Pre phono valvolare con PCC85
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Ciao a tutti,
sono venuto in possesso di qualche valvolina NOS tra cui delle ECC82, ECC84, PCC85, ECC189.
Consultati i fogli di lavoro delle ultime tre, mi sono sembrati particolarmente interessanti quelli delle PCC85 in merito alla realizzazione di un pre phono MM hi-fun . La valvola ha un fattore di amplificazione abbastanza elevato (48-50) e una transconduttanza discreta.
In generale pensavo a due stadi a catodo comune il primo dei quali mi dovrebbe fornire un guadagno teorico di circa 39 e il secondo un guadagno di circa 26. L'impedenza di uscita si dvrebbe aggirare sui 4,5 KOhm. Tra i due stadi ho dimensionato, tenendo conto della Ro del primo stadio e della Rg del secondo, l'opportuna rete RIAA.
In pimo luogo mi chiedevo se la valvola è adatta ad un progetto di questo tipo.
Un altro problema da risolvere è l'alimentazione dei filamenti. Le PCC85 richiedono 9 V 300mA. Pensavo di alimentare i filamenti in continua utilizzando un secondario a 12V e ottenendo i 9V stabilizzati con un LM317 collegando i filamenti delle due valvole in parallelo. Ci sono problemi in merito?
Per l'alimentazione anodica pensavo ad un tradizionale alimentatore con filtro pigreco induttivo, è sufficiente? Conviene stabilizzare la tensione in qualche modo?
Vi ringrazio per l'aiuto.
Saluti.
Igor
PS: Dimenticavo, qualcuno può indicarmi un buon testo per lo studio di circuiti stabilizzatori con transistor/integrati?
sono venuto in possesso di qualche valvolina NOS tra cui delle ECC82, ECC84, PCC85, ECC189.
Consultati i fogli di lavoro delle ultime tre, mi sono sembrati particolarmente interessanti quelli delle PCC85 in merito alla realizzazione di un pre phono MM hi-fun . La valvola ha un fattore di amplificazione abbastanza elevato (48-50) e una transconduttanza discreta.
In generale pensavo a due stadi a catodo comune il primo dei quali mi dovrebbe fornire un guadagno teorico di circa 39 e il secondo un guadagno di circa 26. L'impedenza di uscita si dvrebbe aggirare sui 4,5 KOhm. Tra i due stadi ho dimensionato, tenendo conto della Ro del primo stadio e della Rg del secondo, l'opportuna rete RIAA.
In pimo luogo mi chiedevo se la valvola è adatta ad un progetto di questo tipo.
Un altro problema da risolvere è l'alimentazione dei filamenti. Le PCC85 richiedono 9 V 300mA. Pensavo di alimentare i filamenti in continua utilizzando un secondario a 12V e ottenendo i 9V stabilizzati con un LM317 collegando i filamenti delle due valvole in parallelo. Ci sono problemi in merito?
Per l'alimentazione anodica pensavo ad un tradizionale alimentatore con filtro pigreco induttivo, è sufficiente? Conviene stabilizzare la tensione in qualche modo?
Vi ringrazio per l'aiuto.
Saluti.
Igor
PS: Dimenticavo, qualcuno può indicarmi un buon testo per lo studio di circuiti stabilizzatori con transistor/integrati?
- Giaime
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Ciao Igor,
premetto che non ho mai usato le PCC85, nè ho verificato col simulatore se la rete RIAA è corretta, ma immagino ti sia fatto i tuoi conti.
Le valvole con la "P" erano nate per essere alimentate tutte a 300mA, poste in serie l'una con l'altra, per realizzare un intero radioricevitore o televisore: per cui collegarle in serie non sarebbe un problema e ti diminuirebbe la dissipazione sul LM317. A quel punto potresti ottenere un'alimentazione da una ventina di volt e col LM317 abbattere a 18V, anche se è meglio che controlli la corrente più che la tensione (vista la particolare natura di queste valvole). Ma ci sono valvolisti più in gamba di me che ti sapranno raccontare di più...
