioni diverse con certamente risultati diversi; non migliori o peggiori ma solo diversi.

Quando però poi, in soldoni, mi si dice "limitati a fare esattamente quello che ti ho detto altrimenti lascia perdere" non ho più il sospetto ma la certezza di essere capitato nel posto sbagliato.

Senza polemica
L'ultima frase non può che essere condivisa purtroppo, ma non del tutto. Il luogo non è sbagliato, il modo senz'altro lo è stato, speriamo che le posizioni si ammorbidiscano.

Per quanto riguarda "l'elasticizzazione" invece, la cosa è molto più complicata. Se ci si limita a quello forse l'aggettivo diverso può anche essere usato, ma se si fa riferimento al perché di quella scelta e ci si collega poi ad un più ampio discorso, con l'applicazioni di una sequenza di accorgimenti (che a volte sono al limite del paradosso) atti a limitare alcuni errori ( è roba Moss, non di Paolo per correttezza), comincerai a fare valutazioni del tutto nuove.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Re: Liquidateli!

Messaggio da EF80 »

UnixMan ha scritto:In effetti, da prove fatte la fase piu` critica e` l'estrazione.
Che normalmente non e' diversa dalla riproduzione! quoto anche io per l'estrazione su harddisk e la riproduzione da supporti meno soggetti a problemi di errori I/O.

Normalmente inteso senza software particolarmente seri (seri = sostanza piu' curata della bella gui con i bottoni colorati... cdparanoia e' a linea di comando :geek: ), su windows ne esistono? :razz:
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:Ecco una cosa che mi piacerebbe capire fra le tante, come fa un software ad estrarre il contenuto esatto di un dischetto?

Come lo può sapere cosa ci sia nel dischetto con certezza, opera su una media statistica delle letture, oppure cosa?
nella lettura di un CDDA ci sono molti diversi tipi di errore che si possono verificare e molte tecniche che vengono impiegate insieme per identificarli e correggerli. Qualche info la trovi qui`:

http://www.exactaudiocopy.de/en/index.p ... echnology/

e qui`:

http://www.xiph.org/paranoia/

(purtroppo, come spesso capita nel software Open Source, la documentazione e` l'ultima cosa di cui si preoccupano gli sviluppatori. Ed infatti la sezione "Tech" di cdparanoia e` ancora desolatamente vuota... ovviamente, per contro c'e` sempre la possibilita` di andare direttamente alla fonte, leggendosi i sorgenti. :) ).

BTW, per cominciare, considera che un cdrom nasce per i dati. Se ci fosse anche un solo bit fuori posto, non funzionerebbe piu` nulla. Per assicurare che cio` non accada, sul disco si scrive "piu` di quel che serve", si introduce cioe` della ridondanza e dei meccanismi di "error detection" e di "error correction". I primi permettono di accorgersi di eventuali errori mentre i secondi sfruttano la ridondanza per correggere gli errori e ripristinare i dati originali. Senza questi meccanismi, i computer semplicemente non potrebbero funzionare.

Per guadagnare spazio, chi ha inventato il CD audio ha deciso di ridurre lo spazio destinato a controlli e ridondanza (e infatti in un CDR da 650MB scritto come CDDA ci stanno 74 minuti di musica che sono ben piu` di 650MB).

Ma, anche se ridotti all'osso, dei meccanismi di controllo ci sono. Per certi tipi di errori, com'e` il caso degli errori di lettura veri e propri, il lettore stesso se ne accorge e lo segnala. Altri (che sono in realta` "errori di posizione", cioe` blocchi di dati letti correttamente... ma da un punto del disco diverso da quello che si vorrebbe leggere) possono sfuggire ai controlli del lettore (ma sono facilmente individuabili da un software "furbo").

