Woofer > di 20 cm
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<<Lasciate stare l'AP, povera bestia in estinzione...è l'ultima cosa a cui guardare>>
Non capisco questa tua affermazione. Abbiamo parlato (o hanno parlato su altri forum) di molle, elastici, feltri, confinamento, rigidità del box dell' altoparlante, piombo, grafite ecc. Ogni argomento come piccola parte di una visione globale.
Relativamente al solo diffusore sono da piu' parti esaminati tipo di carico, riduzione della emissione posteriore, trattamento 'superficiale', modalità di fissaggio, spessori delle pareti e quanto altro. Visti in termini empatici e discorsivi, tutti argomenti logici e legati da un filo probabilmente geniale, in base sia alle tue prove che ad altre esperienze. Del woofer sappiamo che deve avere una << membrana ..che.. abbia...la massima rigidezza della membrana>>. Altra cosa desiderabile.
E tu ti stupisci che ci si chieda quale woofer abbia queste caratteristiche?
Ora, un woofer non è una valvola o un transistor. Parlando di elettroniche Russo non entrava tanto nei dettagli, con una risposta alla Aloia: <<devono avere caratteristiche sufficienti>>
E' ragionevole che il filo Russo consenta di evitare un numero infinito di aberrazioni del segnale-non misurabili nei modi che conosco-, e quindi un'elettronica decorosa ne valga un' altra, valvole o transistor o mos... basta che siano 'sufficienti'.
Ma il woofer è l' elemento con piu' distorsioni e non linearità di tutta la catena; avere il 10% dii DHT (o anche di piu') vuol dire produrre nuove armoniche che, per la maggiore sensibilità dell' orecchio, sono confrontabili alla fondamentale (magari anche grazie alla ridotta emissione della fondamentale).Tu parli di maggiore pressione sonora percepita in seguito alle tue prove; quindi a parità di pressione avrai meno corsa sui woofer, e quindi meno distorsione. Ma la maggior pressione sonora è uguale su tutta la banda, o solo sui bassi? Penso che sulle cose di Russo ci sarà da capire o da provare per anni, quindi mi sembra strano che tu ti stupisca dell' interesse sul woofer.
Mauro
Non capisco questa tua affermazione. Abbiamo parlato (o hanno parlato su altri forum) di molle, elastici, feltri, confinamento, rigidità del box dell' altoparlante, piombo, grafite ecc. Ogni argomento come piccola parte di una visione globale.
Relativamente al solo diffusore sono da piu' parti esaminati tipo di carico, riduzione della emissione posteriore, trattamento 'superficiale', modalità di fissaggio, spessori delle pareti e quanto altro. Visti in termini empatici e discorsivi, tutti argomenti logici e legati da un filo probabilmente geniale, in base sia alle tue prove che ad altre esperienze. Del woofer sappiamo che deve avere una << membrana ..che.. abbia...la massima rigidezza della membrana>>. Altra cosa desiderabile.
E tu ti stupisci che ci si chieda quale woofer abbia queste caratteristiche?
Ora, un woofer non è una valvola o un transistor. Parlando di elettroniche Russo non entrava tanto nei dettagli, con una risposta alla Aloia: <<devono avere caratteristiche sufficienti>>
E' ragionevole che il filo Russo consenta di evitare un numero infinito di aberrazioni del segnale-non misurabili nei modi che conosco-, e quindi un'elettronica decorosa ne valga un' altra, valvole o transistor o mos... basta che siano 'sufficienti'.
