Sulle orme dei capi indiani..
- nullo
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Qualcuno darà ogni tanto un occhio al forum sacrilego, e si sarà accorto che Alexander ( seguirò il suo lavoro BEN volentieri), si sta impegnando a produrre un diffusore, che trova ispirazione dai capi indiani, dopo aver fatto una discreta esperienza, con l'utilizzo dei feltri in ambiente..
Per chi si fosse sintonizzato solo adesso, ricordo di indagare il 3d, sui woofer > di 20cm.
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2029
ed altri collegati a queste teorie, presenti sul forum.
Mentre voi vi divertite a comprare antichi tubi, io mi sono divertito a comprare, alcuni mesi fa, un bel paio di woofer Audax HM170Z0 (NOS pure loro) ed ora un bel paio di medi:
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?Vie ... &rd=1&rd=1
che dovrebbero essere nelle medesime condizioni, nella speranza di trovare il tempo per fare qualche esperimento.
Dagli scambi con Lorenzo, è venuta fuori una difficoltà nel trovare un sostituto al TW, sarà difficile trovare l'originale nell'usato, in quanto è stato venduto in numero limitato, dato il costo.
Ma la mia curiosità riguarda al momento, i filtri Bessel 12 dB, dalle numerosissime prove condotte, quella tipologia, sembra garantisca i migliori risultati, qualcuno degli esperti in materia, ne vuol parlare?
Ciao, Roberto
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che dovrebbero essere nelle medesime condizioni, nella speranza di trovare il tempo per fare qualche esperimento.
Dagli scambi con Lorenzo, è venuta fuori una difficoltà nel trovare un sostituto al TW, sarà difficile trovare l'originale nell'usato, in quanto è stato venduto in numero limitato, dato il costo.
Ma la mia curiosità riguarda al momento, i filtri Bessel 12 dB, dalle numerosissime prove condotte, quella tipologia, sembra garantisca i migliori risultati, qualcuno degli esperti in materia, ne vuol parlare?
Ciao, Roberto
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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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- nullo
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In elettronica e nell'elaborazione dei segnali, un filtro Bessel è un tipo di filtro lineare che rende massimamente piatto su tutta la banda passante il ritardo di gruppo (group delay, definito come derivata della fase rispetto alla pulsazione). Espresso in altri termini ciò significa che tutte le componenti nella banda passante del segnale di ingresso sono ritardate all'incirca dello stesso tempo.
Questa caratteristica lo rende particolarmente indicato nelle applicazioni in cui è richiesta la minima distorsione su tutta la banda dei segnali da filtrare, come ad esempio nei sistemi audio crossover.
..questo passaggio, la dice già lunga, ma aspetto sempre che qualcuno dca la sua al riguardo.
Ciao, Roberto
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- gluca
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Non abbastanza esperto ... ma forse alla fine ti troverai a dover ottimizzare il filtro con le mani in pasta sui componenti. Per mia curiosità ... in base a quale criterio andrebbe poi ottimizzato? Risposta in freq piatta? Oppure impedenza "costante"? Oppure qualche altra diavoleria?
OH! Che bello spendere poco per fare queste cose... io ho messo la parola fine ai progetti costosi.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
- nullo
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...spendere poco?....che strana ed impraticabile ipotesi:o, sarò un fesso, ma è sempre tutto (stranamente) così costoso...
Dai un'occhiata più attenta alla realizzazione...
Il mio ampli non dovrebbe presentare problematiche particolari, di fronte ad un modulo tormentato, comuque bisognerà ascoltare e verificare che la cura non peggiori il malato.
Per l'ottimizzazione, ricordo ad es. le Kucciolo su FDS, tutte al compiuter, davano luogo ad un ascolto indegno, ed il progettista, messo mani al cross-over, con un pugno di componenti ed una taratura ad orecchio, aveva sistemato le cose. Recentamente su un 3D aperto da me su VHF, Silvano ( Olimpia2), diceva che partendo da una buona misura, ma senza grandi soddisfazioni all'ascolto, cambiava diversi componenti, fino ad ottenere un buon risultato, sempre ad orecchio ( senza per questo, snaturare il cross-over).
Ciao, Roberto
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Il mio ampli non dovrebbe presentare problematiche particolari, di fronte ad un modulo tormentato, comuque bisognerà ascoltare e verificare che la cura non peggiori il malato.
Per l'ottimizzazione, ricordo ad es. le Kucciolo su FDS, tutte al compiuter, davano luogo ad un ascolto indegno, ed il progettista, messo mani al cross-over, con un pugno di componenti ed una taratura ad orecchio, aveva sistemato le cose. Recentamente su un 3D aperto da me su VHF, Silvano ( Olimpia2), diceva che partendo da una buona misura, ma senza grandi soddisfazioni all'ascolto, cambiava diversi componenti, fino ad ottenere un buon risultato, sempre ad orecchio ( senza per questo, snaturare il cross-over).
Ciao, Roberto
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- Luc1gnol0
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UP!
(Chi mi spiega in OT che significhi il cd. "uppare"?)
Mi sa che i ns. egregi "altoparlantari" (audiofanatic, clane, rusval, etc., in rigoroso ordine alfabetico) ed i loro qualificati accoliti (danyx, marziom, etc., stesso ordine) non abbiano espresse e prossime intenzioni di affrontare con occhio nuovo territori già esplorati (per parafrasare Goethe)...
...e poi diciamocelo: si è sempre cazzeggiato con le elettroniche perché è più facile (specie a tubi) e danno maggiori garanzie di non fare disastri sonici (rispetto a diffusori e sorgenti)! Ed ora se ne paga il fio...
La RES intanto che dice? Non la fa una copia dei tweeter ellittici (che mise pure in palio su CHF in una gara per autocostruttori)?
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Ciao, Luca
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Ciao, Luca
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Ciao Luca,
UP: dall'inglese "su"; uppare è l'infinito maccheronico di UP, creato per "verbizzare" un sostantivo, esattamente come ho fatto io adesso.
Ciao,
Claudio
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UP: dall'inglese "su"; uppare è l'infinito maccheronico di UP, creato per "verbizzare" un sostantivo, esattamente come ho fatto io adesso.
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- Luc1gnol0
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Eh, hai uppato, ma parlare di filtri bessel e di sostituti dell'Audax HD3P niente, vero?UP: dall'inglese "su"; uppare è l'infinito maccheronico di UP, creato per "verbizzare" un sostantivo, esattamente come ho fatto io adesso.
Originariamente inviato da clane - 23/05/2007 : 15:13:26

