La storia ha molto a che fare con la nota guerra dei brevetti dei primi venti anni del novecento: la nascita della RCA sancisce la fine della guerra.
Sostanzialmente la schiatta delle '10 appartiene alla seconda generazione di valvole per uso radiotelefonico, serie UV: la prima serie è formata dalla nota accoppiata UV-200 e UV-201, prodotte a partire dal 1920 e fino al 1922, caratterizzate dal filamento in tungsteno e dalla base in ottone.
La seconda serie ha la capostipite nella UV-202, versione ingrandita e di potenza maggiore della UV-201, che nasce all'incirca nel 1921, e introduce il filamento in tungsteno toriato, sviluppata da GE per RCA (GE inizia a produrre tubi per RCA alla fine del 1920, Westinghouse si unirà come supplier circa un anno dopo). La base è sempre in ottone.
La notizia non è certissima in quanto altre fonti riportano il 1923 (o la fine del 1922) come anno di introduzione della UV-201A e del filamento in tungsteno toriato.
Comunque sia, la UV-202 è il tubo che precede direttamente la schiatta delle '10 e, se non ne è formalmente la progenitrice in quanto sviluppata da GE, lo è geneticamente per la struttura interna estremamente simile e lo zoccolo identico.
La corrispondente valvola del catalogo Cunningham ha la usuale sigla 3xx, C-302 se non erro (la Cunningham produce su licenza prima, e poi rimarchia valvole fornitele da RCA).
Tutti i tubi RCA e Cunningham sono ancora prodotti da General Electric e Westinghouse, ma solo i primissimi lotti riportano il marchio del produttore accanto a quello del distributore (RCA e Cunningham appunto).
Alla fine del 1924, allo scadere dei brevetti di DeForest, viene introdotta nel catalogo RCA la UV-210 (sviluppata da Westinghouse dopo l'introduzione della UV-202 del 1922), che diventerà la UX-210 nel 1925 col cambio di zoccolo (dal telefonico a pin corti UV al "classico" UX-4 a pin lunghi, introdotto a sua volta sempre verso il 1924).
Viene introdotto lo zoccolo in bachelite il cui isolamento consente di usare in ambito radiotecnico la 210 fino a circa 6mHz, e appena dopo lo zoccolo in ceramica bianca, appannaggio delle rare 210T, di prestazioni in frequenza ancora più elevate.
Alla UX-210 Radiotron (sempre prodotta anche da GE oltre che da Westinghouse) corrisponde nel catalogo Cunningham la CX-310 (non mi risultano C-310 corrispondenti alla UV-210 ma è facile che esista pure questo tubo).
Esiste un terzo distributore, DeForest, che marchia i suoi tubi come 410, 410A e 510, sigle molto misteriose (i tubi non dovrebbero discostarsi dalla produzione Westinghouse e GE, invece) per quanto mi riguarda, ed altre sigle rare comprendono essenzialmente NX-10 (National Union) ed X-210 (vari marchi).
Tutte le 10 finora citate sono col vetro globe, e quelle di produzione meno recente col getter "rainbow" (colorazione dovuta al fosforo del getter stesso).
Dopo il 1933 la Cunningham passa sotto la RCA (nel 1930 nasce la sussidiaria RCA Radiotron come motore di sviluppo e produzione con Cunningham già alla presidenza) e vengono unificati i cataloghi come Radiotron-Cunningham (dice niente la sigla RC dei cataloghi receiver?), e la doppia sigla 210 e 310 va a scomparire.
Dal 1936 viene a cessare anche la denominazione commerciale Radiotron-Cunningham (il marchio Cunningham ricomparirà come brand commerciale dopo la seconda guerra mondiale).
Dopo il 1933, non so quando, viene introdotto il vetro ST, misura 16 ed il tubo perde la prima delle tre cifre: nasce la 10 vera e propria, sigla militare VT-25 (delle sigle "antiche" mi risulta mantenuta solo la 210T).
Sempre verso la metà degli anni '30 nasce la serie 1600 di RCA, destinata ad usi speciali.
Tra i tubi comunemente noti di questa serie c'è la 1625, versione a 12V della 807: tra i meno noti c'è la 1602, detta anche 10S o 10 Special, probabilmente, ma non lo so con certezza, la progenitrice diretta della 801 (sigla militare VT-62) che risale al 1935, e che sarà mantenuta poco tempo in catalogo da RCA.
Con l'introduzione della base in micanol nella serie, verso il 1938 o poco prima, già forse adottata dalla 10S, nasce la 10Y: viene innalzata la frequenza di funzionamento a 8mHz e, si mormora, il dato di dissipazione dell'anodo da 12w a 15w.
Sempre del '38 dovrebbe essere la 801A (VT-62A), sostanzialmente identica alla 801.
Con la seconda guerra mondiale siamo in pieno marasma anche con i tubi, tutti i produttori producono tutto ed anche di più: alla fine della guerra si troveranno tubi marcati 6A3 o 6B4G "monoplacca" che altro non sono che - internamente - delle VT-25 o VT-52 rimarchiate.
Forse a questo periodo risale la supposta (da Davide) unificazione delle linee di produzione di 801A e 10Y.
Con le basi non va meglio: le basi in ceramica a maggiore isolamento compaiono nei cataloghi Western Electric-Hytron, Raytheon, National Union ed altre (prima viste in genere nelle Sylvania e nelle Taylor), compaiono addirittura dei supporti elettrodi/mica in ceramica, le basi in micanol e bachelite si confondono, al marrone si affianca il nero, insomma, i caratteri cuneiformi sarebbero più chiari, tant'è che le sigle 10 o 10Y vengono applicate praticamente a caso.
Ma è la placca ed il filamento che subiscono l'evoluzione più radicale: nasce la VT-25A a placca lunga con filamento ad ossidi (tecnologia WE mutuata dalla serie 205), che tuttavia NON è una 10 ma un tubo sostanzialmente diverso, con una resistenza interna molto più bassa e dati di accensione diversi (per un minore consumo di 1w).
Per cui, ossidi o torio-tungsteno?
La seconda che hai detto, la prima NON è da 10.
Tra queste personalmente preferisco le ST post 1942 per questioni di robustezza.
Prendi quanto scritto con ampio beneficio d'inventario, tutto è abbastanza a memoria ed assolutamente non verificato.
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Ciao, Luca