Ma il woofer è l' elemento con piu' distorsioni e non linearità di tutta la catena; avere il 10% dii DHT (o anche di piu') vuol dire produrre nuove armoniche che, per la maggiore sensibilità dell' orecchio, sono confrontabili alla fondamentale (magari anche grazie alla ridotta emissione della fondamentale).Tu parli di maggiore pressione sonora percepita in seguito alle tue prove; quindi a parità di pressione avrai meno corsa sui woofer, e quindi meno distorsione. Ma la maggior pressione sonora è uguale su tutta la banda, o solo sui bassi? Penso che sulle cose di Russo ci sarà da capire o da provare per anni, quindi mi sembra strano che tu ti stupisca dell' interesse sul woofer.
Mauro
- Luc1gnol0
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Personalmente non l'ho mai preteso.Non si può prendere quell'AP e metterlo in un impianto "normale", sperando in un miracolo
Avevo solo la "pretesa" di capire se esistevano dei parametri/qualità in base al quale fare una prima "selezione" dei materiali da "considerare": per fare che? Conoscere i materiali per conoscerli, per quanto mi riguarda, credo possa dare utili indicazioni per capire le "premesse" da cui partono o a cui sottendono i loro concreti utilizzi. Anche se sono un crasso ed indolente ignorante.
Per citare Russo: "Stordisce la supponenza, l'arroganza, la protervia e l'ignoranza di pappagalletti che non sanno neppure di cosa si parla!" - egli ha perfettamente ragione, per quanto riguarda il sottoscritto*. Sicuramente quando afferma che non so di cosa si parla: dopo la tua domanda di ieri e la sua risposta di oggi (sul suo forum), "intuisco" un poco di più. Anche se sono un crasso ed indolente ignorante.Grazie a Lorenzo si è aperto uno spiraglio su un mondo impensabile, che rimarrà appunto impensabile ed inconcepibile, per chiunque non voglia percorrere la starda in maniera lineare, ma prendendone solo spunti non congruenti
Originariamente inviato da nullo - 14/02/2007 : 20:08:41
OT
* = Russo, che cosa ci volete fare? Nel caso sappiate che mi spiace di suscitarvi un seppur infinitesimo moto di insofferenza: ad ogni modo, avrò più riguardo, non riferendomi più a voi con locuzioni come "il buon Russo"; ed è tutto quel che mi pare mi competa
/OT
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Ciao, Luca
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- nullo
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Probabilmente non sono stato sufficentemente chiaro....
Figurati se non mi sembra logico chiedere quale scegliere, in realtà perchè scegliere..è una domanda che ho fatto io stesso a Lorenzo!
Ho avuto per le mani un parente stretto di quello AP (e non è quello indicato da PG), il 210, lo conosco piuttosto bene
, se non crei le condizioni adatte lo puoi considerare alla stregua di qualsiasi altro componente..pure un transistor sevuoi, od altro ancora.
Il problema, prova a rileggere il post, è che se vogliamo che esso funzioni come si deve ( leggi come Russo dice), gli dobbiamo scaricare dalla schiena i 30dB di mascheramento.
Se non partiamo dall'inizio ( ecco il senso del ..lasciate perderel'AP..), dalla creazione delle condizioni ideali, non ci arriviamo a dama!
Se non prendi precedentementi gli accorgimenti per togliere tutto il sovraccarico di lavoro, non pensi che torniamo alle condizioni di partenza in cui l'escursione non sarà sufficiente a garantirti un'adeguata sensazione sonora?
Non cadere nella trappola del 10% di dist., 10% di che?.. di un segnale che ha una deviazione già sua, di importanza infinita, se corrrelata alla tua percezione?
Ciao, Roberto