L'alimentazione anodica io la stabilizzerei con un semplice regolatore a transistor, perchè l'induttanza costa e pesa.
Per quanto riguarda lo schema, invece, i triodi dissipano una bella potenza anche se sono nei limiti, magari è il caso di alzare le resistenze anodiche visto che hai molto margine sull'alimentazione anodica.
Poi... la R da 1Mohm all'ingresso: le testine MM tipicamente vogliono vedere 47kOhm. Controlla quanto risulta la capacità d'ingresso del primo stadio (contando l'effetto Miller): cerca di raggiungere un 100pF totali magari aiutandoti con un condensatore tra griglia e massa, per caricare al meglio le MM tipiche.
I condensatori di accoppiamento e quelli catodici sono abbastanza "importanti": sei sicuro di tagliare efficacemente il rumble subsonico del piatto? I "guru" dell'analogico suggeriscono di porre un punto di -3dB a circa 7Hz...
Ah, e manca il condensatore d'accoppiamento sull'uscita.
Le resistenze intorno al LM317 sono troppo alte: su quella da 220ohm cadono i 1.25V fissi del regolatore, quindi in quel ramo passano 5.7mA circa (io starei sulla metà), questi possono andare solo nelle resistenze lì sotto e provocherebbero una caduta di tensione che minimo è 5.6kV
ovviamente questo non succede e il LM317 si rifiuta di regolare... il valore calcolato grossolanamente per il trimmer sotto la R da 220ohm è circa 1.3kOhm, usa un trimmer da 2.2k casomai.
(manca il simbolo di massa sui condensatori di filtro dell'anodica!)
Facci sapere eh
Ciao!
Giaime Ugliano
premetto che non ho mai usato le PCC85, nè ho verificato col simulatore se la rete RIAA è corretta, ma immagino ti sia fatto i tuoi conti.
Le valvole con la "P" erano nate per essere alimentate tutte a 300mA, poste in serie l'una con l'altra, per realizzare un intero radioricevitore o televisore: per cui collegarle in serie non sarebbe un problema e ti diminuirebbe la dissipazione sul LM317. A quel punto potresti ottenere un'alimentazione da una ventina di volt e col LM317 abbattere a 18V, anche se è meglio che controlli la corrente più che la tensione (vista la particolare natura di queste valvole). Ma ci sono valvolisti più in gamba di me che ti sapranno raccontare di più...
L'alimentazione anodica io la stabilizzerei con un semplice regolatore a transistor, perchè l'induttanza costa e pesa.
Per quanto riguarda lo schema, invece, i triodi dissipano una bella potenza anche se sono nei limiti, magari è il caso di alzare le resistenze anodiche visto che hai molto margine sull'alimentazione anodica.
Poi... la R da 1Mohm all'ingresso: le testine MM tipicamente vogliono vedere 47kOhm. Controlla quanto risulta la capacità d'ingresso del primo stadio (contando l'effetto Miller): cerca di raggiungere un 100pF totali magari aiutandoti con un condensatore tra griglia e massa, per caricare al meglio le MM tipiche.
I condensatori di accoppiamento e quelli catodici sono abbastanza "importanti": sei sicuro di tagliare efficacemente il rumble subsonico del piatto? I "guru" dell'analogico suggeriscono di porre un punto di -3dB a circa 7Hz...
Ah, e manca il condensatore d'accoppiamento sull'uscita.
Le resistenze intorno al LM317 sono troppo alte: su quella da 220ohm cadono i 1.25V fissi del regolatore, quindi in quel ramo passano 5.7mA circa (io starei sulla metà), questi possono andare solo nelle resistenze lì sotto e provocherebbero una caduta di tensione che minimo è 5.6kV

