Kismet 3
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Io lo avevo costruito quando era stato presentato su CHF, ho usato i trasformatori di Novarria, 2A3 EH e 5687 JAN Philips.
Non ti posso dire la differenza la differenza tra i due ma ricordo che avevo fatto alcune modifiche e ci sono stati miglioramenti; sostituzione dei TU ma sempre a 5K, doppia alimentazione C4-L1-C5-L2-C5A, bypassato gli elettrolitici con piccoli poliestere e sostituito la 5U4 con una 5R4WGB secondo me è migliore. Un consiglio sul TA è di avvolgerlo con più prese sull'anodica.
Non ti posso dire la differenza la differenza tra i due ma ricordo che avevo fatto alcune modifiche e ci sono stati miglioramenti; sostituzione dei TU ma sempre a 5K, doppia alimentazione C4-L1-C5-L2-C5A, bypassato gli elettrolitici con piccoli poliestere e sostituito la 5U4 con una 5R4WGB secondo me è migliore. Un consiglio sul TA è di avvolgerlo con più prese sull'anodica.
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A priori (senza misure sul trasformatore) non si potrebbe dire.se collego gli altop. alla uscita da 4 ohm e' come se avessi un uscita da 5k su 8 ohm,o non e' una buona soluzione?
Originally posted by blutourist - 08/12/2008 : 21:01:44
Dipende dalle qualità intrinseche dei trasformatori: per es. da quanta induttanza primaria esibiscono, e se questa varia (ma non dovrebbe) nelle varie configurazioni, da come viene fatto l'adattamento ai differenti carichi, ed in conseguenza, dall'andamento del modulo del carico in funzione della frequenza.
Personalmente sceglierei altre soluzioni alternative, nel tuo specifico e concreto caso.
OT
Per quanto riguarda invece il Kismet in sè (ma potrebbe essere la stessa cosa, per es., per il Triodino III), il Kismet è il Kismet SE realizzato in quel preciso modo E con quei materiali indicati.
Altrimenti è un'altra cosa, un altro progetto, un altro nome. Tutto il resto, per quanto magari possa rivelarsi pregevole, è un'altra cosa, da non confondersi. Sarebbe ora che questo piccolo concetto cominciasse a passare come acquisito, invece che continuare permettere ai Diego Nardi di tutto il mondo di cianciare contro gli autocostruttori selvaggi et ignoranti.
/OT
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Ciao, Luca
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Per quanto riguarda invece il Kismet in sè (ma potrebbe essere la stessa cosa, per es., per il Triodino III), il Kismet è il Kismet SE realizzato in quel preciso modo E con quei materiali indicati.
Altrimenti è un'altra cosa, un altro progetto, un altro nome. Tutto il resto, per quanto magari possa rivelarsi pregevole, è un'altra cosa, da non confondersi. Sarebbe ora che questo piccolo concetto cominciasse a passare come acquisito, invece che continuare permettere ai Diego Nardi di tutto il mondo di cianciare contro gli autocostruttori selvaggi et ignoranti.
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Originally posted by Luc1gnol0 - 09/12/2008 : 09:15:24
Ti ringrazio per il gentile titolo, io non stò cianciando contro nessuno o solo dato una mia opinione su un progetto che penso sia di libera costruzione visto che viene presentato su riviste di pubblico dominio; io ho scelto questi componenti in base alle mie finanze; quindi se ho sbagliato me ne riguarderò bene dall'usare componenti che siano diversi dal proggetto originale ma sopratutto da dare un parere "non giudizio" personale
Altrimenti è un'altra cosa, un altro progetto, un altro nome. Tutto il resto, per quanto magari possa rivelarsi pregevole, è un'altra cosa, da non confondersi. Sarebbe ora che questo piccolo concetto cominciasse a passare come acquisito, invece che continuare permettere ai Diego Nardi di tutto il mondo di cianciare contro gli autocostruttori selvaggi et ignoranti.