Sto scherzando, Claudio, grazie.

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Ciao, Luca
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Ciao Luca,UP!
(
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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 23/05/2007 : 14:04:16
il mio punto di vista è che i "capi indiani" sono una estremizzazione nella lotta al suono del cabinet. Se sia il sacro graal o meno non posso dirlo, non avendo ne' sperimentato ne' ascoltato un diffusore siffatto.
Dato che non mi piace l'estetica dei capi indiani, difficilmente mi costruirei un diffusore Moss-alike: chiamali preconcetti mentali, ridotta lungimiranza, ma a casa mia ci vivo io.

Un mio dubbio è sull'uso di un woofer max da 17 cm: la massa d'aria mossa da un 30 cm è tutt'altra cosa, e all'ascolto di un bel brano rock la differenza si sente. Sarebbe interessante se chi ha ascoltato l'impianto Moss si esprimesse a riguardo.
Ciao,
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Hai in parte ragione: ma mi interessava (come a Roberto-nullo, credo) sentire i pareri vostri sui filtri Bessel, almeno in generale, ed in base alle vostre esperienze.il mio punto di vista è che i "capi indiani" sono una estremizzazione nella lotta al suono del cabinet.

Una delle esigenze (se non ho capito male) alla base della scelta, è la necessità di integrare con un medio (i cd. "capi indiani" sono dei semi-dipoli a 3 vie) al di sotto della frequenza di transizione (ca. 700Hz), lontani dai break up dei coni, ed in una zona in cui le non linearità delle sospensioni siano ancora "accettabili" (quest'ultimo termine è messo a casaccio, chiedo scusa agli interessati).Un mio dubbio è sull'uso di un woofer max da 17 cm: la massa d'aria mossa da un 30 cm è tutt'altra cosa, e all'ascolto di un bel brano rock la differenza si sente.
I cd. "capi indiani" sono incrociati a 500Hz.
Un 30cm (come i miei Altec) avrebbe tale frequenza sui 400Hz, quindi sarebbe (in quest'ottica, parziale) da incrociare sui 250-300Hz, immagino, rendendo probabilmente difficile incrociarlo con un medio nell'ottica di un 3 vie (nel mio caso, "virtualmente" impossibile, visto che i miei medi sono driver a compressione caricati a tromba).
Ci sono anche altre esigenze sottese al progetto di "voce unica" che informa la ricerca dell'ing. Russo, ma su questi ulteriori aspetti non sono in grado di aiutarti dicendo alcunché.
C'è, per es., un intervento del dr. Paolo Caviglia al riguardo (un tremendo thread!), in cui espone le sue impressioni anche e proprio sulla presenza dei cd. "bassi":Sarebbe interessante se chi ha ascoltato l'impianto Moss si esprimesse a riguardo.
Originariamente inviato da clane - 23/05/2007 : 16:14:25
Grazie ancora a te, Claudio!

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Avevo letto quel thread, ma Paolo confronta il 17 ai woofer di minicasse, io invece vorrei sapere come si confronta con le grandi -casse. Paolo ha ascoltato musica classica, io invece chiedevo se avesse ascoltato musica rock: quello che io ho notato tra ascoltare un brano dei Litfiba, per esempio, con delle Guarneri o delle ESB 7/06 è che con le seconde sentivi la presenza fisica della banda, eri coinvolto come se fossi al concerto.C'è, per es., un intervento del dr. Paolo Caviglia al riguardo (un tremendo thread!), in cui espone le sue impressioni anche e proprio sulla presenza dei cd. "bassi":Grazie ancora a te, Claudio!![]()
