Thead interessante.
A mio avviso le considerazioni espresse poco sopra da Luce68 sono giuste ma incomplete; è necessario considerare oltre alla dinamica di tensione e corrente max (capacità di pilotaggio del carico) anche l'impedenza di uscita.
Per avere un buon amplificatore per cuffie l' impedenza di uscita deve essere minore di un decimo di quella del carico e anche meno.
La risposta in frequenza di cuffie ad alta impedenza (300-600ohm), in alcuni casi, è alterata in maniera apprezzabile con impedenze di uscita dell'ampificatore anche solo di 10ohm.
Inoltre va considerato che dato lo sforzo e l'impegno economico necesario per costruire (o comprare) un amplificatore per cuffia, quest'ultimo deve essere in grado di pilotare una gamma piuttoso ampia di cuffie. Capiterà prima o poi di cambiare cuffia o semplicemente di volerne provare un'altra ma di impedenza minore..
Per queste ragioni l'utilizzo di valvole che possono sembrare esagerate come la 6080 non è del tutto fuori luogo.
Di fatto un amplificatore per cuffia è un vero e proprio amplificatore solo di taglia più ridotta. E pertanto anche nel caso dedicato alla cuffia si applicano tutte le considerazioni relative agli amplificatori per diffusori tradizionali.
In particolare, stando su una circuitazione a valvole, è adatto un piccolo amplifcatore single ended. Vedi il caso di Tuttuno, su questo forum.
Oppure, giusto come esercizio, per riutilizzare le valvole che ha in casa Tiziano, si potrebbe pensare un single ended di Ecc88/6922. Il trasformatore di uscita in questo caso sarebbe da realizzare appositamente ma dovremmo cavarcela con una spesa contenuta. In caso, i dati di avvolgimento sarebbero: EI48, colonna a sezione quadrata, gap 0,26mm, avvolgimento secondario frazionato in due da 150ohm e primario 7kohm 14H. Filo 0,12 per tutti gli avvolgimenti, isolamento tra sezioni 0,2mm. 280spire / 3900 spire / 280 spire. Il secondario va connesso in parallelo per 150ohm e in serie per 600ohm.
Il vantaggio della soluzione Single Ended è in prima battuta di tipo sonico, la qualità di tali antiquati schemi è per me ancora moto alta, per non dire insuperata. Secondariamente presenta un grado di flessibilità e prestazioni strumentali maggiori di altre soluzioni a valvole, in specie senza trasformatore di uscita.
Ma dal momento che la richiesta è per un OTL di dimensioni contenute e per una specifica cuffia da 600ohm in questo caso si potrebbe fare una eccezione. Bisogna utilizzare le valvole più piccole e transconduttose tra quelle disponibili e queste sono le ECC88/6DJ8 o meglio se ci fossero le 6922, più robuste. Una versione top richiederebbe delle 7308, ma per questa ci sarà tempo.. dovremmo prima verificare con la versione base se la proposta è soddisfacente.
La topologia circuitale è quasi obbligata, volendo mantenere la maggiore semplicità: stadio di uscita in cathode follower resistivo. Deve essere polarizzato piuttosto decisamente, per garantire una buona dinamica anche per carichi meno lievi. Il resto del circuito discende da queste scelte. L'accoppiamento in contina e la modalitá
starving della driver sono un mio personale sfizio
Per farla breve, posto direttamento lo schema simulato ma non montato e provato:
OTL CUFFIE.jpg
Ora la cosa più diffcile sarà trovare un nome a questo circuito, il primo che lo monta e prova avrà diritto di scelta.

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