altro "vecchio" post (nell'altro thread) che avevo tralasciato...
Negli ampli a tubi il problema sono le tantissime costanti di tempo che si vengono a creare (ce ne sono da riempire pagine), per non parlare poi del trasformatore d'uscita...
Originariamente inviato da Giaime - 22/01/2008 : 17:44:04
Giaime, non confondiamo le costanti di tempo legate ad elementi reattivi (effetti di "filtraggio" lineare) con l'effetto memoria, e` tutta un'altra cosa!
Per effetto memoria si intende una variazione della funzione di trasferimento del sistema in funzione della "storia" del segnale, il che implica che la funzione di trasferimento "classica":
out = f(in)
NON e` definita, e lo stesso modello su cui si basa il concetto stesso di funzione di trasferimento non e` piu` valido!
E` necessario adottare un nuovo modello piu` complesso e la nuova "funzione di trasferimento" del sistema si puo` scrivere solo nella forma (solo apparentemente simile ma in realta` ben piu` complessa):
out(t) = f(in(t))
che tiene conto di tutta la storia del segnale dal tempo -oo fino all'istante t.
Nota bene che il modello matematico piu` completo e corretto (cioe` quello che piu` si avvicina alla realta`) e` proprio questo. L'altro e` solo una sua semplificazione che trascura alcuni effetti. Quello che eventualmente resta da stabilire non e` se questi effetti esistano, quanto piuttosto se, in che modo ed in che misura sono rilevanti.
Ma scusa, e tutti i discorsi sull'accoppiamento AC da evitare (causa cattivo recovery dal clipping, condizione quella di sovraccarico così comune sui 3-10W che popolano le case degli audiofili e/o autocostruttori...)? Non è memoria quella?
questi di solito sono chiamati fenomeni di "blocking", e direi che in effetti si possano far rientrare tra gli "effetti memoria" (anche se non hanno nulla a che vedere con quelli termici di cui stavamo parlando).
BTW, "i discorsi sull'accoppiamento AC da evitare" li fanno solo quelli che "vanno a nozze" con il NFB... e sono legati principalmente al fatto che gli sfasamenti introdotti limitano le loro velleita` di utilizzare tassi di retroazione sempre piu` mostruosamente elevati. E, guarda caso, e` proprio la eventuale presenza di NFB che esaspera gli eventuali problemi di "blocking", in quanto al primo accenno di clipping il NFB tenta di correggere l'incorreggibile e cosi` facendo spinge il sistema sempre piu` verso la saturazione piu` profonda...
{tra parentesi, altro indizio: nei semiconduttori esistono fenomeni di blocking "intrisechi" (legati alla struttura ed al funzionamento dei dispositivi stessi) e non risolvibili che nei tubi non esistono... e` per questo che IMHO in un ampli a SS e` fondamentale prevenire e/o controllare qualsiasi forma di clipping "a monte" di qualsiasi loop di NFB e PRIMA che il clipping stesso si verifichi. Ma questo e` un altro discorso.}
Da quando in qua scaricare 47pF attraverso un VAS è peggio che scaricare 220nF attraverso una R di fuga da 100k? :o
che cosa c'entra la R di fuga?! il problema NON e` quello di scaricare il condensatore di attraverso la R di fuga! Il "problema" (che problema poi non e`, in quanto si risolve banalmente) e` che, quando il segnale si avvicina pericolosamente alla (o supera la) tensione del catodo, l'improvvisa comparsa di correnti di griglia nello stadio a valle tende a scaricare il condensatore di disaccoppiamento... ma solo se lo stadio a monte non e` in grado di ricaricarlo con un rate almeno pari a quello di scarica (dato dalle correnti di griglia + il contributo costante della R di fuga).
Come dire che lo stadio a monte deve essere in grado di gestire ogni eventuale corrente di griglia di quello a valle. Niente di nuovo sotto al sole...
Per altro c'e` anche un semplicissimo trucco, suggerito dal solito Crowhurst svariati decenni or sono, che permette di controllare agevolmente il problema: basta inserire un "grid stopper" (cioe` una resistenza in serie alla griglia ed A VALLE della R di fuga) adeguatamente dimensionato. All'insorgere di correnti di griglia, la caduta sul grid stopper si sottrae al segnale di pilotaggio e provvede ad un perfetto "soft clipping" (a recupero istantaneo) mantenendo la corrente di griglia sotto controllo e prevenendo quindi qualsiasi effetto di blocking.
{inutile dire che questa e` una delle modifiche che ho apportato ai miei Williamnson, che infatti guarda caso sembrano "non finire mai" nonostante i loro appena 9W ed i miei diffusori da 87dB/W/m, non proprio "ideali" per ampli poco potenti. ; ) }
Giaime, vatti a rileggere meglio la cosa... e` esattamente il contrario, l'effetto memoria del sistema a triodi era ordini di grandezza INFERIORE al sistema a stato solido convenzionale!
Originally posted by UnixMan - 22/01/2008 : 17:28:10
Forse stiamo parlando di due cose diverse. A me i grafici paiono piuttosto evidenti:

(scusa per la qualità... si dovrebbe capire)
L'articolo è estremamente poco chiaro in merito infatti: è evidente che il segnale di memoria è massimo (quindi la performance peggiore) nell'amplificatore a valvole, salvo poi parlare di "correlazione" di questo dato con i "listening tests" (ma se sono contraddittori? Già questo basterebbe a invalidare tutto l'ambaradan messo su...),
rinnovo l'invito a rileggere meglio l'articolo... ; ) (nonche` il piu` chiaro resoconto di Peufeu).
Se leggi bene, vedrai che dice chiaro e tondo che il sistema di misura utilizzato "non funziona bene" (eufemismo...) con amplificatori accoppiati in AC, in quanto non e` in grado di compensare gli effetti legati alle costanti di tempo introdotte dai disaccoppiamenti (che ovviamente nulla hanno a che vedere con l'effetto memoria).
L'enorme esponenziale che vedi nel grafico dell'ampli a tubi NON e` causato da un effetto memoria, ma semplicemente dalle costanti di tempo degli accoppiamenti AC (quella si chiama "distorsione lineare", ed e` il banale effetto filtro passa-alto che e` ovviamente implicito in qualsiasi accoppiamento in AC. E che altrettanto ovviamente non rappresenta alcun problema

).
Se, come e` spiegato nel testo, "sottrai" quell'effetto dal grafico dell'ampli a tubi (quelli SS erano accoppiati in DC), non resta praticamente nulla...
nel grafico, l'effetto memoria dell'ampli a tubi e` solo quella specie di "ripple" che vedi "intorno" all'esponenziale!
ci sei, ora?
edit: P.S.: a ben vedere, non sarei poi neanche cosi` sicuro del fatto che quel "ripple" che si vede sia legato all'effetto memoria di cui si parla nell'articolo piuttosto che ad un relativamente innocuo residuo di "ringing" elettromeccanico nel TU...
Ciao,
Paolo.