Io ho forato la pcb di Piergiorgio prima di iniziare a montare i componenti, poi ho usato normali resistenze 1/4 e cog ceramici. Dove necessario ho "giuntato" il condensatore e la resistenza e poi ho infilato un piedino per ciascuno nei fori. Nessun problema. Ho solo dovuto tenere sollevato il c da 220 perchè sotto ci sono una res e un condMi piacerebbe implementare anche le modifiche per la versione C usando componenti non smd
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io posso procurare i seguenti aggeggi
Dimenticavo nella lista il dissipatore. Quando sono andato a ritirare il materiale ho visto un che quello che mi avevano dato costava 24 euro. Ovviamente l'ho lasciato lì e ne ho usato uno che avevo, per la verità un po' piccolino, ma sembra funzioni (non vado oltre i 50-60 gradi anche dopo ore di funzionamento ad alto volume.
Ma un buon autocostruttore i disssipatori dovrebbe smontarli da quello che il mondo evoluto butta via.
Originariamente inviato da PPoli - 26/10/2005 : 10:12:06



hanno solo bisogno di una rettificata dove erano montati i triac
Tutte le volte che passo dal mio stockista mi dice che ne ha diversi e se ne vuole disfare
ditemi voi se interessano e quanto posso offrire, io ne ho presi 6 diverso tempo fa e sinceramente non ricordo quanto li pagai perchè era un blocco di varia roba
Filippo
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Ciao Marco,
Mah, dipende cosa si vuole ottenere.
Diciamo che le dimensioni del circuito sono comunque molto compatte, sia in versione stereo che per una eventuale mono, tipo la versione di Russ.
Resta da stabilire cosa si vuole ottenere, in termini di prestazioni.
Questo circuito da il meglio di se proprio grazie alla sua struttura in grado di minimizzare i fenomeni negativi legati ai cavi di potenza e crossover.
Riguardo alla stabilità, io ho studiato il tutto per ottenere un ottimo comportamento, specie con carico capacitivo, quando esiste un "disaccoppiamento" formato da un cavo di lunghezza maggiore a circa 2 metri. Un carico capacitivo "puro" direttamente su i morsetti di uscita non gli è molto gradito.
Ne emerge che da un posizionamento "locale" non si dovrebbero ottenere condizioni molto più favorevoli che a "distanza", con al limite qualche (remoto) rischio di cattivo interfacciamento...
In termini costruttivi, non ci sono problemi particolari, uno potrebbe farsi un monoblock tipo Russ, comprendente tutte le modifiche revC semplicemente riproducendo un layout come quello che si trova sulla mia scheda....
Considerate che io ho allo studio varie soluzioni, compreso un modulo "ibrido" contenente tutta la rete di gestione del circuito, (+ vari aggiornamenti tecnici), intorno al quale uno può costruirsi il suo circuito semplicemente aggiungendo 1 (o 2...
...) LM3886 ed i circuiti di alimentazione...
(questa è una new ancora "ipotetica", usare con cautela...)
ciao
Mauro
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Mah, dipende cosa si vuole ottenere.
Diciamo che le dimensioni del circuito sono comunque molto compatte, sia in versione stereo che per una eventuale mono, tipo la versione di Russ.
Resta da stabilire cosa si vuole ottenere, in termini di prestazioni.
Questo circuito da il meglio di se proprio grazie alla sua struttura in grado di minimizzare i fenomeni negativi legati ai cavi di potenza e crossover.
Riguardo alla stabilità, io ho studiato il tutto per ottenere un ottimo comportamento, specie con carico capacitivo, quando esiste un "disaccoppiamento" formato da un cavo di lunghezza maggiore a circa 2 metri. Un carico capacitivo "puro" direttamente su i morsetti di uscita non gli è molto gradito.
Ne emerge che da un posizionamento "locale" non si dovrebbero ottenere condizioni molto più favorevoli che a "distanza", con al limite qualche (remoto) rischio di cattivo interfacciamento...
In termini costruttivi, non ci sono problemi particolari, uno potrebbe farsi un monoblock tipo Russ, comprendente tutte le modifiche revC semplicemente riproducendo un layout come quello che si trova sulla mia scheda....
Considerate che io ho allo studio varie soluzioni, compreso un modulo "ibrido" contenente tutta la rete di gestione del circuito, (+ vari aggiornamenti tecnici), intorno al quale uno può costruirsi il suo circuito semplicemente aggiungendo 1 (o 2...

(questa è una new ancora "ipotetica", usare con cautela...)
ciao
Mauro
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Guarda Mauro, il discorso più che prestazionale potrebbe essere di tipo funzionale/estetico. In particolare valutando l'opportunità di usare diversi moduli per uso home theater.
Non ho visto il layout di Russ, immagino che sia sperduto in qualche discussione su Diyaudio e che non siano disponibili i file, nè gerber nè in formato immagine. Comunque sia se hai un link mi piacerebbe dargli un occhio.
Interessante invece il discorso ottimizzazione dell'uscita pensando anche alla presenza del cavo. A questo punto mi viene da domandarti se secondo te esiste una soluzione ottimale per i collegamenti con qeusto amplificatore.