Figurati se non mi sembra logico chiedere quale scegliere, in realtà perchè scegliere..è una domanda che ho fatto io stesso a Lorenzo!

Ho avuto per le mani un parente stretto di quello AP (e non è quello indicato da PG), il 210, lo conosco piuttosto bene

Il problema, prova a rileggere il post, è che se vogliamo che esso funzioni come si deve ( leggi come Russo dice), gli dobbiamo scaricare dalla schiena i 30dB di mascheramento.
Se non partiamo dall'inizio ( ecco il senso del ..lasciate perderel'AP..), dalla creazione delle condizioni ideali, non ci arriviamo a dama!
Se non prendi precedentementi gli accorgimenti per togliere tutto il sovraccarico di lavoro, non pensi che torniamo alle condizioni di partenza in cui l'escursione non sarà sufficiente a garantirti un'adeguata sensazione sonora?
Non cadere nella trappola del 10% di dist., 10% di che?.. di un segnale che ha una deviazione già sua, di importanza infinita, se corrrelata alla tua percezione?
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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Ci sarebbero gli Alpha 10 della Eminence: economici ed efficienti. Altrimenti, più piccoli, gli Alpha 8, che un mio caro amico ha utilizzato per una versione "dopata" delle Pi Studio 1:
http://www.iol.ie/~waltonaudio/pione.html
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Saluti,
Vincenzo
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- nullo
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?!?!?!?!?!?

Certo che parli strano...comunque la discussione è nata per l'eredità, visto che l'AP è appunto defunto, inutile parlarne, pensiamo al futuro, non alle sedute spiritiche.
Forse Focal / JM LAB sono quelli che gli assomigliano di più, non è ch qualcuno ne abbia un paio in un cassetto?
Ciao, Roberto
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- riccardo
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per coloro che volessero farsi una idea di come possa migliorare la resa di un AP irrigidendo la membrana, e possedessero drive maggiori di 17 cm, raccomando uno sguardo, per esempio, agli AP delle Cremona. Noterete la presenza di nervature sul cono, orientate in un senso ben determinato. Senza tagliare il cono delle vostre casse
, e avendo bene presente di NON modificare gli altri parametri dell'AP, potete facilmente irrigidirli. Il peso è il problema, il materiale dovrebbe essere adesivo ma non troppo, non deve rilasciare oli o grassi, e deve essere morbido, malleabile e lavorabile a mano e RIMOVIBILE, quindi non deve mai seccare o irrigidirsi troppo.
Saluti
R.R.

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Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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- gluca
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Ci sono gli scanspeak con membrana caricata con carbonio od anche in kevlar. Dai un occhiata al sito madisound.com oppure tymphany.com. Sono venduti anche in italia dalla audiokit sul cui sito trovi anche un certo numero di progetti. La mia idea originale, prima di ascoltare i vintage, era di usare questi (due o quattro).Avete notizie di woofer di diametro pari o sotto i 20cm., che sia abastanza efficiente, senza avere bisogno di trombe, reflex, ecc. Non ho problemi di volume.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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- nullo
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audax 170 mm 11.71 gr vas 35,39 litri
audax 210 mm 20.71 gr vas 86,24 litri
Skan speak 170 mm 17.5 gr vas 59 litri
Ci sarebbe di che meditare...
Cosa sono quei su e giù svirgolati, nella risposta degli SS, sotto i 100Hz?.... ma si faranno sentire?
Ciao, Roberto
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http://www.e44.com/ ha tanti Audax in supersaldo. Non ho controllato se c'è qualche cosa di adatto
Mauro
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- Luc1gnol0
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Mi segnaleresti qualche scritto di Russo in tema?giammai più di un woofer per cassa
Originariamente inviato da nullo - 20/02/2007 : 15:08:44
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Ciao, Luca
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- nullo
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Luca, quella frase è farina del mio sacco....di prove!
Comunque se ti rifai ai suoi scritti ne trovi traccia, da qualche parte ripetutamente denigra quel tipo di sistemi.
Ciao, Roberto
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"Mavafammocca" a quanto sei permaloso: ti ho chiesto se avevi da segnalare scritti di Russo in tema, si parla di woofer, diffusori e quello è il tema, mica se non sono probanti le tue prove!Luca, quella frase è farina del mio sacco....di prove!
Originariamente inviato da nullo - 20/02/2007 : 15:46:05
Epperlamiseria...
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Ciao, Luca
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..urka questa è nuova"Mavafammocca"

Tu ed io siamo vittime di una strana lingua, l'Italiano, pensavo che ti riferissi al contenuto della frase, cioè il perchè avessi affermato giammai ed il perchè sta nel fatto che non mi sono mai piaciuti, che vuoi farci. Ma se ti rileggi capirai che non è difficile interpretare in tal sensogiammai più di un woofer per cassa
Originariamente inviato da nullo - 20/02/2007 : 15:08:44
Mi segnaleresti qualche scritto di Russo in tema?