In un CDP del controllo errori te ne fai poco: dato che la lettura e` fatta "in tempo reale" ed alla stessa velocita` con cui i dati vengono "consumati", in caso di errore tutto quello che si puo` fare e` attivare l'interpolatore per evitare che si sentano click e pop come nei vinili rovinati. Ma se leggi "offline", in caso di errore puoi rileggere e verificare, anche piu` e piu` volte finche` il risultato non e` corretto.
nullo ha scritto:In ogni caso ad esempio, se la luce riflessa dai bordi del cd fa compiere un errore al sistema, lo farà tutte le sante volte. Per piacere non dite che è un problema che non esiste, perché lo si è ormai constatato
e invece te l'ho detto e te lo ripeto. Errori di lettura (errori nei dati) causati da queste cose semplicemente non esistono. La prova l'ho gia` fatta anche io, ma se non ci credi fai presto a rifartela da solo, ti ho gia` spiegato anche come.

E` banale: leggi un CD non "trattato", poi trattalo e quindi rileggilo. Se vuoi un test ancora piu` difficile, leggi e rileggi le stesse traccie prima e dopo "la cura" anche con lettori e/o computer completamente diversi. Dopo di che confronta i files con le traccie estratte.

Ti garantisco che i files vengono fuori identici, bit per bit (gia` provato, con un discreto numero di lettori e macchine completamente diversi). Conclusione?

Sempre ammesso e non concesso che ci sia un qualche effetto reale e che quanto senti(te) non sia frutto solo di (auto)suggestione, al piu` si puo` ipotizzare che ci siano effetti sul jitter e/o sul rumore EM a causa di un eventuale diverso intervento dei meccanismi di tracking del laser. Ma di errori nei dati neanche a parlarne, su questo non ci sono dubbi.

Anche perche`, come gia` detto, errori casuali nei dati di fatto NON sarebbero udibili. Se non ci fosse l'interpolatore sentiresti solo qualche "click" e "pop" ogni tanto come con un vecchio vinile un po` malridotto... che pero` l'interpolatore filtra via e quindi non sentiresti proprio nulla.

Come gia` detto e ripetuto fino alla nausea, NON sono gli errori nei dati a creare le differenze udibili nell'audio digitale. Da quel punto di vista, la pubblicita` del lancio era corretta. I dati sono praticamente perfetti. Sempre.

Peccato che si siano scordati il "piccolo" particolare che il timing (il clock) e` importante almeno quanto i dati: un dato corretto che arriva nel momento sbagliato e` in tutto e per tutto un dato sbagliato.

Gli errori nel clock (jitter) sono equivalenti ad errori nei dati. Con la "piccola" differenza che un jitter elevato non si limita ad introdurre disturbi momentanei di quando in quando (che sarebbero inaudibili) come accadrebbe se ci fossero errori casuali nei dati, ma crea errori costantemente, in tutti i campioni. E questo si` che si sente!

Sfortunatamente, quando hanno fatto il CD audio e` stato dato un gran risalto alla correttezza dei dati ma nessuno sembra aver pensato piu` di tanto al problema del timing...
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da mau749 »

nullo ha scritto:
L'ultima frase non può che essere condivisa purtroppo, ma non del tutto. Il luogo non è sbagliato, il modo senz'altro lo è stato, speriamo che le posizioni si ammorbidiscano.

Per quanto riguarda "l'elasticizzazione" invece, la cosa è molto più complicata. Se ci si limita a quello forse l'aggettivo diverso può anche essere usato, ma se si fa riferimento al perché di quella scelta e ci si collega poi ad un più ampio discorso, con l'applicazioni di una sequenza di accorgimenti (che a volte sono al limite del paradosso) atti a limitare alcuni errori ( è roba Moss, non di Paolo per correttezza), comincerai a fare valutazioni del tutto nuove.
Vedo che qualcuno concorda con me ma in questo caso non ne sono poi proprio così contento.

Il punto sta proprio tutto nelle parole di Roberto (nullo), nel "perchè di quella scelta": forse, per il rispetto di tutti, sarebbe stato opportuno dichiarare proprio questo, quali sono i principi base di questa scelta (elasticizzare intendo), quali sono gli obbiettivi che si vogliono raggiungere, dove si ritiene siano i problemi della riproduzione di un CD, salvo saltare a piè pari il fosso ed utilizzare un'altra sorgente, insomma, ... perchè...