Immagino che tu ti sia basato sulla tua situazione casalinga visto che il circuito lo hai pensato principalmente per il tuo impianto...
Puoi aggiungere qualche altra informazione sugli sviluppi (possibili) futuri a cui stai pensado?
Marco
Non ho visto il layout di Russ, immagino che sia sperduto in qualche discussione su Diyaudio e che non siano disponibili i file, nè gerber nè in formato immagine. Comunque sia se hai un link mi piacerebbe dargli un occhio.
Interessante invece il discorso ottimizzazione dell'uscita pensando anche alla presenza del cavo. A questo punto mi viene da domandarti se secondo te esiste una soluzione ottimale per i collegamenti con qeusto amplificatore.
Immagino che tu ti sia basato sulla tua situazione casalinga visto che il circuito lo hai pensato principalmente per il tuo impianto...
Puoi aggiungere qualche altra informazione sugli sviluppi (possibili) futuri a cui stai pensado?
Marco
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Marco,
riguardo al tipo di interfaccia ideale, non credo che ci siano elementi "chiave", nel senso che se lo colleghi ad un sistema cavi-spk il circuito lavora al meglio, e ho notato che questo lo fa praticamente in tutto il mondo e con una varietà di sistemi da fare paura (per mia fortuna...).
Il mio riferimento al cavo sta a significare che per ragioni di progetto ho ommesso volutamente elementi di "parafulmine" come la bobina di uscita e reti zobel, per cui anche l' induttanza e resistenza serie del cavo "aiuta" a disaccoppiare la rete di NFB da carichi "ideali" come condensatori puri o altre nefandezze....
La particolare configurazione di uscita rende il circuito estremamente "reattivo" rispetto al carico, e questa è la sua forza principale. Per legge di compensazione questo può essere anche il suo "punto debole"....
Riguardo al monoblock, dovresti trovare il disegno di layout di Russ dentro le pagine tra 70 e 80 nel enorme 3D di My_ref...
Riguardo alle mie intenzione di evoluzione, è tutto ancora in fase intermedia, per cui non dispongo ancora di prototipi funzionanti, relativi alle mie nuove "migliorie".
Pensavo a questo modulo da usare con pochissimi componenti esterni, che renderebbe la fase di sviluppo di varianti molto più agevole (solo elementi di potenza e PSU esterno).
Ma pensavo anche a kits più organici, aumento di potenza e ad altro, per cui non esiste ancora una linea definita....
Di sicuro credo che my_ref revC forse è già "troppo" per un Open source (in termini prestazionali). Avrei dovuto fermarmi alla revA, che con quel che c'è in giro...
Escludo di fare altre cose "di dominio pubblico", perchè il livello di sviluppo dei miei circuiti non è adatto a scopi "didattico divulgativi", e gli unici che ci capiscono qualcosa sono proprio le "figure" pseudo professionali che io non voglio foraggiare con nuove idee da "rubare".
Per un autocostruttore poco cambia se gli do un modulo "blindato" da usare a suo piacere, rispetto ad un kit completo (al limite anche saldato), rispetto ad un progetto completo; A lui interessa passare alla fase di ascolto quanto prima, magari potendo metterci del suo, tipo condensatori, cavi e quant' altro...
Poi c' è il fatto che io i miei obbiettivi li so raggiungere, e l' unica spinta alla divulgazione è un mix di masochismo e narcisismo. Se io fossi solo un' pò più "furbo" e meno spontaneo....
ciao
Mauro
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riguardo al tipo di interfaccia ideale, non credo che ci siano elementi "chiave", nel senso che se lo colleghi ad un sistema cavi-spk il circuito lavora al meglio, e ho notato che questo lo fa praticamente in tutto il mondo e con una varietà di sistemi da fare paura (per mia fortuna...).
Il mio riferimento al cavo sta a significare che per ragioni di progetto ho ommesso volutamente elementi di "parafulmine" come la bobina di uscita e reti zobel, per cui anche l' induttanza e resistenza serie del cavo "aiuta" a disaccoppiare la rete di NFB da carichi "ideali" come condensatori puri o altre nefandezze....
La particolare configurazione di uscita rende il circuito estremamente "reattivo" rispetto al carico, e questa è la sua forza principale. Per legge di compensazione questo può essere anche il suo "punto debole"....
Riguardo al monoblock, dovresti trovare il disegno di layout di Russ dentro le pagine tra 70 e 80 nel enorme 3D di My_ref...
Riguardo alle mie intenzione di evoluzione, è tutto ancora in fase intermedia, per cui non dispongo ancora di prototipi funzionanti, relativi alle mie nuove "migliorie".
Pensavo a questo modulo da usare con pochissimi componenti esterni, che renderebbe la fase di sviluppo di varianti molto più agevole (solo elementi di potenza e PSU esterno).
Ma pensavo anche a kits più organici, aumento di potenza e ad altro, per cui non esiste ancora una linea definita....
Di sicuro credo che my_ref revC forse è già "troppo" per un Open source (in termini prestazionali). Avrei dovuto fermarmi alla revA, che con quel che c'è in giro...
