Salve a tutti, mi sto studiando le modifiche da apportare il kit lx1240 di nuova elettronica del quale ho acquistato il PCB.
Tra gli altri vorrei irrobustire la sezione di stabilizzazione dell'alimentazione, nella persona del condensatore C9, originariamente da 470mF 400v in parallelo con una resistenza da 270K 1/2W, metterei un condensatore più grosso mantenendo la resistenza da 270K, molti consigliano di mettere in parallelo al condensatore un rete RC con un elettrilitico di piccole dimensioni, mi chiedevo se ritenete sensata questa idea e se mi potete dare qualche criterio per dimensionare l'RC da inserire.
Tante grazie in anticipo.
Consiglio su alimentatore
- gluca
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Vexator's.
Più che ingrossare il primo condensatore dopo il ponte di diodi, potresti (se non hai già il trafo di alimentazione) aggiungere una induttanza prima di quel condensatore e quindi creare un filtro ad ingresso induttivo.
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
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Sul circuito sono già presenti due induttanze (una per canale) da 10henry e 200ma, consiglieresti di inserirne altre?
N.B. Ogni canale disporrà di un trasformatore ed una sezione di alimentazione a se, ma vorrei usare quelli che Nuova Elettronica da in dotazione montati sfasati di 90 gradi con i trasf. di uscita (consiglio trovato in rete).
O forse intendevi di posizionare una seconda induttanza in serie con il condensatore??
N.B. Ogni canale disporrà di un trasformatore ed una sezione di alimentazione a se, ma vorrei usare quelli che Nuova Elettronica da in dotazione montati sfasati di 90 gradi con i trasf. di uscita (consiglio trovato in rete).
O forse intendevi di posizionare una seconda induttanza in serie con il condensatore??
- mau749
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O anche fare un bel CLC aggiungendo, oltre all'induttanza (5-10H 150 mA) un ulteriore condensatore (220-470 uF).
P.S. Quando pensiamo di "irrobustire" le alimentazioni sugli apparecchi valvolari solo aumentando (molte volte a dismisura come su certi apparecchi "esoterici" di qualche anno fa) le capacità dei condensatori, troppo spesso dimentichiamo che l'energia immagazzinata da un condensatore vale:
E=1/2*C*V^2 e quindi proporzionale al quadrato della tensione.
Tanto per fare un banale esempio il condensatore previsto da 470 uF a 330V di tensione effettiva di lavoro sarebbe equivalente in termini di capacità, ed uno da 32.000 uF nel caso in cui la tensione fosse di 40V, tipica degli apparecchi a stato solido (su un ramo se l'alimentazione è duale)
Forse quindi è più opportuno studiare meglio lo schema dell'alimentatore per ridurre ad esempio il ripple residuo con i classici CLC, CRC, ecc. che non limitarsi al solo semplice aumento di capacità.
_____________________
Maurizio
P.S. Quando pensiamo di "irrobustire" le alimentazioni sugli apparecchi valvolari solo aumentando (molte volte a dismisura come su certi apparecchi "esoterici" di qualche anno fa) le capacità dei condensatori, troppo spesso dimentichiamo che l'energia immagazzinata da un condensatore vale:
E=1/2*C*V^2 e quindi proporzionale al quadrato della tensione.
Tanto per fare un banale esempio il condensatore previsto da 470 uF a 330V di tensione effettiva di lavoro sarebbe equivalente in termini di capacità, ed uno da 32.000 uF nel caso in cui la tensione fosse di 40V, tipica degli apparecchi a stato solido (su un ramo se l'alimentazione è duale)
Forse quindi è più opportuno studiare meglio lo schema dell'alimentatore per ridurre ad esempio il ripple residuo con i classici CLC, CRC, ecc. che non limitarsi al solo semplice aumento di capacità.
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A questo punto inizia la mia confusione..... in pratica mi conviene lasciare le cose come stanno....
- Il condensatore è sufficentemente grande
- Ho un'induttanza sul positivo subito dopo detto condensatore
- Ho una resistenza in parallelo al condensatore che gli consente di scaricarsi quando si spegne l'ampli
Giusto?
L'unica perplessità è che solitamente (a quanto ho visto) l'induttanza si mette prima del condensatore, subito dopo il rettificatore, non dopo il condensatore...
- Il condensatore è sufficentemente grande
- Ho un'induttanza sul positivo subito dopo detto condensatore
- Ho una resistenza in parallelo al condensatore che gli consente di scaricarsi quando si spegne l'ampli
Giusto?
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Solitamente ... dipende dalla sceltaA questo punto inizia la mia confusione..... in pratica mi conviene lasciare le cose come stanno....
- Il condensatore è sufficentemente grande
- Ho un'induttanza sul positivo subito dopo detto condensatore
- Ho una resistenza in parallelo al condensatore che gli consente di scaricarsi quando si spegne l'ampli
Giusto?
L'unica perplessità è che solitamente (a quanto ho visto) l'induttanza si mette prima del condensatore, subito dopo il rettificatore, non dopo il condensatore...
Originally posted by diegogombi - 11/12/2008 : 10:47:15

Sono stato poco chiaro nel precedente messaggio. Il tuo kit ha un filtro con ingresso capacitivo che, in soldoni, ti dà una tensione raddrizzata più alta ma anche disturbi ad alta frequenza. Utilizzando invece un filtro con ingresso induttivo (induttanza seguita da condensatore) ti ritroveresti con una tensione più bassa (ad occhio e croce 290V o meno) ma con disturbi residui della rettificazione più beningni.
Con i trafi di alimentazione che hai non credo ci siano i margini (tensione al secondario più alta) per passa ad un filtro induttivo.
Non farei altre modifiche all'alimentazione a meno che tu non abbia qualche strumento (oscilloscopio) per valutarne i miglioramenti.
Ciao
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Scaricati PSU2 dal sito http://www.duncanamps.com/psud2/index.html ed inizia a giocarci un po'.
E' molto utile per fare simulazioni sufficientemente precise e per calcolare il ripple residuo, da quanto vedo lo usiamo un po' tutti... e poi è gratis.
________
Maurizio
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