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Originally posted by Luc1gnol0 - 09/12/2008 : 09:15:24
Ti ringrazio per il gentile titolo, io non stò cianciando contro nessuno o solo dato una mia opinione su un progetto che penso sia di libera costruzione visto che viene presentato su riviste di pubblico dominio; io ho scelto questi componenti in base alle mie finanze; quindi se ho sbagliato me ne riguarderò bene dall'usare componenti che siano diversi dal proggetto originale ma sopratutto da dare un parere "non giudizio" personale
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Titolo? Ma quale titolo? E come t'antitoli?Ti ringrazio per il gentile titolo
"Baldo" giovine, o tu t'antitoli "Diego Nardi", ed allora: "Piacere di fare la tua conoscenza", oppure hai preso non so perché lucciole per lanterne, visto che non mi sono riferito a te:io non stò cianciando contro nessuno
Originally posted by baldo95 - 09/12/2008 : 16:06:56
- a) né col "cianciare" ciance, improperi o pseudo-contumelie (rif. Diego Nardi);
b) né col "ciangiare" componenti rispetto ad un progetto sviluppato e completo (rif. blutourist).
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Va bene, scuse non necessarie e comunque accettate.Ho inteso male io
Originally posted by baldo95 - 09/12/2008 : 18:33:42
Qui pro quo a parte, gli "strali" più volte lanciati da Diego Nardi (e da Bartolomeo Aloia prima, credo che "autocostruttore selvaggio" sia un parto del Bart nazionale) nei confronti della pratica di attribuire la paternità di un progetto a cui veniva cambiata però la lista componenti secondo le convenienze dell'utilizzatore, oltre che noti sono (dico io) "giustificati".
Magari il progetto suona bene lo stesso, magari suona anche meglio, ma se il Kismet 3 prevede (fra le altre cose) o un Bartolucci custom, o il Tamura F-475 come OPT, l'utilizzo di un componente alternativo non autorizza a chiamare ancora come "Kismet 3" il proprio pargolo, senza giudizi di valore per lo stesso.
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Scusate se mi intrometto nella discussione.Sono daccordo in pieno che se un progetto si chiama xy e prevede certi componenti cambiandoli a piacimento non potra' piu chiamarsi xy..D'altra parte dalla mia modesta esperienza ho capito che comunque anche cambiando solo un cavetto d'ingresso in apparecchi cosi sensibili il suono cambia..Allora riformulo la domanda..Un finale cosi composto che prevede un bias fisso mi pare..in cosa si differenzia sonicamente rispetto ad un altro tipo triodino che non lo prevede?Va bene, scuse non necessarie e comunque accettate.Ho inteso male io
Originally posted by baldo95 - 09/12/2008 : 18:33:42
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Qui pro quo a parte, gli "strali" più volte lanciati da Diego Nardi (e da Bartolomeo Aloia prima, credo che "autocostruttore selvaggio" sia un parto del Bart nazionale) nei confronti della pratica di attribuire la paternità di un progetto a cui veniva cambiata però la lista componenti secondo le convenienze dell'utilizzatore, oltre che noti sono (dico io) "giustificati".
Magari il progetto suona bene lo stesso, magari suona anche meglio, ma se il Kismet 3 prevede (fra le altre cose) o un Bartolucci custom, o il Tamura F-475 come OPT, l'utilizzo di un componente alternativo non autorizza a chiamare ancora come "Kismet 3" il proprio pargolo, senza giudizi di valore per lo stesso.
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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 09/12/2008 : 18:50:38
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Il bias fisso consente di centrare esattamente e mantenere più costante il punto di lavoro della finale perchè questo non è influenzato dalla tolleranza e dalla deriva termica della resistenza che è necessario impiegare nell'autopolarizzazione.
Inoltre, quando questo è regolabile, ma non è il caso del Kismet, consente di compensare le inevitabili variazioni dei parametri del tubo dovuto all'invecchiamento dello stesso.
Alla fine si hanno due componenti in meno sul percorso del segnale, la resistenza di polarizzazione ed il relativo condensatore di by-pass e questo non può che far bene al suono, sempre ammesso che qualcosa non entri direttamente in griglia proprio del circuito di bias.
Probabilmente in questo caso si potrebbero addirittura utilizzare una serie di batterie (5*9V=45V), in altre situazioni, con tensioni ben maggiori la soluzione diventa praticamente irrealizzabile.
Saluti
__________________
Maurizio
Inoltre, quando questo è regolabile, ma non è il caso del Kismet, consente di compensare le inevitabili variazioni dei parametri del tubo dovuto all'invecchiamento dello stesso.
Alla fine si hanno due componenti in meno sul percorso del segnale, la resistenza di polarizzazione ed il relativo condensatore di by-pass e questo non può che far bene al suono, sempre ammesso che qualcosa non entri direttamente in griglia proprio del circuito di bias.
