Il pentodo questo sconosciuto....

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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gserpentino
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Messaggio da gserpentino »

In questo periodo ho approfondito un po il triodo con le sue caratteristiche.
vorrei pero' approfondire il pentodo.
Ad esempio ho visto che Ikarus Audio utilizza il pentodo 6AK5 come pentodo per pilotare delle 1625.

Io sono in possesso di 4 6SK7 che sono pentodi ma non riesco a capire se potrebbero andare bene in base alla trasconduttanza e Resistenza interna.

Questo parametri, come anche il mu, come valori sono molto diversi dal triodo.....

Qualcuno potrebbe spiegarmi qualche cosa a riguardo?
In biblioteca non ho trovato nulla a riguardo.

gabriele
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Messaggio da audiofanatic »

In questo periodo ho approfondito un po il triodo con le sue caratteristiche.
vorrei pero' approfondire il pentodo.
Ad esempio ho visto che Ikarus Audio utilizza il pentodo 6AK5 come pentodo per pilotare delle 1625.

Io sono in possesso di 4 6SK7 che sono pentodi ma non riesco a capire se potrebbero andare bene in base alla trasconduttanza e Resistenza interna.

Questo parametri, come anche il mu, come valori sono molto diversi dal triodo.....

Qualcuno potrebbe spiegarmi qualche cosa a riguardo?
In biblioteca non ho trovato nulla a riguardo.

gabriele


Originariamente inviato da gserpentino - 12/10/2006 : 16:54:50
Provo a spiegare per quello che so

il pentodo ha un comportamento molto diverso a causa di una griglia aggiuntiva con funzione di accelerazione. Nella pratica l'emissione elettronica tende a stazionare sul catodo (space charge http://en.wikipedia.org/wiki/Space_charge), in pratica si ha una saturazione che può essere vinta solo applicando altissime tensioni anodiche e comunque rimane una limitazione per i triodi.
Nel tetrodo lo spazio tra catodo e anodo è occupato da un terzo elemento che attira gli elettroni diradando la carica spaziale e spingendola verso l'anodo, ma questo porta a una irregolarità di comportamento alle basse tensioni (il "ginocchio" del tetrodo) perchè gli elettroni così accelerati rimbalzano non trattenuti dall'anodo e formano una ulteriore nube elettronica in corrispondenza della seconda griglia (che si comporta da anodo) e impediscono il passaggio da catodo e anodo. Il pentodo allora inserisce una terza griglia (di soppressione) tra la seconda e l'anodo, posta a potenziale di catodo con il compito di catturare l'emissione secondaria e annullare l'inconveniente. Nel tetrodo a fascio si ottine lo stesso comportamento creando un accumulo di elettroni in uno spazio ristretto tra anodo e griglia 2, costituendo una zona satura gli elettroni rimbalzati dall'anodo non possono raggiungere la griglia, ma sono abbastanza vicini all'anodo da costituire un "serbatoio" cui attingere velocemente, mentre il catodo "alimenta" lo spazio da sotto. Il fenomeno è facilmente osservabile nei tetrodi a fascio con anodo in testa, tipo le 1625-1624-807, dove si forma un anello azzurrognolo intorno all'anodo a causa della collisione dell'elevato numero di elettroni con i residui di gas
Ovviamente la tensione di g2 modifica le curve caratteristiche, traslandole verso l'alto e aumentando il guadagno del tubo. la funzione acceleratrice di g2 è tipica nei tubi catodici, dove uno o più elettrodi ad altissima tensione sono posti tra il catodo e lo schermo, in modo da accelerare gli elettroni fino a una velocità tale da riuscire a oltrepassare l'elettrodo (forato) a farli impattare sui fosfori http://en.wikipedia.org/wiki/Cathode_ray_tube

Filippo
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Messaggio da gserpentino »

Da quello che posso intuire il triodo e' un dispositivo che amplifica sia in tensione che in corrente.

I pentodo e' un dispositivo che amplifica solo in tensione, questo ammettendo che il carico sia il piu' piatto possibile.

O meglio il pentodo amplifica piu' in tensione che in corrente rispetto al triodo.

Ma i TU hanno necessita di una amplificazione in tensione o in corrente?

Un'altro dubbio mi e' venuto in mente.
Passando da triodo ad ultralineare e a pentodo e supponendo di mantenere inalterati il reso dei componenti la corrente di bias aumenta?