..adesso, dopo questa, credo di aver capito ciò che chiedevi.quote:Luca, quella frase è farina del mio sacco....di prove!
Originariamente inviato da nullo - 20/02/2007 : 15:46:05
"Mavafammocca" a quanto sei permaloso: ti ho chiesto se avevi da segnalare scritti di Russo in tema, si parla di woofer, diffusori e quello è il tema, mica se non sono probanti le tue prove!
Epperlamiseria...
Non saprei proprio indirizzarti diversamente da quel che ho già scritto, non ci sono opere organiche a firma Russo, se il tuo problema non riguarda lo specifico del mio intervento precedente, cioè il doppio woofer, la mia risposta non pò che essere quella di dirti di scartabellare fra i suoi mille interventi

..e non sono permaloso sia chiaro!

.. ma se andiamo avanti con i fraintendimenti mi farò vedere da uno psico bravo

Ciao, Roberto
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Secondo te, il suono riprodotto da un diffusore all' aperto può essere indicativo della direzione in cui stai andando? O l' effetto simil anecoica perturba comunque i meccanismi del cervello (se sa' di essere all' aperto non dovrebbe in realtà essere turbato dalla mancanza quasi completa di riflessioni) ?
Ciao
Mauro
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Mauro
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Secondo te, il suono riprodotto da un diffusore all' aperto può essere indicativo della direzione in cui stai andando? O l' effetto simil anecoica perturba comunque i meccanismi del cervello (se sa' di essere all' aperto non dovrebbe in realtà essere turbato dalla mancanza quasi completa di riflessioni) ?
Ciao

Ho una stanza piccola e a volte sogno di allargarmi e mi faccio dei viaggi del genere..l'effetto è quello di ascoltare un concerto da fuori per non pagare il biglietto, in tal senso è realistico

