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UnixMan
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Messaggio da UnixMan »

non mi sembra il caso di far arrivare un diodo dagli usa


Originally posted by Billy - 22/10/2008 :  11:13:48
se serve, e` il caso. ; )

BTW, Distrelec e` in italia... cosi` come RS-components ed anche Digikey.


Ciao,
Paolo.

edit: P.S.: scordati di poter comprare tutto dal negozio sotto casa... no way.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da Billy »

ok scusate non evevo cercato bene :oops:
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Messaggio da Marcus »

Ma lo zener 1N2991B sei riuscito a trovarlo?
Te lo chiedo perché quello in Italia non l'ho trovato ed allora ho preso, sempre dal solito distrelect, lo zener 1N5368B (codice distrelect 601559) da 36V 5W, però anche questo non l'ho ancora provato.

Ciao,
Marco.
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Messaggio da Billy »

eccolo lo vendono anche in italia.
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Messaggio da Marcus »

eccolo lo vendono anche in italia.


Originariamente inviato da Billy - 23/10/2008 :  00:00:30
Grazie!

Qualche mese quando lo cercavo, quel sito fa non l'avevo notato.

Ciao,
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Messaggio da Luc1gnol0 »

ho preso, sempre dal solito distrelect, lo zener 1N5368B (codice distrelect 601559)
Originariamente inviato da Marcus - 22/10/2008 :  23:17:51
Da Distrelec dovrebbe esserci il Diotec ZX36 con rating > 10w (con alettatura), per quanto non vedo controindicazioni immediate ad usare l'ON Semi da 5w.

Puoi peraltro sostituire lo zener (vedi post di gluca e dueeffe in questo thread) con un regolatore a gas 0D3, ovvero con una lampadina (?) da 60w (220v). Ho dei dubbi sull'affidabilità del secondo sistema, ma per ignoranza in elettronica (oltre che nello specifico riguardo): per es. Nelson Pass mi pare di ricordare che abbia riempito fior di amplificatori con le lampadine (vedi foto sul suo sito di DIY).

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Messaggio da Marcus »

Puoi peraltro sostituire lo zener (vedi post di gluca e dueeffe in questo thread) con un regolatore a gas 0D3, ovvero con una lampadina (?) da 60w (220v).

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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 23/10/2008 :  00:23:28
Bella la lampadina, più che altro per motivi estetici :D

Lo zener 1N5368B non l'ho ancora provato per motivi di tempo/pigrizia...
(o meglio fin tanto che il Primo funziona ci penso due o tre volte prima di modificarlo :grin: )
A parte gli scherzi mi metto di impegno e prossimamente vedo di darmi da fare.


Ciao,
Marco.
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Messaggio da UnixMan »

Puoi peraltro sostituire lo zener (vedi post di gluca e dueeffe in questo thread) con un regolatore a gas 0D3, ovvero con una lampadina (?) da 60w (220v). Ho dei dubbi sull'affidabilità del secondo sistema,


Originally posted by Luc1gnol0 - 23/10/2008 :  00:23:28
perche`? dopo tutto una lampadina altro non e` che una resistenza... sottovuoto :D

(in realta` quelle moderne NON sono sottovuoto ma in atmosfera inerte, ma tant'e`).

Una lampadina da 220V "accesa" (si fa` per dire...) ad una 30ina di Volt subisce stress termomeccanici insignificanti rispetto a quelli per cui e` progettata, per cui dovrebbe durare un'eternita`. E sostituirla non costa certo una fortuna... almeno per ora. Se passano le normative pro-risparmio energetico c'e` il rischio che bisognera` cercarle NOS pagandole a peso d'oro... ragazzi, business in vista... cominciamo a fare incetta di lampadine a incandescenza!!! :twisted: :D :D :D

edit: BTW, c'e` invece da dire che tra Zener (o regolatore a gas) e lampadina c'e` una bella differenza: in un caso si lavora (circa) a tensione costante mentre nell'altro quasi a corrente costante, c'e` una bella differenza!

