La via piu` semplice e` il NFB globale dal secondario del TU al catodo del tubo di ingresso. Metti una R da una 20ina di K in serie con un pot da 47 o 100 K (collegato come resistenza variabile, i.e. con il cursore connesso ad un estremo) tra il secondario del TU ed il catodo del driver. (occhio alle fasi!)
Io penso che il valore piú probabile stia tra 3K3 4K7, il pot da 100K è Ok, ma 22K come limite minimo mi sembra un po tropo alto...
Bene, ho seguito (quasi) le indicazioni di UnixMan. Pot da 100K in serie con R da 10K. I TUU sono in fase. L'innesco inizia ad essere udibile in modo repentino quando Rfb scende intorno ai 30K/25K, difficile dire con precisione, visto l'imprecisione del pot.
Sicuro il fenomeno inizia un po prima di essere pienamente udibile, cosí, per sicurezza, so che la minima Rfb che posso usare e intorno al valore standard di 47K. Questo si corrisponde al ascolto, con un punto di "sweet spot" tra i 50K ed i 35K, grosso modo, dove il suono passa da basso gonfio e con pochi acuti, ad una zona di suono piu equilibrato, per poi passare alla scomparsa dei bassi e l'innesco della oscillazione. Visto i tipici valori in altri amplificatori con NFB globale, mi aspettavo valori di Rfb 10 volte minori, intorno ai 3K3 o 4K7, invece...
Adesso mi tocca sistemare un po il layout, e usare Rfb fisse (47K), e fare alcune ore di ascolto.
Ma non credo che il circuito possa passare il punto del meramente accettabile, non senza il ricorso ai CCS sotto i catodi delle finali.
Ma prima di fare questo voglio aspettare i risultati di Gluca.
Jorge, il tasso di NFB (cioe` la "quantita`" di NFB applicato) non dipende solo dal valore di quella R (chiamiamola Rf), ma dalla differenza (in dB) tra il guadagno "ad anello aperto" (cioe` senza NFB) e quello "ad anello chiuso" (cioe` con il NFB).
Se il guadagno ad anello aperto dell'amplificatore e` sufficientemente alto, quello ad anello chiuso dipende solo dal rapporto tra la Rf e la Rk sotto al catodo del primo tubo. Quelle due R formano un partitore!
(partitore che "divide" la tensione di uscita ed applica il risultato all'ingresso, che in questo caso e` il catodo del primo tubo).
Se la R sotto il catodo fosse da 100 ohm, ecco che ti ritroveresti all'incirca 4K7 anziche` 47K.
Sempre nell'ipotesi che il guadagno ad anello aperto dell'amplificatore sia sufficientemente alto, a spanne il guadagno ad anello chiuso si riduce a (circa) l'inverso del rapporto di partizione, (Rf+Rk)/Rk (sarebbe esattamente cosi` se il guadagno ad anello aperto fosse infinito).
Oh, ai fini pratici, per una stima veloce puoi considerare il guadagno ad anello chiuso come semplicemente pari a circa Rf/Rk.
Ecco come fa` il NFB ad "annullare" la distorsione: se il guadagno ad anello aperto fosse infinito, il guadagno dell'ampli ad anello chiuso si ridurrebbe ad un mero rapporto tra resistenze (a prescindere da quello che c'e` "dentro" l'amplificatore). E ovviamente un rapporto tra due R (lineari) non puo` che essere perfettamente lineare. Ovviamente, in pratica il guadagno ad anello aperto e` ben lungi dall'essere infinito (specie in un ampli a tubi...).
L'approssimazione di assumere quel rapporto come guadagno ad anello chiuso e` tanto peggiore quanto piu` e` basso il guadagno open loop (Aol) e ovviamente non vale piu` affatto se addirittura Aol <= Rf/Rk.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Grazie per le utilissime info. Ovviamente c'è tutto sul tema sul Morgan Jones, ma cercare de digerirlo mi ha fatto venire il mal di testa...
Il mio prossimo passo sará provare il pentodo come primo tubo, configurato per massima linearitá, non per massimo guadagno.
Appena Apex Jr. mi consegna i zoccoli. Potrei anche andare da una GBC locale e comperarmi un LM317 o simil, justo per...
Intanto aspetto i risultati di Gluca.
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riprendo il 3D per una curiosita': per l'nfb ma se si ponessero 2 resistenze di pari valre tra i 2 anodi delle finali e il centro di queste 2 fosse portato alla G2 del driver e dalla G2 un'altra resistenza verso massa non bypassata a formare un partitore a stella? in caso di sbilanciamento tra le 2 finali la tensione sulla G2 del driver cambia di conseguenza e il driver in questo modo corregge l'errore no ? L'ho gia' fatto in un'altra salsa, quello che ho fatto io e rendere dinamico un CCS a pentodo con sopra uno sfasatore differenziale e andavo sulla G1, pero' secondo me il concetto si applica anche su un circuito del genere... O con un triodo il centro delle 2 resistenze potrebbe alimentare direttamente l'anodo del driver...