(manca il simbolo di massa sui condensatori di filtro dell'anodica!)
Facci sapere eh

Ciao!
Giaime Ugliano
Giaime Ugliano
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Ciao Giaime,
ti ringrazio per l'accurata analisi. Effettivamente il condensatore d'accoppiamento di uscita è stata proprio una bella svista. L'ho calcolato per una Ft di 10 Hz ed il suo valore dovrebbe essere all'incirca di 3,6 MF per cui assumerò 4,7 MF.
Altra svista
: nel calcolo della resistenza del partitore dell'LM317 ho calcolato correttamente 1364 ohm che, poi, magicamente, nel tradurlo in scrittura, si sono trasformati in Kohm.....
Sto utilizzando una serie di progetti hi-fun che sto portando avanti per approfondire dal punto di vista teorico, via via, vari argomenti che mi interessano riguardo l'amplificazione valvolare ecc. Purtoppo dal punto di vista teorico ho ancora molte carenze
che però cerco di colmare con molta buona volontà e... passione
Inizierei a correggere il progetto seguendo le tue indicazioni partendo dallo stadio di ingresso per cui, se per te va bene, approfitterei della tua pazienza
per chiederti via via qualche consiglio.
Inizierei riguardo alla documentazione: in relazione a problematiche inerenti la progettazione di pre phono sai indicarmi qualche sito/testo interessante?
Sai indicarmi anche un buon testo per lo studio di circuiti stabilizzatori con transistor/integrati?
Grazie mille per l'aiuto.
Saluti.
Igor
ti ringrazio per l'accurata analisi. Effettivamente il condensatore d'accoppiamento di uscita è stata proprio una bella svista. L'ho calcolato per una Ft di 10 Hz ed il suo valore dovrebbe essere all'incirca di 3,6 MF per cui assumerò 4,7 MF.
Altra svista

Sto utilizzando una serie di progetti hi-fun che sto portando avanti per approfondire dal punto di vista teorico, via via, vari argomenti che mi interessano riguardo l'amplificazione valvolare ecc. Purtoppo dal punto di vista teorico ho ancora molte carenze


Inizierei a correggere il progetto seguendo le tue indicazioni partendo dallo stadio di ingresso per cui, se per te va bene, approfitterei della tua pazienza