Mentre poi lo Zener puo` anche non essere by-passato, la lampadina ovviamente necessita di by-pass. Polipropilene motor-run, naturalmente... ça va san dire. :D


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Messaggio da Luc1gnol0 »

dopo tutto una lampadina altro non e` che una resistenza... sottovuoto :D (in realta` quelle moderne NON sono sottovuoto ma in atmosfera inerte, ma tant'e`). Una lampadina da 220V "accesa" (si fa` per dire...) ad una 30ina di Volt subisce stress termomeccanici insignificanti rispetto a quelli per cui e` progettata
Originariamente inviato da UnixMan - 23/10/2008 :  00:47:41
Ho dei dubbi sull'affidabilità delle lampadine ad incandescenza odierne, fatte in Cina con qualità risibile e conseguente affidabilità, vieppiù se messe a fare un lavoro "strano" in un ambiente potenzialmente ostile (chiuso, o comunque con fonti di irraggiamento di calore vicinissime).

E poi c'è la questione dell'ignoranza mia: alimentata a 36v? Come? E cosa succede se si "brucia" con l'ampli acceso?

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Messaggio da Billy »

penso che al massimo ci sia una variazione del segnale, forse sto dicendo cazzate :x

scusate la domanda, ma se devo collegare due casse all' amplificatore ho bisogno di due trasformatori d' uscita e di 4 connettori vero?
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Messaggio da plovati »

edit: BTW, c'e` invece da dire che tra Zener (o regolatore a gas) e lampadina c'e` una bella differenza: in un caso si lavora (circa) a tensione costante mentre nell'altro quasi a corrente costante, c'e` una bella differenza!
Originally posted by UnixMan - 23/10/2008 :  00:47:41
Non mi torna, una lampadina non è altro che una resistenza variabile con la temperatura. Una volta raggiunta la temperatura di esercizio (che mantiene a meno di grosse variazioni del segnale a poche decine di Hz) si comporta come una resistenza, non come un generatore di corrente.


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Messaggio da dueeffe »


E cosa succede se si "brucia" con l'ampli acceso?

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Originally posted by Luc1gnol0 - 23/10/2008 :  01:00:34


Qualsiasi dispositivo che vai ad usare va valutato in base alla reazione in caso di guasto.
Cosa fa una resistenza se c'è un malfunzionamento o un guasto?
Cosa fa un condensatore elettrolitico?
Cosa fa un condensatore polipropilene?
...e un led?

"Short" o "Open"...
l'elettrolitico fa "short", il polipropilene fa "open".
il led può fare sia short che open...
la lampadina fa "open"...
non c'è molta differenza con gli altri dispositivi, in questo.

Se non la "bypassi", fa "open"...se la "bypassi" rimane il solo condensatore sotto al catodo.

"Sic et simpliciter".


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Ho dei dubbi sull'affidabilità delle lampadine ad incandescenza odierne, fatte in Cina con qualità risibile e conseguente affidabilità, vieppiù se messe a fare un lavoro "strano" in un ambiente potenzialmente ostile (chiuso, o comunque con fonti di irraggiamento di calore vicinissime).


Originally posted by Luc1gnol0 - 23/10/2008 : 01:00:34
ma hai presente a che temperatura lavora normalmente il filamento ed a quale invece lavorerebbe in queste condizioni? ed a che differenze di temperatura sono esposti il bulbo e gli altri componenti nell'uno e nell'altro caso? Onestamente, non penso proprio che l'affidabilita` possa essere un problema, neanche con le peggiori lampadine al mondo... :)
E poi c'è la questione dell'ignoranza mia: alimentata a 36v? Come? E cosa succede se si "brucia" con l'ampli acceso?
cosa vuoi che succeda? Nulla. Una lampada si "brucia" per interruzione del filamento. Il catodo rimane floating e la corrente si interrompe.

Certo, se poi lo lasci accesso in quelle condizioni per giorni o settimane verosimilmente vai incontro agli stessi problemi (deterioramento del catodo ed eventualmente "morte" prematura del tubo) cui andresti incontro lasciando acceso il solo filamento con l'anodica staccata... ma non credo che questo sia un problema, no? :D



Ciao,
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Messaggio da dueeffe »

Non mi torna, una lampadina non è altro che una resistenza variabile con la temperatura. Una volta raggiunta la temperatura di esercizio (che mantiene a meno di grosse variazioni del segnale a poche decine di Hz) si comporta come una resistenza, non come un generatore di corrente.


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Originally posted by plovati - 23/10/2008 :  11:28:43


Piergiorgio,
col tuo ragionamento allora anche un led può essere visto come una resistenza (che però varia in funzione ecc. ecc.)...

Una resistenza ha una curva ad andamento lineare.