Poche idee ma confuse.

ciao
gabriele
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Messaggio da gserpentino »

Forza ragazzi , c'e' qualcuno che mi illumina....??
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Messaggio da audiofanatic »

Da quello che posso intuire il triodo e' un dispositivo che amplifica sia in tensione che in corrente.

I pentodo e' un dispositivo che amplifica solo in tensione, questo ammettendo che il carico sia il piu' piatto possibile.

O meglio il pentodo amplifica piu' in tensione che in corrente rispetto al triodo.

Ma i TU hanno necessita di una amplificazione in tensione o in corrente?

Un'altro dubbio mi e' venuto in mente.
Passando da triodo ad ultralineare e a pentodo e supponendo di mantenere inalterati il reso dei componenti la corrente di bias aumenta?

Poche idee ma confuse.

ciao
gabriele


Originariamente inviato da gserpentino - 20/10/2006 : 11:25:56

non capisco che genere di ragionamento hai fatto...
il pentodo amplifica più in corrente che in tensione, la retta di carico deve essere più verticale (rispetto al triodo=carico inferiore) per meglio intersecare le curve e generare minor distorsione
Per le correnti a riposo bisogna vedere quale carico stai applicando e trovare il punto di minor distorsione giocando con l'anodica e la polarizzazione

Filippo
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Messaggio da gserpentino »

Per quanto riguarda l'amplificazione in tensione ho ragionato sul fatto che una valvola configurata a pentodo ha una trasconduttanza piu' bassa rispetto alla stessa valvola configurata come triodo e una resistenza di placca piu' alta rispetto alla stessa valvola configurata a triodo.

Quindi trasconduttanza (guadagno in corrente) piu bassa.
Mu (guadagno in tensione) piu alto.

gabriele
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Messaggio da gserpentino »

Dai ....... forza......poi non vi rompo piu'
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

Forse non ottieni risposte perchè nessuno ha il "coraggio" di indirizzarti verso qualche buon testo :)

Trovi molto materiale sui pentodi, sia nella nostra biblioteca, sia sul Radiotron.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da gserpentino »

A volte bastano due parole messe bene per indirizzare una persona nel verso giusto in modo che possa poi, tempo permettendo, approfondire fino al necessario...

gabriele
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Messaggio da Giaime »

Gabriele, ti ripeto, le tue deduzioni ti stanno solo confondendo le idee, perciò ti ho indirizzato verso qualche testo.

Il pentodo (o tetrodo a fascio, la modellizzazione elettrica è la stessa), dal punto di vista elettrico, si può "modellizzare" come un amplificatore a transconduttanza, ossia accetta un ingresso in tensione (in griglia di controllo, come il triodo) ma al posto di dare un'uscita in tensione (su una opportuna R di carico anodico) dà un'uscita in corrente: ossia dato il valore di tensione di griglia, la corrente anodica è quasi indipendente dal carico e dalla tensione di alimentazione.

Essendo un amplificatore a transconduttanza, il suo guadagno in tensione è circa gm * Ra, dove Ra è il carico anodico. Le tre caratteristiche dinamiche (mu, gm e rp) hanno un ruolo e un'importanza diversa rispetto al triodo: nel pentodo rp è elevatissima, tendente alle parecchie decine di kohm (e a volte anche megaohm), mentre gm dipende da fattori geometrici (la distanza tra le varie griglie e il catodo), da fattori elettrici (la tensione di griglia schermo e la tensione di griglia di controllo) e dall'emissività del catodo. In tal senso definire "mu" del pentodo lascia un po' il tempo che trova, poichè il guadagno in tensione dipende dal carico (mentre nel triodo, con l'aumento del carico ci si approssima verso un valore limite - il mu appunto, diciamo che nel pentodo questo limite non è finito).

Pentodi come stadi di segnale? Questa è un'opinione mia però, quindi prendi con le pinze. A mio parere il loro guadagno è eccessivo per gli usi audio, e taluni hanno anche problemi di microfonicità. Molti di loro però, messi a triodo, si rivelano ottimi. Sta tutto, ovviamente come nella maggior parte delle cose, a trovare il compromesso migliore, e se per questo bisogna usare un pentodo, beh, se il progettista ne è in grado, che lo usi! :)

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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