Nonostante Natale sia ancora lontano, penso che essendo terminata la fase di prova, non ci si possa astenere dall'editare l'ultima modifica effettuata sul marantz 57 ( 53/57/63/67), intervento che chiude, da parte mia, la serie di messaggi costituenti il presente 3D.
Una breve premessa: pochi post sopra, facevo presente la difficoltà che aveva la macchina a quel dato grado di sviluppo, a discriminare
nello spazio, in senso logistico, gli inviluppi di strumenti e voci coesistenti nelle stesse frequenze, pur essendo capace di rivelarne l'esistenza in ambiente. Ho chiesto pubblicamente aiuto a dipanare questo problema, e, come è ovvio che succeda da queste parti, in mio soccorso è arrivato nientemeno che il nostro Mauro Penasa.
Quindi a lui è riferibile l'ideazione e la proposta di questo ultimo Tweak, così come il grafico che esporrò a conforto dello scritto, che sarà volutamente discorsivo, ma credo esauriente.
Mi sento tuttavia in dovere di fare un dispetto a Mauro, e voglio assolutamente arrogarmi il ruolo di "mandante" della questione, in quanto, da circa due anni che provo e riprovo e vi propongo incessantemente modifiche a CDP sia basati sul TDA 1541 che su quest'ultimo SM5872BS, nel vano tentativo di farvi rendere conto che è la
sorgente la chiave assoluta del suono di un impianto e del suo sviluppo nel tempo..
"la verità è dunque questa ; ) : dopo aver tentato di costringere Mauro per 1 anno e mezzo, a mettere le mani dentro quel catorcio malsuonante che era il suo povero marantz 63 kis per ricavarne qualcosa di degno del resto della suoi progetti, una sera di agosto mi telefona, e mi butta là, con noncuranza, quanto segue......"
Ecco perchè quasi quasi questa modifica ha 2 padri, un istigatore con l'idea e un esecutore saggio e preparatissimo, ma quantomai pigro e ostinato...
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Passiamo al sodo: come accennato in precedenza, facendo riferimento all'articolo di TNT audio, Loesch propose un sistema di assai difficile esecuzione, con fine indicato di eliminare il rumore "digitale" affliggente il suo 63; ricorderete il cavo coassiale e quant'altro.
Questa di oggi è una soluzione decisamente diversa, al medesimo problema. La sua premessa è però diversa: se il tappeto di rumore rende estremamente scadente il suono prodotto dall'uscita analogica di questi cdplayer, la chiave del problema ha il suo centro nel filtro a valle del dac.
I circuiti digitali del player, aiutati dai nuovi regolatori, dal miglioramento dei bypass, dai filtri induttivi, rientrano pienamente nella norma quanto a inquinamento, per quel che riguarda noi. L'approssimazione con la quale è implementato il filtro analogico, rende possibile che il segnale sia mascherato dalle spurie digitali emesse dal lettore.
Il capitolato prevede quindi il perfezionamento del filtro, con lo scopo di rimuovere il tappeto di rumore digitale esistente in banda ultrasonica e centrato intorno ai 250-300khz.
Ricorderete che nei post precedenti ho accennato a modifiche della frequenza di taglio del filtro, ottenute, secondo i suggerimenti di T.L., aumentando il valore di C 608 e C 607 da 150 pF verso i 220pF. Questi interventi non modificano la figura di rumore afferente lo stadio di uscita. Di contro, impoveriscono la risposta in frequenza audio del player, non eliminando
in alcun modo la digitalità di cui è accusata questa famiglia di lettori di CD.
Secondo Mauro, (e ora pure secondo me..) la risposta del filtro va lasciata esattamente come è (c607/c608 100pF) e quello che invece va abbattuto, è l'inquinamento: la soluzione proposta da Mauro è quindi l'adozione di un:
Filtro ultrasonico di modo differenziale sul rumore che la modulazione pwm del dac genera. Le celle originali svolgono solo la funzione di filtro di modo comune. Risultando inutili ai nostri scopi.
Innanzi tutto, questa in rosso, è la modifica da eseguire, riportata sullo schema dell'area di intervento:
Noterete la presenta del nuovo condensatore in
parallelo alle uscite del DAC, a valle delle prime R del filtro
La posizione sulla pcb del nuovo arrivato è questa, lato componenti o lato rame, vedete voi:
Quanto al valore del condensatore, notate, nella simulazione ricavata da Mauro, quanto segue:
la simulazione tratta di una variazione di quel condensatore tra 0 e 440pF. 470pF sono un poco esagerati perchè attenuano (non moltissimo in verità) la banda intorno ai 20Khz, dando luogo a una moscissima risposta che qualcuno poco preparato definirebbe superanalogica
Mauro indicava come ragionevole un 220pF per un buon compromesso o 330pF per avvalersi del massimo compromesso tra eliminazione del rumore e accettabile risposta in frequenza complessiva (restiamo intorno a -0.5dB -0.7dB a 20Khz....).
Io le ho provate entrambe, anzi, sono partito da 120 pF e, concordando in pieno con il Penasa, mi sono assestato su 330pF
Notare che la risposta in fase dell' intero filtro, riga verde nel grafico in basso, rimane inalterata a prescindere dalla configurazione di valore scelta per il condensatore, mentre, come constaterete variando i valori di C607/c608, varia molto lavorando nelle reti sugli operazionali, come consigliato a suo tempo da T.L. e da molti, molto meno meritevoli, pseudoesperti nei vari forum.
Resta ovvia, come cosa importante, che le nostre valutazioni e le simulazioni attuali di Mauro sono relative alla sola aggiunta del condenstore, mentre tutte le altre reti devono restare con i valori originali. Solo passare, per esempio, come ho fatto io nelle prove, tra 100 e 120pF o 150pF sul caps nell' ultima cella determina variazioni simili a quelle tra 0 e 400pF del condensatore aggiunto, senza peraltro darne gli stessi benefici sul rumore (benefici quasi nulli ed attenuazione in banda audio) .
Credo che per la parte tecnica sia tutto.
Una ultima, a mio avviso utile informazione: il condensatore da usare dovrebbe, è un consiglio, essere questo:
Farnell codice 9520759 CR COMPONENTS FSCEX 330PF 1% 630V
Consentitemi alcune note sull'ascolto: innanzi tutto, Mauro Baudino e Piergiorgio Lovati hanno sentito il lettore in corso d'opera, nel mio impianto, quando stavo sperimentando la modifica con un filtraggio differenziale blando, usando un condensatore di soli 120 pF. Sarebbe utile avere il loro parere già sul suono espresso in quella occasione.
Venendo invece alla versione definitiva della modifica, quella concernente l'adozione del polistirene da 330pF, mi sento di dire quanto segue:
La prestazione che si ottiene dal player è tale da sovrastare prepotentemente la resa ottenibile non solo da decine e decine di player di altissimo costo, (si ALTISSIMO costo) ma anche di sistemi analogici di livello.
NON ci sono, a puro titolo di esempio, le limitazioni dinamiche che affliggono questi ultimi. E d'altro canto, se l'impianto, il vostro impianto, accompagna le prestazioni di questa
strabiliante sorgente, si arriva al punto di capire con immediatezza e chiarezza molti dei discorsi sul mascheramento che avrete letto in questi mesi sulle nostre stesse pagine.
Sarò, saremo, Mauro ed io, molto lieti di ricevere i Vostri feedback.
Provate. A buon intenditor....
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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