Un led varia di pochissimo la tensione rispetto alla corrente. La curva diminuisce drasticamente la sua pendenza all'aumentare della corrente (e quindi si avvicina all'idea di CVS)

Una lampada ad incandescenza ha una curva "contraria" a quella del led. Essa infatti ha una variazione modesta della corrente rispetto alla tensione.
Proprio perchè all'aumentare della tensione aumenta anche la temperatura e di conseguenza aumenta la resistenza (e la pendenza della curva caratteristica).
Ecco perchè tende a comportarsi in maniera più "orientata" verso il CCS rispetto ad una resistenza.



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edit: BTW, c'e` invece da dire che tra Zener (o regolatore a gas) e lampadina c'e` una bella differenza: in un caso si lavora (circa) a tensione costante mentre nell'altro quasi a corrente costante, c'e` una bella differenza!
Originally posted by UnixMan - 23/10/2008 :  00:47:41
Non mi torna, una lampadina non è altro che una resistenza variabile con la temperatura. Una volta raggiunta la temperatura di esercizio (che mantiene a meno di grosse variazioni del segnale a poche decine di Hz) si comporta come una resistenza, non come un generatore di corrente.


Originally posted by plovati - 23/10/2008 :  11:28:43
certamente, non e` la lampadina di per se` a comportarsi cosi`. Ma, in un certo senso, ha un effetto simile quando e` infilata sotto al catodo. Pensa a cosa succede se la corrente di riposo cambia...

se la corrente tende ad aumentare, la temperatura del filamento aumenta e con essa cresce la sua resistenza. Di conseguenza, la tensione di BIAS aumenta e quindi la corrente diminuisce (piu` "velocemente" di quanto farebbe con una semplice resistenza "fissa").

viceversa, se la corrente tende a diminuire, dimunuiscono anche temperatura e resistenza del filamento e con queste anche la tensione di BIAS, per cui la corrente aumenta (anche in questo caso piu` di quanto farebbe con una semplice resistenza).

In altri termini, la corrente di BIAS viene mantenuta piu` stabile di quanto non avvenga con la solita polarizzazione catodica fatta con una resistenza "costante". L'effetto e` in qualche modo simile a quello che si ottiene mettendo un CCS sotto al catodo, ancorche` sicuramente non altrettanto efficace... o, se vogliamo, e` una via di mezzo tra la polarizzazione catodica "classica" ed il CCS.

(viceversa, con lo Zener e` la tensione di BIAS ad essere mantenuta costante mentre la corrente puo` variare liberamente secondo la "volonta`" del tubo...).


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da plovati »

infatti un LED è una resistenza in serie ad una pila.

la caratteristica I-V di una lampadina ad incandescenza vale solo a regime per valori praticamente statici. C'è di mezzo l'inerzia termica, il valore di tensione e corrente sono legati dalla resistenza a regime nel punto di lavoro a quella temperatura. Non possono seguire istantaneamente un segnale che sia superiore a una decina di Hz, perchè il filamento non fa a tempo a scaldarsi e modificare il suo punto di lavoro.

Per analogia: un filamento di una lampadina e quello di una resistenza a filo in cosa differiscono? Perchè l'uno dovrebbe essere un generatore di corrente e e l'altra una resistenza?

EDIT: dopo intervento unixman, forse capito incomprensione.
Intendete usare una lampadina in regime di lampadina (cioè bella accesa, tensione nominale vicina a quella di catodo) per la stabilizzazione della polarizzazione statica della valvola?

In questo caso, mi pare che la resistenza non vari abbastanza, almeno secondo questa fonte e nel caso di comune lampada 230V:
http://www.cce.ufes.br/jair/web/TPTDec99Filament.pdf

Ci sono però le PTC usate per degaussing nei TV che potrebbero fare al caso vostro. Si usavano a tale scopo in qualche dimmer a microprocessore alimentato offline.

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Messaggio da dueeffe »

EDIT: dopo intervento unixman, forse capito incomprensione.
Intendete usare una lampadina in regime di lampadina (cioè bella accesa, tensione nominale vicina a quella di catodo) per la stabilizzazione della polarizzazione statica della valvola?

In questo caso, mi pare che la resistenza non vari abbastanza, almeno secondo questa fonte e nel caso di comune lampada 230V:
http://www.cce.ufes.br/jair/web/TPTDec99Filament.pdf

Ci sono però le PTC usate per degaussing nei TV che potrebbero fare al caso vostro. Si usavano a tale scopo in qualche dimmer a microprocessore alimentato offline.

