L' ipotetico malcapitato, supponendo che esista? Nulla di speciale; ospitare me ed Andrea (Natali, che per altro non sa nulla di tutto ciò: è però testimone di uno o due concerti dei Kodo) in qualità di giudice/ testimone.
Originally posted by MBaudino - 20/09/2007 : 16:24:27
E gluca? Sempre ammesso che esista l'ancora ipotetico malcapitato, immaginiamolo (per assurdo) possessore di un diffusorone da 104dBWm
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 20/09/2007 : 19:42:27
Gluca utilizza un Onken per la sezione bassi, e quindi sostanzialmente un bass reflex, in un sistema multiamplificato . Le trombe sono solo sulla sezione medi ed acuti.
Ottimo sistema di diffusori, molto interessante. Mi ha riconciliato con gli Onken e rimpiangere di non avere spazio a sufficienza. Soddisfa perfettamente il requisito minimo da cui partire, e cioè la riproduzione di una banda sufficientemente estesa da poter potenzialmente riprodurre qualunque genere musicale.
Sul sistema di diffusori di GLuca ha potenzialmente senso iniziare la valutazione di tutto quello che viene oltre ai minimi requisiti di risposta in frequenza, per qualsiasi genere musicale: esempio, possibilità o meno per un diffusore così grande di ricostruire un' immagine credibile, sui possibili effetti dell' ambiente ecc.
Il sistema di GLuca potenzialmente consentirebbe queste valutazioni (magari per arrivare alla fine ad un giudizio negativo, ma questo è ininfluente); dico potenzialmente perchè nella pratica il sistema di Gluca è un laboratorio in evoluzione e quindi è piu' facile fare un 13 che trovare due canali uguali sul suo impianto.
Naturalmente lui è nella fortunata situazione di essere temporaneamente single e di non avere problemi di spazio, cosa questa che non si verifica per la maggior parte degli appassionati hifi. La sua azienda poi lo strapaga perchè è molto bravo ed indispensabile, per cui non ha neppure problemi economici

. E' però nella sfortunata condizione di essere un bravo ragazzo, timoroso dei vicini, quindi oltre i 90 dB non arriva.
Comunque si è perso un poco il senso del mio intervento; non intendo giocare a chi lo ha piu' grosso ed ancora meno a chi scende piu' in basso (in frequenza, non in senso etico).
Quello che intendo dire è che la ricerca di quello che esiste nel disco è sottomessa a quello che l' impianto può riprodurre ed al modo in cui lo riproduce. Nella pratica ci troviamo tutti davanti a limitazioni di spazio, soldi e tempo.
La menata dei Kodo la cito giusto per sottolineare come esecuzioni musicali di grossi tamburi alternati ad esempio ad un flauto, vengano nella pratica di molti impianti (quasi tutti) trasformati in un concerto con flauto con dei tamburi in lontananza. E questo avviene anche molto piu' banalmente per una voce solista accompagnata da una batteria o da un contrabbasso o da piccole ensamble. Da Rosa Paeda, ai Madredeus ai Gotan- nulla di difficile quindi. Ora, l' obiezione può essere la solita, ovvero il non sapere cosa effettivamente c'è sul disco. Tuttavia, se di norma nelle esecuzioni dal vivo di questo genere musicale esiste un equilibrio fra la voce e gli strumenti, mi aspetto -per deduzione statistica- piu' o meno di trovare un equilibrio analogo nella riproduzione musicale. O i tecnici del suono li riteniamo tutti imbecilli? Questo equilibrio di massima avviene puntualmente con diffusori tipo quello di GLuca, i tipolo che abbiamo sentito a Carnate (non voglio dire che siano il massimo, ma solo che hanno dei requisiti minimi per uscire dal plinplinkpausaplonk) . Questo equilibrio si perde invece ad esempio con diffusori Fostex, comunque implementati (parlo della mia schifezza, ma anche dei sample Maclementon portati a Sonora o della vecchia tromba di PPoli -senza offesa per gli sforzi di ognuno), ma presumo che driver Supravox o quelli di Olimpia non siano poi così diversi (sempre senza offesa ed a grosse linee).
Banalmente, è un problema di priorità. O anche di doversi accontentare, cosa che capita spesso e non solo nell' hifi.
Gli impianti virtuali, da F1 nel mondo dei blog e dei forum, non fanno storia.
Mauro
PS: un ultima cosa, poi la pianto. Prendete una catena di riproduzione qualunque, purchè un minimo estesa in frequenza. Con un condensatore opportuno tagliatela a 100-120Hz, anche 150 (primo ordine, meglio seondo). Dalla sorgente emergeranno dettagli mai sentiti prima, la focalizzazione diventerà stupefacente. Meglio poi se esiste una leggera esaltazione fra i 2 ed i 5 Khz. Meglio ancora se il baffle crea poche diffrazioni e l' ambiente è un minimo trattato.