Se facciamo 100 misure con uno strumento non calibrato e otteniamo 100 valori uguali abbiamo effettuato una misura precisa ma non accurata.
Carmine, su questo ha ragione Giovanni (Vexator) , fidati...
Certo bisogna stabilire cosa si cerca col doppio cieco, nel caso citato pare che l'ascoltatore non percepisse a differenza tra i due sistemi, ma tu pensi che un ottimo cavo rodato e un ottimo cavo non rodato non dia gli stessi risultati dimostrando così che i cavi non si rodano.
Nessuno ha detto questo e io penso che, in assenza di una fenomenologia di ascolto scientificamente determinata questo non si possa
ancora dire !
Non si può però dire neanche il contrario (mantenendo il rigore scientifico e sempre in assenza della fenomenologia di cui sopra) e cioè dire che chi pensa che ci siano le differenze e dice di sentirle sia solo vittima del proprio autoconvincimento !!
In ogni caso utilizzare apparecchi e protocolli di misura creati per sistemi tempo-invarianti su un tipico sistema audio (dalla sorgente alla sala di ascolto) che è dichiaratamente non tempo-invariante è solo perdita di tempo, in assenza di una fenomenologia dell'ascolto scientificamente fondata.
Queste cose le scrivevano già su Suono trent'anni fa circa e Suono non era affatto una rivista per esoteristi hi-fi

.
Tanto per fare l'intellettuale a buon prezzo, accludo anche un estratto da Wikipedia in cui si precisa qual è la caratteristica essenziale della
fenomenologia (il neretto è mio):
Un elemento importante che Husserl prese da Brentano è quello dell'intenzionalità, l'idea che la coscienza sia sempre intenzionale, cioè che sia diretta ad un oggetto, che abbia un contenuto. Brentano definì l'intenzionalità come la caratteristica principale dei fenomeni psichici (o mentali), tramite cui essi possono essere distinti dai fenomeni fisici. Ogni fenomeno mentale, ogni atto psicologico ha un contenuto, è diretto a qualche cosa (l' oggetto intenzionale). Ogni credere, desiderare etc. ha un oggetto: il creduto, il desiderato.
P.S. l'ascolto, per il nostro cervello, è sempre un atto intenzionale; per fortuna il nostro sistema nervoso è ancora differente da quello delle mosche (ma ancora 50 anni di TV forse ci potranno funzionalmente equiparare a loro

).
Buon Natale.
Paolo Caviglia