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Ciao, Luca
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 23/05/2007 : 16:33:48
Circa la risposta alla Bessel, io non credo che un tipo di filtro sia il migliore sempre, dipende. E' come dire "la sospensione pneumatica è meglio del bass-reflex", dipende...dall'altoparlante, da quali caratteristiche si prediliga, dalle dimensioni della cassa....
Lo stesso con la topologia dei filtri, ognuno ha i suoi pro e contro, ma vanno visti nel complesso: evidentemente nel diffusore di Moss con il Bessel si ottiene quanto desiderato. Ma vediamo cosa dicono i piu' esperti di me in materia, sicuramente Valerio ha qualcosa da dire a riguardo, ma diamogli tempo che è molto impegnato.
Ciao,
Claudio
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Ciao Claudio!
Dire "non son bassi da minicassa" non equivale a dire "vanno meglio (solo o almeno) delle minicasse", così come sfido qualsiasi concerto dei Manowar (che mi risultano detenere vari record di "casino" sul palco, fino a fantascientifici 160dB SPL) a rendere a paragone il (per es.) Dies Irae del Requiem di Verdi una esibizione per arpa a 12 corde coreana (ti ricorda qualcosa, gluca?
).
Che l'ing. Russo l'abbia infine scelto per implementare la sua ricerca, ciò riguarda il suddetto progettista: e voglio ben vedere che l'abbia scelto in coerenza ai propri assunti teorici, e che dunque il filtro Bessel (a 12dB) sia quello che nel suo diffusore dia il migliore risultato (o l'unico possibile, dipende dai punti di vista).
Tutto ciò secondo me ha relativamente poco a che vedere col filtro in se (si tratta di elettrotecnica ed acustica), volendone solo discutere: magari, a discussione avvenuta, ognuno trarrà le conclusioni sullo stesso sulla base della propria preparazione, esperienza e dei propri fini "progettuali".
A te (in attesa di eventuali esperienze di Filippo audiofanatic o Valerio rusval) non è mai capitato di scegliere tale configurazione in qualche tuo lavoro, e se si, in quale circostanza, con quali obbiettivi?
OH! (© by gluca) E sempre grazie della pazienza!
--- --- ---
Ciao, Luca
Personalmente non interpreto così quanto scritto dal dr. Paolo Caviglia.Avevo letto quel thread, ma Paolo confronta il 17 ai woofer di minicasse, io invece vorrei sapere come si confronta con le grandi -casse. Paolo ha ascoltato musica classica, io invece chiedevo se avesse ascoltato musica rock: quello che io ho notato tra ascoltare un brano dei Litfiba, per esempio, con delle Guarneri o delle ESB 7/06 è che con le seconde sentivi la presenza fisica della banda, eri coinvolto come se fossi al concerto.
Dire "non son bassi da minicassa" non equivale a dire "vanno meglio (solo o almeno) delle minicasse", così come sfido qualsiasi concerto dei Manowar (che mi risultano detenere vari record di "casino" sul palco, fino a fantascientifici 160dB SPL) a rendere a paragone il (per es.) Dies Irae del Requiem di Verdi una esibizione per arpa a 12 corde coreana (ti ricorda qualcosa, gluca?