Escludo di fare altre cose "di dominio pubblico", perchè il livello di sviluppo dei miei circuiti non è adatto a scopi "didattico divulgativi", e gli unici che ci capiscono qualcosa sono proprio le "figure" pseudo professionali che io non voglio foraggiare con nuove idee da "rubare".
Per un autocostruttore poco cambia se gli do un modulo "blindato" da usare a suo piacere, rispetto ad un kit completo (al limite anche saldato), rispetto ad un progetto completo; A lui interessa passare alla fase di ascolto quanto prima, magari potendo metterci del suo, tipo condensatori, cavi e quant' altro...
Poi c' è il fatto che io i miei obbiettivi li so raggiungere, e l' unica spinta alla divulgazione è un mix di masochismo e narcisismo. Se io fossi solo un' pò più "furbo" e meno spontaneo....
ciao
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mi sa che siamo più o meno tutti contagiati dalla stessa patologia...
Poi c' è il fatto che io i miei obbiettivi li so raggiungere, e l' unica spinta alla divulgazione è un mix di masochismo e narcisismo. Se io fossi solo un' pò più "furbo" e meno spontaneo....
ciao
Mauro
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Originariamente inviato da mauropenasa - 27/10/2005 : 11:39:14
Filippo
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Chiaro, grazie per aver sanato questa mia curiosità. Il tuo approccio al problema dello sviluppo elettronico è molto intrigante e mi spinge ad approfondire concetti ai quali non avevo pensato. Comprendo il discorso di valutare non solo le prestazioni in se, ma di riuscire a rendere l'evento riproducibile non solo in laboratorio ma anche se soprattutto nel mondo reale.Marco,
riguardo al tipo di interfaccia ideale, non credo che ci siano elementi "chiave", nel senso che se lo colleghi ad un sistema cavi-spk il circuito lavora al meglio, e ho notato che questo lo fa praticamente in tutto il mondo e con una varietà di sistemi da fare paura (per mia fortuna...).
Il mio riferimento al cavo sta a significare che per ragioni di progetto ho omesso volutamente elementi di "parafulmine" come la bobina di uscita e reti zobel, per cui anche l' induttanza e resistenza serie del cavo "aiuta" a disaccoppiare la rete di NFB da carichi "ideali" come condensatori puri o altre nefandezze....
La particolare configurazione di uscita rende il circuito estremamente "reattivo" rispetto al carico, e questa è la sua forza principale. Per legge di compensazione questo può essere anche il suo "punto debole"....
Trovo molte affinità col metodo di analisi che si percorre nello sviluppo di apparati meccanici complessi, con i quali ho maggiore affinità.
Resta il fatto che non si esaurisce la mia fame di nuove conoscenze.
Ti odio

Ho trovato nella discussione anche un altro layout dual mono che implementa già le piazzole per la rev C. Il layout sembra pulito ma non visto la tua competenza in merito mi piacerebbe un commento a riguardo:Riguardo al monoblock, dovresti trovare il disegno di layout di Russ dentro le pagine tra 70 e 80 nel enorme 3D di My_ref...
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... number=106
La tua posizione è condivisibile ovviamente, certo la mia speranza è quella che il tuo narcisismo masochistico continui a spingerti verso questo tuo atteggiamento positivo e apertamente divulgativo.Riguardo alle mie intenzione di evoluzione, è tutto ancora in fase intermedia, per cui non dispongo ancora di prototipi funzionanti, relativi alle mie nuove "migliorie".
Pensavo a questo modulo da usare con pochissimi componenti esterni, che renderebbe la fase di sviluppo di varianti molto più agevole (solo elementi di potenza e PSU esterno).
Ma pensavo anche a kits più organici, aumento di potenza e ad altro, per cui non esiste ancora una linea definita....
Di sicuro credo che my_ref revC forse è già "troppo" per un Open source (in termini prestazionali). Avrei dovuto fermarmi alla revA, che con quel che c'è in giro...
Escludo di fare altre cose "di dominio pubblico", perchè il livello di sviluppo dei miei circuiti non è adatto a scopi "didattico divulgativi", e gli unici che ci capiscono qualcosa sono proprio le "figure" pseudo professionali che io non voglio foraggiare con nuove idee da "rubare".
Per un autocostruttore poco cambia se gli do un modulo "blindato" da usare a suo piacere, rispetto ad un kit completo (al limite anche saldato), rispetto ad un progetto completo; A lui interessa passare alla fase di ascolto quanto prima, magari potendo metterci del suo, tipo condensatori, cavi e quant' altro...
Poi c' è il fatto che io i miei obbiettivi li so raggiungere, e l' unica spinta alla divulgazione è un mix di masochismo e narcisismo. Se io fossi solo un' po' più "furbo" e meno spontaneo....
ciao
Mauro
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Originally posted by mauropenasa - 27/10/2005 : 11:39:14
Come avrai letto nel messaggio introduttivo il motore di questa nuova avventura è proprio la fastidiosa abitudine alla non divulgazione che porta verso l'accettazione di leggende metropolitane e discussioni sulle leghe dei conduttori piuttosto che verso una vera e propria crescita culturale. Come giustamente dici ci sono gli autocostruttori a cui interessa il risultato, ma poi c'è tutto un sottobosco di novizi interessati al percorso evolutivo che porta a certi risultati ed è questo secondo me il vero target di questo forum.