Probabilmente in questo caso si potrebbero addirittura utilizzare una serie di batterie (5*9V=45V), in altre situazioni, con tensioni ben maggiori la soluzione diventa praticamente irrealizzabile.
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Ahem... non e` un problema di precisione o costanza della resistenza di catodo ne` tantomeno di derive termiche! Anzi, da questo punto di vista, data la natura di NFB della polarizzazione automatica, in condizioni statiche (cioe` in assenza di segnale) e` proprio questa configurazione (se si escludono soluzioni "attive" con CCS) quella che consente di mantenere piu` stabile la corrente nel tubo rispetto alle variazioni di temperatura, all'invecchiamento del tubo stesso, etc.
Il vantaggio principale del BIAS fisso e` che (se ben fatto) e` insensibile al segnale.
Di converso, lo svantaggio principale del BIAS cosiddetto "automatico" (resistenza di catodo e affini) e` per l'appunto proprio quello di "ballare" con il segnale.
Poiche` i dispositivi non sono lineari, si hanno effetti di "rettificazione" (==armoniche di ordine pari) che fanno si` che -in generale- il valor medio del segnale non sia nullo.
Tradotto, questo fa si` che la tensione ai capi del parallelo Rk/Ck, cioe` il BIAS, non rimane costante a prescindere dal segnale ma dipende da questo. Peggio ancora, in ogni dato istante, il BIAS dipende tanto dal segnale in quell'istante quanto (soprattutto) dalla "storia" precedente del segnale (a causa dell'effetto di integrazione dovuto alla presenza di Ck).
In sostanza, quindi, si hanno forme di distorsione ed intermodulazione che dipendono dal segnale ed in particolare dalla sua "storia" precedente. Per cui ad es. e` possibile (anzi probabile) che un pianissimo che segue un "fortissimo" risultera` distorto e confuso... anche se invece quello stesso passaggio ascoltato da solo (partendo con l'ampli "in equilibrio") suonerebbe invece perfettamente chiaro ed indistorto.
(questo e` solo uno dei tanti motivi per cui le misure condotte in regime stazionario e quindi sostanzialmente "statico" non dicono assolutamente nulla di come suoni un amplificatore).
Ciao,
Paolo.
Il vantaggio principale del BIAS fisso e` che (se ben fatto) e` insensibile al segnale.
Di converso, lo svantaggio principale del BIAS cosiddetto "automatico" (resistenza di catodo e affini) e` per l'appunto proprio quello di "ballare" con il segnale.
Poiche` i dispositivi non sono lineari, si hanno effetti di "rettificazione" (==armoniche di ordine pari) che fanno si` che -in generale- il valor medio del segnale non sia nullo.
Tradotto, questo fa si` che la tensione ai capi del parallelo Rk/Ck, cioe` il BIAS, non rimane costante a prescindere dal segnale ma dipende da questo. Peggio ancora, in ogni dato istante, il BIAS dipende tanto dal segnale in quell'istante quanto (soprattutto) dalla "storia" precedente del segnale (a causa dell'effetto di integrazione dovuto alla presenza di Ck).
In sostanza, quindi, si hanno forme di distorsione ed intermodulazione che dipendono dal segnale ed in particolare dalla sua "storia" precedente. Per cui ad es. e` possibile (anzi probabile) che un pianissimo che segue un "fortissimo" risultera` distorto e confuso... anche se invece quello stesso passaggio ascoltato da solo (partendo con l'ampli "in equilibrio") suonerebbe invece perfettamente chiaro ed indistorto.
(questo e` solo uno dei tanti motivi per cui le misure condotte in regime stazionario e quindi sostanzialmente "statico" non dicono assolutamente nulla di come suoni un amplificatore).
Ciao,
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OTTradotto, questo fa si` che la tensione ai capi del parallelo Rk/Ck, cioe` il BIAS, non rimane costante a prescindere dal segnale ma dipende da questo. Peggio ancora, in ogni dato istante, il BIAS dipende tanto dal segnale in quell'istante quanto (soprattutto) dalla "storia" precedente del segnale (a causa dell'effetto di integrazione dovuto alla presenza di Ck).
Originally posted by UnixMan - 10/12/2008 : 12:21:53
Il russo di Natali ci mette un condensatore pazzesco di qualche farad.
Altri, marchigiani, ci mettono le batterie
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diversi autori sostengono che il bias fisso con i triodi a riscaldamento diretto suoni meglio che quello automatico.