Mi spiace se non mi son fatto capire, Claudio, tuttavia a me pare che qui nessuno abbia affermato cose del genere: non io e nemmeno mi pare Roberto-nullo o gluca. Io ho chiesto un'opinione a tutti gli altri in termini "problematici", "ditemi cosa ne pensate di".Circa la risposta alla Bessel, io non credo che un tipo di filtro sia il migliore sempre
Originariamente inviato da clane - 23/05/2007 : 17:30:00

Che l'ing. Russo l'abbia infine scelto per implementare la sua ricerca, ciò riguarda il suddetto progettista: e voglio ben vedere che l'abbia scelto in coerenza ai propri assunti teorici, e che dunque il filtro Bessel (a 12dB) sia quello che nel suo diffusore dia il migliore risultato (o l'unico possibile, dipende dai punti di vista).
Tutto ciò secondo me ha relativamente poco a che vedere col filtro in se (si tratta di elettrotecnica ed acustica), volendone solo discutere: magari, a discussione avvenuta, ognuno trarrà le conclusioni sullo stesso sulla base della propria preparazione, esperienza e dei propri fini "progettuali".
A te (in attesa di eventuali esperienze di Filippo audiofanatic o Valerio rusval) non è mai capitato di scegliere tale configurazione in qualche tuo lavoro, e se si, in quale circostanza, con quali obbiettivi?

OH! (© by gluca) E sempre grazie della pazienza!

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Ciao Luca,A te (in attesa di eventuali esperienze di Filippo audiofanatic o Valerio rusval) non è mai capitato di scegliere tale configurazione in qualche tuo lavoro, e se si, in quale circostanza, con quali obbiettivi?![]()
OH! (© by gluca) E sempre grazie della pazienza!![]()
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Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 23/05/2007 : 20:35:27
fino ad ora sono sempre partito da tipologie Butterworth o L/R, magari il prossimo diffusore parto con il Bessel di secondo ordine, se gli altoparlanti me lo permettono.
Aspettiamo di ascoltare altri pareri, cosi' "ci impariamo".

Ciao,
Claudio
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Claudio io, in ufficio, ho una coppia di Infinity Quantum Line Source, bestie che pesano circa 65 Kg l'una e hanno un woofer Watkins a doppia bobina mobile da 30 cm.Avevo letto quel thread, ma Paolo confronta il 17 ai woofer di minicasse, io invece vorrei sapere come si confronta con le grandi -casse. Paolo ha ascoltato musica classica, io invece chiedevo se avesse ascoltato musica rock: quello che io ho notato tra ascoltare un brano dei Litfiba, per esempio, con delle Guarneri o delle ESB 7/06 è che con le seconde sentivi la presenza fisica della banda, eri coinvolto come se fossi al concerto.
Nelle prove di Suono, tale sistema di altoparlanti aveva una risposta misurata in camera anecoica (quella vera della RCF di Reggio Emilia, non quella simulata con un qualsiasi softwaretto per PC

Prima della Riforma Moss

Posso quindi ben dire di sapere cosa significhi la locuzione : note basse (e ora so anche che LE MISURE NON SERVONO A NIENTE !!!

Se io faccio quindi comparazioni tra i bassi dei Capi Indiani e quelli del resto del mondo, credo di farlo a ragion veduta !
D'altronde Russo tuttora possiede una coppia di Electrovoice Patrician, con un woofer del diametro di 78 centimetri (0,78 metri) alimentate in quadriamplificazione (se ben ricordo), per cui credo che anche lui sappia come funzionano i bassi delle casse acustiche tradizionali.

Senza alcun intento polemico, ma solo per amore della precisione.
P.S. Il posizionamento attuale dei miei diffusori in ambiente è stato studiato senza l'uso di alcun software o microfono, ma solo stimando la posizione ottimale per conseguire il miglior adattamento di impedenza acustica del woofer.
PP.SS. Le casse sono ora acconciate per sopperire -in parte- a quegli errori di progettazione che erano stati compiuti all'origine.
PPP.SSS.