Per quello che mi riguarda, e non penso di essere l'unico, non essere nel settore e non avere esperienze di alto livello professionale è la causa di una mancata connessione tra teoria e realtà. Spesso mi rendo conto di sapere la teoria, di capire le ragioni fisiche di certi comportamenti ma...ma poi sono attanagliato dai dubbi più di prima, perchè passo il tempo a decidere come un cablaggio dovrebbe o non dovrebbe esser eseguito. Diciamo che persone capaci e preparate come te potrebbero aiutare autodidatti come me a comprendere il salto che lega teoria e realtà. Di Nardi e compagnia bella, personalmente, non so che farmene, ormai.
Faccio un esempio su tutti. Ho scaricato e raccolto tonnellate di materiale sulle tecniche di sbroglio dei circuiti stampati. Guide e pagine su pagine sulle EMI. Purtroppo le nozioni del tutto generali che si trovano non sono mai applicate al campo di mio interesse, coprendo principalmente problematiche relative allo sviluppo industriale che non hanno, ovviamente, gli stessi obbiettivi che possono interessare a noi autocostruttori.
Ho imparato più leggendo un tuo singolo intervento su Diyaudio che in settimane di letture sul calcolo di impedenza e sbroglio per circuiti ad alta frequenza.
Quindi, pur capendo la tua posizione, mi sento costretto a chiederti di non portarti tutte le tue conoscenze nella tomba ma, magari, di intervenire o aprire nuove discussioni allargando le conoscenze di base degli utenti di questo forum in modo tale da non lasciarli in balia di chi copia le tue o le altrui idee, in modo tale da formare una base tecnica sulla quale discutere ad armi quasi pari. Non vorrai mica farti bannare?

Beh potrebbe capitarti anche di peggio, in effetti...pensa se venissi a bussare alla tua porta...non sono così lontano da Trento ( e ci passo ogni tanto avendo amici che abitano li...)...uhahahah
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Un commento satirico e sarcastico sarebbe il seguente:
Quindi, pur capendo la tua posizione, mi sento costretto a chiederti di non portarti tutte le tue conoscenze nella tomba ma, magari, di intervenire o aprire nuove discussioni allargando le conoscenze di base degli utenti di questo forum in modo tale da non lasciarli in balia di chi copia le tue o le altrui idee, in modo tale da formare una base tecnica sulla quale discutere ad armi quasi pari. Non vorrai mica farti bannare?![]()
Marco
Originally posted by titano - 27/10/2005 : 15:21:17
ci sono persone che ti dicono gratis come mai Halcro (che costa 66.000 euro?) suona come suona, e ti fanno pure il disegnino, e ci sono altre persone che invece, pur potendo, non lo fanno.
Il mondo ideale predilige i primi.
Allo scotto dei fatti, Totò è morto povero e cieco.
Mi dirai che c'entra Totò che è un comico?
appunto.
Saluti
R.R.
Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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http://www.antoniodecurtis.com/poesia8.htmUn commento satirico e sarcastico sarebbe il seguente:
ci sono persone che ti dicono gratis come mai Halcro (che costa 66.000 euro?) suona come suona, e ti fanno pure il disegnino, e ci sono altre persone che invece, pur potendo, non lo fanno.
Il mondo ideale predilige i primi.
Allo scotto dei fatti, Totò è morto povero e cieco.
Mi dirai che c'entra Totò che è un comico?
appunto.
Saluti
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Originariamente inviato da riccardo - 27/10/2005 : 15:46:11
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Io a Trento ci sono nato, ci abitano ancora dei miei parenti e ci passo almeno 6 volte l'anno quando vado a Brunico dove ho una casa.Beh potrebbe capitarti anche di peggio, in effetti...pensa se venissi a bussare alla tua porta...non sono così lontano da Trento ( e ci passo ogni tanto avendo amici che abitano li...)...uhahahah
E se non bastasse ho appena imbottigliato una damigiana di vino nobile di Montepulciano che sono disposto a sacrificare per estorcere a Mauro tutti i segreti delle revisioni nascoste del My_Ref.
Mi raccomando, se organizzate una spedizione a Trento ci sono anche io.
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come direbbe Toto`, la morte e` 'na livella...Per il genio generoso...non so:
è meglio morire da ricco ed essre sepolto al cimitero di Portofino, , o crepare da povero e finire nel cassonetto della spazzatura?

BTW, Mauro: questo e` il mondo, che ci vuoi fare? Non ti curar di loro, ma guarda e passa... ; )
Se per te l'audio e` un hobby, continua a farci sapere i tuoi sviluppi, e fregatene di chi non apprezza o dice ca%%@!e...
Se vuoi farne una fonte di reddito, e` un tuo diritto... ma non sperare che questo cambierebbe le cose, se non in peggio: stai pur certo che ci sarebbero ancora piu` detrattori, (s)parlatori a vanvera, pasticciatori, scopiazzatori, ...