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bah... ovviamente l'idea e` di rendere la costante di tempo (di integrazione) talmente lunga da rendere le variazioni di BIAS indotte dai passaggi piu` "intensi" (-> maggiore distorsione -> maggiore rettificazione) sostanzialmente trascurabili.Il russo di Natali ci mette un condensatore pazzesco di qualche farad.
Originally posted by plovati - 10/12/2008 : 12:33:51
BTW, con una soluzione del genere sarei curioso di monitorare il BIAS durante una lunga seduta d'ascolto, dall'accenzione allo spegnimento... chissa`, magari si scoprirebbe che i suoi ampli hanno bisogno di un bel po` di tempo per... "scaldarsi". ; )
oppure i LED, o gli Zener.Altri, marchigiani, ci mettono le batterie
(che mi sembrano soluzioni piu` semplici e comunemente praticabili...)
BTW: altri ancora ci mettono tubi stabilizzatori a gas, diodi a vuoto, lampadine, CCS... e chi piu` ne ha piu` ne metta.
perche` solo nei DHT?diversi autori sostengono che il bias fisso con i triodi a riscaldamento diretto suoni meglio che quello automatico.
IMVHO direi che da questo punto di vista DHT o IHT non dovrebbe fare molta differenza... anzi, vista la solitamente peggiore linearita` degli IHT, mi aspetterei che gli effetti siano ancora piu` marcati per questi ultimi.
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Prendo atto e ne faccio tesoro della dotta e perfettamente corretta dissertazione di UnixMan ma volevo solamente precisare che il mio intervento voleva essere molto più "terra terra" analizzando solo gli aspetti più superficiali e macroscopici (in condizioni statiche) delle differenze fra bias fisso ed automatico.Ahem... non e` un problema di precisione o costanza della resistenza di catodo ne` tantomeno di derive termiche! Anzi, da questo punto di vista,
Tanto per fare un esempio a volte è difficile "centrare" il valore della resistenza di bias pur con sistemi serie/parallelo e in questi casi, poichè le dissipazioni non saranno, di norma, uguali, l'aumento di temperatura di queste resistenze ed il conseguente aumento del loro valore resistivo nominale possono variare il punto di lavoro.
E' evidente che se il sistema è ben "pensato" uno o due volt di differenza non sono poi così importanti: concordo pienamente che il comportamento del sistema debba essere valutato in regime "dinamico"
Ho solo qualche dubbio sulla migliore autocompensazione alla variazione delle caratteristiche dei componenti (tubo, resistenza e condensatore) del bias automatico rispetto a quello fisso ma è solo probabilmente un'opinione personale.
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Mi hai quasi fatto venir voglia di andare a cambiare il bias del mio integrato da automatico a fisso.Tradotto, questo fa si` che la tensione ai capi del parallelo Rk/Ck, cioe` il BIAS, non rimane costante a prescindere dal segnale ma dipende da questo. Peggio ancora, in ogni dato istante, il BIAS dipende tanto dal segnale in quell'istante quanto (soprattutto) dalla "storia" precedente del segnale (a causa dell'effetto di integrazione dovuto alla presenza di Ck).
In sostanza, quindi, si hanno forme di distorsione ed intermodulazione che dipendono dal segnale ed in particolare dalla sua "storia" precedente. Per cui ad es. e` possibile (anzi probabile) che un pianissimo che segue un "fortissimo" risultera` distorto e confuso... anche se invece quello stesso passaggio ascoltato da solo (partendo con l'ampli "in equilibrio") suonerebbe invece perfettamente chiaro ed indistorto.
Bella spiegazione.
Una domanda: come mai si usa il bias fisso principalmente sulle finali e non sulle driver? Perché il segnale "balla" meno?
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Con il BIAS catodico o "automatico" (si chiama cosi` proprio x questo), ad un aumento della corrente nel tubo corrisponde un aumento della tensione di BIAS, che a sua volta porta a ridurre la corrente... e viceversa (se la corrente tende a scendere diminuisce la tensione, etc). Il sistema e` cioe` autostabilizzante. Si chiama NFB...Ho solo qualche dubbio sulla migliore autocompensazione alla variazione delle caratteristiche dei componenti (tubo, resistenza e condensatore) del bias automatico rispetto a quello fisso ma è solo probabilmente un'opinione personale.