Cordialmente.
Paolo Caviglia
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Scusa Paolo, quando dici:
<<<PPP.SSS. Le prove con i microfoni, i software e i fonometri le ho fatte anch'io e tutte danno ragione a Russo.>>>
intendi dire che ha ragione Russo ad affermare che le misure non servono a nulla (come dici tu poche righe sopra) o che le misure che hai fatto indicano i miglioramenti ottenuti applicando parzialmente la visione di Russo. Propendo per la prima ipotesi, ma se chiarisci mi levo ogni possibilità di fraintendimento. Ciao
Mauro
<<<PPP.SSS. Le prove con i microfoni, i software e i fonometri le ho fatte anch'io e tutte danno ragione a Russo.>>>
intendi dire che ha ragione Russo ad affermare che le misure non servono a nulla (come dici tu poche righe sopra) o che le misure che hai fatto indicano i miglioramenti ottenuti applicando parzialmente la visione di Russo. Propendo per la prima ipotesi, ma se chiarisci mi levo ogni possibilità di fraintendimento. Ciao
Mauro
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Entrambe le cose, Mauro.
L'assoluta linearita in camera anecoica e in ambiente del mio sistema di altoparlanti (cfr. prove di Suono e di Stereoplay dell'epoca) è contraddetta dal comportamento degli stessi che all'ascolto non sono così lineari.
All'ascolto non significa a mio piacimento, a capocchia, ecc. ma sta ad indicare una serie di osservazioni fenomenologiche che ritengo assai significative, compiute tenendo ben presenti le sperimentazioni in materia presenti nella letteratura (maggiori dettagli eventualmente altrove, chè ora vado di fretta).
Allo stesso tempo misurazioni fatte con il fonometro e relative alla variazione di pressione sonora effettiva tra il valore minimo e massimo di determinati brani musicali mi hanno confermato la presenza dell'effetto di mascheramento, rimosso il quale l'ascolto del suono musicale si fa estremamente più reale e cioè hanno confermato l'affermazione di Russo che il microfono fa le somme, ma l'orecchio fa le sottrazioni.
Cordialmente.
Paolo Caviglia
L'assoluta linearita in camera anecoica e in ambiente del mio sistema di altoparlanti (cfr. prove di Suono e di Stereoplay dell'epoca) è contraddetta dal comportamento degli stessi che all'ascolto non sono così lineari.
All'ascolto non significa a mio piacimento, a capocchia, ecc. ma sta ad indicare una serie di osservazioni fenomenologiche che ritengo assai significative, compiute tenendo ben presenti le sperimentazioni in materia presenti nella letteratura (maggiori dettagli eventualmente altrove, chè ora vado di fretta).
Allo stesso tempo misurazioni fatte con il fonometro e relative alla variazione di pressione sonora effettiva tra il valore minimo e massimo di determinati brani musicali mi hanno confermato la presenza dell'effetto di mascheramento, rimosso il quale l'ascolto del suono musicale si fa estremamente più reale e cioè hanno confermato l'affermazione di Russo che il microfono fa le somme, ma l'orecchio fa le sottrazioni.
Cordialmente.
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A differenza di me, scrivi poco ma sai molto.....maggiori dettagli eventualmente altrove, chè ora vado di fretta
Originariamente inviato da drpaolo - 24/05/2007 : 09:15:56

Senza fretta, se tu avessi voglia di approfondire l' argomento -magari in 3d separato- potremmo arrivare ad un approccio condiviso (o quanto meno noto) all' osservazione dei fenomeni audio.
Le misure magari non serviranno nel caso specifico, ma almeno un metro è un metro; norme e metodiche, SIT, SINAL e quanto altro, consentono almeno di provare a fare tutti la stessa cosa (almeno provarci. Poi l' incertezza e il caso, la fretta e la necessità di far quadrare i conti rappresentano la parte reale delle misure ). L' osservazione è invece fatta (da me, ma penso da quasi tutti) in modo casual, oltre che a gusto: per cui sarebbe interessante un tuo contributo
Mauro
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OTla necessità di far quadrare i conti rappresentano la parte reale delle misure
Originally posted by MBaudino - 24/05/2007 : 10:41:07
Principio di indeterminazione di Baudino, effetti macroscopici (di ampiezza infinita?) , altro che Heisemberg !