Il "come" realizzare il tutto poi è un'altro discorso: compreso l'obbiettivo si possono trovare infinite strade per raggiungerlo, anche "al limite del paradosso", dipende solo dalle conoscenze, dalle capacità e dalla "fantasia" di chi le mette in atto.

Nello specifico ad esempio trovo sufficienti motivazioni nell'appendere la meccanica, mi pare lo stesso concetto che si usa (usava) con l'analogico e cioè l'isolamento dalle sollecitazioni esterne, ma trovo abbastanza ostico comprendere perchè questo sistema si debba applicare anche all'elettronica e con quali motivazioni tecniche.

Se poi mi si dice..."...ho provato e funziona..." beh, allora è tutto un altro discorso...

Il fatto è che l'idea mi intriga parecchio ed ho giusto un vecchio lettore da sventrare e riassemblare "alla drPaolo (o Moss)"

Chiudo qui, vi terrò informati.

Un caro saluto a tutti
Maurizio
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Re: Liquidateli!

Messaggio da Giaime »

UnixMan ha scritto:Io ormai sono parecchi mesi che ho pensionato la meccanica e sono passato al "liquido". E` tutta un'altra musica... ed e` anche molto piu` comodo, oltretutto. :)
Io pure 8)
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da drpaolo »

Allora, puntualizziamo alcune cose, in modo da evitare antipatici e spiacevoli malintesi:

1) questo è un thread sullo shigaclone e io su questo sono intervenuto, per dire che secondo me la macchina non era nulla di speciale e con molti meno soldi e usando una meccanica parimenti economica (quella dello shigaclone mi sembra sia estratta da un boom box economico) si possono ottenere risultati comparabili o (sicuramente) migliori.

2) Ho tirato in ballo la meccanica CEC perchè Peter Daniel ha sostenuto che lo shigaclone va meglio di questa e, dal momento che io so bene cosa può venire fuori dalla meccanica CEC, questa affermazione mi pare quantomeno immotivata e inutile.

3) En passant è uscito il discorso della sospensione elastica e della schermatura e io qui ho dato un consiglio tecnico preziossisimo: lasciate perdere, se non sapete il fatto vostro, perchè il rimedio può essere peggiore del male. Un qualsiasi guretto Internet vi avrebbe invece detto: "seguite i miei consigli e avrete un apparecchio che vale n volte più di quelli che costano n volte tanto (sostituite n con un intero positivo a piacere). Io questo non ve l'ho detto proprio.

4) Consigli per gli acquisti (cioè consigli per le costruzioni): io non vi dico che circuiti sto usando solo perchè il normale autocostruttore non sarebbe in grado di farli funzionare a specifiche, non perchè voglia fare il prezioso. Il sistema di distribuzione del clock che sto adottando usa dei componenti talmente "tosti" che io sono riuscito a farli funzionare solo perchè ho un'esperienza in tecnologie elettroniche "un pelino maggiore" di quella di un autocostruttore che assembla circuiti sincroni sulla millefori.
Se io vi dessi lo schema di quel circuito, state tranquilli che l'autocostruttore si troverebbe in mano qualcosa di inutilizzabile (ancorchè funzionante) e invece la piccola Ditta audio, con un perito elettronico scafato, si troverebbe in mano un bel progetto pronto e performante, senza investire un centesimo in studio e ricerca.

5) Il link postato da Riccardo e il successivo posto di Paolo Unixman vi dicono tutto quello che di importante dovete sapere sull'audio digitale; e se dico tutto, intendo proprio tutto.
Se ci meditate sopra, la soddisfazione di arrivarci da soli vi ripagherà dalla fatica.

