Dubbi sulla 'capacità di uscita' di un TU

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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Sul numero 1/95 di Glass Audio, a pag 24, c'è un brevissimo articolo a firma di Berglund che propone un metodo semplice e rapido per valutare la qualità di un TU.
In pratica fa misure di induttanza ed altro sul secondario. Al di là del metodo proposto (poi ripreso da Menno van der Veen du G.A. 5/97 disponibile sul sito della Plitron), mi interessa una misura che l' autore propone per la ''capacità di uscita'' del TU.
In poche righe all' inizio dell' articolo, l' autore dice che questa capacità di uscita è fondamentale per lo slew rate del TU.
Misura questa capacità mettendo un ampli a bassa Rout collegata al secondario ed iniettando nel secondario 10Vrms a 5000 Hz.
Dopodichè si misura, sempre sul secondario, la corrente che passa ( appunto a 10Vrms, 5000 Hz sinusoidali).
L' autore da una formuletta magica (per me) che dice che la ''Capacità di uscita'' del TU è pari a questa corrente nel secondario (in A) moltiplicata per 3,18, cioè:

Cout = 3,18 * Isec ( microfarad, amper)

Da dove esce questa formula? Sarà una cosa banale, ma non riesco a ricostruirla
Avete un suggerimento?

Altra domanda: questa Cout così misurata ( che presenta valori tipici di 0,1-0,6 µF) che cosa è? E' la Cd moltiplicata il quadrato delle spire? Se è così, è un sistema corretto di misura? Lo chiedo perchè l' autore faceva a suo tempo il mio stesso mestiere (chimico) e nutro dubbi sulla mia categoria quando si dedica all' elettronica.

Grazie
Mauro
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

.... nessuno può aiutare un povero vecchietto, perso nella selva oscura dell' ignoranza elettronica, affinchè intraveda un raggio di luce???? :evil:
Mauro
Davide
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Messaggio da Davide »

.... nessuno può aiutare un povero vecchietto, perso nella selva oscura dell' ignoranza elettronica, affinchè intraveda un raggio di luce???? :evil:
Mauro


Originally posted by MBaudino - 06/10/2006 :  09:52:59
Mauro, la capacità in questione è la capacità totale del circuito equivalente semplificato alle alte frequenze del trasformatore ( vedi Lee - pag.147). In pratica è la capacità parassita del secondario più quella del primario riportata al secondario, ovvero se il trasformatore ha rapporto di trasformazione n:1:

Ctot(sec)=Cs+n^2*Cp

Il metodo di misura è corretto trascurando l'effetto degli altri parassiti, (è sempre l'ormai famoso volt-amperometrico....), il numeretto magico si ottiene sostituendo i valori impostati nella forrmula:

C=I/(2*pi*f*V)

e riportando la capacità in uF.

Nota che, benchè la misura venga fatta al secondario per comodità, in un TU normalmente quella capacità è dominata da Cp.

Ciao

Davide
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Colleziono debiti nei tuoi confronti
Grazie Mauro
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Messaggio da mrttg »

Ciao,
per rendere il concetto più digeribile conviene che mettiate uno schemino con il circuito equivalente del trasformatore di cui state parlando.


Grazie Tiziano
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ciao,
per rendere il concetto più digeribile conviene che mettiate uno schemino con il circuito equivalente del trasformatore di cui state parlando.

Originariamente inviato da mrttg - 06/10/2006 :  11:21:27
Al massimo sono in grado di metterti giu' il circuito equivalente di una resistenza IDEALE.
Confido in te, Davide, PG ecc ecc
Mauro
Davide
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Messaggio da Davide »

Ciao,
per rendere il concetto più digeribile conviene che mettiate uno schemino con il circuito equivalente del trasformatore di cui state parlando.


Grazie Tiziano


Originally posted by mrttg - 06/10/2006 :  11:21:27
Ho messo apposta il riferimento ad un testo che dovrebbe essere disponibile nella sezione biblioteca (Lee - p.147).

Davide
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