Si misura quello che si vuole misurare, spesso.
Misure come coperta di Linus dello sperimentatore ?
/OT
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Principio di indeterminazione di Baudino, effetti macroscopici (di ampiezza infinita?) , altro che Heisemberg !![]()
![]()
Originariamente inviato da plovati - 24/05/2007 : 11:15:32

Ma no, è che ogni grandezza è sempre e solo esprimibile con un numero complesso, del quale la parte reale è il numero ottenuto (comprensivo della sua incertezza) e la parte immaginaria è tutto ciò che il Sinal vorrebbe.
<<Si misura quello che si vuole misurare, spesso>>
Diciamo che alcuni criteri di qualità ( assenza di condizionamenti dell' operatore) in genere evitano questo aspetto. L' operatore non deve essere influenzato nel suo lavoro da condizionamenti esterni; questa cosa è ovvia ed in genere applicata. Il problema è a monte, cioè se la misura quantifica effettivamente la grandezza voluta. Questo nel caso di misura e basta.
Se con la misura si vuole invece spiegare qualche cosa, la difficoltà ancora maggiore sarà sapere se la grandezza è correlata o meno ad un fenomeno osservato, o se invece sono cavoli a merenda.
Ieri sono stato da un amico direttore lavori della bonifica di una ex area industriale pesantemente contaminata. Il terreno puzzava, ma le analisi trovavano sì contaminazione, ma non così tanta come prevedibile. Piccolo mistero facilmente spiegabile: i campionamenti (eseguiti da una delle piu' importanti multinazionali del settore ambientale) erano totalmente inadatti al prelievo di campioni di terreno con contaminazione da prodotti volatili. Insomma, si erano messi insieme il piu' famoso professore di geologia (per fare il piano di monitoraggio) ed una importantissima società di monitoraggio ambientale per fare la c****ta del decennio. Il laboratorio di analisi- e quindi di misura- ( molto + importante e grande del mio) poi avrà anche fatto i suoi minuscoli compromessi, ma la c****ta gigantesca era stata fatta a monte. Gli sta bene, così imparano a non dare a me il lavoro (sigh, 1.5Meuro