Inizierei riguardo alla documentazione: in relazione a problematiche inerenti la progettazione di pre phono sai indicarmi qualche sito/testo interessante?
Sai indicarmi anche un buon testo per lo studio di circuiti stabilizzatori con transistor/integrati?
Grazie mille per l'aiuto.
Saluti.
Igor
- Giaime
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Ciao Igor,
purtroppo non esistono testi specifici sull'audio valvolare "moderno", che io sappia: ci sono i testi d'epoca sui circuiti a valvole che pure sono ottime basi di partenza, ma io suggerirei di partire dai testi moderni di elettronica per avere basi migliori. C'è sicuramente il Radiotron Designer's Handbook che moderno non è ma conoscerlo bene è veramente un traguardo (lo trovi nella nostra Biblioteca).
Progettare i pre phono: beh non mi considero certo uno che lo fa con cognizione di causa. Mi limito ad applicare le basilari regole dei circuiti analogici, sommata ad un po' di esperienza sia sui vari prototipi a valvole che ho fatto (a dire il vero i pre phono sono forse la cosa su cui ho lavorato di più), sia vedendo gli schemi commerciali più quotati, cercando di capire come si correlano le opinioni d'ascolto degli appassionati con il funzionamento del circuito... non sono cose, quindi, che possa insegnare un libro.
Per i testi sui regolatori, trovi molto materiale anche gratis presso le ditte che producono regolatori integrati (ST, National): hanno parecchi "handbook" spesso ben fatti, cerca sui loro siti.
A presto!
Ciao!
Giaime Ugliano
purtroppo non esistono testi specifici sull'audio valvolare "moderno", che io sappia: ci sono i testi d'epoca sui circuiti a valvole che pure sono ottime basi di partenza, ma io suggerirei di partire dai testi moderni di elettronica per avere basi migliori. C'è sicuramente il Radiotron Designer's Handbook che moderno non è ma conoscerlo bene è veramente un traguardo (lo trovi nella nostra Biblioteca).
Progettare i pre phono: beh non mi considero certo uno che lo fa con cognizione di causa. Mi limito ad applicare le basilari regole dei circuiti analogici, sommata ad un po' di esperienza sia sui vari prototipi a valvole che ho fatto (a dire il vero i pre phono sono forse la cosa su cui ho lavorato di più), sia vedendo gli schemi commerciali più quotati, cercando di capire come si correlano le opinioni d'ascolto degli appassionati con il funzionamento del circuito... non sono cose, quindi, che possa insegnare un libro.
Per i testi sui regolatori, trovi molto materiale anche gratis presso le ditte che producono regolatori integrati (ST, National): hanno parecchi "handbook" spesso ben fatti, cerca sui loro siti.
A presto!
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Giaime Ugliano
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Ti ringrazio per il consiglio.
In verità le basi teoriche le avrei anche; sono diplomato in elettronica ed ho speso gli ultimi due anni a studiare vari capitoli del Gasparini-Mirri. Purtroppo, facendo un lavoro lontano dall'elettronica, su certe cose mi manca la visione su quello che oggi il mercato offre e su quelle che sono le soluzioni più utilizzate (parlo soprattutto per lo stato solido). Come giustamente sottolinei, l'esperienza empirica e l'esperienza sul campo sono fondamentali...
Inizierò dunque a visionare gli handbook delle case costruttrici. Ho lasciato transistor e dispositivi integrati circa ventì anni fa. Ci sarà da divertirsi!
Una volta corretto il circuito e modificata l'alimentazione anodica, posterei nuovamente lo schema.
Grazie mille.
Saluti.
Igor Berton
In verità le basi teoriche le avrei anche; sono diplomato in elettronica ed ho speso gli ultimi due anni a studiare vari capitoli del Gasparini-Mirri. Purtroppo, facendo un lavoro lontano dall'elettronica, su certe cose mi manca la visione su quello che oggi il mercato offre e su quelle che sono le soluzioni più utilizzate (parlo soprattutto per lo stato solido). Come giustamente sottolinei, l'esperienza empirica e l'esperienza sul campo sono fondamentali...
Inizierò dunque a visionare gli handbook delle case costruttrici. Ho lasciato transistor e dispositivi integrati circa ventì anni fa. Ci sarà da divertirsi!
Una volta corretto il circuito e modificata l'alimentazione anodica, posterei nuovamente lo schema.
Grazie mille.
Saluti.
Igor Berton
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Ho apportato le modifiche consigliate da Giaime.
Mi scuso già a priori per inevitabili errori che saranno ancora presenti, ma, come si dice, "sbagliando si impara"
.
1- Ho modificato l'alimentazione anodica stabilizzandola con un transistor BU508; per lo zener utilizzerei più diodi zener in serie per raggiungere i fatidici 380V (anche per motivi di dissipazione).
2- L'ingresso del primo stadio è stato modificato in modo tale che la testina MM veda il carico a lei congeniale; per caricarla in modo ottimale proverei con alcuni condnsatori testando la configurazione migliore.
3- Per i filamenti ho utilizzato un trimmer da 3,3Kohm in modo tale da poter usare sia le PCC85 in serie sia le ECC85 in parallelo.
Altre sviste importanti non mi sembra ce ne siano, cosa ne pensate?....di seguito allego lo schema.
Grazie a tutti per l'aiuto.
Saluti.
Igor

Mi scuso già a priori per inevitabili errori che saranno ancora presenti, ma, come si dice, "sbagliando si impara"



1- Ho modificato l'alimentazione anodica stabilizzandola con un transistor BU508; per lo zener utilizzerei più diodi zener in serie per raggiungere i fatidici 380V (anche per motivi di dissipazione).
2- L'ingresso del primo stadio è stato modificato in modo tale che la testina MM veda il carico a lei congeniale; per caricarla in modo ottimale proverei con alcuni condnsatori testando la configurazione migliore.
3- Per i filamenti ho utilizzato un trimmer da 3,3Kohm in modo tale da poter usare sia le PCC85 in serie sia le ECC85 in parallelo.
Altre sviste importanti non mi sembra ce ne siano, cosa ne pensate?....di seguito allego lo schema.
Grazie a tutti per l'aiuto.
Saluti.
Igor