Tornando alla tua domanda, credo di sì, se fai la prova ad occhi chiusi in silenzio, ti rendi conto subito se sei al chiuso o all'aperto, ma non saperi dirti quali problemi possa creare il percpire un ambiente dal messaggio sonoro mentre ci si trovi all'aperto.
Credo sia più praticabile la mediazione, mentre sei al chiuso, con l'uso degli opportuni correttivi.
Gluca, come ho già detto con Luca, non mi sono mai piaciute casse col doppio w, sopratutto quando questi corrono entrambi fino sulle medie, ma è solo frutto della mia personale sensibilità, magari altri preferiscono i vantaggi che questa configurazione regala, rispetto ai problemi di incongruenza e quelli relativi all'attenuazione sulle altre vie ( che si fanno sentire sentire tanto pure loro).
Ciao, Roberto
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Ciao Roberto. La mia 'indicazione' non voleva essere una meta a cui tendere; ovviamente non ha significato pratico.
Piuttosto mi /ti chiedevo se poteva essere una condizione di ascolto in qualche modo comparabile con la direzione in cui stai andando tu. In pratica, un quick test per poter valutare la direzione e fare le proprie considerazioni.
Ascoltare attraverso una finestra aperta il suono di un impianto chiuso in una stanza, non ha nulla a che fare con la situazione che ti ho descritto: il suono si sviluppa in un risuonatore (la camera), la finestra taglia le frequenze in base alle sue dimensioni, all' interno della camera avvengono tutte le riflessioni possibili ed una parte del gran mix esce dalla finestra.
Un impianto all' aperto, con i diffusori posizionati davanti alle elettroniche, probabilmente potrebbe corrispondere ad un blando trattamento Moss: nessuna soletta vibrante, nessun suono diretto sulle elettroniche o sulla sorgente, nessuna riflessione posteriore, pochissime riflessioni in generale (suolo a parte ... magari un bel feltro sull' erba
). Rimarrebbero valide le indicazioni sulla rigidità del diffusore, sul trattamento superficiale del box, sull' unicità del punto di emissione ecc. ecc.
Ho fatto pochissimi minuti di ascolto all' aperto, e le prove erano finalizzate a misure tradizionali, per cui non saprei bene che dire. Tuttavia mi è capitato spesso di sentire all' aperto piccole ensamble strumentali (tipicamente jazz) e l' intellegibilità del suono è completamente diversa che al chiuso (eventuale rumore di fondo escluso)
A proposito - e lo chiedo per pura curiosità- , strumenti musicali come molti ottoni, archi (arpa esclusa), percussioni ecc. sono storicamente nati e sviluppati nelle loro caratteristiche timbriche per l' uso all' aperto o al chiuso? La domanda non è oziosa o provocatoria, ma reale: la nascita di uno strumento è probabilmente spesso legata all' utilizzo outdoor, ma lo sviluppo -inteso come ottimizzazione della timbrica attraverso geometria e materiali- è avvenuta pensando a quali condizioni di ascolto?
Mauro
Piuttosto mi /ti chiedevo se poteva essere una condizione di ascolto in qualche modo comparabile con la direzione in cui stai andando tu. In pratica, un quick test per poter valutare la direzione e fare le proprie considerazioni.
Ascoltare attraverso una finestra aperta il suono di un impianto chiuso in una stanza, non ha nulla a che fare con la situazione che ti ho descritto: il suono si sviluppa in un risuonatore (la camera), la finestra taglia le frequenze in base alle sue dimensioni, all' interno della camera avvengono tutte le riflessioni possibili ed una parte del gran mix esce dalla finestra.
Un impianto all' aperto, con i diffusori posizionati davanti alle elettroniche, probabilmente potrebbe corrispondere ad un blando trattamento Moss: nessuna soletta vibrante, nessun suono diretto sulle elettroniche o sulla sorgente, nessuna riflessione posteriore, pochissime riflessioni in generale (suolo a parte ... magari un bel feltro sull' erba

Ho fatto pochissimi minuti di ascolto all' aperto, e le prove erano finalizzate a misure tradizionali, per cui non saprei bene che dire. Tuttavia mi è capitato spesso di sentire all' aperto piccole ensamble strumentali (tipicamente jazz) e l' intellegibilità del suono è completamente diversa che al chiuso (eventuale rumore di fondo escluso)
A proposito - e lo chiedo per pura curiosità- , strumenti musicali come molti ottoni, archi (arpa esclusa), percussioni ecc. sono storicamente nati e sviluppati nelle loro caratteristiche timbriche per l' uso all' aperto o al chiuso? La domanda non è oziosa o provocatoria, ma reale: la nascita di uno strumento è probabilmente spesso legata all' utilizzo outdoor, ma lo sviluppo -inteso come ottimizzazione della timbrica attraverso geometria e materiali- è avvenuta pensando a quali condizioni di ascolto?
Mauro
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Ciao Mauro,
io modificherei la tua domanda così:
quello che ascoltiamo è stato REGISTRATO per essere ascoltato al chiuso oppure in campo aperto?
Alla fine ciò che ascoltiamo è sempre un suono registrato e non "naturale" quindi io risponderei personalemten "al chiuso".
Ho cercato di carpire la filosofia dell'Ing. Russo, ma a parte smorzare all'infinito l'ambiente, i diffusori la poltrona, i lettori, e tutto quello che è visibile non ho capito un granchè
la fortuna è averla
io modificherei la tua domanda così:
quello che ascoltiamo è stato REGISTRATO per essere ascoltato al chiuso oppure in campo aperto?
Alla fine ciò che ascoltiamo è sempre un suono registrato e non "naturale" quindi io risponderei personalemten "al chiuso".
Ho cercato di carpire la filosofia dell'Ing. Russo, ma a parte smorzare all'infinito l'ambiente, i diffusori la poltrona, i lettori, e tutto quello che è visibile non ho capito un granchè

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daniele
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