Mauro, l' invidioso
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Claudio io, in ufficio, ho una coppia di Infinity Quantum Line Source, bestie che pesano circa 65 Kg l'una e hanno un woofer Watkins a doppia bobina mobile da 30 cm.
Nelle prove di Suono, tale sistema di altoparlanti aveva una risposta misurata in camera anecoica (quella vera della RCF di Reggio Emilia, non quella simulata con un qualsiasi softwaretto per PC) con i 30 Hz al livello dei medi (1 KHz di riferimento) e i 20 Hz a 2-3 dB sotto !!!
Prima della Riforma Mossio pilotavo tali casse in biamplificazione, con un amplificatore da 300+300 W RMS dedicato al solo woofer.
Posso quindi ben dire di sapere cosa significhi la locuzione : note basse (e ora so anche che LE MISURE NON SERVONO A NIENTE !!!)
Se io faccio quindi comparazioni tra i bassi dei Capi Indiani e quelli del resto del mondo, credo di farlo a ragion veduta !
D'altronde Russo tuttora possiede una coppia di Electrovoice Patrician, con un woofer del diametro di 78 centimetri (0,78 metri) alimentate in quadriamplificazione (se ben ricordo), per cui credo che anche lui sappia come funzionano i bassi delle casse acustiche tradizionali.![]()
Senza alcun intento polemico, ma solo per amore della precisione.
P.S. Il posizionamento attuale dei miei diffusori in ambiente è stato studiato senza l'uso di alcun software o microfono, ma solo stimando la posizione ottimale per conseguire il miglior adattamento di impedenza acustica del woofer.
PP.SS. Le casse sono ora acconciate per sopperire -in parte- a quegli errori di progettazione che erano stati compiuti all'origine.
PPP.SSS.Le prove con i microfoni, i software e i fonometri le ho fatte anch'io e tutte danno ragione a Russo.
Cordialmente.
Paolo Caviglia
Originariamente inviato da drpaolo - 24/05/2007 : 07:27:38
Ciao Paolo,
nessuna polemica anche da parte mia; tornando al rock, un brano rock ascoltato con le tue Infinity (post modifiche) e con le casse di Moss mettono in evidenza qualche differenza nella gamma bassa (assumendo che tu ascolti rock music e che ti piaccia)?
Circa la misura in camera anecoica della RCF e "quella simulata con un qualsiasi softwaretto per PC", non sono tanto d'accordo: il software per PC calcola in base a note formule la risposta, un compito facile; l'errore, se c'e', è nell'operatore, ma questo avviene sia in camera anecoica che nella mia cucina. Per misurare lo spettro basso, sono piu' di trenta anni che si usa la misura in campo vicino, grazie alla quale una misura fatta in anecoica di 1000 mq. e una in una stanza 2x2 con il softwaretto, sono in perfetto accordo, e questo non è che lo dica io, ma personaggi quali Keele e Small.
Ciao,
Claudio
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Rispondo al cortese invito di Lucignolo quotando Claudio. Ma la domanda può anche avere una risposta. Anzi, "tante risposte".
Assumendo che l'allineamento Bessel sia quello acustico:
solo sul pbasso, sul palto, sul pbanda? Simmetrico? Eventulmente che allineamento ha la/le via/e contigua/e?
Con che disposizione geometrica degli altoparlanti?
E soprattutto: con quali altoparlanti?
Senza questi (e molti altri) dati non si può dare alcuna risposta nè sul Bessel nè sul Q=0,4567891234 ammesso e non concesso che qualunque sia l'allineamento si spacchino i decimali in 1000 parti (però con la tolleranza dei condensatori al 20%, che quel condensatore lì suona meglio)
In secondo luogo no, non ho mai cercato l'andamento alla Bessel. Ci sono alcune caratteristiche che lo rendono allettante, come ad esempio la possibilità di accoppiarlo ad un pbasso del 1 ordine ed un offset geometrico consistente per ottenere una risposta a fase lineare. Mi pare di averlo letto su un paper dei soliti ignoti Lip****z e Vanderkooy. Tralascio la battuta sui soliti noti. Ci dovrebbe essere qualcosa, a memoria, sul sito di Kreskovsky (reti a fase lineare subtractive delay). Sulla teoria del filtro bessel ricordo un paper della Rane.
Mi spiace per la fretta. Molte cose già dette sono state saltate a piè pari in passato: ripeterle ora sarebbe una scocciatura. D'altronde il forum è fatto apposta per il copia e incolla.
Ma non potevo, per mia "costituzione" non spendere due parole dietro gentile richiesta. Voglio solo sapere quanto mi costeranno queste due parole gratuite.
Ciao,
Valerio
Assumendo che l'allineamento Bessel sia quello acustico:
solo sul pbasso, sul palto, sul pbanda? Simmetrico? Eventulmente che allineamento ha la/le via/e contigua/e?
Con che disposizione geometrica degli altoparlanti?
E soprattutto: con quali altoparlanti?
Senza questi (e molti altri) dati non si può dare alcuna risposta nè sul Bessel nè sul Q=0,4567891234 ammesso e non concesso che qualunque sia l'allineamento si spacchino i decimali in 1000 parti (però con la tolleranza dei condensatori al 20%, che quel condensatore lì suona meglio)
In secondo luogo no, non ho mai cercato l'andamento alla Bessel. Ci sono alcune caratteristiche che lo rendono allettante, come ad esempio la possibilità di accoppiarlo ad un pbasso del 1 ordine ed un offset geometrico consistente per ottenere una risposta a fase lineare. Mi pare di averlo letto su un paper dei soliti ignoti Lip****z e Vanderkooy. Tralascio la battuta sui soliti noti. Ci dovrebbe essere qualcosa, a memoria, sul sito di Kreskovsky (reti a fase lineare subtractive delay). Sulla teoria del filtro bessel ricordo un paper della Rane.
Mi spiace per la fretta. Molte cose già dette sono state saltate a piè pari in passato: ripeterle ora sarebbe una scocciatura. D'altronde il forum è fatto apposta per il copia e incolla.
Ma non potevo, per mia "costituzione" non spendere due parole dietro gentile richiesta. Voglio solo sapere quanto mi costeranno queste due parole gratuite.
Ciao,
Valerio
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