In conclusione, o ti tieni tutto per te -e sarebbe un peccato-, o ignori chi non e` degno di considerazione e vai avanti per la tua strada... ma stai certo che se vorrai continuare a tenerci informati, avrai tutta la nostra stima e gratitudine!

Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Ragazzi scusate l'assenza...sono preso per il collo in questo periodo e nella settimana passata ho deciso di dedicare il tempo libero alla costruzione del My_ref (revisione A, per ora).
Oggi ho finito quindi torno tra i vivi.
Posterò qualche commento tra un paio di giorni, una volta ascoltato con calma. La classe c'è, indubbiamente...
Intanto posto un paio di foto, ne arriveranno altre...
Un grazie a Mario per il lavoro svolto, a Piergiorgio per la fornitura degli stampati e a Luigi per il supporto.
Marco

Oggi ho finito quindi torno tra i vivi.
Posterò qualche commento tra un paio di giorni, una volta ascoltato con calma. La classe c'è, indubbiamente...
Intanto posto un paio di foto, ne arriveranno altre...
Un grazie a Mario per il lavoro svolto, a Piergiorgio per la fornitura degli stampati e a Luigi per il supporto.

Marco

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Frontale...ho giocato un po' col led, l'effetto diamante mi piaceva.
Qusto giocattolino è una versione valutativa, l'estetica e alcune soluzioni sono solo di prova, fatte con materiali d'avanzo come la scatola (hi fi 2000 serie eco).
La versione definitiva verrà col tempo...comunaue l'effetto della luce rifratta mi piace...
Marco
Qusto giocattolino è una versione valutativa, l'estetica e alcune soluzioni sono solo di prova, fatte con materiali d'avanzo come la scatola (hi fi 2000 serie eco).
La versione definitiva verrà col tempo...comunaue l'effetto della luce rifratta mi piace...
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Ma suona anche senza gli integrati?
Approfitto per chiedere un consiglio sul dissipatore, il mio My_Ref gira su un carico di 6-7 ohm per molte ore al giorno a livello medio e non il dissipatore non si scalda, al tocco risulta tiepido, nonostante sia sottodimensionato: 20*4*2 cm.
Vale la pena sostituirlo?
Approfitto per chiedere un consiglio sul dissipatore, il mio My_Ref gira su un carico di 6-7 ohm per molte ore al giorno a livello medio e non il dissipatore non si scalda, al tocco risulta tiepido, nonostante sia sottodimensionato: 20*4*2 cm.
Vale la pena sostituirlo?
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Hai dimanticato di dire che oltre agli integrati suona pure senza collegamenti d'uscita e di ingresso, tensione di rete, ponti raddrizzatori ecc...ovviamente non è la versione finita ma una foto di un paio di giorni fa
Come detto posterò altre foto.
PEr quanto concerne il dissipatore quello in foto è da 1.2K/W dimensioni 160*80*40 [mm]. L'ho acceso alle due e continua ad andare...direi che non scalda un gran che.
Comunque il problema è ovviamente il delta termico, bisognerebbe valutare le prestazioni al massimo della dissipazione con 35° in casa...
Marco

Come detto posterò altre foto.
PEr quanto concerne il dissipatore quello in foto è da 1.2K/W dimensioni 160*80*40 [mm]. L'ho acceso alle due e continua ad andare...direi che non scalda un gran che.
Comunque il problema è ovviamente il delta termico, bisognerebbe valutare le prestazioni al massimo della dissipazione con 35° in casa...
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Alcuni consigli generali:
Cablaggio cavi di uscita altoparlanti:
Arricciate i 2 fili di uscita altoparlanti tra loro (Massa e out), ma tenete SEPARATI i 2 gruppi (canale DX eSX) e non avvicinateli troppo ad altri cablaggi, specie quelli di ingresso. In condizioni di forte erogazione, la diafonia con cavi ravvicinati può essere elevata (per effetto elettromagnetico).
Alimentazione e varie:
Se potete, usate dei trafo toroidali, con potenze non minori di 200VA.
La differenza di Induttanza interna è di circa un fattore 2, a vantaggio dei toroidali (minore induttanza). La percentuale di carico tra vuoto e pieno carico dei toroidali è estremamente migliore.
Consiglio di usare 24+24V o ancora meglio 25+25V di secondario, per ottenere circa +-37Vdc sul circuito.
revA:
è più sensibile al impedenza della sorgente della revC. Questa versione è una prima evoluzione del "mio vecchio approccio" che stava all inizio del 3D (stessa struttura diversi punti di lavoro).
Io consiglio di usare un buon pre attivo, quando possibile, oppure usare un potenziometro con valore non superiore ai 10K in ingresso (la res di ingresso interagisce con la compensazione ad alta frequenza di questo tipo di circuito...). Io non ho mai ottimizzato questa revisione per un uso con potenziometro passivo, per cui i risultati possono essere soggettivi.
Alcuni hanno riscontrato un calo "apparente" ad alta frequenza, in particolare quando usano il pot e diffusori con bassa impedenza ad alta frequenza (ricordo queste "lamentele" da gente con TW a nastro...).
