Rispondendo a Giaime:
Si protrebbe iniziare trovando una serie di progetti interessanti da studiare e una serie di documenti per capire dove si deve andare (citavo Moss a questo fine).
Sarebbe un lavoro senza fine: esistono migliaia (milioni forse?) di progetti a stato solido, e almeno un centinaio sono allo stato dell'arte (nel senso delle competenze di chi l'ha fatto). A che pro? Una lettura di qualche testo di riferimento ti dà già un'idea. L'obiettivo è di fare un semplice amplificatore a stato solido, NON diventare dei guru al silicio o raffinati designer.
Anche il lavoro di Penasa è interessante, bisognerebbe scrivergli, visto che certe problematiche sono già state affrontate e risolte. Chiedergli dei criteri di bontà.
Questo sicuramente: spero di poterlo coinvolgere in qualche maniera
Riguardo i possibili dispositivi, perché meglio i bjt rispetto dei mosfet?
I mosfet davvero buoni costano e sono irreperibili, non solo: qualche breve prova in Spice ti convincerà della superiore linearità dei bjt. Se questo non bastasse, puoi fare altre 2 cose:
1) leggerti il lunghissimo topic su diyaudio
"BJT vs. Mosfet"
2) leggerti il libro di D.Self
"Audio Power Amplifier Design Handbook", dove la questione è ben dettagliata.
I mosfet laterali sono performanti,
Si parlava però di prezzi e possibilità di reperire i componenti da neofiti.
mentre gli irf530/9530 sono molto economici.
Io non sono riuscito a tirar fuori granchè da quei bacherozzi lì

Sicuramente qualcuno più esperto di me ce la farebbe ad usarli con profitto, ma...
Se ha il problema della possibile instabilità (che dalle simulazioni non riesco ad evincere) si cerca di progettarla bene, di porla in condizioni tranquille.
Si evince, si evince... basta plottare i diagrammi di Bode e saperli interpretare. Casomai il problema è un altro: si rischia (perchè esistono) di creare delle configurazioni praticamente impossibili da stabilizzare. Se l'obiettivo è un circuito per neofiti, che potrebbero anche avere una costruzione a livello meccanico piuttosto "casual", aggiungere l'incognita di un circuito non troppo stabile è davvero proibito...
Lo stadio di ingresso vedendo my_ref potrebbe essere anche ad operazionali (con il vantaggio di poterli montare su zoccolo e provarne vari).
Come dicevo prima, dobbiamo porre prima il problema e poi cercarne la soluzione. Cos'hanno che non va gli ingressi tradizionali discreti (a parte l'area occupata sulla scheda)? L'ingresso del my_ref non è solo "un operazionale", è un complicato circuito di feed-forward, proprio un cattivo esempio per indicare un'ingresso ad operazionale

Ci sto pensando comunque, anche se in linea di massima non vedo molte vie d'uscita per questa soluzione. Ah, tra l'altro la possibilità di "poterli montare su zoccolo e provarne vari" sfuma miseramente poichè è facile che con l'opamp sbagliato il circuito non funzioni e/o oscilli e/o si autodistrugga...
L'alimentazione (la parte più costosa) come farla, te dici che costa meno quella duale, Aloia nei suoi progetti "economici" metteva quella singola, perché?
Forse Aloia aveva uno stock di condensatori elettrolitici da 80V da smaltire

Più seriamente, io vedo nel costo dei condensatori di filtro per la versione a tensione singola il vero limite. Per avere circa 6J di energia immagazzinata nella sezione di filtraggio, con condensatori da 35V e psu duale servono 2 x 4700uF per circa 2.4€ iva esclusa (prezzi distrelec, puramente esemplificativi). L'equivalente con un condensatore da 80V è circa 2200uF, che costa 4.90€... a questo sommaci il costo del condensatore d'uscita però! Che deve avere una tensione di lavoro almeno pari a quella dell'alimentazione, e una capacità di almeno 10.000uF per poter gestire anche i 4ohm... Costa caro
Il condensatore finale comunque lo si può togliere da quella duale se si sa bene quello che si sta facendo, ovvero l'integratore deve svolgere bene il suo lavoro.
Originally posted by hobbit - 28/06/2007 : 12:04:55
Sicuramente non era assolutamente nelle mie intenzioni usare il vetusto condensatore all'uscita!!!

Generalmente non ti serve l'integratore, a meno di non disegnare un'intera catena di riproduzione completamente accoppiata in continua. A parere mio per un'ottima affidabilità conviene accoppiare in AC l'ingresso del finale, e impostare quest'ultimo a guadagno unitario in DC col classico condensatore sulla rete di retroazione....
Ciao!
Giaime Ugliano