Originally posted by mau749 - 10/12/2008 : 16:02:00
Viceversa, con il BIAS fisso non c'e` alcuna forma di NFB (neanche in DC) e quindi NON si autocompensa proprio nulla! La tensione di BIAS rimane costante a prescindere dalla corrente di BIAS che scorre nel tubo. Che quindi puo` fare (e fa`) quel che vuole (il tubo).
Non e` un caso che, mentre con la polarizzazione automatica si puo` anche mettere una resistenza fissa e dimenticarsi della polarizzazione anche quando i tubi invecchiano e/o vengono sostituiti, con la polarizzazione fissa ci vuole sempre un sistema di regolazione del BIAS. Che puo` essere manuale od automatico (*), ma la sostanza non cambia: comunque sia, qualcuno o "qualcosa" deve tenere periodicamente sotto controllo la corrente di BIAS e regolare la tensione di BIAS di conseguenza.
(*) ci vuole un sistema di servocontrollo attivo tipo quelli implementati in alcune recenti realizzazioni di Nardi o anche piu` sofisticati tipo quelli a uC visti in alcune realizzazioni molto complesse.
P.S.: non vorrei dirlo, ma con questa fissa della precisione della Rk stai prendendo un granchio colossale!
Ciao,
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sostanzialmente si`: tipicamente i tubi di segnale sono "sfruttati" meno a fondo dei finali e distorcono meno, per cui gli effetti di rettificazione sono minori.Una domanda: come mai si usa il bias fisso principalmente sulle finali e non sulle driver? Perché il segnale "balla" meno?
Originally posted by PPoli - 10/12/2008 : 18:15:44
Nondimeno, il fenomeno esiste anche per loro... non a caso che nelle realizzazioni piu` raffinate anche i tubi di segnale subiscono "cure" in questo senso quali e.g. polarizzazioni fisse, a LED, con CCS, etc.
Parentesi:
l vantaggi dell'uso dei LED sono molteplici: dato che la caratteristica I/V e` quasi verticale, da un lato si puo` evitare il condensatore di by-pass (e quindi gli effetti "memoria" dovuti all'integrazione, oltre alle distorsioni proprie dei condensatori) e dall'altro a variazioni consistenti della Ia corrispondono variazioni molto piu` contenute della Vk (i.e. si ha una polarizzazione "quasi" fissa). Il tutto con la massima semplicita`.
(per contro ovviamente si perde quasi interamente l'effetto autocompensativo della polarizzazione automatica, ma nei tubi di segnale questo in genere non e` un problema...).
Ciao,
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Scusa questa mia ultima replica ma poichè vivo in un posto in cui non è facile reperire tutta la componentistica che c'è in commercio "Cristo si è fermato a Eboli..." e Eboli non è poi molto lontana da qui... per fare ad esempio una Rk da 900 ohm /20W l'unica soluzione è di fare un bel parallelo di 2*1.8K/10W... ne compri una decina e ne accoppi due di valore quasi uguale... o no?
Non posso usare i valori standard da 820 ohm o da 1K, sempre ammesso di trovarli da 20W, la variazione del punto di lavoro è troppo grande.
La mia quindi non è "una fissa" ma solo una necessità!
Saluti
______________
Maurizio
Non posso usare i valori standard da 820 ohm o da 1K, sempre ammesso di trovarli da 20W, la variazione del punto di lavoro è troppo grande.
La mia quindi non è "una fissa" ma solo una necessità!
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900 ohm 20W ! :oScusa questa mia ultima replica ma poichè vivo in un posto in cui non è facile reperire tutta la componentistica che c'è in commercio "Cristo si è fermato a Eboli..." e Eboli non è poi molto lontana da qui... per fare ad esempio una Rk da 900 ohm /20W
Originally posted by mau749 - 10/12/2008 : 19:52:21
Azz, passa alla polarizzazione fissa oppure almeno mettici piuttosto una lampadina!!!
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OH! Bellino 'sto kismet. Per il TUU potresti rifarti i conti con il programma di Ivo e regolare il gap di conseguenza. Cmq ad occhio e croce ci dovresti essere come impedenza/induttanza del primario.Che ne pensate del Kismet 3 e' veramente superiore al Triodino?Io ho 2 tu da 2,5k su 8 ohm se collego gli altop. alla uscita da 4 ohm e' come se avessi un uscita da 5k su 8 ohm,o non e' una buona soluzione? http://www.positive-feedback.com/Issue1/kismet.htm
Originally posted by blutourist - 08/12/2008 : 21:01:44
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
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