Per chi vuole fare esperimenti con la revA, io proposi alcune revisioni minori, perse nel enorme 3D DIYaudio:
- C10 e C25 (100pF tra 2 e 6 Lm318) possono diventare 47pF = miglioramento DF oltre i 10Khz, lo consigliai ai possessori di AP con bassa impedenza....
- Nel caso di dubbi di eccesso di filtratura HF in presenza di un pot passivo (ve ne accorgete se cambia la sensazione con pot al massimo o a meta, che è la posizione peggiore...), portare C12 e C27 a 150pF o 100pF (non eliminarlo o ridurlo troppo....). In estremo arazio, anche R12 e R34 possono arrivare fino a 2k2....
Se non vi piace lo stesso, passate alla revC e non se ne parla più...
RevC:
Ricordate di togliere C10 e C25 (usati nella revA) oltre ad aggiungere la rete esterna a LM318....
Fate attenzione alle modifiche da fare. togliete dallo zoccolo LM318 prima di farle e verificate bene che sia tutto a posto prima di accendere il circuito...
L' unica limitazione che un pot in ingresso può creare a questa versione è (a parte il rumore captabile) il filtro HF formato dalla resistenza del Pot massima (metà volume) sommata a R12, formante un filtro con C12.
Viene da sè che per essere "sicuri" conviene mantenere il filtro oltre gli 80 kHz (filtro R12+C12=220Khz), per cui la Rpot max. non deve superare i 4Kohm circa, che corrisponde a un pot da 16Kohm di valore nominale (max 20Kohm)...
Se usate un pot > 20Kohm e non volete cambiarlo, sostituite C12 e C27 come per la revA, portandoli a 100pF, e/o riducete R12 e R34 fino a 2k2...
In tutte le versioni, LM318 deve essere LM318N (tipo plastico di National), e non altre marche (a causa di una diversa maschera di compensazione interna che ho riscontrato nella produzioni non National).
Alla fine ricordate che questo circuito per mè resta un "prototipo" funzionante ad uso valutativo, non è ancora maturo come "Kit ufficiale". Molti stanno pensando a modifiche e ritocchi, ma io dico sempre di agire solo se si dispone di un laboratorio completo e conoscenze adeguate delle problematiche di stabilizzazione di circuiti ad alto guadagno, oltre allo studio preliminare delle modalità di funzionamento del circuito in questione (tutt' altro che elementari...).
Sono molto colpito (e lusingato) dal successo mondiale che questo lavoro sta avendo, e il confronto (impari) che spesso esso genera con altri lavori. Ribadisco che questi circuiti sono realmente i "miei riferimenti" interni, ma non necessariamente lo devono essere per tutti.
L' origine della mia divulgazione è puramente "dimostrativa", perchè si leggono spesso dei commenti negativi nei confronti di questa o quella tecnica elettronica, ma quasi sempre non avallati da una seria analisi teorico-pratica.
Ecco a voi un circuito con un guadagno ad anello aperto terrificante, una larghezza di banda degli opamp ridicola (Open Loop), quindi un fattore di NFB spaventoso, ossia il contrario dei dettami audio esoterico;
Non solo "funziona" ma "da la paga" a molti blasoni....
Morale: i buoni lavori nascono dai buoni studi, non dalle "sparate" pubblicitarie che il mondo del consumer (compresa l' allegra famiglia dei generatori di brevetti sul "acqua calda" che popolano il gotha audio).
ciao
Mauro
Cablaggio cavi di uscita altoparlanti:
Arricciate i 2 fili di uscita altoparlanti tra loro (Massa e out), ma tenete SEPARATI i 2 gruppi (canale DX eSX) e non avvicinateli troppo ad altri cablaggi, specie quelli di ingresso. In condizioni di forte erogazione, la diafonia con cavi ravvicinati può essere elevata (per effetto elettromagnetico).
Alimentazione e varie:
Se potete, usate dei trafo toroidali, con potenze non minori di 200VA.
La differenza di Induttanza interna è di circa un fattore 2, a vantaggio dei toroidali (minore induttanza). La percentuale di carico tra vuoto e pieno carico dei toroidali è estremamente migliore.
Consiglio di usare 24+24V o ancora meglio 25+25V di secondario, per ottenere circa +-37Vdc sul circuito.
revA:
è più sensibile al impedenza della sorgente della revC. Questa versione è una prima evoluzione del "mio vecchio approccio" che stava all inizio del 3D (stessa struttura diversi punti di lavoro).
Io consiglio di usare un buon pre attivo, quando possibile, oppure usare un potenziometro con valore non superiore ai 10K in ingresso (la res di ingresso interagisce con la compensazione ad alta frequenza di questo tipo di circuito...). Io non ho mai ottimizzato questa revisione per un uso con potenziometro passivo, per cui i risultati possono essere soggettivi.
Alcuni hanno riscontrato un calo "apparente" ad alta frequenza, in particolare quando usano il pot e diffusori con bassa impedenza ad alta frequenza (ricordo queste "lamentele" da gente con TW a nastro...).
