iperv ha scritto:Diciamo che fin qui c'ero.
Più che altro, che frequenza si sceglie? 1KHz? La più bassa/alta?
Z [ohm] = (Rdc + j2pfL) [ohm], con 2pfL = wL = Xl (reattanza induttiva, numero reale che moltiplicato per j dà la parte immaginaria della impedenza (complessa) della nostra induttanza, etc etc)
Tralasciando Rdc, che è piccola rispetto alla parte immaginaria, e che comunque non è un parametro di progetto ma di processo (per i nostri scopi), e nota Z (la retta di carico sulle curve di uscita del triodo), imponendo f, l'incognita diventa L, banalmente ricavabile con una divisione. (Naturalmente si tratta di un'approssimazione, sappiamo tutti che il modulo dell'impedenza è pari alla radice della somma dei quadrati delle due parti reale e immaginaria).
Ipotizzando una Z = 2.5Kohm e una f = 1KHz, ottengo una induttanza L pari a circa 0.4H, un po' troppo bassa per essere un numero realistico.
Per cui la frequenza critica a questo punto è la frequenza più bassa, ipoteticamente 20Hz.
L = 2500/(6.28*20) = 20H circa.
Certo, 20Hz in questo caso rappresentano la frequenza dello zero (filtro passa alto, pendenza 20dB/dec), quindi a -3dB, e noi non vogliamo che i 20Hz a monte del finale siano attenuati della metá (in potenza, W), per cui, per compensare, scegliamo una frequenza pari ad una decade prima di quella interessata, quindi nel nostro caso 2Hz.
Allora la nostra L, sempre senza contare l'approssimazione della Rdc, che dipende fortemente dalla Idc che attraverserà l'induttore, sará pari a circa 200H (ovviamente non serve esagerare così tanto).
Insomma, alla fine della fiera, quando acquisto un'induttore da, ad esempio, 40H, a che frequenza quell'induttore vale 40H?
A naso a circa 20/30Hz, ma a naso non funziona.
Nelle specifiche degli induttori non mi pare sia indicato, almeno che io sappia.
Che frequenza si considera?
Mi autoquoto perchè ho trovato, nel blog dell'utente mrttg, alcune formule relative al calcolo dell'induttanza del primario di un trasfo di uscita, che fanno riferimenti a dei grafici (non disponibili online).
Il calcolo è un po' diverso e, a parte una certa approssimazione, fa riferimento anche alla Rout del tubo caricato, a differenza di quanto ho scritto prima.
Insomma mi sembrano più corrette, anche se un po' 'as is':
Da
http://mrttg.net/blog/se-gm70-losfizio- ... azione-tu/ :
" [...] Si procede ora alla valutazione dell’ induttanza primaria richiesta ipotizzando che
XL/Req = 6
Calcoliamo ora la Req data dal parallelo della resistenza del trasformatore e quella interna del tubo:
Req = (Ra x Ri) / (Ra + Ri) [...] "
Insomma, L = 6Req/2pf, invece di L = Ra/2pf.
Quindi, nel nostro caso, un po' a spanne ma in maniera ragionevole, si può ipotizzare una Ri=800ohm (2A3), che in parallelo ai 2.5Kohm fa circa 600ohm.
Allora Xl = 3600ohm, ma soprattutto L = 3600/6.28*20 = 29H circa, a fronte dei 20H circa che risultavano dalla formula precedente.
Ovviamente, aggiungo, vale anche qui il discorso dei -3dB etc etc, quindi non cambia poi molto, visto che è sempre bene aumentare un po' il valore dell'impedenza, però la formula mi sembra più precisa.
Mi rimane, a questo punto, da chiarire quale soglia è bene non superare per evitare problemi alle alte frequenze (e soprattutto perchè).
Carmelo
Edit:
per un overkill si potrebbe pretendere di far passare i 20Hz senza attenuazione, quindi ci si riferirebbe ai 2Hz nella formula, ottenendo un valore di induttanza L = 290H circa. E, se non ci fossero limiti alle alte frequenze, sarebbe anche una strada percorribile, immagino.