6) Voglio rispondere anche a Luca (lucignolo), che ho colpevolmente trascurato.
Prima di chiedersi se sia bene avere poco o tanto jitter occorrerebbe chiedersi:

a) sono in grado di misurare il jitter con l'accuratezza necessaria a valutare il suo valore influente ?
b) Sono in grado di ascoltare il suono in uscita dal DAC con (poco o tanto) jitter in un sistema audio che riduca al minimo tutti gli altri errori sistematici, in modo da potermi concentrare solo sulla valutazione del disturbo da jitter ?

Se non si è in grado di rispondere a queste domande, o si riesce a realizzare una formalizzazione teorica compiuta e rigorosa sull'argomento (e questa è una possibile strada) o non si va da nessuna parte.

Questa (cioè dell'ottenere molto con poco e cioè la ricettina di Nonna Papera che faccia suonare miracolosamente gli impianti) è la più pericolosa illusione che possa colpire gli amanti della musica ben riprodotta e io ritengo di dare un valido aiuto ai forumisti "in erba" mettendoli sull'avviso.

P.S.
Se poi mi si dice..."...ho provato e funziona..." beh, allora è tutto un altro discorso...
Se cerchi nello storico ci sono diversi thread su questo argomento; non è possibile ogni volta ripartire da Adamo & Eva, credo che su questo concorderai anche tu.

Paolo
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

mau749 ha scritto:
Il punto sta proprio tutto nelle parole di Roberto (nullo), nel "perchè di quella scelta": forse, per il rispetto di tutti, sarebbe stato opportuno dichiarare proprio questo, quali sono i principi base di questa scelta (elasticizzare intendo), quali sono gli obbiettivi che si vogliono raggiungere, dove si ritiene siano i problemi della riproduzione di un CD, salvo saltare a piè pari il fosso ed utilizzare un'altra sorgente, insomma, ... perchè...
Maurizio, come indicato da Paolo questo tipo di applicazioni ha una sua storia e parte da Moss, puoi cercare qualche cosa qui su audifaidate, molto era scritto sul forum di Epidauro e qualcosa su VHF.

Al solito troverai un sacco di scritti su creduloni, guru, scettici e quant'altro, salta a pie pari, e concentrati sui contenuti importanti.

In estrema (estrema) sintesi:

Il succo sta nel ricercare una immobilità tra le parti in gioco alla ricerca della massima rigidezza dinamica, immobilità che è assolutamente indispensabile se si vuole ridurre la presenza di artefatti, questo dalla sorgente alle casse, ma che da sola non basta ovviamente ( la prima obiezione al limite fra l'offensivo ed il cretino, sarà, ma allora una ciofeca suonerà meglio di un prodotto di alta qualità solo perché sospeso e questo a prescindere dalle problematiche ambientali?).

Troverai facilmente, se ti applichi, conferme di tipo empirico e vedrai il suono dipanarsi e assumere connotati altrimenti irraggiungibili. La parcellizzazione e sospensione elastica di un DVD o CDP, è solo un primo approccio, ma che può aprire la strada a quel tipo di indagine.

Qualsiasi vibrazione sui componenti attivi e passivi, può inficiare il risultato sonoro, se poi la vibrazione ha caratteri attinenti al suono, hai un aumento del mascheramento per suono correlato (in questo caso) e manifeste incongruenze nella percezione della dislocazione delle sorgenti virtuali ecc. ecc.. Nel caso specifico è diverso il meccanismo ( non è che la vibrazione fra disco e lettore crei artefatti esattamente come succede nell'analogico), ma questo, assieme a disturbi quali riflessioni e diffrazioni, inficiano in maniera simile il risultato.

Quando parlavo di arrivare al limite del paradosso, ad es., mi riferisco al fatto che ciò che è parcellizzato e sospeso (diffusori compresi) a frequenze subsoniche bassissime ( > 1Hz possibilmente), con smorzamento tendente al nullo e quindi in una situazione ballerina al limite del rollio, in realtà è quanto di più fermo possiamo avere per quanto ci riguarda.

Di certo lungo la strada avrai parecchie sorprese, apparecchi e componenti subiranno una selezione basati su esperienze tali, da far crollare alcune delle tue più granitiche certezze fin qui raggiunte.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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