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Originally posted by plovati - 23/10/2008 :  12:42:48


Piergiorgio,
dovrei illustrare meglio la logica di queste mie considerazioni (unixman è intervenuto perchè ne abbiamo parlato in diverse occasioni, e quindi sa bene cosa voglio intendere).

La questione non è "se la lampada varia a in modo sufficiente la sua resistenza per approssimarsi ad un CCS"...

Quello che si portava in evidenza è ben altro, e cioè una scala di possibili "situazioni", dove esistono anche delle vie di mezzo.

Si parte dall'assunto che sotto al catodo possono essere usati diversi dispositivi.
Immagina una linea che parte dal CVS (ideale) e finisce al CCS (ideale).
In mezzo a questa linea si troverà la soluzione a resistenza.
I vari diodi si posizioneranno più spostati verso il CVS (rispetto alla resistenza) ed una batteria sarà ancor più spostata (sempre verso il CVS).
Per contro, la lampada, non andrà a sovrapporsi alla resistenza, ma si posizionerà spostata verso il CCS (sempre rispetto alla resistenza).

Una volta (correttamente) posizionate tutte le soluzioni possibili su questa linea, si può procedere ad analizzarle.

Si comprenderà, per prima cosa, che la resistenza, che è la soluzione più comune, offrirà il tipico suono dei single ended classici.
Mano a mano che ci si sposterà verso soluzioni dei due estremi (CVS e CCS) il suono varierà in modo "drammatico".

La prima cosa da capire è cosa cambia e cosa ci aggrada, analizzando le soluzioni "estreme" (resistenza, CVS, CCS).
La seconda cosa da capire è se ci siano soluzioni interessanti nelle posizioni "intermedie" (diodi, lampada ecc.)

queto è quanto.

saluti,

Fabio.


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Messaggio da hobbit »

Si comprenderà, per prima cosa, che la resistenza, che è la soluzione più comune, offrirà il tipico suono dei single ended classici.
Cosa intendi? Molti SE classici hanno la polarizzazione fissa e comunque la quasi totalità di questi ha in parallelo il condensatore.
Ciao

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Messaggio da dueeffe »

Si comprenderà, per prima cosa, che la resistenza, che è la soluzione più comune, offrirà il tipico suono dei single ended classici.
Cosa intendi? Molti SE classici hanno la polarizzazione fissa e comunque la quasi totalità di questi ha in parallelo il condensatore.
Ciao

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Originally posted by hobbit - 25/10/2008 :  18:55:14


Intendo proprio quello che ho detto.
Normalmente si pensa al suono degli SE in base ad ascolti di tipologie "classiche", dove rientra anche la polarizzazione fissa.

Il fatto che la resistenza sia bypassata o meno, invece, rientra in un altro discorso.
Nella "linea" che ho sopra citato (che va dal CVS al CCS), mano a mano che ti sposti verso il CCS, il bypass diviene sempre più auspicabile, sino a diventare obbligatorio (per il CCS "puro").
Viceversa, procedendo verso le soluzioni che tendono al CVS, il bypass diventa sempre più "superfluo".

Questo ragionamento serve anche a comprendere meglio la natura delle due situazioni estreme (CVS e CCS), che, come ho sopra detto, portano l'SE a suonare in modo molto diverso dall'idea "convenzionale" che abbiamo.

Basti pensare ai vari "wow" di meraviglia che spesso si leggono (in ambito internazionale) da parte di chi ha voluto sperimentare il led sui triodi di segnale.
Peccato che molti di questi, poi, si siano fermati lì, e non abbiamo completato l'opera, nello stadio finale (così da poter pronunziare un "wow elevato alla seconda")

:)


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Messaggio da hobbit »

Ok, ho capito cosa intendevi.
Basti pensare ai vari "wow" di meraviglia che spesso si leggono (in ambito internazionale) da parte di chi ha voluto sperimentare il led sui triodi di segnale.
Peccato che molti di questi, poi, si siano fermati lì, e non abbiamo completato l'opera, nello stadio finale (così da poter pronunziare un "wow elevato alla seconda")
Puoi esprimere un tuo giudizio in merito, in particolare rispetto al perché di questo buon risultato rispetto ad altre soluzioni CVS?
Ciao

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Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
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