Per chi vuole fare esperimenti con la revA, io proposi alcune revisioni minori, perse nel enorme 3D DIYaudio:
- C10 e C25 (100pF tra 2 e 6 Lm318) possono diventare 47pF = miglioramento DF oltre i 10Khz, lo consigliai ai possessori di AP con bassa impedenza....
- Nel caso di dubbi di eccesso di filtratura HF in presenza di un pot passivo (ve ne accorgete se cambia la sensazione con pot al massimo o a meta, che è la posizione peggiore...), portare C12 e C27 a 150pF o 100pF (non eliminarlo o ridurlo troppo....). In estremo arazio, anche R12 e R34 possono arrivare fino a 2k2....
Se non vi piace lo stesso, passate alla revC e non se ne parla più...
RevC:
Ricordate di togliere C10 e C25 (usati nella revA) oltre ad aggiungere la rete esterna a LM318....
Fate attenzione alle modifiche da fare. togliete dallo zoccolo LM318 prima di farle e verificate bene che sia tutto a posto prima di accendere il circuito...
L' unica limitazione che un pot in ingresso può creare a questa versione è (a parte il rumore captabile) il filtro HF formato dalla resistenza del Pot massima (metà volume) sommata a R12, formante un filtro con C12.
Viene da sè che per essere "sicuri" conviene mantenere il filtro oltre gli 80 kHz (filtro R12+C12=220Khz), per cui la Rpot max. non deve superare i 4Kohm circa, che corrisponde a un pot da 16Kohm di valore nominale (max 20Kohm)...
Se usate un pot > 20Kohm e non volete cambiarlo, sostituite C12 e C27 come per la revA, portandoli a 100pF, e/o riducete R12 e R34 fino a 2k2...
In tutte le versioni, LM318 deve essere LM318N (tipo plastico di National), e non altre marche (a causa di una diversa maschera di compensazione interna che ho riscontrato nella produzioni non National).
Alla fine ricordate che questo circuito per mè resta un "prototipo" funzionante ad uso valutativo, non è ancora maturo come "Kit ufficiale". Molti stanno pensando a modifiche e ritocchi, ma io dico sempre di agire solo se si dispone di un laboratorio completo e conoscenze adeguate delle problematiche di stabilizzazione di circuiti ad alto guadagno, oltre allo studio preliminare delle modalità di funzionamento del circuito in questione (tutt' altro che elementari...).
Sono molto colpito (e lusingato) dal successo mondiale che questo lavoro sta avendo, e il confronto (impari) che spesso esso genera con altri lavori. Ribadisco che questi circuiti sono realmente i "miei riferimenti" interni, ma non necessariamente lo devono essere per tutti.
L' origine della mia divulgazione è puramente "dimostrativa", perchè si leggono spesso dei commenti negativi nei confronti di questa o quella tecnica elettronica, ma quasi sempre non avallati da una seria analisi teorico-pratica.
Ecco a voi un circuito con un guadagno ad anello aperto terrificante, una larghezza di banda degli opamp ridicola (Open Loop), quindi un fattore di NFB spaventoso, ossia il contrario dei dettami audio esoterico;
Non solo "funziona" ma "da la paga" a molti blasoni....
Morale: i buoni lavori nascono dai buoni studi, non dalle "sparate" pubblicitarie che il mondo del consumer (compresa l' allegra famiglia dei generatori di brevetti sul "acqua calda" che popolano il gotha audio).
ciao
Mauro
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Devo dire che hai risolto alcuni dubbi che stavano nascendo dopo i primi ascolti ancora prima che riuscissi a formulare la domanda...azz sei un veggente
Ho costruito la rev A per ora, in modo tale da poterla confrontare con la rev C e dare una valutazione più oggettiva delle possibili differenze caratteriali.
Ho notato una certa mancanza di brillantezza e, come hai chiaramente descritto, un legame diretto tra posizione del potenziometro e sensazione di chiusura. Direi che hai illustrato benissimo le motivazioni.
Per quanto concerne il cablaggio dei cavi di uscita ti ho preceduto io...
Stavo ancora valutando come eseguire i collegamenti e mi sono ritrovato come al solito a sforzarmi di pensare in corrente...non ha mai funzionato con i cavi accoppiati.
Ho diegnato uno stampato per poter collegare il potenziometro ed implementare un singolo scambio in modo tale da avere anche un ingresso diretto per usare l'ampli con un pre. Ovviamente i simpaticono di Distrelec mi hanno spedito lo switch sbagliato...così per ora ho rinunciato all'ingresso diretto.
Proverò con un pre quanto prima.
Idem per quanto concerne le modifiche suggerite.
Nei prossimi giorni scontro alla pari col la rev C...vedremo.
Mauro, grazie per i consigli
Marco

Ho costruito la rev A per ora, in modo tale da poterla confrontare con la rev C e dare una valutazione più oggettiva delle possibili differenze caratteriali.
Ho notato una certa mancanza di brillantezza e, come hai chiaramente descritto, un legame diretto tra posizione del potenziometro e sensazione di chiusura. Direi che hai illustrato benissimo le motivazioni.