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Ciao!
A me sembra ottimo
Ho solo da ridire sull'alimentazione anodica. Hai fatto bene a scegliere un robusto transistor HV, ma il problema è che quei mostri hanno un guadagno di corrente beta molto ridotto, rendendo poco efficace il principio del moltiplicatore di capacità. In quella posizione sono molto comodi ed efficaci i mosfet HV, es. IRF830 per dirne uno, o simili. Però tu sei molto vicino ai 500V massimi di questa serie di mosfet... dovresti scomodare quelli della serie IRFPE (es. IRFPE50). Però se devi fare 380V non ha senso partire da 500, parti da 420 o giù di lì ; )
Questo è un circuitino da cui puoi prendere spunto, l'ho dimensionato per 420Vdc in ingresso. Gli zener sono da 12V, ed è pensato per risparmiarti la stringa di zener ad alta tensione. I conti per le potenze dissipate sui vari resistori li lascio fare a te

Se usi tensioni di ingresso più alte, aumenta R45 di modo da tenere bassa la dissipazione in M2.
Ciao!
Giaime Ugliano
A me sembra ottimo

Ho solo da ridire sull'alimentazione anodica. Hai fatto bene a scegliere un robusto transistor HV, ma il problema è che quei mostri hanno un guadagno di corrente beta molto ridotto, rendendo poco efficace il principio del moltiplicatore di capacità. In quella posizione sono molto comodi ed efficaci i mosfet HV, es. IRF830 per dirne uno, o simili. Però tu sei molto vicino ai 500V massimi di questa serie di mosfet... dovresti scomodare quelli della serie IRFPE (es. IRFPE50). Però se devi fare 380V non ha senso partire da 500, parti da 420 o giù di lì ; )
Questo è un circuitino da cui puoi prendere spunto, l'ho dimensionato per 420Vdc in ingresso. Gli zener sono da 12V, ed è pensato per risparmiarti la stringa di zener ad alta tensione. I conti per le potenze dissipate sui vari resistori li lascio fare a te


Se usi tensioni di ingresso più alte, aumenta R45 di modo da tenere bassa la dissipazione in M2.
Ciao!
Giaime Ugliano
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una domanda: a cosa serve lo zener tra gate e source del mosfet M1?Ciao!
Questo è un circuitino da cui puoi prendere spunto, l'ho dimensionato per 420Vdc in ingresso. Gli zener sono da 12V, ed è pensato per risparmiarti la stringa di zener ad alta tensione. I conti per le potenze dissipate sui vari resistori li lascio fare a te![]()
Se usi tensioni di ingresso più alte, aumenta R45 di modo da tenere bassa la dissipazione in M2.
Ciao!
Giaime Ugliano
Originariamente inviato da Giaime - 21/02/2008 : 15:32:25
giorgio
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Ciao Giorgio,
essenzialmente è di protezione, all'accensione tra l'ingresso e l'uscita può esserci una forte differenza di tensione (perchè i condensatori a valle del regolatore sono scarichi), questo potrebbe portare tutta la Vin al gate del mosfet e 0V al source, mentre i mosfet tipicamente non possono superare i +/-20V di Vgs pena la perforazione dell'ossido e la rottura del componente.
Ciao!
Giaime Ugliano
essenzialmente è di protezione, all'accensione tra l'ingresso e l'uscita può esserci una forte differenza di tensione (perchè i condensatori a valle del regolatore sono scarichi), questo potrebbe portare tutta la Vin al gate del mosfet e 0V al source, mentre i mosfet tipicamente non possono superare i +/-20V di Vgs pena la perforazione dell'ossido e la rottura del componente.
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Grazie per la dritta; ) .
Si avvicina la parte pratica...
Appena avrò realizzato il mostriciattolo vi farò sapere e magari metterò qualche foto sul tread
. Il cabinet sarà in ferro smaltato nero con valvole e trasfo a vista (non è molto originale).
Di seguito il passo successivo potrebbe essere l'estensione del pre per testine MC, ma questo verrà dopo.
Saluti e a presto.
Igor
Si avvicina la parte pratica...
Appena avrò realizzato il mostriciattolo vi farò sapere e magari metterò qualche foto sul tread

Di seguito il passo successivo potrebbe essere l'estensione del pre per testine MC, ma questo verrà dopo.
Saluti e a presto.
Igor
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Occhio al ferro, essendo ferromagnetico tende a portarti dappertutto il flusso disperso dei trasformatori
Ciao!
Giaime Ugliano

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