Per quanto concerne il cablaggio dei cavi di uscita ti ho preceduto io...

Stavo ancora valutando come eseguire i collegamenti e mi sono ritrovato come al solito a sforzarmi di pensare in corrente...non ha mai funzionato con i cavi accoppiati.
Ho diegnato uno stampato per poter collegare il potenziometro ed implementare un singolo scambio in modo tale da avere anche un ingresso diretto per usare l'ampli con un pre. Ovviamente i simpaticono di Distrelec mi hanno spedito lo switch sbagliato...così per ora ho rinunciato all'ingresso diretto.
Proverò con un pre quanto prima.
Idem per quanto concerne le modifiche suggerite.
Nei prossimi giorni scontro alla pari col la rev C...vedremo.
Mauro, grazie per i consigli
Marco
Marco
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- R.I.P.
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- Iscritto il: 15 ott 2005, 20:33
- Località: Italy
Ciao
Riguardo ai tuoi test tra le varie versioni, Marco, mi dirai.
Ho scritto talmente tante volte e in luoghi diversi le motivazioni che hanno portato alla revC, che non so nemmeno più se i lettori del 3D le conoscano.
Diciamo che la revA è precedente a revC (ovviamente), e aveva come obbiettivo l' avvicinamento di alcune sonorità tipiche di alcuni single ended a stato solido in classe A, tipo JLH 10W o Aleph (senza necessariamente "clonarne" le caratteristiche), usando tecniche poco diffuse, a scopo "analitico". Molti utilizzatori abituali di queste elettroniche hanno riscontrato un buon livello di affinità con queste sonorità, per cui l' obbiettivo era raggiunto.
Per la RevC il discorso è abbastanza diverso. Essa è un ulteriore test (non neccessariamente migliorativo, ma diversificativo) di applicazione di tecniche ancora più avanzate di feedback, basate su analisi teoriche diverse da quelle "ordinarie". In particolare lo spunto nasce dalle esperienze di Graham Maynard esposte su EW in vari articoli, per la quale serve eseguire delle misure di "inverse driven", ovvero di pilotaggio inverso di un ampli (iniezione di segnale sul uscita del amp).
La risultante è un circuito con compensazione feed-forward, in grado di anullare l' effetto negativo delle compensazioni interne di LM318 sulle caratteristiche di uscita, in particolare sul DF e relativa rotazione di fase (causa della non efficienza del DF con carichi reali).
In questo senso, le prestazioni della revC non sono paragonabili a revA, perchè di fatto il circuito diventa molto diverso.
Il DF tra 10Hz e 30Khz è praticamente costante e di circa 300 (8ohm), ma la cosa importante è che questo parametro è controllato totalmente in modo "attivo", e con variazioni di fase estremamente limitate.
In pratica si dispone di un circuito con controllo quasi "ideale" della sua impedenza di uscita, e quindi del carico (a causa della particolare struttura teorica di questa topologia...).
Pochi ampli al mondo dispongono di queste caratteristiche di uscita, e le differenze si sentono...
ciao
Mauro
Riguardo ai tuoi test tra le varie versioni, Marco, mi dirai.
Ho scritto talmente tante volte e in luoghi diversi le motivazioni che hanno portato alla revC, che non so nemmeno più se i lettori del 3D le conoscano.
Diciamo che la revA è precedente a revC (ovviamente), e aveva come obbiettivo l' avvicinamento di alcune sonorità tipiche di alcuni single ended a stato solido in classe A, tipo JLH 10W o Aleph (senza necessariamente "clonarne" le caratteristiche), usando tecniche poco diffuse, a scopo "analitico". Molti utilizzatori abituali di queste elettroniche hanno riscontrato un buon livello di affinità con queste sonorità, per cui l' obbiettivo era raggiunto.
Per la RevC il discorso è abbastanza diverso. Essa è un ulteriore test (non neccessariamente migliorativo, ma diversificativo) di applicazione di tecniche ancora più avanzate di feedback, basate su analisi teoriche diverse da quelle "ordinarie". In particolare lo spunto nasce dalle esperienze di Graham Maynard esposte su EW in vari articoli, per la quale serve eseguire delle misure di "inverse driven", ovvero di pilotaggio inverso di un ampli (iniezione di segnale sul uscita del amp).
La risultante è un circuito con compensazione feed-forward, in grado di anullare l' effetto negativo delle compensazioni interne di LM318 sulle caratteristiche di uscita, in particolare sul DF e relativa rotazione di fase (causa della non efficienza del DF con carichi reali).
In questo senso, le prestazioni della revC non sono paragonabili a revA, perchè di fatto il circuito diventa molto diverso.
Il DF tra 10Hz e 30Khz è praticamente costante e di circa 300 (8ohm), ma la cosa importante è che questo parametro è controllato totalmente in modo "attivo", e con variazioni di fase estremamente limitate.
In pratica si dispone di un circuito con controllo quasi "ideale" della sua impedenza di uscita, e quindi del carico (a causa della particolare struttura teorica di questa topologia...).
Pochi ampli al mondo dispongono di queste caratteristiche di uscita, e le differenze si sentono...
ciao
Mauro
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